Urologia, non è stato risolto nulla: i professionisti da Foligno sono solo pannicelli caldi

Nell’ultimo Consiglio comunale la dottoressa Tardani, nostro sindaco, rispondendo ad un’interrogazione urgente del consigliere dott. Caiello, affermava che entro il mese di agosto 2024 sarebbe stato risolto il problema di Urologia nell’Ospedale di Orvieto.

Sarebbe interessante capire cosa intendesse la Sindaca per risolvere il problema di Urologia, anche perché la “sua” soluzione era l’utilizzo di due urologi dell’Ospedale di Foligno per un paio di turni di visite a settimana ad Orvieto. Se non avessero impedito irritualmente al consigliere Caiello di replicare, forzando il regolamento comunale, quest’ultimo avrebbe spiegato da professionista del settore cosa sarebbe stato necessario fare per erogare detto servizio come richiesto.

Il fatto di far venire ogni tanto dei professionisti controvoglia da Foligno è un pannicello caldo che permette soltanto di fare qualche visita in più in alternativa alle strutture private esistenti. Fornire il servizio significa invece ripristinare il reparto di Urologia con un primario, degli aiuti e del personale infermieristico. Tutto ciò, peraltro, mentre si dichiara che l’Ospedale di Orvieto è D.e.a. di primo livello e, proprio quanto è previsto come Urologia, dovrebbe esserci soprattutto in un territorio come il nostro che gareggia per avere il record italiano delle persone anziane residenti. Ricordiamo che nell’incontro pubblico del 22.11.2022 al Palazzo del Popolo di Orvieto, questo è stato garantito alla popolazione, in modo strillato, sia dalla presidente della regione Umbria che dal nostro sindaco.

Resta il fatto che è incivile spedire persone anziane bisognose di cure a 100 km di distanza, in un posto non comodamente raggiungibile come Foligno: andrà a finire che gli orvietani scopriranno che è più facile e comodo andare ad Arezzo a curarsi. Pensiamo che anche il nostro Sindaco dovrebbe battersi insieme a noi per farci avere tutti i servizi che sono previsti, anche se ciò comporterebbe non essere più la cinghia di trasmissione delle inefficienze della Regione.

In alternativa, potrebbe sempre prometterci che non farà più piovere nel weekend e che non farà più cadere i capelli, come detto in una simpatica campagna pubblicitaria.

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Di seguito, per far meglio comprendere cosa sta accadendo oggi, ecco alcuni esempi di eventi recenti.

1) “… Da giugno dello scorso anno sono stato “vittima” di ciò che oggi denunciate. Coliche renali portate avanti per mesi attendendo spesso invano una visita urologica. La storia è lunga e non voglio annoiare con discorsi privati di malasanità incancrenita del nostro ospedale. Misi a conoscenza anche la nostra sindaca e portai all’attenzione lo scarso interesse della Regione sul Santa Maria della Stella. Quando su queste pagine lessi il proclama della Tesei sulla Sanità regionale constatai con mia amarezza l’assenza di qualsivoglia iniziativa o contributo a favore del nostro ospedale. Sono dovuto andare a Foligno, dormire in un ripostiglio su una barella… E questa è solo una parte della storia …”.

2) Un signore anziano di Orvieto, stante l’inesistenza del reparto e della possibilità di operarsi ad Orvieto, veniva convocato dalla Urologia di Foligno per un intervento chirurgico. Recatosi a Foligno, insieme ai parenti che nel frattempo avevano dovuto prenotare un posto per il pernottamento in città, restava in attesa del proprio turno alcune ore. Poi, il personale gli comunicava che non poteva essere più operato a causa di un’urgenza per la quale doveva essere utilizzata la sala operatoria e che il suo intervento era rinviato di due settimane. Il paziente ed i parenti erano così costretti a tornare ad Orvieto con un nulla di fatto.

3) “… Dopo 14 mesi in lista di attesa per intervento alla prostata, mi recavo a luglio 2024 a Foligno per sapere che fine avesse fatto il mio nominativo. Trovavo lo specialista che mi diceva che avrei dovuto eseguire, prima dell’intervento, una RM MULTIPARAMPETRICA CON BOBINA ENDORETTALE CON E SENZA MDC, per scongiurare altre problematiche. Prenotavo al Cup di Foligno detto esame, per il quale mi informavano che c’erano 4-6 mesi di attesa per eseguirlo. A ciò, pensavo, andranno aggiunti altri due mesi per la visita. Il fatto è che quando sono stato visitato 14 mesi fa: a) non mi era stato detto di fare questo ulteriore esame, b) comunque, anche qualora arrivi la data dell’intervento nell’immediato, devo continuare ad aspettare perché sono in attesa della RM e della visita. E tutto questo facendo la spola tra Orvieto e Foligno …”