Laudato Sii Alfina: il 16 giugno via agli appuntamenti della manifestazione fortemente voluta dall’Unità Pastorale del territorio

Scoperta e ricchezza. Sono le due parole che caratterizzano l’evento “Laudato sì Alfina, alla scoperta delle ricchezze dell’Alfina” che si articola su tre fine settimana, dal 16 al 18 giugno, dal 23 al 25 giugno e dal 30 giugno al 2 luglio.

Fortemente voluto dall’Unità Pastorale del territorio, la manifestazione è frutto della collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Castel Giorgio e Castel Viscardo e con le Pro Loco di Castel Giorgio e Castel Viscardo e Monterubiaglio.

Laudato sì Alfina mette insieme enogastronomia, tradizioni, musica, fotografia, antichi mestieri, sport, natura, teatro, preghiera, mostre e tradizioni contadine, per conoscere o approfondire la ricchezza di questo territorio, non solo dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma di realtà imprenditoriali, specialità alimentari, arte, cultura e sapienza, non solo contadina.

Ad aprire il ricco calendario di appuntamenti l’evento che si terrà venerdì 16 giugno, a Castel Giorgio, nella piazza del Municipio alle 21: “Noi i custodi della Creazione”, confronto pubblico sulle esperienze di vita sociale delle nostre comunità con video, musica, letture e approfondimenti, che vedrà la partecipazione della regista Alice Rohrwacher. Sempre a Castel Giorgio si terrà la cena di chiusura di questi tre fine settimana che puntano a far scoprire, appunto, un luogo caratterizzato da eccellenze.

Oltre a dibattiti, tante camminate per svelare, passo dopo passo, la bellezza di questi luoghi, concerti, visite ai produttori, spettacoli teatrali, il recupero di antiche tradizioni contadine, preghiera, giochi popolari, tavole rotonde e mostre, installate nei comuni e nelle frazioni interessate. A Castel Viscardo, presso la Sala Sant’Agostino si terrà “Carte Sacre e Tondi d’autore”, mostra di tele e terrecotte di Giuliano Baglioni; presso la Casa Parrocchiale, invece, in esposizione “Vedute e personaggi dell’Alfina su cotto” di Bianchini e Tabarrini; a Monterubiaglio, presso la sala adiacente la Chiesa, sarà installata “C’era una volta l’Alfina in legno e tufo”, di Picciolini e presso il Cellaio del Castello “I Casolari dell’Alfina e dintorni” di Giuseppe Sabatini. A Castel Giorgio, presso la Biblioteca Comunale, sarà possibile visitare la mostra fotografica a cura di Tatiana Dyga, Marco Pacetti e Benedetta Lupi. Presso la Sala Polivalente, in piazza Anne Frank, si terrà “Feste e tradizioni di comunità, vestiti, ricordi e cimeli delle figlie di Maria e degli Alzatori dell’antica tradizione del maggio” e presso la sala della ex biblioteca “Idee e ricami dell’Alfina” a cura di Marisa Basili e Antonella Cirifino. Infine, a Viceno sarà aperta al pubblico “Alla scoperta della vita contadina, la gioia di rivivere le antiche tradizioni”, mostra fotografica ed esposizione di attrezzi agricoli a cura di Maria Assunta Pioli e Veraldo Serranti.

“L’Alfina è un abbraccio collettivo, è famiglia è casa, dice don Marco Gasparri, parroco di Castel Giorgio, Castel Viscardo, Monterubiaglio e Viceno. Questa collaborazione con le Amministrazioni Comunali, con le Pro Loco, con imprenditori, artisti, con le Associazioni, con i parrocchiani che si sono messi a disposizione degli organizzatori per la riuscita dell’evento, ne è dimostrazione. Laudato Sii come esaltazione del creato, ma anche come prova che si può cooperare alla creazione di Dio. La nostra terra, con i suoi tesori enogastronomici, con la sua ricca presenza umana e di eccellenze imprenditoriali, culturali ed artistiche, con i suoi mestieri di un tempo e moderni, con la sapienza contadina e l’amore che ogni residente le dimostra è alta espressione della Creazione. Abbiamo fortemente voluto questo evento – conclude Don Marco – proprio perché desideriamo che sempre più persone vengano a conoscenza di tutto ciò. E dunque…Laudato sii Alfina”!




L’assessore Fioroni in visita alla Basalti Orvieto di Castel Viscardo, attenta all’ambiente e all’innovazione

L’Assessore allo Sviluppo economico, innovazione, digitale e semplificazione della Regione Umbria, Michele Fioroni è stato ricevuto allo stabilimento della Basalti dall’Imprenditore Gianluca Pizzuti, amministratore dell’azienda e dai suoi collaboratori; è entrato in contatto con la realtà produttiva dell’intera azienda per toccare con mano e scoprire la filiera produttiva insieme alla sensibilità ambientale e sociale in cui crediamo e ci impegniamo quotidianamente. La visita si inserisce in un tour tra le imprese del territorio, associate CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa).

L’Assessore Michele Fioroni ha così potuto conoscere in modo approfondito i target aziendali, la filosofia lavorativa; in modo particolare ha potuto comprendere la particolare attenzione dedicata allo sviluppo e ricerca nell’innovazione e all’ambiente, unitamente in tutte le fasi della filiera lavorativa, in collaborazione con università ed enti, sia italiani che esteri; i programmi di cooperazione tecnica allo sviluppo che l’azienda sta svolgendo in alcuni paesi internazionali.  Un riferimento importante è stato fatto al progetto Farina di Basalto®  (https://farinadibasalto.it/) che rappresenta un’importante azione di sviluppo e di innovazione di prodotto per un’agricoltura sostenibile.

La visita riveste un significato profondo per l’ azienda che ha da poco ricevuto un importante riconoscimento dal Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, consegnato dal ministro in persona in occasione della fiera internazionale MACFRUT 2023.

È stata questa un’occasione per ripercorrere lo sviluppo economico e sociale, le attività in relazione alle nuove frontiere della transizione ecologica, residui zero di CO2 e soprattutto in riferimento alle nuove direttive europee attraverso “Farm to Fork” che segnano le linee guida della futura agricoltura. Linee nelle quali la nostra azienda si pone come leader nell’innovazione in riguardo al settore dei biostimolanti.  Ulteriori approfondimenti sono stati portati all’attenzione dell’assessore, in merito a quelle che sono le innovazioni che vedono il Basalto come materiale utilizzato per le infrastrutture, per l’edilizia, attraverso le nuove e più moderne tecnologie.  “Con grande entusiasmo – ha dichiarato l’Assessore Fioroni – conosco grazie a CNA Umbria, un’azienda dalla forte vocazione all’innovazione non solo di prodotto e alle diverse applicazioni che il basalto, ridotto in farina, può avere sia in ambito agricolo che zootecnico; ma anche agli utilizzi alternativi per realizzare fibre e armature in edilizia. Basalti Orvieto rappresenta un’eccellenza nel nostro territorio”.   Fioroni ha potuto meglio apprendere le esigenze e le aspettative degli imprenditori e conoscere una realtà aziendale a forte contenuto innovativo.

“È stato un vero piacere accogliere nella nostra azienda l’assessore Fioroni – spiega Gianluca Pizzuti –. Un’occasione di dialogo e confronto su temi importanti per le aziende del nostro territorio in un’ottica di crescita e sviluppo territoriale. Il confronto con le Istituzioni è fondamentale per comprendere le sfide economiche del futuro. Apriamo sempre con piacere le porte della nostra azienda perché crediamo nell’importanza di far conoscere quelle che sono le eccellenze produttive del territorio. Il nostro opificio, come le industrie in genere, sono i luoghi primi di lavoro e confronto; sono parte di una comunità e in questo il nostro impegno è diretto alla crescita sociale del territorio, delle infrastrutture e dell’agricoltura in generale”.

Fattore più rilevante posto all’attenzione dell’assessore Fioroni è il rapporto di sostenibilità dell’azienda che attraverso parametri internazionali certifica la forte attenzione all’impatto ambientale di tutte le nostre fasi produttive e le ricadute su persone e ambiente. Attraverso il team della Tecno SRL di Napoli, abbiamo tracciato i confini di sostenibilità dell’impresa, unitamente alla rendicontazione delle emissioni di CO2. “La tutela del territorio da parte nostra  – è scritto in un comunicato – è quindi predominante: la cava è integrata perfettamente nel territorio, recuperate le zone marginali con l’impianto di un frutteto sperimentale e la messa a dimora di arnie, lo scopo sia di salvaguardia ambientale che di studio della ri-fertilizzazione del terreno e soprattutto completamente aperto alle scuole, non solo per attività e visite didattiche, ma come vero e proprio campo di studio anche per le università”.




I carabinieri a Castel Viscardo per una lite invece trovano haschisch, marijuana e piantine di cannabis

Nella serata del 6 giugno è arrivata una richiesta di aiuto ai Carabinieri per una presunta lite domestica a Castel Viscardo.  Al loro arrivo i militari di pattuglia hanno trovato ben altra situazione e contesto.

Non appena giunti all’interno dell’appartamento, infatti, a carpire la loro attenzione sono stati alcuni vasi con all’interno delle piantine di cannabis, 8 per la precisione. Per tale ragione, al fine di recuperare ulteriore sostanza stupefacente, eventualmente presente all’interno dell’abitazione, i militari hanno posto in essere una accurata perquisizione che ha permesso di scoprire altra sostanza, nello specifico 344 grammi di marijuana e 9 di hashish. Il tutto è stato posto sotto sequestro e la persona titolare dell’appartamento identificata e denunciata in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per il possesso e la coltivazione di sostanza stupefacente.




Dal 27 maggio al Museo Etnografico e del Cotto di Castel Viscardo la mostra “Il Volto del Passato”

Sabato 27 maggio alle 17 verrà inaugurata la mostra, dal titolo “Il Volto del Passato”, al Museo Etnografico e del Cotto di Castel Viscardo, in cui saranno esposti reperti provenienti dalla necropoli etrusca, situata in località Caldane, a Castel Viscardo e dal sito romano di Coriglia (nella frazione di Monterubiaglio).
La mostra rappresenta il risultato di un lavoro che arriva da lontano e che ha visto la collaborazione di numerosi enti e istituti di cultura (primi fra tutti la Regione Umbria e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e del Paesaggio dell’Umbria) ed è solo una parte di un progetto ben più ampio, finanziato dalla misura Por Fers 5.2.1, Programma Quadro Aree Interne Sud Ovest Orvietano.
Tale progetto ha visto prima di tutto la sistemazione in termini di accessibilità e fruibilità dell’area archeologica di Coriglia, un sito che ha pian piano conquistato un posto di rilievo negli studi archeologici umbri. Le campagne di scavo, infatti, succedutesi dal 2006 e interrotte solo nei due anni di pandemia, sono quest’anno alla loro XV edizione e condotte come sempre dagli studenti del Saint Anselm College (New Hampshire,Stati Uniti) sotto la supervisione del Paao e la direzione del professor David B. George dello stesso Saint Anselm College, in collaborazione con l’Institute for Mediterranean Archaeology. Quello che a un quadro iniziale sembrava essere solo un insediamento di età romana, dovuto alla presenza dell’acqua, si sta rivelando qualcosa di molto più complesso, legato, piuttosto, alle vie di comunicazione presenti sul territorio, che va da un età tardo-etrusca, fino al tardo medioevo (sec. XIV d.C.), determinandone un insediamento importante e duraturo nei secoli.
La mostra, che si inaugurerà sabato, testimonierà, con i suoi importanti reperti, proprio la vitalità e la complessità del sito di Coriglia, i cui limiti e confini sono ancora oscuri, resta infatti moltissimo da scavare per arrivare ad una precisa identificazione sia delle dimensioni del luogo che del suo significato complessivo all’interno dello sviluppo della locale comunità.
Altresì preziosi, poiché totalmente inediti fino ad oggi, in quanto custoditi presso la Soprintendenza e mai esposti finora, sono i reperti degli arredi funerari provenienti dalla necropoli etrusca delle Caldane. Si tratta di arredi risalenti al VII-VI secolo, che testimoniano in maniera suggestiva come il territorio di Castel Viscardo, abbia visto importanti insediamenti umani delle civiltà del passato.




Nuovi controlli a tappeto da parte dei Carabinieri tra Castel Giorgio e Castel Viscardo

Ennesimo servizio straordinario di controllo del territorio dell’area orvietana da parte dei Carabinieri del Comando Compagnia di Orvieto, finalizzato a garantire un continuo contrasto, nonché una puntuale attività di prevenzione e repressione nei confronti di tutte le fenomenologie criminali, in particolar modo di quelle di natura predatoria. Ancora una volta il teatro delle operazioni ha riguardato i comuni di Castel Viscardo e Castel Giorgio ed ha coinvolto numerosi reparti dell’Arma, ciascuno in grado di dispiegare un cospicuo numero di uomini e mezzi. Svolto nel corso della scorsa giornata, a partire dalle prime ore del pomeriggio sino alla nottata del medesimo giorno, il servizio ha consentito di identificare e controllare un gran numero di persone e mezzi di trasporto, nonché di pattugliare numerose zone abitate, comprese quelle periferiche. Il dispositivo ha avuto quale prioritario obiettivo il raggiungimento di un maggior senso di sicurezza percepita da parte dei cittadini.

I circa 20 Carabinieri del dispositivo impegnato nel servizio hanno svolto la propria attività di controllo del territorio sia tramite pattuglie in abiti borghesi che pattuglie con i colori d’istituto. Al termine del servizio circa 70 sono state le persone controllate, di cui 3 agli arresti domiciliari, e 60 sono state le vetture oggetto di controllo, da cui sono scaturite: una sanzione amministrativa ai sensi dell’art. 186 del C.d.S. per guida sotto l’influenza di alcool, con contestuale fermo amministrativo del veicolo; una violazione ai sensi dell’art. 80 del C.d.S. per revisione scaduta; una violazione ai sensi dell’art. 218 del C.d.S. per guida con patente sospesa e contestuale fermo del mezzo; e, infine, una contravvenzione ai sensi dell’art. 141 del C.d.S. per eccesso di velocità. In totale sono state 10 le attività commerciali oggetto di controllo tra bar, farmacie e istituti di credito della zona.




Tra Castel Giorgio e Castel Viscardo controlli a tappeto dei carabinieri

Un servizio straordinario di controllo del territorio è stato svolto dai Carabinieri dell’orvietano lo scorso venerdì 27 gennaio, a partire dalle prime ore del pomeriggio e protrattosi sino alla tarda serata, con particolare attenzione ai comuni di Castel Viscardo e Castel Giorgio dove i militari hanno provveduto a controllare e ad identificare un gran numero di persone e mezzi di trasporto pattugliando le zone abitate anche periferiche. L’imponente attività, posta in essere tramite l’articolazione e la capillarità sul territorio dei Comandi Stazione è stata improntata al raggiungimento di un maggior senso di sicurezza, finalizzato a limitare e a reprimere qualsivoglia forma di illegalità rilevata.

I circa 20 Carabinieri del dispositivo impegnato nel servizio hanno svolto le loro particolari attività, in concomitanza, sia tramite pattuglie in abiti borghesi sia tramite pattuglie su autovetture con colori d’istituto, creando così condizioni di massima espressione sul territorio. Al termine del dispositivo: circa 60 sono state le persone controllate, di cui 3 sottoposte agli arresti domiciliari; circa 50 sono state le vetture oggetto di controllo, da cui è scaturito il sequestro di un veicolo per mancanza di copertura assicurativa; 10 le attività commerciali aperte al pubblico oggetto di controllo tra bar, farmacie e istituti di credito della zona. I servizi sul territorio proseguiranno nei prossimi giorni.




Incidente mortale sul lavoro a Viceno. Vittima un 36enne residente in provincia di Avellino

Una tragedia sul lavoro proprio in questi ultimi giorni dell’anno. A Viceno, frazione di Castel Viscardo una squadra dei Vigili del Fuoco è intervenuta per un’incidente che ha coinvolto un operaio residente in provincia di Avellino dell’86 mentre era intento nei lavori di potenziamento di un metanodotto. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia del commissariato di Orvieto e personale della USL per gli accertamenti del caso.




Finanziato con i fondi del PNRR per 836 mila euro il nuovo asilo nido a Castel Viscardo

L’Unita di Missione Edilizia Scolastica PNRR del Ministero dell’Istruzione ha comunicato al Comune di Castel Viscardo che il progetto presentato per la costruzione del nuovo Asilo nido è stato totalmente finanziato dai fondi del Pnrr. Il Comune ha partecipato, infatti, al bando Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Investimento 1.1 Piano per asili nido, scuole per l’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia con un progetto che ha ottenuto il riconoscimento ministeriale per un importo totale di 836.000 euro. L’esito positivo del bando è stato ottenuto grazie al progetto di fattibilità tecnico economica realizzato dall’amministrazione cha individuato l’appezzamento di terreno di proprietà comunale accanto alla scuola dell’infanzia per la creazione del “Polo infanzia 0-6 anni pubblico”. Il nuovo polo potrà contenere un massimo di 20 bambini, 10 in più rispetto agli attuali ospitati in un’aula ricavata nell’edificio della scuola dell’infanzia. Avrà inoltre uno spazio esterno dove verrà creata un’area giardino ed orti didattici e la sistemazione dell’area parcheggio esistente.

“Anche attraverso questo importante finanziamento prosegue l’attività dell’Amministrazione Comunale rispetto alla riqualificazione e riordino dei plessi scolastici – spiega il sindaco Daniele Longaroni – Grazie agli Uffici comunali che anche in questo caso hanno saputo trovare le migliori soluzioni architettoniche e funzionali per ottenere un importante finanziamento che renderà migliore dal punto di vista infrastrutturale il Comune di Castel Viscardo permettendo di offrire servizi educativi in ambienti appositamente pensati per la primissima infanzia. Inoltre, investendo sulla scuola e sui bambini che sono il nostro futuro, pensiamo sia un passo ulteriore per combattere lo spopolamento dei piccoli centri invogliando anche le giovani coppie a scegliere la vita nei piccoli paesi dove comfort e servizi devono andare di pari passo”.

Va in questa direzione anche il progetto di adeguamento sismico ed efficentamento energetico della scuola dell’infanzia del Comune, finanziato dalla Regione Umbria con fondi PNRR per 435.000 euro che vedrà il via a gennaio 2023. Al fine di consentire il corretto svolgimento delle lezioni e non interrompere l’attività didattica che verrà comunque garantita in locali adeguatamente allestiti, i bambini della scuola dell’Infanzia e dell’asilo nido saranno trasferiti al piano terra della scuola Primaria, recentemente ristrutturata. Alcune classi della primaria saliranno al Primo Piano del plesso mentre le tre classi della Scuola Secondaria di Primo Grado saranno trasferiti nel palazzo comunale. Al termine dei lavori gli studenti ritorneranno ognuno nelle proprie classi. “Ringraziamo per la collaborazione la Dirigente scolastica dell’istituto comprensivo, tutti i docenti, i ragazzi e le famiglie che in caso di necessità potranno sempre rivolgersi alla dirigente e all’amministrazione comunale. Stiamo lavorando per dare ai nostri giovani una scuola migliore e plessi sempre più funzionali, come giusto che sia” ha concluso il sindaco.




viviorvietano.live il nuovo portale turistico che fa incontrare domanda e offerta di otto comuni del territorio

Il 20 e 21 settembre sono stati due giorni di presentazioni del nuovo portale realizzato dai comuni di Ficulle, Monteleone di Orvieto, Parrano, Castelgiorgio, Castel Viscardo, Fabro, Allerona e Baschi chiamato viviorvietano.live con l’intento di valorizzare e promuovere l’offerta turistica del territorio. Interessate, agile e piuttosto chiara l’architettura che prevede l’incontro diretto tra il cliente e il venditore e la presentazione dei territori, dei comuni e una veloce rubrica con i numeri utili. I somme il cliente entrando può consultare le informazioni, costruire la propria permanenza, prenotare visite, offerte e esperienze e pagare direttamente dal sito. D’altra parte gli operatori economici possono iscriversi gratuitamente e costruire con dei semplici passi piuttosto intuitivi, una loro pagine e shop online già strutturato e con tre opzioni di pagamento.

L’obiettivo del progetto è proprio quello di costruire un sistema sinergico, condiviso e integrato tra i borghi dell’orvietano e finalizzato alla valorizzazione dei numerosi attrattori presenti sul territorio. In particolare l’idea è quella di dotare il territorio orvietano, inteso come l’insieme ei borghi che ruotano attorno alla città di Orvieto, di uno strumento di promo-commercializzazione unico e condiviso da istituzioni e operatori turistici per fornire un’offerta turistica di rete, integrata e accessibile.

Viviorvietano.live darà inserito all’interno del portale regionale umbriatourism, un ulteriore tassello della strategia che vuole il territorio protagonista dell’offerta e delle esperienze che l’Umbria offre ai turisti di tutto il mondo. Durante uno degli incontri di presentazione che si è tenuto al nuovo teatro di Ficulle, una vera chicca al centro del borgo, il sindaco Gianluigi Maravalle ha sottolineato la valenza di questo progetto che vede la piena collaborazione tra pubblico e privato e la completa gratuità per gli operatori economici che parteciperanno. Spicca la mancanza di Orvieto e sempre Maravalle ha spiegato “il progetto inizialmente prevedeva la partecipazione di tutti i comuni dell’area, poi probabilmente sono intervenute esigenze diverse e noi abbiamo deciso comunque di andare avanti perché è necessario fare rete, integrarsi, unirsi per essere protagonisti sul mercato nazionale e internazionale e poi per intercettare programmi e finanziamenti che prevedono proprio progetti che coinvolgono più realtà”. Angelo Larocca, sindaco di Monteleone d’Orvieto, “vivereorvietano.live è un progetto di lungo respiro che intendiamo proseguire con un miglioramento del sistema viario e dei borghi compatibilmente con i bandi e i finanziamenti”.

Il portale partirà a inizio ottobre ma intento gli operatori che vogliono iscriversi possono già rivolgersi al proprio comune per essere inseriti. Portanno iscriversi esclusivamente le attività che hanno sede operativa negli otto comuni che hanno dato vita al portale fornendo una serie di informazioni e una visura camerale.




Giovane pilota di Prato perde la vita precipitando con il suo aliante vicino l’aviosuperficie dell’Alfina

Un giovani di circa vent’anni di Prato ha perso la vita nel tardo pomeriggio dell’11 luglio a poca distanza dell’Aviosuperficie dell’Alfina. Il giovane stava sorvolando l’altopiano quando per cause ancora in corso di accertamento è precipitato.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118. Nell’immediato era stato richiesto anche l’intervento dei vigili del fuoco di Orvieto ma la squadra è stata fatta rientrare visto che il corpo del giovane pilota era stato già recuperato. Il ventenne pratese stava preparando una competizione a livello internazionale. Il corpo, il velivolo e l’area sono state sottoposte a sequestro per chiarire la dinamica del tragico incidente.