Risultati, conti, percentuali delle elezioni.  E ora che succede a Perugia e Orvieto?

Sono passati solo pochi giorni dalle elezioni e già sembra una storia archiviata se non fosse che dal Viminale ogni giorno cambiano le carte in tavola, loro dicono a saldo zero ma così non è, anzi tutt’altro.  Un eletto PD non vale come un eletto M5S e uno di Forza Italia non vale come uno di Fratelli d’Italia.  Soprattutto nella coalizione vincente la variazione comunicata dal Ministero potrebbe avere dei risvolti non trascurabili in quel rimpasto di giunta alla Regione a cui ormai si è rassegnata anche la presidente Tesei da sempre ritrosa a cambiare la propria squadra di governo.

D’altronde in Umbria abbiamo lo strano caso di un partito con consiglieri che non ha rappresentanza in giunta; si tratta di Fratelli d’Italia, una stranezza che troviamo a Perugia e Orvieto.  E proprio il risultato uscito dalle urne potrebbe cancellare questa stranezza almeno in Regione.

E a Orvieto?  Intanto analizzando le percentuali si evince che l’effetto Barbabella c’è stato alla Camera con Azione/Italia Viva che ha superato il 10% mentre al Senato ha ottenuto un 8,6%.  E sempre Barbabella è l’unico candidato dell’uninominale che ha avuto un suo forte valore aggiunto mentre sia Nevi, eletto alla Camera, che Zaffini sono praticamente in linea con il risultato della coalizione.  Anche a Orvieto Fratelli d’Italia è abbondantemente il primo partito con il PD che si conferma al secondo posto ma a grande distanza.  Tiene il M5S che supera il cosiddetto terzo polo la Lega e Forza Italia.  Ma dicevamo della stranezza di Orvieto coincidente con quella di Perugia; Fratelli d’Italia ha un consigliere eletto ma non è rappresentato in giunta.  E’ chiaro che questi risultati non vanno minimamente a toccare la composizione del consiglio ma hanno un grande peso specifico dal punto di vista politico.  Sarà rimpasto anche a Orvieto, oppure s’inizierà a pensare al prossimo futuro e cioè alle elezioni comunali?  I giochi sono apertissimi con tre fatti nuovi, FdI è il primo partito del centrodestra e questo potrebbe pesare anche sulle future scelte di coalizione, mentre la Lega vede fortemente contrarsi i voti; Luca Briziarelli non è stato confermato al Senato e proprio il senatore è stato uno dei primi sostenitori della candidatura Tardani e la Lega continua a essere divisa tanto che Caparvi, invece di aprire alla pacificazione sembra che abbia chiesto l’espulsione proprio di Briziarelli dal partito; poi c’è il risultato di CiviciX con Franco Raimondo Barbabella che ha un suo valore specifico e che con Azione e Italia Viva potrebbe divenire il nocciolo duro di una futura alleanza a guida civica per la guida della città.  E il PD?  Per ora silenzio assoluto, mentre il M5S incassa la conferma, ancora non certissima, della senatrice Pavanelli e tiene quasi al 13%.

Per Lega e PD si apre una lunga e complessa fase congressuale ma chi ha vinto vorrà fare i conti ora sullo slancio dell’entusiasmo seppure con qualche cocente delusione per le mancate elezioni di Squarta e Pace che potrebbero complicare le cose alla presidente Tesei e a cascata anche a Orvieto.




Fratelli d’Italia primo partito a Orvieto e in gran parte dei comuni del territorio

Fratelli d’Italia è il primo partito in Umbria e in gran parte dei comuni dell’orvietano. In una nota Carlo Ceci, coordinatore di FdI Orvieto e Umberto Garbini, capogruppo in consiglio comunale scrivono, “L’eccellente risultato nazionale da parte di Fratelli d’Italia è confermato anche a livello locale. Nel territorio orvietano Fratelli d’Italia si attesta nella quasi totalità dei Comuni al di sopra del risultato nazionale e risulta essere il primo partito tra tutte le coalizioni. Ad Orvieto il risultato assume un significato ancora più importante in quanto il nostro Comune è il più popoloso di quest’area territoriale sud-occidentale dell’Umbria. Fratelli d’Italia è il primo partito in città con risultati uniformi in tutte le sezioni elettorali.

Con questa nota teniamo a ringraziare tutti gli elettori per la fiducia. Per noi è un onore essere al vostro servizio.”




L’Umbria si sposta a destra, boom di Fratelli d’Italia, male la Lega mentre tengono Forza Italia e M5S

L’Umbria si è svegliata con un nuovo ordine politico uscito dalle urne. Il primo dato che balza agli occhi riguarda l’afflusso alle urne che per la Regione si è fermato al 68,7%, oltre la media nazionale ma con un calo di circa 10 punti percentuali sulle precedenti politiche del 2018. Insomma il cosiddetto partito dell’astensionismo fa una bel balzo in avanti ma meno che in Italia. Il boom di Fratelli d’Italia, il grande flop della Lega e il PD che si ferma intorno al 20% e il terzo polo che vale più degli alleati di Meloni nel centro-destra sono i dati principali. Nell’uninominale il centro-destra fa filotto vincendo i tre seggi con Francesco Zaffini (FdI) al Senato, Raffaele Nevi (FI) e Virginio Caparvi (Lega) all’uninominale della Camera. Nel plurinominale FDI potrebbe fare il pieno con Emanuele Prisco confermato alla Camera e Marco Squarta che dovrebbe scattare nonostante abbia davanti Chiara La Porta che però è in lista anche in Toscana e in virtù dei meccanismi del “Rosatellum” la scelta dovrebbe ricadere laddove ha preso meno voti, la sua Regione d’origine appunto. Eletto anche Antonio Guidi, già ministro nel primo governo Berlusconi, che era capolista nel plurinominale al Senato per Fratelli d’Italia. Permane ancora incertezza sull’ultimo posto disponibile in Umbria ma dovrebbe essere in vantaggio il Movimento 5 Stelle con l’uscente Emma Pavanelli che verrebbe così riconfermata, ma non si ha ancora la conferma ufficiale.

Per quanto riguarda i partiti Fratelli d’Italia diventa il primo partito in Umbria con percentuali superiori al 30%, al Senato 30,21 e alla Camera 31,72%. Crollo della Lega che abbandona le due cifre fermandosi poco al di sotto dell’8% a un’incollatura Forza Italia che tiene stabilmente il 7%. La crisi gravissima del PD con l’annuncio conseguente di Enrico Letta che non si ricandiderà al congresso di marzo si conferma anche in Umbria con una percentuale intorno al 21%. Buono il risultato di Azione-Italia Viva che non riesce a superare il M5S che “resiste” al 12,6%, ma comunque è una realtà da cui partire insieme all’interessante esperienza di CiviciX Umbria per le prossime regionali e la grande tornata delle comunali che si apre il prossimo anno.




Tutti i risultati in diretta per Orvieto

Iniziano a affluire i voti dalle sezioni di Orvieto per quanto riguarda il Senato.

ORE 01,23: Le prime 10 sezioni, fra queste due di Ciconia e Sferracavallo decretano l’exploit di Fratelli d’Italia con il 29,42% pari a 601 voti. Il Pd a 473 voti pari al 23,15%.

FICULLE: Al Senato Francesco Zaffini (centro-destra) al 44,12% con 334 voti. Per le liste collegate Fratelli d’Italia 28,34% voti 206; Lega 10,32% 75 voti; Forza Italia 4,95% 75 voti; Noi Moderati 0,55 4 voti. Federico Novelli (centro-sinistra) 29,99% 227 voti. PD 24,21% 176 voti; Alleanza Verdi e Sinistra 3,99% 29 voti; +Europa 1,65% 12 voti; Impegno civico 0,14% 1 voto. Federico Pasculli (Movimento 5 Stelle) 10,83% 82 voti. Donatella Porzi (Azione-Italia Viva) 5,42% 41 voti.

CASTEL VISCARDO: Al Senato Francesco Zaffini (centro-destra) al 48,11% con 725 voti. Per le liste collegate Fratelli d’Italia 33,22% voti 489; Lega 8,42% 124 voti; Forza Italia 6,11% 90 voti; Noi Moderati 0,48 7 voti. Federico Novelli (centro-sinistra) 28,33% 427 voti. PD 21,47% 316 voti; Alleanza Verdi e Sinistra 4,35% 64 voti; +Europa 2,34% 31 voti; Impegno civico 0,27% 4 votI. Federico Pasculli (Movimento 5 Stelle) 11,75% 177 voti. Donatella Porzi (Azione-Italia Viva) 5,31% 80 voti.

MONTELEONE DI ORVIETO: Al Senato Francesco Zaffini (centro-destra) al 48,11% con 725 voti. Per le liste collegate Fratelli d’Italia 33,22% voti 489; Lega 8,42% 124 voti; Forza Italia 6,11% 90 voti; Noi Moderati 0,48 7 voti. Federico Novelli (centro-sinistra) 28,33% 427 voti. PD 21,47% 316 voti; Alleanza Verdi e Sinistra 4,35% 64 voti; +Europa 2,34% 31 voti; Impegno civico 0,27% 4 votI. Federico Pasculli (Movimento 5 Stelle) 11,75% 177 voti. Donatella Porzi (Azione-Italia Viva) 5,31% 80 voti.

ORVIETO SENATO 21/28 SEZIONI: Fratelli d’Italia 28,4% voti 1909; Partito democratico 22,5% voti 1510; Movimento 5 Stelle 12% voti 808; Azione-Italia Viva 8,9% voti 597; Lega 7,8% voti 524; Forza Italia 7,2% voti 486; Alleanza Verdi-Sinistra 3,4% voti 227; +Europa 2,6% voti 174; Italexit 2,2% voti 148.

ORVIETO CAMERA 7/28 SEZIONI: Fratelli d’Italia 28,9% voti 342; Partito democratico 23,4% voti 277; Movimento 5 Stelle 10,9% voti 129; Azione-Italia Viva 9,8% voti 116; Lega 6,2% voti 89; Forza Italia 7,1% voti 84; Alleanza Verdi-Sinistra 2,9% voti 34; +Europa 2,5% voti 29; Italexit 2,5% voti 30.




La lunga notte dello spoglio, affluenza al 71,20%

L’affluenza alle urne a Orvieto è stata del 71,20% contro il 79,14% delle scorse elezioni politiche. Questo è il primo dato che conferma il trend nazionale che vede in crescita il cosiddetto partito dell’astensione.

Alle 23 nei seggi è iniziato lo spoglio del Senato e a seguire sarà la volta della Camera. Sarà quindi una lunga notte che cercheremo di seguire insieme…




Marco Ravanelli, coordinatore di Azione, “Renew Europe rappresenta i nostri ideali anche a Orvieto”

L’impegno ed il radicamento territoriale trovano la loro massima espressione nelle sfide elettorali. Renew Europe rappresenta sicuramente gli ideali di Azione anche per il territorio orvietano. 

In questo periodo lunghi sono stati i momenti di confronto con il candidato Franco Raimondo Barbabella con il quale si è condiviso metodo e prospettiva. Dobbiamo fare ancora molto ma la possibilità di contare su una squadra affiatata è molto importante.  Siamo chiamati sempre di più a dare rappresentanza al nostro territorio ed ai nostri valori e per questa ragione vi chiedo di votare il terzo polo barrando il simbolo di Azione alle prossime elezioni politiche.

Marco Ravanelli – Coordinatore Comprensorio Orvietano Azione




Treni con lo sconto per chi deve rientrare al luogo di residenza per il voto del 25 settembre

Sconti e agevolazioni per raggiungere in treno regionale e a lunga percorrenza le località di voto. In occasione delle elezioni politiche per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, previste per domenica 25 settembre, gli elettori potranno raggiungere il proprio collegio elettorale usufruendo di particolari riduzioni sui biglietti di viaggio di andata e ritorno. Una convenzione fra il Ministero dell’Interno e le imprese ferroviarie – fra cui Trenitalia, Trenitalia Tper, Trenord, FSE – prevede, infatti, uno sconto del 70% sui servizi AltaVelocitàIntercityEurocity Italia-Svizzera, e una riduzione del 60% per spostarsi con i treni Regionali a tariffa di corsa semplice regionale e interregionale.

Si potrà così viaggiare in treno a prezzo scontato a partire dal 16 settembre, per gli spostamenti di andata, e non oltre il 5 ottobre per quelli di ritorno. I biglietti comprensivi di agevolazione sono acquistabili anche sul sito internet e la App di Trenitalia e sono validi per i viaggi realizzati nell’arco di venti giorni a ridosso del 25 settembre. Per usufruire delle riduzioni è necessario essere provvisti di documento di identità e tessera elettorale da esibire al personale dedicato. Possono usufruire dei biglietti a prezzo ridotto sia gli elettori residenti nel territorio nazionale, sia quelli residenti all’estero.




Elezioni, parte la corsa con oltre 20 liste presentate e qualche big schierato

Ci siamo. parte ufficialmente la corsa per le elezioni del prossimo 25 settembre. Tempo scaduto alle 20 di lunedì 22 agosto per la presentazione delle liste e ora entro la stessa ora del 24 agosto la Corte d’Appello avrà tempo per esaminare gli elenchi e pronunciarsi sulla regolarità formale della documentazione presentata dalle oltre 20 liste. Poco prima della scadenza è stata Forza Nuova mentre fra i primi Italia Sovrana e Italexit.

ecco l’elenco delle liste presentate entro i termini previsti: Italia Sovrana e Popolare, Italexit, Alternativa per l’Italia, Unione Popolare con De Magistris, Impegno Civico-Di Maio, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Forza Italia, Lega, Partito Comunista, Movimento per la vita, +Europa, Sinistra-Verdi, Gilet Arancioni, Italia dei Diritti, Noi Moderati, Destre Unite, Noi di centro-europeisti, Partito Animalista, Terzo Polo, Forza Nuova-Apf. Non tutte le formazioni correranno per tutti i collegi e non sono disponibili ancora tutti i nominativi.

Terzo polo:  si presenta sia all’uninominale che nel plurinominale. al collegio del Senato sarà in corsa Donatella Porzi, alla Camera 1 Carla Casciari e all’Umbria 2 sempre della Camera, Franco Raimondo Barbabella. Nel plurinominale, alla Camera capolista sarà il coordinatore regionale di Azione Giacomo Leonelli, poi Marta De Angelis, il neurologo folignate Stefano Stefanucci di Italia Viva e da Luciana Bassini. Al Senato invece via libera al senatore uscente Leonardo Grimani (ora in Azione) e Vittoria Garibaldi.

PD: Nel plurinominale del Senato troviamo Walter Verini, confermato con Manuela Pasquino mentre alla Camera la capolista sarà Anna Ascani, poi Pierluigi Spinelli e Claudia Ciombolini a chiudere Lorenzo Ermenegildi Zurlo. Per quanto riguarda l’uninominale alla Camera 1, Stefano Vinti, all’Umbria 2, Francesco De Rebotti mentre al collegio del Senato Federico Novelli in quota PSI.

+Europa: in virtù dell’accordo con il Pd si presenta solo nel plurinominale. Alla Camera, Giuseppina Barluzzi, Riccardo Pannacci, Silvia Malavasi e Antonio Zurino; al Senato Anna Maria Corazza e Adriano Mencarelli.

Sinistra italiana-Verdi: in virtù dell’accordo con il Pd si presenta solo nel plurinominale. Alla Camera ci sono Elisabetta Piccolotti, Enrico Paci, Antonietta Alonge e Simone Piccotti, mentre al Senato Alfonso Morelli e Francesca Arca.

Lega: il partito fa parte dell’alleanza di centro-destra e in virtù di tale acordo nell’uninominale per la Camera Umbria 1 ci sarà il segretario regionale Virginio Caparvi. Virginio Caparvi, mentre al plurinominale la capolista è la senatrice uscente Valeria Alessandrini, Simone Pillon, Maria Cristina Canuti e Federico Brizi. Al plurinominale del Senato via libera all’uscente Luca Briziarelli seguito da Francesca Mele.

Fratelli d’Italia: il partito fa parte dell’alleanza di centro-destra e in virtù di tale accordo nell’uninominale per il Senato correrà il coordinatore regionale Franco Zaffini. Al plurinominale della Camera il primo è Emanuele Prisco, poi la vice-presidente di Gioventù Nazionale, la pratese Chiara La Porta a seguire Marco Squarta e la consigliera regionale Eleonora Pace, candidata anche in Campania. Per il plurinominale del Senato c’è un big, Antonio Guidi, già ministro per la Famiglia nel primo governo Berlusconi e dal 2014 all’ufficio di presidenza del partito guidato da Giorgia Meloni, segue Margherita Scoccia.

Forza Italia: anche il partito di Silvio Berlusconi fa parte dell’alleanza di centro-destra e presenterà ufficialmente liste e candidati il 24 agosto. Per ora c’è la conferma che nell’uninominale Umbria 2 per la Camera correrà Raffaele Nevi mentre i due capilista per Camera e Senato saranno rispettivamente Catia Polidori e Fiammetta Modena.

Impegno civico-Di Maio: nessun collegio uninominale umbro previsto per la neonata formazione del ministro degli esteri uscente Luigi Di Maio. Al plurinominale della Camera i nomi sono quelli di Filippo Gallinella, Laura Agea, Guido Perosino e Flora Conti; al Senato Sergio Vaccaro e Luciana Nervegna.

Italexit Il movimento sovranista e anti-europeista di Gianluigi Paragone nei tre collegi uninominali schiera, Camera1 Andrea Bindocci, Umbria2 Maela Peraio e al Senato Angelo Bandinelli. Per il plurinominale della Camera i nomi sono quelli Giorgia  Venerandi, Federico Vecchiarelli, Sabina Sofia Cipriani e Stefano Babucci. Al Senato plurinominale troviamo Barbara Trincia e Claudio Batini.

M5S Per quanto riguarda gli uninominali alla Camera1 la candidarta sarà Ilaria Gabrielli, alla Camera2, Alessandra Ruffini mentre per il Senato il partito guidato da Giuseppe Conte schiera Federico Pasculli. Con le parlamentarie sono state formate le liste nelle plurinominali. Alla Camera, capolista sarà la senatrice uscente Emma Pavanelli, poi Andrea Liberati, Angelica Trenta e Gino di Manici Proietti. Al Senato i nomi sono quelli di Raffaella Brunozzi e Rodolfo Rughi e Marco Moroni.

Pci  partiamo dai tre uninominali. Per la Camera, Umbria1 a Anna De Carlo menrtre per Umbria2 Matteo Galli, al Senato ci sarà Carlo Romagnoli. Per il plurinominale della Camera, Michele Froscianti, Lenina Fabrizi, Davide Benedetti e Mariastella Traversini; al Senato Fabio Sebastiani e Serena Marchegiani.

Vita al plurinominale della Camera schiera Maurizio Martucci, Alessandra Garaffa, David Urru e Sabrina Pierangeli, mentre al Senato Marinella Giulietti e Alessandro Tulli. Nei collegi uninominali Alessandra Garaffa (Umbria 1), David Urru (Umbria 2) e Marinella Giulietti (Senato).

Unione popolare con De Magistris: al plurinominale della Camera Simona Branchinelli, Lorenzo Marcellini, Tiziana Santoni e Matteo Vitiello; al Senato Michele Pattoia e Samantha Pescara. Ai collegi uninominali, all’Umbria 1 Benedetta Calderigi e all’Umbria 2 Roberto Ghiandoni, mentre al Senato Augusto Mangoni.

Italia sovrana aggregazione fra Riconquistare l’Italia di Stefano D’Andrea, il Partito comunista di Marco Rizzo, Ancora Italia di Francesco Toscano, Azione Civile di Antonio Ingroia e altre realtà “antisistema”. Per i collegi uninominali abbiamo alla Camera per Umbria1 Patrizia Casavecchia, per Umbria2 Matteo Natalini mentre al Senato Francesco Sciamannini. Al plurinominale, per la Camera Martina Carletti, Paolo Zioni, Claudia Castangia e Andrea Moretti; al Senato Nicola Lanza e Anna Maria Maltempi.




Per le liste manca poco, intanto il terzo polo ufficializza la candidatura di Barbabella alla Camera

Le liste ancora non sono chiuse e potrebbe esserci qualche piccola o grande sorpresa, ma delle certezze ci sono per quanto riguarda i collegi uninominali. In particolare i giochi sembrano fatti alla Camera per Umbria2, quello che interessa Orvieto con l’alleanza guidata dal Pd che presenta Francesco De Rebotti, ex-sindaco di Narni, il centro-destra che ha trovato la quadra su Raffaele Nevi di Forza Italia e il cosiddetto terzo polo che ha puntato tutto su CiviciX con Franco Raimondo Barbabella, ex-sindaco di Orvieto e attualmente consigliere comunale di opposizione. Il collegio Umbria2 è tutto locale per i tre principali poli con due ex-sindaci e un parlamentare uscente di lungo corso. Potrebbe essere una sfida interessante soprattutto se vedrà i pretendenti presentarsi nella piazze, nelle case, per le strade e non solo sui social.

L’unica assicurazione che vorremmo è che chiunque vinca la sfida poi porti in Parlamento le necessità e i problemi, tanti, del nostro territorio, senza interessi di bottega o di appartenenza politica. Per avere il quadro definitivo delle candidature bisogna attendere le 20 del 22 agosto, ancora qualche ora d’attesa, dunque, e poi la campagna elettorale sarà ufficialmente aperta.

OrvietoLife fin da ora si offre come arena virtuale per una serie di incontri tra i rappresentanti delle varie forze politiche e dei vari schieramenti. senza preclusioni o esclusioni volute.