La borsa di studio Unitre intitolata a Maria Teresa Santoro assegnata a Sara Pancrazi III B delle medie Scalza

L’ottava borsa di studio “Maria Teresa Santoro”, indetta dall’Università delle Tre Età di Orvieto per ricordare la professoressa e storica presidente, è stata assegnata a Sara Pancrazi, classe III B della Scuola Secondaria di Primo Grado “Ippolito Scalza”.  La commissione di valutazione, nominata dal consiglio direttivo e composta da Franco Raimondo Barbabella (presidente), Maria Barlozzetti, Donato Catamo, Francesco Ercolani, Laura Ricci e Giuliana Sagratella, ha analizzato i numerosi elaborati concorrenti.  Sara Pancrazi è stata premiata con la seguente motivazione: “già dall’apertura l’elaborato spicca di originalità: una lettera inviata a se stessa. Le osservazioni, relative al suo vissuto, sono esposte con chiarezza e vivacità descrittiva; si denota una maturità superiore alla sua età. Si evidenziano una grande sensibilità e una straordinaria capacità di analisi introspettiva, intensa, personalissima e a tratti emozionante”.

La commissione ha formulato due menzioni speciali, a Shanel Zyka e Francesco Picchio, e due segnalazioni di qualità per Caterina Taddei e Lorenzo Taddei: tutti appartenenti alla classe III B della Scuola Media “Scalza”.

Il M° Riccardo Cambri, presidente Unitre: “la borsa di studio dedicata alla professoressa Santoro è una delle manifestazioni dell’anno accademico a cui il direttivo rivolge maggior cura. Rinnoviamo in questo modo il ricordo di una grande donna, che ha lasciato un segno indelebile nelle istituzioni scolastiche di Orvieto e del comprensorio e ha condotto saggiamente l’Università della Terza Età, rendendola quel servizio alla cittadinanza che oggi conosciamo ed apprezziamo. Ringrazio quanti hanno contribuito alla riuscita dell’ottava edizione: alunni, docenti e dirigenti scolastici, membri della commissione di valutazione e dell’ufficio di segreteria. Al raggiungimento del decimo anno, sarà mia premura coordinare una iniziativa che raccolga i migliori lavori realizzati dai nostri meravigliosi ragazzi”.

Isabella Olimpieri, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi, afferma in una nota: “ogni anno la SS1G Ippolito Scalza aderisce alla borsa di studio M. Teresa Santoro proposta dall’Unitre. Questa iniziativa nel corso degli anni ha premiato gli studenti che si sono distinti per aver conseguito risultati scolastici meritevoli. Quest’anno rivolgo le mie congratulazioni alla studentessa Sara Pancrazi per aver realizzato un elaborato particolarmente significativo ed emozionante, oltre che per la disponibilità, per l’alto senso di responsabilità dimostrata nel corso dell’intero percorso di studi e per l’impegno profuso in ogni momento e per ogni attività proposta. Ringrazio l’Unitre nella persona del presidente Maestro Riccardo Cambri per mantenere viva questa pregevole iniziativa.

“Anche quest’anno – commenta il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – l’iniziativa voluta dall’Unitre di Orvieto per ricordare il lavoro e l’impegno della professoressa Maria Teresa Santoro ci fornisce degli spunti di riflessione importanti che sono figli del periodo che viviamo. Gli anni della pandemia hanno inciso radicalmente sulle vite dei nostri ragazzi ai quali forse non abbiamo dato le attenzioni che meritavano perché impegnati a fronteggiare l’emergenza sanitaria. Ma è indubbio che l’isolamento e l’assenza di socialità, quella vera e non quella virtuale dei social, abbiano avuto e avranno delle conseguenze sulle giovani generazioni. L’elaborato della vincitrice, di cui stupisce la profondità, ci fornisce probabilmente una lettura diversa e ci lascia immaginare in realtà come l’isolamento possa diventare l’opportunità per un viaggio dentro noi stessi, utile a comprenderci ma anche a capire e relazionarci meglio con gli altri. Un esercizio che ognuno di noi dovrebbe fare almeno una volta. Ringrazio ancora l’Unitre per questa iniziativa e auguro buon lavoro al nuovo consiglio direttivo che ho avuto il piacere di incontrare recentemente e che ha in cantiere molti progetti per far crescere ancora di più questa importante realtà sociale e culturale della nostra città”.




La scuola dell’infanzia “Collodi” momentaneamente traferita a Bardano. Intanto presentato progetto per 2,6 milioni per la sede di Sferracavallo

Nel pomeriggio del 27 luglio sindaco, vice-sindaco, Mario Mazzi, assessore alla pubblica istruzione, Alda Coppola e assessore ai lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo, hanno incontrato una folta rappresentanza di genitori della scuola dell’infanzia “Collodi” di Sferracavallo che verrà traferita temporaneamente in una nuova sede da inizio anno scolastico. Nelle scorso settimane è stato pubblicato un avviso per individuare la disponibilità di strutture idonee nello stesso quartiere o in aree limitrofe. Al bando ha risposto un solo soggetto che ha messo a disposizione un edificio a Fontanelle di Bardano presentando un progetto di adeguamento che risponde ai requisiti e agli standard richiesti. La commissione aggiudicatrice ha svolto rapidamente i sopralluoghi e tutte le verifiche certificando l’idoneità della struttura.

L’edificio individuato è di circa 450 mq da cui si possono ricavare 4 aule, uno spazio condiviso, un locale mensa, bagni e uffici per la segreteria della scuola. Verrà adeguato lo spazio esterno per renderlo utilizzabile per le attività all’aria aperta e sono previsti anche parcheggi e una doppia recinzione a protezione dell’edifico sul lato che si affaccia su una strada. L’ingresso della nuova scuola avverrà da via dei Muratori. I lavori di adeguamento dovranno essere terminati entro il 14 settembre per consentire l’avvio regolare dell’anno scolastico.

La decisione di spostare la scuola dell’infanzia aveva creato preoccupazioni legittime da parte dei genitori perché questo cambiamento sicuramente andrà a provocare modifiche nell’organizzazione familiare ma tutti i rappresentanti del Comune hanno assicurato di ridurre al minimo i disagi in particolare per i collegamenti del trasporto pubblico locale. D’altronde, sottolineano sempre dal Comune, la chiusura si è resa necessaria dopo i risultati delle verifiche sismiche effettuate nei mesi scorsi e i risultati sugli ulteriori accertamenti sono arrivati solo lo scorso 7 luglio. E’ già stato presentato un progetti di demolizione e ricostruzione per 2,6 milioni di euro da finanziare con i fondi del Pnrr. “Ora attendiamo la risposta da parte del Ministero competente”.




La scuola dell’infanzia “Collodi” deve essere ristrutturata, bando per un immobile in locazione

La Scuola dell’Infanzia “C. Collodi” di Sferracavallo sarà ristrutturata e da settembre le lezioni saranno temporaneamente trasferite in una struttura idonea a garantire la continuità delle attività scolastiche.  Lo ha deciso la giunta comunale che ha approvato un atto di indirizzo con cui recepisce i risultati delle analisi sulla valutazione della sicurezza dell’immobile di Sferracavallo.   Nella relazione tecnica e di calcolo della vulnerabilità sismica, consegnata il 7 luglio 2022 dall’ingegner Marco Sorbelli, si legge che “sulla base dei risultati delle analisi si può concludere che l’edificio risulta non idoneo all’uso poiché le verifiche per carichi statici risultano non soddisfatte e pertanto devono essere adottati opportuni provvedimenti che consentano l’uso della costruzione con i livelli di sicurezza minimi previsti dalle vigenti norme tecniche”.

Considerato che le direzioni didattiche degli istituti che insistono sul territorio non hanno attualmente a disposizione spazi idonei sufficienti in altri plessi scolastici e che il Comune non ha strutture proprie disponibili e di dimensioni adeguate a ospitare la Scuola dell’Infanzia “Collodi”, sulla scorta della relazione tecnica del Servizio Lavori Pubblici e Ambiente sono state individuate due soluzioni alternative: reperire in affitto un immobile idoneo o noleggiare una struttura prefabbricata modulare.   L’esecutivo ha ritenuto prioritaria l’ipotesi della locazione di un immobile e ha dato mandato al Settore Tecnico di pubblicare un avviso esplorativo per acquisire le manifestazioni di interesse.   Secondo l’avviso pubblicato il 12 luglio l’immobile dovrà essere situato nelle frazioni di Sferracavallo, Bardano o Gabelletta e rispondere ai requisiti tecnici richiesti. Nel caso la struttura fosse priva di tali requisiti saranno considerate ammissibili anche le proposte di immobili per le quali la proprietà si impegna a realizzare a proprie spese i lavori per rendere la struttura conforme in tempo utile per consentire il regolare avvio dell’attività scolastica il 14 settembre 2022. La locazione avrà una durata di sei anni e, terminata la necessità di ospitare la Scuola dell’Infanzia “Collodi”, l’Amministrazione Comunale potrà utilizzare l’immobile per ospitare temporaneamente sezioni di altri istituti scolastici che saranno oggetto di interventi nei prossimi anni.

“Sul fronte della sicurezza delle scuole – afferma l’Assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – questa Amministrazione sin dal suo insediamento ha fatto delle scelte importanti. Innanzitutto, procedere progressivamente alla verifica sismica di tutti gli edifici scolastici di proprietà che non era stata mai fatta prima. Da questo lavoro una delle prime decisioni scaturite è stata quella di risolvere definitivamente i problemi della Scuola dell’Infanzia ‘Collodi’ e del nido Girotondo di Sferracavallo per troppo tempo accantonati e le cui criticità sono state confermate dalla relazione che abbiamo ricevuto in questi giorni.   Nell’ambito del Pnrr abbiamo presentato infatti un progetto di demolizione e ricostruzione da 2,3 milioni di euro e siamo in attesa della pubblicazione delle graduatorie. Ma a valere sui fondi regionali del Pnrr sono stati presentati anche altri progetti di adeguamento relativi alla scuola primaria Orvieto centro ‘Barzini’, la scuola media di Orvieto centro ‘Signorelli’, la scuola primaria di Sferracavallo ‘Frezzolini’ e la scuola primaria di Ciconia ‘Sette Martiri’.   Anche per questo – conclude – abbiamo ritenuto prioritaria l’ipotesi di reperire un immobile in affitto per trasferire temporaneamente la scuola dell’Infanzia ‘Collodi’. Nel giro di pochi giorni raccoglieremo le manifestazioni di interesse e potremmo quindi procedere con la soluzione definitiva che in ogni caso garantirà il regolare avvio dell’attività scolastica senza creare disagi alle famiglie”. 




“Overbooking” di iscrizioni al Classico, Scienze Umane e Economico Sociale. Ipotesi succursale ai Geometri di Ciconia

A febbraio scorso, chiuse le iscrizioni, il Liceo Classico, delle Scienze Umane e Economico Sociale si è trovato con un piccolo boom di iscrizioni per l’anno scolastico 2022/23. Un risultato eccezionale ma che è andato a appesantire ancora di più una situazione che già nell’anno scolastico appena concluso ha visto i laboratori utilizzati con classi normali, con un evidente deficit formativo per gli studenti che si sono ritrovati a non poter usufruire delle aule di informatica, scienze, linguistiche. Per il prossimo anno il problema riguarda proprio la capienza e la possibilità di formare alcune classi. Non c’è fisicamente posto e allora è stato chiesto alla Provincia di Terni di intervenire per trovare una soluzione. Quale soluzione e soprattutto dove andranno almeno 5 classi il prossimo anno scolastico?

Si sta lavorando, dicono dalla Provincia, ma la soluzione più probabile sembra essere quella dell’utilizzo di parte delle aule dell’Istituto per Geometri a Ciconia. Lo stabile è già della Provincia, è un istituto scolastico, ha una palestra che potrebbe essere utilizzata per le attività di scienze motorie. Alcuni sopralluoghi sono stati effettuati anche in altri siti nel centro storico di Orvieto ma nessuno è pronto, agibile e senza costi aggiuntivi per l’ente provinciale. Lo stabile della ex-pediatria, ha bisogno di pesanti lavori di ristrutturazione, la Caserma Piave per gran parte non è agibile, Palazzo Negroni è occupato dal Centro Studi e in proiezione da altro. Tutti gli edifici, poi, non sono nella diretta disponibilità della Provincia. Un ultimo spazio potenziale è stato individuato nell’edificio delle suore a San Paolo ma anche in quest’ultimo caso permane il problema della necessità di lavori di adeguamento e di un costo di locazione che difficilmente potrebbe giustificarsi a un controllo dei revisori e soprattutto della Corte dei Conti. Anche sugli edifici di proprietà comunale, come Palazzo Negroni o parte di Palazzo Simoncelli, rimane il problema della tempistica dei lavori. C’è veramente poco tempo per riuscire a completare le ristrutturazioni in tempo per settembre quando studenti e insegnanti si ritroveranno nelle aule per l’inizio delle lezioni.

Si fa quindi sempre più concreta l’ipotesi di uno smembramento parziale dell’istituto con alcune classi che potrebbero trasferirsi al campus di Ciconia anche se, recentemente, il consiglio d’istituto ha votato contro tale ipotesi ma l’ultima parola spetta alla Provincia che “sta lavorando” senza altre specificazioni.




Un pezzetto di “garden state” in via dei Tigli con gli studenti del Majorana-Maitani quelli della Drew University

Neanche le anime più timide e riservate sono riuscite a sottrarsi al turbinìo di attività del programma che ha visto la collaborazione dell’istituto Majorana-Maitani di Orvieto e di Claudia Wiegleb, che opera con Study Programs in Italy ormai da diversi anni, occupandosi dell’organizzazione di programmi di scambio e studio per università statunitensi, college australiani e scuole europee. Quest’anno, come già accaduto negli anni passati, a Orvieto è arrivato un gruppo di studenti universitari dal New Jersey, conosciuto dagli statunitensi come il ‘Garden State’. Gli studenti della Drew University che ha sede nella cittadina di Madison, hanno trascorso diverse settimane a Orvieto per partecipare a uno scambio interculturale, approfondire il loro studio dell’italiano ed entrare a stretto contatto con la storia e la cultura italiana.

Quale occasione migliore per conoscere un pezzettino di Stati Uniti, stringere nuove amicizie, dar vita a una nuova rete di conoscenze e interagire in lingua italiana e inglese? Gli studenti del Majorana-Maitani hanno risposto a questo nuovo gemellaggio con grande voglia ed entusiasmo, riuscendo a vincere la naturale timidezza iniziale e a coinvolgere i ragazzi americani in tante iniziative e attività. Circa 40 dei nostri studenti, dalle classi prime alle quarte, si sono alternati a gruppi e con un sistema di rotazione per cogliere questa opportunità che è stata declinata in una serie di incontri e attività tra le più disparate spalmate nell’arco di alcune settimane. Tra gli eventi organizzati abbiamo fatto anche una tappa al Palazzo dei Sette, presso la sede Cittaslow, per una serata divertente e rilassata di scambio di idee e opinioni grazie alla modalità World Cafe, un metodo semplice ed efficace nel dar vita a conversazioni informali, vivaci e costruttive, su questioni e temi legati al vivere slow. La serata si è conclusa con un rinfresco a base di bruschette e lumachelle preparate dagli studenti americani. Poi c’è stata l’emozionante visita alla Caserma Piave, scrigno che custodisce gli splendidi costumi del corteo storico di Orvieto. I ragazzi italiani e quelli americani hanno avuto l’opportunità di ammirare gli splendidi costumi del corteo delle dame e della processione del Corpus Domini e ascoltare la storia di questi abiti di grande pregio, oltre a quella di apprezzare lo sforzo, la dedizione, l’amore e la passione con cui la comunità del luogo lavora da anni e per tutto l’anno per organizzare questo evento così unico, coinvolgente e toccante.

L’entusiasmo con il quale gli universitari americani e gli studenti del Liceo Majorana-Maitani hanno partecipato a tutte le attività sottolinea come questo progetto è essenziale per favorire uno scambio interculturale e l’interazione con gli altri e strategico poiché mette al centro le bellezze e le tradizioni italiane. Si tratta di un’esperienza che ci auguriamo di ripetere più volte nel corso dei prossimi anni.




Il 22 giugno partono gli esami, gli auguri del sindaco Roberta Tardani e dell’assessore Alda Coppola

Iniziano mercoledì 22 giugno, gli esami di stato conclusivi dell’anno scolastico 2021/2022 e del percorso formativo quinquennale per gli studenti delle scuole medie superiori impegnati con la prima prova scritta di italiano, alla quale seguiranno la seconda prova scritta e un colloquio.

Come consuetudine il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani e l’assessore all’istruzione, Alda Coppola rivolgono agli studenti un caloroso augurio e il loro messaggio di saluto.

“Siete finalmente arrivati a sostenere gli esami di maturità, una meta che con le vostre famiglie e la vostra realtà scolastica avete atteso a lungo dopo la ‘fase’ dell’emergenza sanitaria che, a suo modo, è stata però un’esperienza da cui trarre insegnamento” afferma il sindaco, Tardani“Vivete questi giorni d’esame in modo sereno, responsabile e soprattutto affrontando questa nuova esperienza che porterete sempre con voi, consapevoli della preparazione che avete acquisito ma con la vitalità che vi appartiene e con le idee che vi contraddistinguono. Il futuro ha bisogno del contributo di tutti e quello di voi giovani è prezioso. Dopo gli esami e un necessario periodo di svago, vi auguro di intraprendere nuovi cammini che vi permettano di realizzarvi e di concorrere alla soluzione di tanti dei problemi del nostro presente e del tempo futuro”. 

“Da insegnante di scuola secondaria di secondo grado e da genitore conosco bene le apprensioni della vigilia dell’esame, inquietudini che da sempre accomunano le varie generazioni di studenti, famiglie e insegnanti – aggiunge l’Assessore all’Istruzione, Alda Coppola – ma che bisogna gestire con la consapevolezza delle competenze acquisite e soprattutto con la considerazione che l’esame di Stato costituisce per i ragazzi non un traguardo bensì una tappa, seppur molto importante, che contribuisce a determinare il loro futuro. L’esame di maturità rappresenta la conclusione di un percorso scolastico che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con situazioni sicuramente inaspettate che hanno modificato sostanzialmente il mondo della scuola. Per questo non finiremo mai di ringraziare gli studenti ed il personale docente per come sono stati in grado di far fronte alle emergenze sopraggiunte. Auguro a tutti gli studenti un proficuo esame e un buon lavoro ai miei colleghi insegnanti”.




Approvato il nuovo calendario scolastico, s’inizia il 14 settembre e si finisce il 10 giugno

La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’istruzione, Paola Agabiti, ha approvato il calendario scolastico per l’anno 2022-2023. “Le lezioni – informa l’assessore Agabiti – avranno inizio in Umbria il 14 settembre 2022 in tutte le scuole di ogni ordine e grado e termineranno il 10 giugno 2023 nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. È fissato al 30 giugno 2023 il termine dell’attività educativa nella scuola dell’infanzia”.  

La Giunta regionale ha stabilito inoltre la sospensione delle lezioni per tutti gli ordini di scuola per le festività riconosciute dalla normativa statale vigente (quali: tutte le domeniche; 1 novembre 2022, festa di Tutti i Santi; 8 dicembre 2022, Immacolata Concezione; 25 dicembre 2022 (domenica), Natale; 26 dicembre 2022, Santo Stefano; 1° gennaio 2023, Capodanno; 6 gennaio 2023, Epifania; 9 aprile 2023 (domenica), Pasqua; 10 aprile 2023, Lunedì dell’Angelo; 25 aprile 2023, Festa della Liberazione; 1° maggio 2023, Festa del Lavoro; 2 giugno 2023, Festa della Repubblica; Festa del Santo Patrono) e per le seguenti giornate individuate dalla Regione: 31 ottobre 2022; dal 23 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023, compresi, per le vacanze natalizie; dal 6 aprile 2023 all’11 aprile 2023, compresi, per le vacanze pasquali; 24 aprile 2023; 3 giugno 2023.

Il calendario scolastico prevede 205 giorni di attività didattica, che si riducono a 204 nel caso in cui la Festa del Patrono ricorra in un giorno lavorativo nel corso dell’anno scolastico. Le Istituzioni scolastiche hanno la facoltà di adattare il calendario scolastico alle esigenze specifiche derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa.




Una serata dedicata a “La grande bellezza”. Missione compiuta al Liceo Classico e delle Scienze Umane

Il 27 maggio al Liceo Classico e delle Scienze Umane si è parlato di “Grande Bellezza”, anzi è andata in onda la bellezza. Un pomeriggio diverso tra musica, letteratura, astronomia e arte. Di solito non si scrive in prima persona ma si può fare un’eccezione.

Il filo rosso è il libro di Virginia Saba, giornalista ma non solo, dal titolo intrigante “Il suono della bellezza – note di vita e filosofia” edito da IF Press. Ma i veri protagonisti sono gli studenti che leggono brani di Saffo, Ovidio, Dante, Yourcenar, Dostoevskij. Nella serata della grande bellezza non c’è esclusione e quindi c’è spazio anche per uno dei grandi della letteratura, un russo. L’arte, quando non fa rima con propaganda, è tale e non ha confini, non ha padrini, non si può censurare, nascondere, mai! Da ex-studente c’era un po’ di emozione, è affiorato qualche ricordo di quei tempi, diversi sicuramente. L’immagine del preside, Mario Ciocchetti, sempre inappuntabile con il suo passo lento che guidava il Liceo come un buon padre di famiglia, severo ma giusto. Mentre gli studenti leggevano con pathos brani immortali mi sono tornate alla mente la lezioni di Nadia Bambini e del decadentismo francese. Lei leggeva in lingua originale e incantava. Sono flash che non mi distraggono dal presente. Poi è arrivato il viaggio nell’arte e nella semplicità di un docente di oggi, Stefano Ugolini, una lezione emozionante, che rapisce come raramente avviene. Si è partiti dalla maschera di Tutankhamon per finire con Warhol e le celebre Marilyn. E la grande bellezza inizia ad avere un senso perché l’Italia tutta è simbolo e Orvieto uno scrigno da custodire gelosamente. E ancora emozione con Frate Andrea Frigo, fisico e responsabile del planetario di Amelia. Con leggerezza ci fa conoscere l’infinito piccolo e grande, l’universo, le galassie, la perfezione della creazione e conclude con un semplice ma potente “amen”. Per finire la musica con la preghiera mistica ma allo stesso tempo umana, calda di “Dolce sentire”. Le note e il canto leggero cacciano per pochi minuti i pensieri, lo stress e la mente viene occupata dalla “grande bellezza”. Missione compiuta!

Le foto sono di Paolo Ercolani




Lorella Monichini, dirigente scolastica dell’ISS Majorana-Maitani, “la scuola è tornata alla normalità ora sono tante le sfide per il futuro”

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Lorella Monichini, dirigente scolastica dell’Istituto d’Istruzione Superiore Majorana-Maitani, l’abbiamo incontrata nella “sua ” scuola per parlare di ripartenza, di maturità, di competenze. Abbiamo toccato argomenti complessi e spinosi come la mancanza di insegnanti nelle materie scientifiche , l’alternanza scuola-lavoro, le donne e la scuola senza dimenticare che questo è un anno importante per il Majorana che compie mezzo escolo. Sabato 21 maggio si è tenuto un convegno interessante con al centro il tema “insegnare l’impresa” e la stessa dirigente non ha nascosto che le domande e le riflessioni degli studenti hanno messo in difficoltà anche gli esperti relatori. Unico neo, ha voluto sottolineare Lorella Monichini, “sono mancate alcune istituzioni e alcuni imprenditori e mi è dispiaciuto non per me ma per i ragazzi che non hanno potuto confrontarsi in maniera ancora più completa. Un’occasione persa!”.




ADO e Ipsia insieme per il progetto “La salute vien mangiando”

Ha preso il via mercoledì 16 marzo il progetto di educazione alla salute – nello specifico alimentazione e attività fisica – rivolto a quattro classi del biennio IPSIA-Alberghiero di Orvieto, dal titolo “La salute vien mangiando”. In linea con gli orientamenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha individuato da tempo l’eccesso e lo squilibrio alimentare quali fattori particolarmente incisivi per lo sviluppo di molte malattie degenerative della nostra epoca (obesità, aterosclerosi, ipertensione, diabete, neoplasie intestinali e tutte le condizioni cliniche ad esse attinenti), l’ADO, nella persona della presidente, la dottoressa Sara Scillitani ha pensato, voluto e finanziato il progetto.

L’iniziativa è rivolta ad un target di giovani adulti di età compresa tra 14 e 19 anni, con la finalità di implementare un percorso educativo che attraverso la conoscenza (sapere) induca comportamenti (saper fare) coerenti con un modello di vita improntato al benessere globale della persona (saper essere) partendo dal presupposto che la prevenzione costituisce azione prioritaria nella mission dell’Associazione. Nasce così la collaborazione tra IPSIA e ADO per un percorso triennale in cui saranno coinvolti in modo ciclico tutti e tre gli Istituti della Scuola. I quattro incontri di informazione/formazione sono stati gestiti da esperti: l’endocrinologo, Massimo Bracaccia, il dietista, Marco Tonelli, il fisiatra Antonella Cometa e il pedagogista Giannermete Romani. 

L’intero percorso si concluderà martedì 24 maggio con un convegno che vede la partecipazione di una rappresentanza del direttivo ADO, degli esperti formatori, di dirigenti scolastici e studenti impegnati nell’attività di Peer Education. A seguire una colazione “salutare” preparata dai ragazzi stessi sotto la guida dei docenti di indirizzo. In seguito, guidati da Giannermete Romani, i ragazzi saranno impegnati in una “camminata informativa” per le vie di Orvieto e diffonderanno ai passanti informazioni di educazione alimentare attraverso infografiche, volantini, Qr-Code e, soprattutto, con le loro parole.