“Jekyll & Hyde. Commedia classica” con interpreti femminili, in scena su iniziativa di Fidapa Bpw Orvieto al Teatro del Carmine il 26 febbraio

Su iniziativa di Fidapa Bpw Italy di Orvieto, in collaborazione con la Scuola comunale di musica “Adriano Casasole”, domenica 26 febbraio alle 17 andrà in scena al Teatro del Carmine “Jekyll & HYde. Commedia classica”. Le messa in scena è curata da Realtà Teatrale Skenexodia con un’interpretazione tutta al femminile. La regia e l’adattamento originale è di Luca Guerini. Viene mantenuta la centralità dell’avvocato Gabriel John Utterson, inglese di Londra, interpretato da Carla Lama che indaga, così come nell’originale scritto da Robert Louis Stevenson, su alcuni strani avvenimenti che vedono protagonista un suo amico, il dotto Jekyll, appunto, e un misterioso conoscente, signor Hyde, malvagio a differenza del primo, interpretato da Cinzia Damassa.

Il romanzo gotico per eccellenza ha più di un secolo ma mantiene intatto il suo fascino e l’interesse per chi lo traspone a teatro e nella produzione di Skenedoxia c’è la novità della compagnia tutta femminile.

Il biglietto d’ingresso ha un costo di 5 euro. Per ulteriori informazioni: www.skenexodia.it 




BolsenArte Winter, Corinne Clery e Francesco Branchetti in scena con “Le relazioni pericolose”

Approda al teatro San Francesco, per BolsenArte Winter, il 12 febbraio, alle 18, la storia di intrighi, passione e gelosie “Le relazioni pericolose” di Choderlos De Laclos tradotto e adattato da David Conati con protagonisti Corinne Clery e Francesco Branchetti che ne cura anche la regia.

“Questo adattamento teatrale viene rappresentato nei principali teatri italiani sempre con successo di pubblico e critica – evidenzia l’assessore alla cultura Raffaella Bruti -. Abbiamo il piacere e l’onore di proporre uno spettacolo teatrale gratuito, con una attrice molto apprezzata e conosciuta come Corinne Clery. Al termine l’attrice, con il regista Francesco Branchetti, avrà il piacere di incontrare i fan e i giornalisti, al massimo 50 persone, nei locali dell’auditorium per rispondere a qualche domanda sulla sua carriera e prestarsi per le fotografie”. Tratto dall’omonimo romanzo epistolare dell’autore settecentesco Choderlos De Laclos, il libro è considerato un classico della letteratura grazie alle sue riflessioni argute e amare sulla natura dei rapporti di potere, sulla volontà di potenza che si rivela alla fine fallimentare. In questa riduzione, la vicenda viene narrata attraverso le lettere di quattro personaggi: la Marchesa di Merteuil, il Visconte di Valmont,  Madame de Tourvel e Cecile Volanges,

La regia ha l’intento di restituire al testo la straordinaria capacità, di parlare, evocare, “far apparire” un mondo di passioni estreme, paure, incubi, umane debolezze, solitudine, lotta disperata per la propria dignità, pulsioni, eros, violenza, in cui tutti noi finiremo per trovare, il nostro presente più dilaniato, il nostro oggi cosi travagliato, sia che si parli di rapporti umani, che di guerre, che di lotta per il potere. Le musiche e le luci daranno un apporto fondamentale in questo viaggio nelle relazioni umane. Organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Bolsena e diretto dal maestro Francesco Traversi, BolsenArte Winter gode del sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, di SIS – Parking Service System, dell’associazione culturale Europa Musica e dell’associazione “100 Città in Musica”. 




Parte il 14 novembre l’avventura del corso di “Lettura emozionale” dell’Unitre curato da Gianluca Foresi

Prende il via, lunedì 14 novembre alle 17,30 al Palazzo Simoncelli, sede dell’Unitre – Università delle Tre Età di Unitre Orvieto, il primo incontro del Laboratorio di Lettura Emozionale curato dall’attore Gianluca Foresi alla scoperta delle risonanze profonde e sonore della letteratura e poesia di qualità. È previsto un numero massimo di partecipanti- Per informazioni: 338 7323884  

Il Laboratorio di Lettura Emozionale intende offrire uno stimolante percorso tecnico-interpretativo che guidi il lettore nell’uso della voce, alla ricerca di tutti quei risuonatori interni che permettano di metterci in comunicazione con le nostre emozioni più intime. Leggere a voce alta, ascoltando quindi la propria voce, presuppone un incontro ravvicinato tra l’io più interiore e la voce che diventa altro da sé. E’ possibile così avviare un dialogo che chiami in causa non solo il lettore e l’ascoltatore, ma che crei un campo bipersonale, dove la voce diventa il terzo soggetto fra il parlante e l’ascoltante. La lettura si evolve da mero processo intellettuale ad esperienza fisica: si dà corpo alla voce e voce al corpo e si chiamano in causa tutti i sensi, la vista, l’udito, l’olfatto, il tatto, il gusto, mettendoli in comunione tra loro per trasformare la lettura in un’emozione ancora più coinvolgente. L’obiettivo è quello di vivere e condividere le sensazioni presenti dentro ciascuno di noi, ma anche quello di scoprire le nostre diverse voci: quella dell’adulto, del bambino, dell’anziano, di ciò che siamo stati, di ciò che saremo, di ciò che in fantasia vorremmo essere.




Festival della Piana del Cavaliere, un 2022 da record e ora i concerti al Teatro Mancinelli

Il bilancio dell’edizione 2022 del Festival della Piana del Cavaliere – Orvieto Festival, è sicuramente positivo con il pubblico che ha partecipato numeroso a un programma nato grazie alla volontà di Stefano Calamani, presidente del Festival, e Anna Leonardi, direttrice artistica.  Quest’anno il festival si è presentato rinnovato anche per la possibilità di ospitare artisti provenienti da diverse parti del mondo, per il ritorno del pubblico in sala senza restrizioni e provenienti sia dall’Italia che dall’estero.   Sono stati dieci giorni di musica sinfonica, cameristica, conferenze letterarie, musica da camera, musica d’oggi in luoghi anche particolari della città e questo ha segnato il rinnovato successo della sesta edizione del Festival della Piana del Cavaliere. 

Questa VI edizione si è conclusa dopo una ricca programmazione che, dal 1° all’11 settembre, ha portato sul palco del Teatro Mancinelli artisti e ospiti di grande notorietà: Tito Ceccherini direttore di fama internazionale, Giuseppe Gibboni vincitore del primo premio al Concorso Internazionale Paganini, il violoncellista d’eccezione finlandese Anssi Karttunen, il Trio Chagall, i Georgian Chamber Soloists, la pianista Maud Nelissen, l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, orchestra in residence del Festival, gli attori Giorgio Marchesi e Michela Cescon con uno spettacolo firmato alla regia da Marco Tullio Giordana e il Coro Giovanile italiano che si è esibito nel Duomo in un magnifico concerto d’apertura.

Il concerto di chiusura è stato affidato allo straordinario talento di Giuseppe Gibboni che, insieme all’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani diretta da un grande Tito Ceccherini, ha eseguito un programma virtuosistico di grande intensità che ha incantato e coinvolto il pubblico.

Il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, insieme al presidente del Festival e agli organizzatori, ha ringraziato gli artisti partecipanti, il teatro gremito e la città di Orvieto, candidata a Capitale della Cultura per il 2025 e che da quest’anno dà il suo nome al Festival.  Lo stretto legame con la città ha portato nella programmazione di quest’anno importanti elementi di rinnovamento come il teatro musicale, i “concerti del mattino” e le introduzioni agli spettacoli, mantenendo però come punto di forza la musica da camera e quella sinfonica.

La conclusione del Festival è solamente la chiusura della parentesi estiva del Mancinelli, la cui programmazione ripartirà il prossimo 2 ottobre con la prosa e a cui si affiancherà la nuova stagione di concerti che vedrà al suo interno solisti di fama internazionale, i gruppi cameristici di riferimento nel panorama europeo e l’Orchestra Calamani che è ormai residente al Teatro Mancinelli.

In questo secondo anno ad Orvieto il Festival si è legato ancor di più alla città, non solo per il nome, ma anche rafforzando il proprio legame con tutto il territorio, facendolo interagire con le eccellenze artistiche che hanno preso parte alla programmazione 2022, la quale è stata resa possibile grazie alla collaborazione e al sostegno della Regione Umbria, dell’amministrazione comunale, della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e delle altre istituzioni cittadine come l’Opera del Duomo, CittàSlow, la Scuola di Musica Comunale, il Centro Studi Città di Orvieto e l’Università delle Tre Età. Nuove sinergie poi si sono strette grazie alla collaborazione e alle media partnership di RAI Umbria e di SKY Classica HD.  Sponsor del Festival 2022 ancora una volta AISICO S.r.l., realtà imprenditoriale nel settore dell’ingegneria, che promuove la cultura, credendo nel suo valore formativo e di sviluppo e le aziende Progetti e Servizi, TSL Engineering e Cancellotti.

Inoltre, grazie al riconoscimento per il prossimo triennio del FUS (Fondo unico per lo Spettacolo) del Ministero della Cultura, il Festival dà appuntamento a tutto il suo pubblico al 2023, per una nuova edizione ricca di sorprese e di ancor più ampio respiro.




Il 5 agosto a Ficulle Calici di Stelle con l’inaugurazione del Teatro San Lorenzo, cibo, vino e musica

Torna a Ficulle la manifestazione Calici di Stelle, l’evento a marchio nazionale estivo nato dalla collaborazione tra l’Associazione Nazionale Città del Vino e Movimento Turismo del Vino. L’antico borgo trasformato per l’occasione in una seducente vetrina a cielo aperto dei grandi vini dell’Etruria orientale. L’evento organizzato da Comune e Proloco di Ficulle che hanno coinvolto la Strada del Vino Etrusco Romana in provincia di Terni e la Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese e la Strada dei Colli del Trasimeno. Un’ interessante cooperazione quella tra le Strade del vino per far conoscere ed apprezzare al meglio queste aree enologiche contigue ad alto profilo produttivo. Un connubio di territori dove la coltura del vino è cosi radicata nei secoli da contribuire alla storia del vino italiano con vere eccellenze enologiche conosciute in Italia e nel mondo.

L’apertura della manifestazione è prevista venerdì 5 Agosto alle 17 con l’inaugurazione del Teatro, dopo il recente restauro e riqualificazione, che è stato intitolato a S. Lorenzo, in memoria della antica chiesa di S. Lorenzo dalla quale l’edificio trae origine. La serata entra poi nel vivo, dalle 19 con le “stazioni di degustazione” food e musica per le vie del borgo medievale allestite nel labirinto di vicoli del centro storico. Molte le aziende vitivinicole socie delle tre strade del vino presenti all’evento con le loro eccellenze enologiche.  Tante le etichette DOCG, DOC, IGT di queste terre di confine tra Umbria e Toscana, offerte dalle cantine, in degustazione e pronte per essere stappate sotto le stelle da sommelier della FISAR.

A seguire alle ore 21 in Piazza Comunale seguirà l’atteso evento musicale del Festival Internazionale Green Music: il 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗿𝘁𝗼 del 𝗗𝘂𝗼 𝗠𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝗹, Pianoforte e clarinetto.




Tornano gli spettacoli di EstroVersi con “Eretikè”, tredici monologhi e batteria solista dalla stazione di Allerona il 26 e 27 maggio

Guidati dall’estro e dalla sapienza scenica di Gianluca Foresi tornano gli attori non professionisti di EstroVersi con il nuovo spettacolo “Eretikè”, una scommessa vinta dopo il lungo stop dovuto alla pandemia, che andrà in scena il 26 e 27 maggio dalle ore 21. Quest’anno la location, sempre un luogo simbolico, è la stazione ferroviaria di Allerona. Spiega Foresi, “Eretikè, nel suo senso etimologico di cambiamento e scelta, questo è il nostro obiettivo, così ogni monologhista parlerà proprio di svolte nella vita. La stazione è altamente simbolica e sarà uno spettacolo senza accorgimenti tecnici, vero, che partirà dall’ingresso per poi andare sui binari, dove c’è la linea gialla, dove passano e si fermano i treni, dove si sente l’annuncio dello speaker. Una location viva, reale, dove ci si incontra, dove si parla con gli sconosciuti, ci si apre e, magari, si cambia”. Continua Foresi, “la stazione è sinonimo di viaggio con tutte le sue incertezze proprio come quei momenti che ti impongono di scegliere, di decidere. In questi due anni le scelte sono state imposte, consigliate o liberamente prese, ma comunque sono state fatte. La stazione simboleggia il luogo di passaggio, di arrivo o di partenza, comunque di svolta”.

Gli attori hanno il loro soggetto che Foresi ha solamente aggiustato dal punto di vista dei tempi scenici ma tutto in piena libertà, “non vi attendete una serie di monologhi sui due anni di lockdown – sottolinea Foresi – anzi, non c’è traccia di covid ma di fatti di vita teatralizzati, con persone, mestieri, atteggiamenti che si incontrano nelle stazioni e nei treni e con le loro storie private”.

“Eretikè” sarà uno spettacolo di teatro urbano con il solo contributo di Saverio Custodi, solista alla batteria, che accompagnerà i monologhi come una vera e propria colonna sonora e ci sarà un conduttore che legherà il tutto. Gianluca Foresi ringrazia per la disponibilità il sindaco di Allerona e il gruppo FS, nella persona di Leonardo Mariani e poi i veri protagonisti, i “suoi” attori: Roberto Baccello, Giulia Barattolo, Cecilia Stopponi, Luca Biagioli, Luigia Caracausi, Danila Caccavello, Marzia Coppola, Pina Filpi, Maria Grazia Fini, Stefania Liccardo, Gilda Pascucci, Consuelo Pasquini e Paola Sellerio. Un’ultima annotazione di Gianluca Foresi, “quest’anno verrà richiesto un contributo minimo di 5 euro, un simbolo anche questo perché chi lavora nello spettacolo ha sofferto in questi due anni, non ha lavorato e tutti devono capire che la cultura ha un costo e uno spettacolo non può essere totalmente gratuito”.




L’Isao presenta Guido Barlozzetti che racconta “Pasolini, l’ultimo pirata” il 4 marzo al Teatro del Carmine

Venerdì 4 marzo alle 17,30 al Teatro del Carmine, Guido Barlozzetti, giornalista e scrittore, presenterà un racconto multimediale – parole, immagini, musica – per ricordare Pier Pasolini. Il centenario dalla nascita è solo un’occasione per ricordare una figura che ha segnato la storia  del Paese con un interpretazione appassionata dell’impegno dell’intellettuale, approfondendo in se stresso le contraddizioni di tutta una società.

“Pasolini, l’ultimo pirata” si articola in quattro atti e un epilogo:

– l’Inizio, quando il poeta arriva a Roma da Bologna e passa dalle difficoltà quotidiane al successo di Ragazzi di vita;

– La Testa e il Cuore, l’elaborazione poetica de Le Ceneri di Gramsci in cui l’impegno civile si intreccia con il versante doloroso della passione e della contraddizione personale;

– Il sogno, la felicità del popolo napoletano del Decameron e lui che si mette in scena da assistente di Giotto;

– Il profeta, il tempo degli Scritti corsari e delle Lettere Luterane, la mutazione antropologica degli italiani e il consumismo;

– L’epilogo di Ostia, la fine di Pasolini, un assassinio con tante ombre, la chiusura senza speranza di un impegno in solitudine.

Il racconto è accompagnato dagli interventi visivi di Massimo Achilli.

“Definire pirata Pasolini – dice Barlozzetti – significa sottolineare l’alterità di un impegno che fa tutt’uno con la vita e una lotta solitaria che lo scrittore, poeta e regista ha condotto alla ricerca di una purezza inevitabilmente intrisa nelle sue radicali contraddizioni. L’ultimo pirata, perché nessuno, dopo di lui, ha avuto il coraggio,  la forza e l’intensità della sua voce, fino al nichilismo finale. Un’esperienza scandalosa capace di entrare nel corpo vivo di se stesso e di una società di cui visse la trasformazione profonda, dal vagheggiato mondo contadino e dei giovani delle borgate al conformismo indotto dal nuovo, totalitario, potere dei consumi”.”.

“Pasolini fu sempre uno scrittore – dice Raffaele Davanzo, Presidente dell’Isaolo stesso della prima struggente tenerezza che accompagnava i ragazzi di borgata, piccoli esseri umani affamati. Nella sua ultima  intervista, qualche giorno prima di quello fatidico, disse: “Nel mio passaporto c’è scritto scrittore. Il mio dovere di scrittore è continuo, e resta sempre quello di fondare ex-novo la mia scrittura”. Perché Pasolini si mostra e si fa percepire sempre come scrittore, anche quando affida alle immagini il suo essere pensiero. Al massimo, come pittore: non a caso volle interpretare nel suo Decameron il pittore in cerca di ispirazione. È Giotto che sta rinnovando sempre, come lui, la sua poetica? Per questo l’ISAO ha scelto proprio quell’immagine: Pasolini pirata, ma sempre e solo creatore di sé stesso”. 




Un anno di appuntamenti, il Corteo Storico e Umbria Jazz #30, ripartono gli eventi con “Orvieto Always On”

Da marzo a ottobre oltre trenta manifestazioni e iniziative tra musica, enogastronomia, teatro, cinema, sport e naturalmente tradizione per una Orvieto sempre accesa. E’ il Calendario unico degli eventi 2022 della città – costruito sotto la regia dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con gli organizzatori dei singoli appuntamenti – che dà forma e sostanza a una delle linee di indirizzo del piano di marketing territoriale denominata “Orvieto Always On”.  “Orvieto Always On – spiega il Sindaco e Assessore al Turismo e Cultura, Roberta Tardani – non significa solamente ‘vivere’ la città, ma farlo ‘dal vivo’ grazie agli eventi che durante tutto l’anno animano il territorio, costruendo un palinsesto di attività già consolidate integrato con nuovi eventi che permetteranno ai turisti/visitatori di partecipare e vivere la città in modo differente. Nel post pandemia gli eventi sono destinati a tornare un forte motivatore del turismo e da sempre sono di crescente importanza per la competitività di una destinazione. Avevamo iniziato questo lavoro già dopo il nostro insediamento nel 2019, l’emergenza Covid-19 ha frenato e rallentato questo percorso ma non ci ha impedito di continuare a pianificare e sperimentare, sin dalla scorsa estate, quello che avevamo in mente. Programmare e comunicare per tempo il calendario degli eventi, infatti – prosegue – non significa soltanto poter raccontare la vitalità della nostra città in ogni momento dell’anno ma anche mettere a disposizione degli operatori turistici uno strumento in più per pianificare la propria attività e creare pacchetti ad hoc. Il programma che lanciamo oggi è già ricco e variegato, vede l’importante e atteso ritorno di tutti gli eventi della nostra tradizione, ed è destinato ad ampliarsi con altre importanti iniziative con cui vogliamo tentare di riempire periodi dell’anno più complicati e destagionalizzare i flussi turistici. Ringrazio tutti gli organizzatori delle varie manifestazioni che nella compilazione del calendario hanno compreso la nostra volontà di evitare doppioni e sovrapposizioni, ringrazio gli uffici dell’Assessorato a Turismo e Cultura, la Polizia Locale e la Protezione Civile con cui si sta pianificando tutto il lavoro. La città e le sue meravigliose location hanno dato e continuano a dare prova di grande flessibilità e versatilità e ci auguriamo che possa essere un anno denso di soddisfazioni”. 

Si parte questo fine settimana con il “GPasse Unconventional”, il tour della nuova specialità tra fitness e danza creata dal tre volte campione del Mondo di ginnastica aerobica Gil Lopes e dalla ballerina e coreografa orvietana Giulia Pagliaccia, che il 5 e 6 marzo approda al Palazzo del Popolo. Domenica 6 marzo a Ciconia si svolgerà l’edizione 2022 della “Orvieto Wine Marathon” che porterà all’ombra della Rupe campioni nazionali e internazionali di mountain bike. Nel pomeriggio del 9 marzo transiterà a Orvieto la tappa della corsa ciclistica Tirreno-Adriatica che prevede l’arrivo a Terni mentre dal 10 al 27 marzo negli impianti del Tc Open si terrà la quinta edizione del Torneo Open Bnl maschile/femminile valido come pre-qualificazioni per gli Internazionali d’Italia di tennis al Foro Italico a Roma. Domenica 12 marzo al Teatro Mancinelli “La buona novella”, il concerto-omaggio a Fabrizio De Andrè della corale dell’Opera del Duomo “Vox et Jubilum” insieme ai Cherries on a Swing Set e alla Ultimo Secondo Live Band. Il 17 marzo, in occasione del Saint Patrick’s Day, il Pozzo di San Patrizio torna a illuminarsi di verde per aderire al Global Greening e per festeggiare con iniziative dedicate il patrono d’Irlanda di cui prende il nome. 

Il 18 marzo torna anche il “Pialletto d’oro”, l’iniziativa con cui la Cna celebra l’estro degli artigiani e San Giuseppe patrono di Orvieto. Il 26 e 27 marzo il Teatro Mancinelli ospita “Orvieto Danza” che il 1 aprile lascia il palcoscenico al concerto dell’Orchestra Calamani che fa da “antipasto” per la nuova edizione del “Festival della Piana del Cavaliere” che si terrà dal 1 al 10 settembre.  Nel week end del 2-3 aprile, tra Palazzo del Popolo e Teatro Mancinelli, è previsto il ritorno di “Orvieto Fotografia”. Il 9 aprile in Duomo si terrà il tradizionale Concerto di Pasqua che sarà poi trasmesso su Rai 1Franz Welser Most dirige l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino nella Messa n.6 di SchubertDal 22 al 25 aprile in piazza della Repubblica “Chocomoments”domenica 1 maggio allo stadio “Luigi Muzi” la 12esima edizione del “Memorial Luca Coscioni”, il meeting internazionale di atletica leggera, il 3 e 5 maggio al Palazzo del Popolo il “Festival del dialogo – Apertamente” mentre il 6 e 8 maggio al Teatro Mancinelli arriva “Opera Etruriae”, il festival di musica lirica diretto dal grande tenore José Carreras

Il 14 e 15 maggio piazza d’Armi all’interno dell’ex caserma Piave torna a ospitare lo show motoristico del Motor In, il 21 e 22 maggio l’edizione 2022 di “Buongiorno ceramica” che coinvolgerà le botteghe artigiane della città. A fine maggio è in programma anche l’evento organizzato dal Consorzio del vino di Orvieto “Benvenuto Orvieto Divino” mentre dal 30 maggio al 2 giugno le porte di Palazzo del Popolo si aprono per l’importante appuntamento organizzato dal Cnr, il XIII Congresso Sisef “Alberi-Foreste-Biodiversità – Dal New Green Deal alla Farm to for Strategy” che porterà a Orvieto esperti da tutto il mondo.

Giugno è il mese in cui si torneranno a festeggiare come una volta gli eventi della tradizioneDal 2 al 5 giugno “Orvieto in fiore”domenica 5 giugno la festa di Pentecoste con la Palombella in piazza Duomo, il 17 giugno il Corteo delle Dame, il 18 giugno la Staffetta dei Quartieri infine il 19 giugno il Corteo storico e il Corpus Domini. Nel mezzo l’Assemblea internazionale di Città slow (11 giugno), i raduni di 500 in piazza del Popolo (12 giugnoe Ferrari in piazza Duomo (16 giugno). Poi a prendersi la scena sarà la musica. Dal 23 giugno all’8 luglio “Orvieto Musica” con sette appuntamenti tra Palazzo Coelli, il Museo Archeologico, il Museo Emilio Greco, l’Atrio del Palazzo dei Sette e il Ridotto del Teatro Mancinelli. Dall’8 luglio al 20 agosto i concerti, gli spettacoli teatrali, gli incontri letterari e naturalmente il cinema all’aperto nel Giardino dei lettori della biblioteca con la quarta edizione di “One – Orvieto notti d’estate”. Dal 12 luglio al 30 agosto torna anche “Spazio Musica” al Teatro Mancinelli mentre dal 14 al 17 luglio i campi di gara in località “Botto” ospiteranno il Mondiale di Tiro a volo che avrà come prologo l’11 luglio al Palazzo del Popolo l’Assemblea della Fitasc, la federazione internazionale di specialità. 

Dal 21 al 23 luglio la seconda edizione di “Orvieto Sound Festival”, sotto la direzione artistica di Pino Strabioli, con importanti nomi della musica italiana e giovani promesse che si alterneranno sul palco di piazza del Popolo. Ancora la musica protagonista con gli appuntamenti del “Festival internazionale Green Music” ad agosto, all’ex caserma Piave con il “MAF – Music Alt Festival” (26-28 agosto) e al Teatro Mancinelli con il Festival della Piana del Cavaliere (1-10 settembre). Dal 12 al 17 settembre un altro importante congresso al Palazzo del Popolo con esperti nazionali e internazionali che prenderanno parte alle “Giornate dell’elettrochimica italiana”Dal 20 al 25 settembre la quinta edizione di “Orvieto Cinema Fest”, il festival internazionale del cortometraggio che come di consuetudine avrà il suo gala al Teatro Mancinelli. Il 2 e 3 ottobre la passeggiata enogastronomica della seconda edizione di “Orvieto città del gusto e dell’arte” che sarà preceduta dalle cene con gli chef stellati di “Orvieto con le stelle”

Dal 21 al 23 ottobre romberanno i motori della Cronoscalata de La Castellana che anche quest’anno può fregiarsi del titolo di Finale nazionale TivmDal 25 novembre al 8 gennaio 2023“A Natale regalati Orvieto” con il trentennale di Umbria Jazz Winter che chiuderà col botto l’anno dal 28 dicembre al 1 gennaio 2023.Il calendario degli eventi sarà accompagnato da una campagna di comunicazione che andrà a supportare e integrare la promozione dei singoli eventi e che rilancia il claim “Orvieto città viva esperienza autentica” puntando proprio sulla vitalità della città.




“Chi è di scena?”, riapre il teatro Mancinelli con Salemme, Masini, Guerritore e non solo

Ci siamo, riparte il Teatro Mancinelli con una stagione teatrale ridotta ma di alta qualità, con tanti bei nomi e la conferma della data di Marco Masini per il tour celebrativo dei suoi 30 anni di carriera. A presentare la nuova stagione sono stati il sindaco Roberta Tardani e il direttore artistico, Pino Strabioli. Indubbiamente non è ancora un avanti tutta ma il titolo scelto per il cartellone è emblematico “Chi è di scena?” a sottolineare che gli attori tornano a recitare e il pubblico si ritroverà seduto ad assistere agli spettacoli. La capienza del Mancinelli è ridotta a circa 250 persone ma, probabilmente, per la seconda parte della stagione, solo annunciata in conferenza stampa, si tornerà ad una capienza dell’80% con molti vantaggi sia logistici che economici.

La partenza della stagione il 9 e 10 ottobre, è affidata a Vinicio Marchioni con “In vino veritas” uno spettacolo particolare che celebra il vino con l’attore che alternerà suo racconti personali con opere ispirate proprio al vino. Prima dello spettacolo il Consorzio Vino Orvieto offrirà una degustazione di vini del territorio. Esattamente a distanza di dieci giorni, il 19 e 20 ottobre sarà la volta di una “signora” del teatro, Monica Guerritore con “L’anima buona di Seuzan”, di Bertold Brecht. Il 12 novembre arriverà ad Orvieto Marco Masini mentre il 20 e 21 novembre in prima nazionale Vincenzo Salemme, innamorato di Orvieto e del suo teatro, con “Napoletano? E famme’ na pizza”.

A dicembre, il 12 sarà il turno di Pino Strabioli con lo spettacolo tratto dal suo libro “Sempre fiori mai un fioraio” come omaggio a Paolo Poli. Il 18 e 19 dicembre chiuderà la prima parte della stagione un’altra star, Elena Sofia Ricci con “la dolce ala della giovinezza” di Tennesee Williams. Nella seconda parte della stagione, da gennaio ad aprile 2022, il cartellone sarà completato da altri cinque spettacoli che avranno come protagonisti altri importanti nomi del teatro e della televisione: Umberto Orsini e Franco Branciaroli, Paolo Conticini, Yari Gugliucci, Veronica Pivetti, Nancy Brilli e Chiara Noschese.

“Finalmente si riparte – ha esordito il sindaco Roberta Tardani – ci avevamo provato due volte, ma il lockdown ci ha fermati. Stavolta ci siamo. E’ chiaro che abbiamo dovuto dividere in due la stagione anche perché le compagnie non prendono impegni a lungo termine”. Il sindaco ha spiegato il prossimo futuro degli asset culturali della città,il teatro, il palacongressi e appena tornerà nelle nostre disponibilità la Torre del Moro, saranno gestite in maniera integrata e diretta da parte del Comune perché siamo convinti di uno sviluppo integrato della città“. Sempre Tardani, “Ringrazio Pino Strabioli che si è messo nuovamente a disposizione della città a dimostrazione del fatto che chi vuole bene a Orvieto e al teatro lo fa al di là delle polemiche di natura politica. Ora, quindi, lanciamo la sfida con chi è di scena anche agli orvietani perché tornino a teatro con tranquillità e fiducia”.

Direttore artistico è Pino Strabioli che continua la sua collaborazione con l’amministrazione comunale. “Finalmente tornano a riaccendersi le luci del Mancinelli anche per la prosa con un stagione che mette insieme grandi nomi del teatro, del cinema e della televisione: ci sarà spazio anche per la grande musica con la data zero del tour di Marco Masini che qui inizierà i festeggiamenti per i suoi 30 anni di carriera”. E’ stata pianificata anche la seconda parte della stagione, “siamo in attesa di poter confermare gli altri cinque spettacoli e altri importanti nomi. C’è ancora molta incertezza su quello che sarà l’andamento della situazione sanitaria e su quali saranno le future disposizioni per i teatri. In accordo con l’amministrazione abbiamo deciso di non prevedere per quest’anno formule di abbonamento e consentire quindi a più persone possibile di venire a teatro”. Strabioli ha poi spiegato il significato del titolo della stagione teatrale che “vuole essere un omaggio a tutti gli artisti e i lavoratori dello spettacolo che per più di un anno sono stati tenuti lontano dalla loro casa, il teatro, e che ora possono tornare ai gesti quotidiani e familiari, come la voce di un direttore di scena e a quelle emozionante e straordinaria normalità di salire sul palcoscenico”.