Ad Agrigento 2025 saranno presenti anche le altre città finaliste a “capitale italiana della cultura”

Anche Orvieto e le altre otto città finaliste al titolo di Capitale italiana della Cultura saranno protagoniste del programma di Agrigento 2025. È quanto emerso durante l’iniziativa “Verso Agrigento 2025 – Città e progetti in rete” che si è tenuta da venerdì 1° a domenica 3 settembre nella città siciliana insignita il 31 marzo scorso del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025. Presente anche il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, accompagnata dalla responsabile dell’Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Orvieto, Carla Lodi, e i sindaci e assessori delle città finaliste Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Pescina, Roccasecca e Spoleto. Gli amministratori delle dieci città si sono confrontati nel corso del convegno che si è tenuto al Teatro Pirandello sabato 2 settembre mentre domenica 3 settembre alla Valle dei Templi, davanti al Tempio della Concordia, hanno partecipato, insieme ai sindaci della provincia di Agrigento, allo spettacolare aviolancio della squadra sportiva del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” che hanno consegnato la bandiera italiana al primo cittadino di Agrigento, Francesco Micciche, aprendo idealmente le iniziative che porteranno al 2025.

“Sono stati tre giorni intensi – afferma il sindaco e assessore a Cultura e Turismo, Roberta Tardani – nel corso dei quali abbiamo avuto l’opportunità di parlare di Orvieto, delle nostre ricchezze, dei nostri progetti e non solo della emozionante ed esaltante sfida della candidatura a Capitale italiana della Cultura. Ma soprattutto è stata l’occasione per stringere nuove relazioni e consolidare i legami con le altre finaliste con cui stiamo condividendo il percorso di Cantiere Città. Ringraziamo il sindaco di Agrigento, Francesco Micciche, che ci ha fatto scoprire una terra meravigliosa, accogliente e ricca di umanità, ci ha fatto comprendere i motivi di una vittoria meritata ma in particolare lo ringraziamo perché ha dato seguito alla promessa pronunciata il giorno della proclamazione quando, davanti al ministro della Cultura Sangiuliano, aveva manifestato l’intenzione di coinvolgere tutte le città che avevano concorso al titolo. Come ha ben sintetizzato lo stesso sindaco Micciche – prosegue – da una competizione è nata una cooperazione, tutt’altro che scontata, e in questo senso si sta ragionando su iniziative culturali e di promozione turistica che, nell’ambito di Agrigento 2025, coinvolgeranno anche le altre nove città finaliste. Agrigento sarà la Capitale Italiana della Cultura nel 2025 ma in questi tre giorni si è dimostrato che c’è un capitale culturale importante, quello delle tante realtà della nostra Italia, ognuna con le proprie peculiarità ma accumunate da valori quali la tradizione, l’identità, l’autenticità. Saremo al fianco della città Capitale della Cultura 2025 per fare in modo che il messaggio che partirà da Agrigento possa rappresentare al meglio la bellezza e la forza del nostro Paese”. 




Svelato il logo di Orvieto capitale italiana della cultura 2025, tutto parte dal Pozzo di San Patrizio

Svelato sui profili social del Ministero della Cultura dedicati alle Capitali della Cultura il logo di Orvieto Capitale italiana della Cultura 2025. Il marchio prende spunto dalla sezione del Pozzo di San Patrizio, tra i luoghi simbolo della città e del dossier di candidatura “Meta Meraviglia – La cultura che sconfina”, tratta da una incisione di Della Valle del 1791 e custodita nella Biblioteca comunale “Luigi Fumi”.
La sezione del Pozzo diventa la O di Orvieto da cui si irradia l’energia culturale della città, il tratto centrale – che nella realtà rappresenta il passaggio tra la scalinata di accesso a quella di uscita, rielabora il messaggio del “purgatorio di San Patrizio” e diventa il simbolo della capacità avuta dalla città nella storia di connettere Mondi. I tagli aperti delle O nel lettering che accompagna il logo rilanciano infine il concetto della città aperta, meta e punto di partenza, e della volontà di non porsi confini.
Il colore oro che tratteggia l’esterno e l’interno del logo e sottolinea la scritta 2025 è il frutto della campionatura del colore utilizzato da Luca Signorelli per dipingere la Cappella di San Brizio in Duomo. Orvieto presenterà il dossier di candidatura nell’audizione in programma martedì 21 marzo alle 9 al Ministero della Cultura. L’audizione sarà visibile in diretta streaming sul canale You Tube del Ministero della Cultura. In corsa per il titolo 2025 altre nove città: Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto, Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone), Spoleto.