Ciao Don Augusto, pastore di Ciconia che ora piange il “suo” parroco

Nella tarda mattinata del 14 febbraio è tornato alla casa del Padre don Augusto Passeri, così ha scritto don Emanuele Frenguelli, il suo più stretto collaboratore sui social. La notizia ha iniziato a rimbalzare come un tam tam senza sosta. Il parroco di Maria Santissima Madre della Chiesa era ricoverato da alcuni giorni al Policlinico Gemelli. Don Augusto, 81 anni, se ne è andato in silenzio, quasi in punta di piedi nel giorno delle Ceneri e, coincidenza, di San Valentino dedicato all’Amore, sì con la “a” maiuscola, quello che ha dato per decenni alla comunità di Ciconia che silenziosamente piange.

E’ difficilissimo ricordare una persona che ha dedicato la sua intera vita pastorale e non solo alla “sua” comunità quella di Ciconia. Nel ’68 diventa sacerdote e dieci anni dopo viene assegnato a Ciconia. E’ il quartiere che ha segnato il passaggio dal centro storico alla valle del Paglia, considerato a torto dormitorio e don Augusto questo termine non lo ha mai accettato. E allora inizia la sua avventura, il suo cammino di pastore senza una vera e propria chiesa. Un garage dove celebrare Messa, dove fare catechismo, dove incontrare tante coppie e fedeli. Ma se volevi il “don” lo potevi incontrare in giro nelle strade dove viveva la comunità. Poi decide che è arrivato il momento di costruire una vera parrocchia per il quartiere che è diventato il più popoloso della città.

Uno sforzo che ai più sembrava insostenibile e invece, passo dopo passo ci è riuscito. Una grande emozione per tutta la comunità. Don Augusto un pastore vero, una persona disponibile e alla mano, pronta ad aiutare senza apparire in prima persona. La comunità si allarga con le festa di Ciconia e tanti altri eventi che uniscono le persone. Ecco “non è un dormitorio – soleva dire don Augusto – ma un quartiere vivo, dove si dorme, si lavora, si gioca, si litiga e si fa pace e soprattutto dove si prega”.

La comunità di Ciconia s’identifica con don Augusto tanto che quando in diocesi decidono di trasferirlo a Castel Giorgio parte prima una petizione e poi tante manifestazioni di protesta, addirittura in molto erano pronti a manifestare davanti al Duomo. Allarme rientrato, il vescovo fa retromarcia e lascia tutto così. Don Augusto può tornare a seguire il suo gregge.

E così ha fatto fino a qualche giorno prima del ricovero al Policlinico Gemelli. “Appena possibile – ha scritto sempre don Emanuele Frenguelli – verranno date tutte le indicazioni sulle esequie e altri momenti di preghiera”. Ora è il momento del raccoglimento, del ricordo e della preghiera.




Tutti gli appuntamenti del cammino della Quaresima e per San Giuseppe a Orvieto

A Orvieto. mercoledì 14 febbraio ha inizio il cammino della Quaresima con la Celebrazione in Duomo presieduta da Mons. Gualtiero Sigismondi, in cui avrà luogo la la benedizione e l’imposizione delle Ceneri.

Gli appuntamenti in programma sono numerosi. Da lunedì 19, per tre settimane, le chiese di San Domenico (19-22 febbraio), San Giovenale (26-29 febbraio) e Sant’Andrea (4-7 marzo) ospiteranno l’Adorazione Eucaristica dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 12.00, con la celebrazione della Santa Messa alle 18.00 dal lunedì al mercoledì, mentre alle 18.00 del giovedì ci sarà la Stazione quaresimale con la Concelebrazione del Presbiterio cittadino presieduta dal Vescovo. In questo periodo, nelle chiese in cui si terranno le Stazioni quaresimali, ci sarà la possibilità di ricevere il Sacramento della Riconciliazione dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.30 alle 18.30.

Dall’11 al 18 marzo l’Adorazione Eucaristica si svolgerà nella Cripta della Cattedrale negli stessi orari, con la Celebrazione delle 18.00 presieduta da uno dei parroci dell’Unità Pastorale San Giuseppe.

Appuntamento centrale del cammino sarà il 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, Patrono della città di Orvieto e della Chiesa universale: le Celebrazioni in Duomo si svolgeranno alle 9.00 e alle 11.30, mentre alle 18.00 Mons. Sigismondi presiederà la solenne Concelebrazione Eucaristica, a cui farà seguito la Processione in piazza con l’immagine del Santo.

Il 29 marzo, Venerdì Santo, alle 21.00, si terrà la Via Crucis per le vie della città, dalla chiesa di San Domenico alla chiesa di San Giovenale.

Mons. Gualtiero presiederà le Celebrazioni del pomeriggio in Duomo ogni domenica di Quaresima, alle 17.00 nel mese di febbraio e alle 18.00 nel mese di marzo.

(la locandina con tutti gli appuntamenti)




Per l’anno signorelliano il 12 ottobre incontro con il cardinale Gianfranco Ravasi alla Cappella di San Brizio

Con l’intervento del Cardinale Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, riprendono gli appuntamenti del ciclo di conferenze “E vidi un cielo nuovo e una terra nuova”, promosso dall’Opera del Duomo di Orvieto in occasione dei 500 anni dalla morte di Luca Signorelli.

La Bibbia grande codice dell’arte occidentale” sarà il tema dell’incontro tenuto dal Cardinale Ravasi che si terrà giovedì 12 ottobre 2023 alle ore 17,30 nella Cappella di San Brizio del Duomo di Orvieto.

Il successivo appuntamento, che concluderà il ciclo delle conferenze dedicate a Luca Signorelli. sarà tenuto da S. Ecc. Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Orvieto-Todi, il 10 novembre 2023, dal titolo “Passa la figura di questo mondo”. Gli appuntamenti del ciclo “E vidi un cielo nuovo e una terra nuova” vengono promossi con il patrocino di Rai Umbria per il valore culturale, artistico, sociale e divulgativo della manifestazione e il supporto media partner di Rai Radio 3. Le conferenze verranno pubblicate in un volume interamente dedicato alla figura del pittore di Cortona. La pubblicazione accoglierà anche un Tabula gratulatoria, a cui potranno aderire liberamente i partecipanti ai diversi incontri previsti quale omaggio a uno dei principali protagonisti dell’arte italiana.

L’ingresso alle conferenze è libero. È prevista, inoltre, la diretta dell’evento sulla pagina Facebook dell’Opera del Duomo di Orvieto.




Unitre presenta un ciclo triennale su San Francesco, prima conferenza con monsignor Sigismondi e il professor Barbabella

Sarà un evento di eccezionale profondità, la prima conferenza pubblica dell’Anno Accademico Unitre 2023/2024 che principierà il percorso culturale: “FRANCESCO D’ASSISI – Attualità di una altissima esperienza spirituale nel mondo contemporaneo”, il cui svolgimento è previsto dal 2023 al 2026. Giovedì 5 Ottobre alle ore 10 – proprio l’indomani della ricorrenza di San Francesco – avrà realizzazione, presso l’Auditorium Gioacchino Messina in piazza Febei (messo gentilmente a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto), il primo incontro, firmato Unitre, dedicato al Santo Patrono d’Italia. Il tema 2023 sarà: “Ottavo centenario della promulgazione della regola bollata dell’ordine e della predicazione francescana”.

Corrono infatti gli ottocento anni della Regola Bollata, la nuova regola dopo quella originaria e molto semplice, dettata da Francesco a frate Leone, accolta dal cardinale protettore dell’Ordine, Ugolino de’ Conti, futuro papa Gregorio IX, e approvata il 29 novembre 1223 da papa Onorio III. Com’è noto, in essa si stempera il divieto della proprietà, si valorizza l’equilibrio tra azione e contemplazione, ma si ribadisce la povertà, il lavoro manuale, la predicazione, la missione tra gli infedeli. Sua Eccellenza Mons. Gualtiero Sigismondi (Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi) e il Prof. Franco Raimondo Barbabella (docente di Filosofia e Storia, scrittore e Dirigente Scolastico emerito) saranno i relatori dialoganti.

“In questo tempo ricorrono episodi della vita di Francesco che a distanza di otto secoli parlano all’umanità con gesti, parole e messaggi”, precisa il Presidente Unitre M° Riccardo Cambri, “capaci di arrivare dritti alla mente e al cuore. L’Università delle Tre Età di Orvieto lo sperimentò il 3 Ottobre 2019, quando venne ricordato, in una bella conferenza sempre ospitata presso l’Auditorium della Fondazione CRO, l’incontro di Francesco con il Sultano. Lì c’era il messaggio di pace sempre valido e ancor più oggi in questi nostri tempi difficili. Ricordare Francesco non significherà solamente rinfrescare la conoscenza di uno straordinario personaggio della Storia dell’Uomo, ma anche riflettere sulla permanenza dei valori che da lì ci sono giunti. A nome della Famiglia Unitre porgo i più sentiti ringraziamenti a S. E. Mons. Sigismondi e al Prof. Barbabella per il dotto e sensibile impegno che hanno profuso in questa proposta Unitre”.

L’ingresso sarà libero; verranno resi disponibili posti per studenti e docenti previo contatto (cell: 3387323884 – email: riccardocambri@tiscali.it).




Laudato Sii Alfina, secondo weekend ancor più partecipato, all’insegna degli antichi mestieri  

“È stata una grande, grandissima emozione compiere gesti antichi, ritrovarci nei campi come una volta, con l’unico rumore quello delle falci e delle risate delle persone che erano con noi”.

Così alcuni anziani che hanno partecipato alla “Mietitura de na vorta”, sabato scorso, a Castel Viscardo, svoltasi con le cadenze, gli arnesi ed i metodi di una volta. L’evento rientrava tra gli appuntamenti del secondo fine settimana di “Laudato Sii Alfina, alla scoperta delle ricchezze dell’Alfina”, manifestazione ideata dall’Unità Pastorale del territorio, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Castel Giorgio e Castel Viscardo e con le Pro Loco di Castel Giorgio e Castel Viscardo e Monterubiaglio.

Grande successo l’ha ottenuto anche “I ritmi dell’anima” a Monterubiaglio, venerdì sera, grazie alla bravura di Clarissa Sabatini, alle percussioni, e del gruppo di flamenco di Castel Giorgio, “La compagnia del Cellaio”, con special guest Israel e Concetta Di Leone.

Un importante momento di riflessione l’ha offerto il dibattito “Laudato sì, 8 anni dopo, tra l’indifferenza e la disinformazione” in cui Luigi Russo, ambientalista, naturalista, attualmente presidente dell’Associazione Culturale Pervinca – Comunità Laudato Sì Gargano Nord, ha letto e riportato molti passi dell’enciclica di Papa Francesco, insieme a immagini molto forti inerenti i danni che sta compiendo l’essere umano al pianeta terra, facendo capire che le buone pratiche che possono aiutare a prendersi cura della “Casa Comune” non sono ancora entrate nella quotidianità delle persone.

Molto partecipato anche l’aperitivo “Natura a Corte” presso il Castello della famiglia Di Montevecchio a Castel Viscardo, con musica sulle note dal vivo dei “TriTone, buon cibo e la presentazione del libro “Wild Beauty” di Michele Bavassano, nello splendido e suggestivo Giardino del Castello di Madonna Antonia.

La giornata, così piena di bellezza, cultura, riflessione e ricordo si è chiusa con un inno ai quattro elementi, fuoco, acqua, aria e terra, nella frazione di Benano, in una veglia di preghiera piena di significato.

Domenica, dopo l’impegnativa quanto bella camminata “L’Alfina e la sua archeologia”, organizzata dalle Polisportive di Castel Viscardo e Castel Giorgio e dal Gruppo Archeologico dell’Alfina ci sono state le “Messe con preghiere sui temi dell’Enciclica “Laudato sì”, le visite presso i produttori agricoli, il teatro a Castel Viscardo con “Madonna Antonia”, messa in scena dal Piccolo Teatro delle Fontane e i “Giochi popolari”, sempre a Castel Viscardo.

Continuano a registrare grandi affluenze di visitatori le mostre: “Carte Sacre e Tondi d’autore”, di Giuliano Baglioni e “Vedute e personaggi dell’Alfina su cotto” di Bianchini e Tabarrini a Castel Viscardo; “C’era una volta l’Alfina in legno e tufo”, di Picciolini e “I Casolari dell’Alfina e dintorni” di Giuseppe Sabatini a Monterubiaglio; la mostra fotografica di Tatiana Dyga, Marco Pacetti e Benedetta Lupi, “Feste e tradizioni di comunità, vestiti, ricordi e cimeli delle figlie di Maria e degli Alzatori dell’antica tradizione del maggio” e “Idee e ricami dell’Alfina” a cura di Marisa Basili e Antonella Cirifino a Castel Giorgio; “Alla scoperta della vita contadina, la gioia di rivivere le antiche tradizioni”, di Maria Assunta Pioli e Veraldo Serranti a Viceno.

Grande attesa per il fine settimana conclusivo con – il 30 – le “24 ore per l’Avis”, a cura dell’Avis di Castel Giorgio, la passeggiata “I Tramonti dell’Alfina” e “Musica per un mondo nuovo”, il concerto della Banda dell’Alfina. Il primo luglio si proseguirà con la “Passeggiata tra le edicole dedicate a Maria”, la tavola rotonda “Laudato Sii per noi”, con la partecipazione di Sua Eccellenza Monsignor Fabio Fabene, Segretario della Congregazione Cause dei Santi e “Improvvisamente”, sfide teatrali con la Compagnia del Cellaio. Domenica, dopo la Santa Messa conclusiva, in località Case Rosse, si terrà la “Trebbiatura de na vorta” e la cena “Sotto le stelle”.

“Questo nostro invito a lodare Dio per quanto ci ha donato – dice Don Domenico Cannizzaro – è stato molto ben accolto ed in questo sta il senso di tutto l’evento. Come dice Papa Francesco è fondamentale vivere la Chiesa anche in uscita e con “Laudato Sii Alfina” lo stiamo mettendo in atto. Soprattutto stiamo facendo sentire la presenza di Dio attraverso non solo la bellezza di questo territorio, ma tramite la sua cultura, la sua musica, la sua arte, i suoi mestieri ed i suoi uomini e donne, anch’essi espressione del Creato”.




I “the Sun” arrivano il 5 giugno in Duomo per il loro concerto-testimonianza

Francesco Lorenzi (autore, cantante, chitarrista), Riccardo Rossi (batterista), Matteo Reghelin (bassista), Gianluca Menegozzo (chitarrista), Andrea Cerato (chitarrista). Musicisti, ma prima di tutto amici. Arrivano dalla provincia di Vicenza, anche se hanno girato il mondo. Oltre 800 i concerti all’attivo in 20 Stati di 4 continenti. Insieme costituiscono i “The Sun”, naturale evoluzione dei Sun Eats Hours, formatisi nel 1997. Prima di siglare un accordo con Sony Music, avevano già all’attivo quattro album in inglese distribuiti in Europa, Giappone e Brasile.
“Siamo onorati di portare la nostra musica e testimonianza al Festival Internazionale d’Arte e Fede e in particolare di poterlo fare all’interno del cuore pulsante di Orvieto, il Duomo, che ho sempre considerato una delle massime espressioni della straordinarietà dell’uomo quando pone la sua arte a servizio della Parola e nelle mani di Dio” ha dichiarato il leader del Gruppo Francesco Lorenzi. Nati e rinati, premiati al M.E.I. come “Miglior punk rock band italiana nel mondo”, saranno al Festival Internazionale d’Arte e Fede per portare la loro “luce” esibendosi lunedì 5 giugno alle 21 (INGRESSO LIBERO) sotto le volte del Duomo di Orvieto. In un atteso concerto-testimonianza presenteranno il nuovo album “Qualcosa di vero”, pubblicato dall’etichetta La Gloria, che nasce da forti esperienze personali e in grado di parlare al cuore di chi vuole fare del proprio cammino una storia autentica, insieme ad altri brani dai precedenti lavori “Spiriti del Sole”, “Luce”, “Cuore aperto”.
“Accolgo con gioia il concerto-testimonianza dei The Sun nel Duomo di Orvieto, le cui pareti, erette per amplificare il profondo silenzio della preghiera, attendono di essere dipinte, in modo sempre nuovo, dalle voci del canto della lode”, commenta il Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi Monsignor Gualtiero Sigismondi.
The Sun Music – La scelta di comporre in italiano è del 2008. Il leader matura questa decisione in seguito a una crisi esistenziale vissuta nel 2007. Durante una tournée di 102 concerti in 10 Stati, esperienza caratterizzata da un certo successo per la band, ma da molti eccessi. Una fase di cambiamento decisiva avvenuta attraverso un cammino di fede e riavvicinamento al Cristianesimo. Del 2010 “Spiriti del Sole”, che entra subito nella Top Ten degli album più venduti in digitale. Nel 2012 esce “Luce”, la cui tournée conterà oltre 200.000 presenze tra Italia, Portogallo, Brasile e Israele. Il terzo album in italiano, “Cuore Aperto” è del 2015 e sancisce il ritorno all’autoproduzione. Il 5 dicembre 2022 esce “Qualcosa di vero”, album che contiene singoli pubblicati negli anni precedenti e molti inediti, uscito per l’etichetta La Gloria, nata nel gennaio 2022 su iniziativa di Andrea Marco Ricci, Presidente dell’associazione Note Legali e Presidente del Coordinamento delle Associazioni dei Musicisti, e di Francesco Lorenzi. Insieme all’attività musicale e attraverso questa, dal 2012 la band propone e sostiene numerose iniziative solidali di successo in Italia e in varie zone del mondo, anche in collaborazione con il fan club, “L’Officina del Sole”.
Il cantante, premiato con la Medaglia del Pontificato di Papa Francesco “per il contributo dato allo sviluppo dell’umanesimo cristiano nel mondo” nel 2016, ha inoltre pubblicato due libri, il best seller “La strada del Sole” (Rizzoli, 2014), e il manuale per il combattimento spirituale “I Segreti della Luce – 21 passi per la felicità” (Rizzoli, 2018). La band ha rappresentato l’Italia durante gli eventi centrali delle ultime due Giornate Mondiali della Gioventù a Cracovia (2016) e Panamà (2019). L’emittente televisiva TV2000 nel 2016 ha prodotto un docufilm sulle esperienze di pellegrinaggio in Terra Santa proposte dalla band, a cui hanno già partecipato moltissimi giovani da vari stati europei.
La manifestazione giunge quest’anno alla 17esima Edizione ed è organizzata dall’Associazione
Culturale Iubilarte, in collaborazione con il Comune di Orvieto, la Diocesi di Orvieto-Todi, il Capitolo
della Cattedrale, l’Opera del Duomo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, il GAL Trasimeno
Orvietano, e con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana




Nella Chiesa di Sant’Andrea il 16 giugno concerto accompagnato da alcuni brani sul mistero dell’Eucaristia”

Nel giorno in cui ricorre di precetto della solenne ricorrenza del Corpus Domini (il Giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità), l’Associazione “Lea Pacini” d’intesa con la Diocesi di Orvieto-Todi e la Parrocchia di Sant’Andrea riprende la tradizione del concerto musicale, caratterizzando l’evento di contenuti spirituali, realizzato con la collaborazione di Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole”Unitre Orvieto e TS2 Engineering.

Presso la Chiesa di Sant’AndreaGiovedì 16 Giugno alle ore 21:15, si svolgerà infatti il “Concerto accompagnato da alcuni brani sul mistero dell’Eucaristia” il cui repertorio musicale, coordinato dal M° Riccardo Cambri, sarà punteggiato dalla lettura di testi religiosi e spirituali, la cui scelta è stata curata da Don Alessandro Fortunati, direttore dell’Ufficio Cultura della Diocesi di Orvieto-Todi. 

Protagonisti del concerto: il soprano Myungjae Kho, il trombettista Gabriele Anselmi e la Corale Sant’Andrea; al pianoforte e direzione: Riccardo Cambri.  Le letture saranno affidate a Edoardo Siravo, attore e regista teatrale fra i più amati da pubblico e critica, affiancato da Gabriella Casali.




A Bolsena il 4 e 5 giugno convegno sui miracoli eucaristici

Il 4 e il 5 giugno a Bolsena si terrà un convegno sui miracoli eucaristici, organizzato dal Comune di Bolsena, dalla Basilica di Santa Cristina, dalla  Confederazione delle Confraternite diocesi d’Italia e dal Forum paneuropeo delle Confraternite.
Saranno presenti al convegno mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, mons. Michele Pennisi, amministratore apostolico della Diocesi di Monreale, padre Eugenio Barbosa Martin, superiore generale della Congregazione del SS. Sacramento, padre Fiorenzo Salvi, direttore responsabile Edizioni Centro eucaristico, Franco Serafini, cardiologo e studioso di eventi  miracolosi, Rino Bisignano, presidente della Confederazione delle Confraternite diocesi d’Italia, don Stefano Puri, vicario generale diocesi Orvieto-Todi, il sindaco della città Paolo Dottarelli, oltre a numerosi relatori provenienti da città dove sono avvenuti importanti miracoli eucaristici: Alatri, Bolsena, Dronero, Lanciano, Mogoro, Torino, Trani, per l’Italia, e Avignone, Ettiswill, Lugano, Santarem e Segovia, per l’Europa.

“Si parlerà – si legge in una nota – delle ricadute che il miracolo ha avuto nell’animo delle persone (credenti o meno) e nella società. Si racconterà di come il miracolo viene vissuto oggi in un’epoca convissuta con il Covid e macchiata da guerre fratricide, ma vedremo anche come la pietà popolare, nata intorno al miracolo, sia fonte e ispirazione per la nuova evangelizzazione”.
Insieme al convegno verrà riproposta la mostra sui miracoli eucaristici ideata dal giovane beato Carlo Acutis utilizzando i pannelli illustrativi preparati dalla Editrice Shalom. La mostra sarà visitabile fino al 20 giugno.




Alla Parrocchia di Orvieto Scalo i bambini di catechismo e oratorio diventano “piccoli costruttori di pace”

Alla parrocchia di Orvieto Scalo è stata una domenica speciale per i bambini.  Al momento dell’offertorio durante la Santa Messa, i bambini hanno consegnato, tra i doni, una raffigurazione simbolica con tema la guerra russo-ucraina.  Un messaggio semplice e forte per lanciare all’intera comunità un pensiero di solidarietà.  I piccoli gesti sono importanti come i grandi perché ognuno può costruire la pace mattone dopo mattone

Durante le attività settimanali del catechismo e dell’oratorio, i bambini hanno preparato un cartellone che raffigura semplicemente dei ragazzi che si abbracciano in un mondo sorretto da tante mani.  Il tutto è rappresentato in mezzo ai colori delle bandiere di Russia e Ucraina.  A corollario una frase della Prima Lettera ai Corinzi: “La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità.  Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”. Successivamente, i ragazzi hanno voluto recitare una piccola preghiera per bambini, donne e uomini, che purtroppo sono costretti a scappare dalle loro case, anziché vivere, con serenità, la propria vita nelle loro città. Infine come segno di solidarietà, si sono volute aggiungere anche le sagome di alcune mani dei bambini, ragazzi e animatori, con i propri nomi su ognuna di esse, proprio per dimostrare che ciò che sta accadendo è una situazione inaccettabile che unisce nel pensiero piccoli e grandi.

È bello pensare che l’invocazione della pace parta dai bambini con la loro naturalezza e spontaneità e che possa giungere là dove gli adulti hanno la responsabilità di una decisione risolutiva.




Don Kirill Mironov, “la nostra è una Chiesa vicina al popolo e non alla politica. La Russia non è democratica”

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Abbiamo incontrato don Kirill Mironov, il sacerdote greco-cattolico che ogni domenica nella Chiesa di Santo Stefano celebra la Santa Messa per la comunità ucraina. Siamo rimasti all’esterno, silenziosi per attendere il termine della celebrazione. Lungo il Corso frequentato da tanti turisti mordi e fuggi e qualche orvietano, arriva il coro dell’assemblea, all’unisono in un canto armonioso e leggermente misterioso. Poi improvviso il silenzio, due bambini che corrono fuori, il silenzio continua mentre il don Kirill compie i gesti rituali… Un ultimo canto e poi due persone della comunità prendono la parola. Ovviamente non capiamo ma sicuramente stanno spiegando come aiutare i loro connazionali a Kiev e nelle tante città sotto attacco russo.

Don Kirill ci saluta e iniziamo a parlare. Ci spiega come è nata la Chiesa greco-cattolica, i rapporti tempestosi con Mosca e poi arriviamo a discutere di politica. Partiamo con la registrazione e ascoltiamo, domandiamo e tante altre ne vorremmo porre a padre Kirill, ma il tempo è tiranno e dobbiamo concludere. Troppo presto ma abbiamo imparato molto, abbiamo compreso tanto sull’attuale conflitto, sulla storia e sulla resistenza del popolo ucraino…