TIC TAC/9, il 2024 arriva con un carico di candidati, liti, presunte novità e…speriamo il confronto

Si sentono forti e chiari i primi rintocchi degli orologi della politica orvietana.  Manca ancora molto alle elezioni ma il clima e i movimenti sono già piuttosto roventi.  In consiglio comunale, nelle dichiarazioni e anche negli auguri ci si muove in ottica elettorale.

TIC TAC -1: Forse queste prime settimane del 2024 porteranno novità a sinistra.  Sembra essere rimasto un solo petalo sulla margherita del PD, Stefano Biagioli, salvo sorprese.  Il nome deve ancora superare i dubbi del diretto predestinato e i malumori degli alleati e cespugli vari che non gradiscono!

TIC TAC -2: tutto fermo nel centro-destra.  “Ogni piccolo movimento spara.  Prima che l’altro faccia lo stesso con te!”. Questa la situazione prendendola dall’attualità delle notizie e del Maestro Lucio Dalla.  E’ passata la data ultima indicata nel 28 dicembre senza che si muovesse foglia e, nei prossimi giorni l’aria sarà ancora ferma?

TIC TAC – 3: Il piano sanitario regionale menziona Orvieto nel confermare quella che già si sapeva, tutto sulla carta.  Di reale non c’è che il DEA di I Livello ma senza UTIC; non c’è più il Distretto, si tratta solo sui tempi; ma abbiamo qualcosa in più, vedi il prossimo rintocco.

TIC TAC – 4: L’anno nuovo ci ha portato la sindaca Roberta Tardani nel consiglio di rappresentanza della conferenza dei sindaci della USL Umbria 2, circondata come a Fort Apache dai peggiori avversari dello sviluppo della sanità orvietana.  Non abbiamo, sul sito della stessa USL, al 7 gennaio, contezza delle gare per Ospedale e Casa di Comunità a Orvieto, eppure sono scadute.  Non abbiamo uno studio di sostenibilità economico-finanziaria e lavorativa delle costruende strutture e non abbiamo un piano della viabilità, piuttosto complesso vista l’area su cui insistono.

TIC TAC – 5: è entrato in campo l’ingombrante sindaco di Terni Bandecchi, ma questa volta non è stato lui a causare il bailamme ma le dure polemiche dopo le indiscrezioni di stampa che ventilavano l’ipotesi di una possibile trattativa tra l’attuale sindaca di Orvieto e Alternativa Popolare.  La smentita social sull’ipotesi è stata così veemente che verrebbe da pensare, “excusatio non petita, accusatio manifesta”!

TIC TAC – 6: il 27 dicembre è andato in onda il primo consiglio comunale dell’era elettorale 2024.  Più che la presentazione di un bilancio di previsione e di un piano dei lavori sembrava un manifesto elettorale bello e buono con tanto di attacco frontale alle opposizioni e alle associazioni non allineate.  L’opposizione è apparsa un po’ in confusione come per la scelta del candidato sindaco di coalizione ma appena riusciva a prendere l’abbrivio arrivavano puntuali i “secondi” a bordo ring a interrompere, gridare in maniera a tratti scomposta.

TIC TAC – 7: Povera informazione! A livello nazionale è stretta da un’inutile legge bavaglio che obbliga i professionisti a utilizzare giri di parole e tecnicismi spesso poco comprensibili o a pubblicare i comunicati.  A Orvieto è alle prese con una scarsa propensione al dibattito e alla critica.  Disturba se si parla di “declino economico” anche se i numeri, oggettivamente, lo confermano; disturba se si toccano argomenti più complessi “della città delle paillettes e delle luci”.  Una speranza per il 2024, maggiore disponibilità al confronto e al dibattito, senza timori.

TIC TAC – 8 (in ritardo sul binario di Orvieto): i miracoli elettorali succedono.  Il 5 gennaio un maxi-ritardo dell’Intercity scatena le polemiche con maggioranza, opposizione e candidati che strillano.  Eppure sono tre lustri che i trasporti ferroviari sono in sofferenza, forte.  Si chiede di monitorare la situazione eppure basta studiare per scoprire che una tabella comparativa esiste da tempo per ottemperare agli obblighi derivanti dai contratti con Stato e Regione.  Una certezza, amara, rimangono i cronici disagi per i pendolari.