Leonardo Paletta torna biancorosso e arriva anche il difensore Berardi

Netta accelerata in questi ultimi giorni da parte del Direttore Sportivo Severino Capretti nella costruzione della rosa della prima squadra. In accordo con le indicazioni pervenute dallo staff tecnico sono stati ingaggiati due difensori. In un caso si tratta di un graditissimo ritorno, quello di Leonardo Josè Paletta (a sinistra nella foto), classe 97 italo venezuelano, difensore esterno destro, con licenza di percorrere tutta la fascia. Già in biancorosso nella stagione 2019/20, lo scorso anno era in maglia Atletico BMG, dove ha vinto la Coppa di Eccellenza. La sua carriera è ricca di esperienze significative avendo giocato anche con Chieti, Flaminia, Cynthia, Valle del Tevere e Favl Cimini.

Insieme a Leonardo, è stato ingaggiato anche 𝘼𝙡𝙚𝙨𝙨𝙖𝙣𝙙𝙧𝙤 𝘽𝙚𝙧𝙖𝙧𝙙𝙞 (a destra nella foto), difensore centrale classe 2002. Alessandro arriva dal Trastevere e ha un solido background nelle giovanili del Tor Tre Teste. Ha già accumulato esperienza in Serie D, giocando con Monterosi e Ostia Mare. La sua giovane età, combinata con le sue capacità difensive, lo rendono un acquisto prezioso.




Il presidente dell’Orvietana Biagioli risponde duramente al post di Alessio Stocchetti

Il presidente vuole fare chiarezza in risposta al post social dell’ex preparatore atletico Alessio Stocchetti. Ecco il testo del post: “Lo sport sono fatti , risultati e valori ma siccome qualcuno prova a buttarla in caciara mascherando delle robe apocalittiche… E’ giusto riportare la chiesa al centro del villaggio, togliendomi qualche sasso della scarpa in quanto lo ritengo doveroso verso la mia persona, per come ho rivolto tutto me stesso al mondo dello sport al quale credo di aver dato tanto sempre con umanità , rispetto, generosità e so con certezza che voi tutti me ne date atto. Allora è bene che vi spieghi per filo e per segno cosa è successo tra me e Orvietana Calcio e come è la realtà delle cose!

Comunque premesso che io stavo in quella società per amicizia, per passione e per favore ad un caro amico, ma se volevano fare a meno di me bastava comunicarmelo in modo opportuno ed io me ne sarei andato con una stretta di mano e amici come prima (come può accadere nel mondo del calcio), anzi avrei portato anche un rinfresco per salutare i ragazzi. Visto che ho lavorato, in modo geniale e scientificamente ineccepibile, come un mulo per diversi anni , con lavori scrupolosamente studiati , programmi personalizzati durante la stagione (che molti ancora utilizzano), consigli nello stile di vita (nutrizione, integrazione, sonno, riposo , scarico ecc.) sostegno emotivo e motivazionale totale verso i giocatori (molti sono ancora affezionati) …invece plagiati (ma è non è il termine corretto) dalle “mire” e dalle frottole di un torbido ma essenziale personaggio si è preferito mettere in piedi una logorante cospirazione nei miei confronti con culmine la irragionevole , la inspiegabile e immotivata sceneggiata davanti alla squadra mentre facevo riscaldamento che non poteva far altro che concludersi con un acceso diverbio e le mie dimissioni …!

Cospirazione che una persona come me professionalmente e umanamente ineccepibile non meritava assolutamente soprattutto per quello che aveva dato per anni alla suddetta società e con la quale pensavo ci fosse un rapporto di affetto e cordialità. Tale personaggio che a forza di raccontare fandonie, ha trovato il modo di sbarazzarsi di me ed ha operato in questi mesi, applicando pratiche circensi, bizzarre e molte volte del tutto prive della minima logica (tipo far fare potenza aerobica a ragazzi che il giorno dopo avrebbero dovuto giocare, far eseguire delle verticali prima delle salite oppure i meravigliosi balli di gruppo sugli over… e tanto tanto altro…) a cui purtroppo allenando allo stadio m’è toccato assistere!

A tal proposito mi chiedo chissà se è stato scritto mai un programma di questa roba? Se si credo sarebbe molto divertente leggerlo, se no sarebbe una cosa gravissima per una squadra di serie D… e peccato che non ci fosse Tolomeo che scrivesse di queste epiche esercitazioni ginniche … Un’altra cosa che m’ha amareggiato è che oltre a me ho assistito applicare una “condotta” analoga anche ad altre persone brave, buone, appassionate e affezionate (collaboratori, allenatori,giocatori)

Comunque detto questo faccio un in bocca al lupo a tutti per il raggiungimento degli obbiettivi sportivi della prossima stagione , però dò un paio di consigli :

1)Preferite la sostanza alle chiacchiere soprattutto alle frottole , preferire l’efficacia al folklore, preferite la conoscenza alla presunzione.

2) Il rendimento dello sportivo è influenzato (a livello endocrino e biochimico) dalle emozioni, dai sentimenti, dalla percezione del contesto quindi per far fiorire le prestazioni occorre empatia , umanità , solidarietà ,fiducia, lealtà

3) i Gradi nello sport si conquistano sul campo con l’intelligenza, l’esperienza, la gavetta, l’umiltà e soprattutto con i RISULTATI!

P.S. Sinceramente mai avrei pensato di scrivere un post così , Però purtroppo quando si ha la sfortuna di incappare in certi individui diventa dovuto per rispetto della propria persona e della propria professionalità, perché in una vita in mezzo allo sport mai m’era capitata una cosa del genere, sinceramente neanche pensavo potesse accadere e sicuramente non me la meritavo…

Ricordate …“Lo sport consiste nel delegare al corpo alcune delle più elevate virtù dell’animo. (Jean Giraudoux) “

In bocca al lupo!”

Caro Professor, Alessio Stocchetti, non essendo io un “leone da tastiera” ti rispondo attraverso mezzi di comunicazione più trasparenti che misurano in maniera più schietta la statura di chi scrive. Mi costringi ad intervenire su un fatto accaduto un anno e mezzo fa, che pensavo ormai digerito ed espulso dalla mente e dal corpo come capita agli umani normali. Evidentemente non è così. Hai voluto tornarci sopra straparlando di persone senza farne i nomi. La definirei quasi una “lettera anonima”, scritta da qualcuno che conserva ancora tanto livore riguardo una Società con 114 anni di storia cui gli orvietani vogliono bene ed è apprezzata anche oltre i confini comunali per lealtà e comportamenti.

Avresti fatto meglio a rivolgerti a me personalmente, amico della tua famiglia che ti ho visto crescere. Hai preferito scegliere un’altra strada. Nella quale parli di plagio, cospirazione, dove suggerisci le qualità che servirebbero per fare “risultati” dimenticando come, anche senza di te, l’Orvietana ha conseguito la salvezza per due anni di seguito in un campionato difficile quanto complicato. Nessuno nega che tu sia persona intelligente, pur restando basito dall’incapacità che dimostri nel capire come, nello sport, come nella vita, esistano anche le sconfitte.

Alessio, stavolta hai perso. Dal tuo scritto emerge un” narcisismo patologico” cui si devono, forse, espressioni che stonano e non ti fanno onore.

La chiudo qui, ricordandoti che il tuo pensiero non ci interessa.

Roberto Biagioli – presidente Orvietana Calcio




La gran voglia di ripartire di Giulio Di Antonio, l’allenatore dei numeri uno dell’Orvietana

Arrivato lo scorso anno sotto la Rupe, dopo esperienze anche nel calcio professionistico, l’allenatore dei portieri Giulio Di Antonio (nella foto di Rebecca Animobono) sembra proprio aver trovato ad Orvieto il suo luogo ideale dove mettere in pratica la sua passione con grande professionalità.

Che stagione è stata e con quale spirito sei pronto ad affrontare la nuova?

C’è già molto entusiasmo e non vedo l’ora di ripartire, in realtà già in questi giorni ci stiamo occupando di come organizzare la prossima preparazione estiva e ho colloqui quotidiani sia con i portieri che con il resto dello staff. Ho avuto la possibilità, nella stagione appena conclusa, di misurarmi con portieri evoluti, un aggettivo adatto non solo per Filippo Marricchi, che era già ad altissimi livelli, ma anche per i giovani Rossi, Formiconi e gli altri, perché, nel rispetto delle loro età, li ho trovati tutti al giusto livello.

Hai appunto lavorato sia con un portiere di grande esperienza come Marricchi, sia con uno giovane come Rossi, senza tralasciare anche gli altri ancora più giovani che si stanno mettendo in luce, come si portano avanti figure così diverse?

Bisogna metterli tutti nella migliore condizione, soprattutto mentale. Ovvio che ho le mie metodologie di tecnica e preparazione, le mie linee guida, ovvio poi che ci si confronta con il primo allenatore che decide la tattica, ma poi, soprattutto per un portiere, l’aspetto mentale è fondamentale. Quindi la metodologia va adattata alle diverse situazioni che di settimana in settimana si presentano. Si viene da risultati negativi? Inutile metterci a fare lavori pesanti, ci deve essere dialogo e profonda conoscenza anche delle esigenze mentali. Credo molto nei rapporti umani.

Quindi fiducioso sul materiale umano a disposizione per il prossimo anno?

Molto fiducioso, abbiamo deciso di puntare sui giovani di Orvieto, mi piacerebbe che diventino quelle che una volta, e chissà magari ancora oggi, si chiamavano “bandiere”, sarebbe il risultato più bello. E attenzione perché dietro a Rossi e Formiconi, che li reputo pronti, ci sono anche dei 2007 e 2008 interessanti che potranno fare bene ancora nel settore giovanile agonistico per poi avvicinarsi alla prima squadra. Quest’anno poi avrò modo di dedicarmi a tempo pieno all’Orvietana e mi piacerebbe seguire tutto il movimento dei numeri uno.

Ma ci sarà un esercizio che i tuoi ragazzi non sopportano?

Sinceramente no! Mi piace variare, cambio sempre le esercitazioni, anche come spiegavo prima a seconda delle esigenze psicologiche, per cui non si annoiano mai e anche se qualche esercizio risultasse faticoso, spiego sempre bene a cosa serve e quali miglioramenti porta, per cui non ho assistito ad alcuna lamentela.

Quanto tempo dedichi all’analisi dei match sia appena conclusi, sia del prossimo avversario?

È un aspetto vitale. E devo ringraziare il nostro match analyst Mirco Ceccantoni, che è bravissimo. Io già il lunedì mattina rivedo tutta la gara appena disputata, poi col supporto di Mirco vado a valutare le prestazioni. Poi si passa subito all’analisi del prossimo avversario, a volte già lunedì sera. Si studiano i calciatori, come giocano la palla, come tirano in porta, che movimenti avvengono nella fase offensiva. Si arriva così alla riunione tecnica del sabato con un prodotto ben confezionato da mostrare ai portieri, per andare più nei dettagli. Devo dire che è un metodo che ha portato risultati, se ripenso a tutte le 34 gare di campionato, fatico a trovare delle vere e proprie “frittate” dei miei ragazzi.

La tua carriera?

Facevo il portiere in prima categoria, prima ancora nel settore giovanile dell’Elettrocarbonium, ebbi la possibilità del grande salto quando andai alla primavera della Cremonese, ma un brutto incidente stradale mi impedì quel sogno, tibie e peroni rotti e carriera in campo finita presto. Poi nel 2007 incontro Guido Nanni alla Pro Sabina, lui era allenatore dei portieri in prima squadra e io alla Juniores, è stato il mio maestro insieme a Grigioni. Ho quindi avuto diverse esperienze, anche a Viterbo in primavera, mentre la prima squadra era in serie C, così come alla Ternana. Ma devo dire che bene come sono stato qua a Orvieto, non ci ero stato mai. La società non ci ha mai fatto mancare nulla, organizzazione minuziosa, trasferte organizzate alla perfezione; è stata data la possibilità a me, come ad altri dello staff, di pernottare a Orvieto. Insomma la società sa che spendere qualcosa in più su questi aspetti porta a volte più punti che farlo per un nome più di grido. Altrove ci facevano partire alle 5 del mattino per una trasferta, forse risparmi economicamente, ma perdi serenità e lucidità. Insomma qui a Orvieto si fa calcio, si sa fare calcio e so che queste attenzioni stanno diventando motivo di passaparola molto apprezzato nell’ambiente e sicuramente fanno ancora più presa quando devi convincere qualcuno a venire, o a restare, qua.

Come vivi la partita la domenica? Anche dalla panchina?

In panchina sono il più calmo di tutti. Se vedete Antonio Rizzolo ed Enrico Broccatelli a volte non contenersi, io sono il più sereno e quello che li va a calmare, anche perché so che tutto quel lavoro di cui parlavo prima, che facciamo non stop dal lunedì alla domenica, alla fine porta risultati. Non ho mai dubitato che ci saremmo salvati.




Congiu, Manoni, Orchi, Proia, Ricci, Stampete sono i primi sei confermati dell’Orvietana per la prossima stagione

La società Orvietana Calcio è lieta di annunciare la conferma di sei giocatori per la prossima stagione calcistica. Questi atleti fondamentali, continueranno a vestire i colori biancorossi, apportando la loro esperienza al servizio della squadra.

In difesa, confermato 𝙇𝙪𝙘𝙖 𝙍𝙞𝙘𝙘𝙞, classe 1999 e 𝘼𝙣𝙙𝙧𝙚𝙖 𝘾𝙤𝙣𝙜𝙞𝙪, classe 1993. Entrambi i difensori hanno dimostrato solidità e determinazione nelle retrovie, contribuendo in modo significativo alla tenuta difensiva.

A centrocampo, restano in maglia biancorossa 𝘿𝙖𝙣𝙞𝙚𝙡𝙚 𝙋𝙧𝙤𝙞𝙖, classe 1993, 𝘼𝙡𝙚𝙨𝙨𝙖𝙣𝙙𝙧𝙤 𝙊𝙧𝙘𝙝𝙞, classe 1993, e 𝙁𝙧𝙖𝙣𝙘𝙚𝙨𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙣𝙤𝙣𝙞, classe 1997. Questi tre centrocampisti hanno mostrato buone capacità di gestione del pallone, risultando pedine chiave nella costruzione del gioco.

In attacco, 𝙎𝙞𝙢𝙤𝙣𝙚 𝙎𝙩𝙖𝙢𝙥𝙚𝙩𝙚, classe 2002, continuerà a rappresentare il reparto avanzato della società. La determinazione dimostrata, rende fiduciosi nel suo contributo per la prossima stagione.

Siamo orgogliosi di poter contare su questi giocatori, sicuri che insieme raggiungeremo nuovi traguardi e vivremo emozionanti sfide sul campo




Confermati Rizzolo e Broccatelli alla guida dell’Orvietana Calcio per la prossima stagione

Si è appena conclusa una stagione faticosa in “serie D” per l’Orvietana e è già tempo di programmare il futuro. La prossima stagione sarà ancora in “D” e il presidente Roberto Biagioli ha confermato sia il direttore generale che quello sportivo .

L’ultima novità riguarda il settore tecnico con la doppia conferma di Antonio Rizzolo, allenatore della prima squadra e di Enrico Broccatelli, come secondo. Biagioli ha così voluto cconfermare in blocco chi ha chiuso la stagione con la salvezza.




Orvietana, arriva il Livorno, sperando sia l’ultima altrimenti sarà play-out. Juniores finale play-off il 4 maggio

Al triplice fischio il verdetto: salvezza o playout. Juniores: finale playoff in casa contro la Samb. Ultima di campionato, sperando sia veramente l’ultima, anche se l’appendice playout non può certo essere esclusa a priori. L’Orvietana ospita il Livorno, matematicamente ai playoff ma che deve difendere la quarta posizione. Ci sono sette punti di vantaggio sulla coppia Real Forte dei Marmi Querceta e Vivi Altotevere Sansepolcro: non bastano, per la salvezza diretta ne servono almeno otto.

L’Orvietana, per salvarsi direttamente, deve quindi fare più punti delle due squadre che la seguono, in caso di vittoria dei biancorossi, la salvezza scatterebbe solo se sia Real Forte, sia Sansepolcro non vinceranno. In caso di pareggio tra Orvietana e Livorno, l’unica combinazione che porta alla salvezza, sarebbe la contemporanea doppia sconfitta di entrambe le squadre che oggi sono sette punti dietro. Una sconfitta invece porterebbe ai playout, senza bisogno di attendere i risultati dagli altri campi. In ogni caso, se fossero playout, sarebbero comunque in casa, con a disposizione due risultati su tre.

Rizzolo dovrà fare a meno del capitano Luca Ricci, squalificato, bisognerà anche fare attenzione ai diversi diffidati. Orvietana – Livorno si gioca domenica 5 maggio alle ore 15.00 allo stadio L. Muzi.

Antipasto di questa sfida decisiva, sarà la finale playoff di girone della Juniores nazionale. L’Orvietana ospita la Sambenedettese, che ha superato, pareggiando ai supplementari, l’Atletico Ascoli in semifinale. Sarà gara unica, con l’Orvietana che avrà due risultati su tre per qualificarsi alla fase successiva con le vincenti playoff di tutti i gironi d’Italia.

Orvietana – Sambenedettese, finale playoff Juniores, si gioca sabato 4 maggio alle ore 15.00 all’antistadio O. Achilli.




L’Orvietana lotta ma perde di misura con il Grosseto

L’Orvietana perde di misura a Grosseto e dovrà attendere l’ultima giornata, domenica prossima in casa contro il Livorno, per conoscere il proprio destino: salvezza diretta o playout? Il Grosseto agguanta il secondo posto, ma deve lasciare definitivamente la vetta della classifica alla Pianese che vince in rimonta e trova la matematica promozione in Serie C, con una giornata di anticipo. Rizzolo sceglie di mettere l’under in porta, schiera di nuovo Santi titolare, propone Caravaggi sul lato sinistro della difesa, per il resto è la stessa formazione di domenica scorsa. Tra i padroni di casa manca Grasso.

Parte subito all’attacco il Grosseto, per due volte prova a sfondare sulla sinistra, ma la difesa orvietana evita che le palle arrivino a Mazierli. L’Orvietana si fa vedere al 6’: palla in area per Chiaverini, che trova Santi in area, ma l’attaccante viene anticipato. Il lato sinistro di attacco maremmano porta i suoi frutti all’8’, quando Rinaldini pesca Romairone in area che porta in vantaggio i suoi. Romairone sembra avere un conto aperto con l’Orvietana, visto che aveva deciso anche la gara d’andata. Il Grosseto gioca bene, arriva la notizia che la Pianese sta perdendo a Seravezza, il campionato sembra riaperto e i padroni di casa spingono sull’acceleratore. L’Orvietana però stringe i denti e si fa pericolosa prima con un colpo di testa di Congiu, da angolo di Manoni, poi con un’altra incursione di Chiaverini. Grosseto ancora sugli scudi con Macchi, ben pescato dopo un’azione tutta di prima tra Sabelli e Rinaldini, poi ancora con Romairone che chiama alla parata in tuffo Rossi. Prima dell’intervallo altra occasione per l’Orvietana, ancora un angolo di Manoni, palla ribattuta corta, Greco rimette in mezzo, dove Proia trova una deviazione che per poco sorprende Raffaelli.

Ad inizio ripresa dentro Lorenzini per Caravaggi e Sakoa per Fabri, tatticamente non cambia nulla. Sakoa si fa subito vedere, quando ben lanciato, supera Sabelli, suggerisce per Proia, il cui tiro è deviato, qualche protesta per un presunto mani, ma l’arbitro è a due passi e fa segno di proseguire. Il Grosseto si fa poi pericoloso con Mazierli che salta sotto porta, anticipa gli avversari, ma da due passi manda a lato. La partita è ora più equilibrata, poco dopo altro cross di Manoni, colpo di testa di Sakoa alto. Il break decisivo arriva a metà secondo tempo, palla lunga per Aprili, contrasto con Lorenzini che viene strattonato e finisce a terra proprio sotto gli occhi del secondo assistente, anche l’arbitro è vicino, tutti si fermano attendendo un fischio che non arriva, Aprili allora approfitta della situazione, pesca Riccobono sul fronte opposto che, piuttosto libero anche perché si erano fermati tutti, trafigge Rossi per il 2-0. Tante proteste da parte dell’Orvietana, tanto che il gioco fatica a ripartire. Rizzolo inserisce anche Stampete, che subito prova una conclusione al volo, ma centrale, poi al 37’ la gara si riapre: l’Orvietana spinge sulla sinistra, cross perfetto di Lorenzini per Ricci, salito dalla difesa, colpo di testa vincente del capitano.  L’Orvietana prova a gettarsi in avanti nel finale, ma la difesa di casa non concederà più nulla, Ricci si beccherà anche il secondo giallo per aver fermato una ripartenza.

L’Orvietana resta dunque al quintultimo posto a +7 sulla quartultima, che oggi è il Real Forte dei Marmi, vista la migliore classifica avulsa dei versiliesi sul Sansepolcro. Domenica prossima al Muzi arriverà il Livorno che lotta per mantenere, o migliorare, la posizione playoff. Le combinazioni che porterebbero la salvezza diretta all’Orvietana sono quelle che prevedono di aumentare quel +7 di distacco con Real Forte e Sansepolcro, almeno a +8. Quindi in caso di vittoria sul Livorno, non deve vincere nessuna tra Real Forte e Sansepolcro, in caso di pareggio con il Livorno devono perdere entrambe. Altrimenti sarà playout in casa, in gara secca, contro una delle due.

NOMI E NUMERI

GROSSETO – ORVIETANA 2-1

GROSSETO (4-3-3): Raffaelli; Aprili, Cretella, Saio, Macchi (29’st Prati); Riccobono (27’st Bensaja), Sabelli, Sacchini (38’st Violante); Romairone (48’st Fregoli), Marzierli, Rinaldini. A disp.: Sclano, Morelli, Russo, Porcu, Nocciolini. All.: Malotti.

ORVIETANA (4-3-3): Rossi; Manoni, Congiu, Ricci, Caravaggi (1’st Lorenzini); Orchi (44’st Sforza), Greco, Proia; Chiaverini (24’st Marchegiani), Santi (20’st Stampete), Fabri (1’st Sakoa). A disp.: Marricchi, Siciliano, Di Natale, Marsilii. All.: Rizzolo.

ARBITRO: Mazzer di Conegliano (Infante di Battipaglia – Eltantawy di Chiari).

RETI: 8’pt Romairone (G), 22’st Riccobono (G), 37’st Ricci (O).

NOTE: espulso Ricci al 42’st per doppia ammonizione. Ammoniti: Manoni(O), Raffaelli, Sacchini, Marzierli, Bensaja (G). Angoli: 7-3. Recupero: 1’+5’.




Un punto d’oro per l’Orvietana a Montevarchi

Finisce in parità lo scontro diretto a Montevarchi, al termine di una gara vissuta, da entrambe le parti, con la giusta tensione, vista l’importanza dei punti in palio.

Rizzolo sceglie un centrocampo tutto over, dove operano Orchi, Greco e Proia, spostando così l’under dalla linea mediana, dove era sempre stato nelle ultime uscite, in attacco: c’è quindi Marsilii e non Santi in mezzo a Fabri e Chiaverini. Difesa invece confermata con Manoni, Congiu, Ricci e Lorenzini davanti a Marricchi. Beoni fa un solo cambio rispetto alla formazione che domenica scorsa aveva vinto nettamente contro il San Donato: non c’è uno dei punti di forza Priore, nemmeno in panchina, 11 gol per lui fin qui, al suo posto Rufini.

Primi venti minuti a ritmi altissimi, le squadre giocano per vincere e nella prima metà del primo tempo arrivano un doppio palo e due gol. Apre le danze il Montevarchi al 10’ quando Bontempi corre via sulla sinistra e fa partire un diagonale che incoccia sul secondo palo, Lischi prova a correggere in rete, ma colpisce ancora il montante. L’Orvietana non si spaventa, ma anzi passa in vantaggio dopo pochi minuti: angolo guadagnato, Fabri batte corto per Proia, tutti si aspettano un cross in area, invece viene servito Greco che era rimasto a tre quarti campo. Ora la difesa di casa il cross non se lo aspetta più, invece Greco dalla distanza trova una traiettoria delle sue che pesca Orchi in area: il colpo di testa del centrocampista vale lo 0-1 e la quinta rete in biancorosso per Orchi. La reazione dei toscani porta presto al pareggio: punizione di Ciofi, palla che viene spizzata a centro area e finisce all’altezza del secondo palo, dove Bontempi anticipa tutti e pareggia.

Il Montevarchi spinge molto con Bontempi e Ciofi, ma di palle pericolose non ne arriveranno altre. I biancorossi tengono sempre sotto pressione gli avversari, in particolare la velocità di Chiaverini sembra infastidire non poco la retroguardia di casa.

Nel secondo tempo cala la pressione dei toscani, Greco prova a creare superiorità numerica, poi preferisce servire Chiaverini, ormai finito in fuorigioco, piuttosto che tentare la conclusione appena entrato in area. Un minuto e ancora Greco, su punizione, trova Proia, ma la sua conclusione da buona posizione è deviata in corner. Inizia una fase di continui ribaltamenti di fronte, con azioni di attacco che si trasformano in ripartenze dalla parte opposta, Lischi e Ciofi si fanno ben servire in area, ma non trovano la mira. Entrano Stampete e Caravaggi per Manoni e Chiaverini, l’Orvietana conquista ben 5 corner consecutivi, ma senza esito.

Nel finale le squadre alzano un po’ il piede dall’acceleratore e il risultato di 1-1 arriva fino al triplice fischio.

L’Orvietana rimane in zona playout a +7 sul Sansepolcro e +8 sul Real Forte Querceta, domenica prossima Orvietana a Grosseto, matematicamente ancora in lotta per il titolo, Real Forte a Gavorrano, seconda della classe, e Sansepolcro che ospita proprio il Montevarchi.

A 180 minuti dalla fine sono rimaste solo tre ipotesi sul verdetto finale: salvezza diretta, playout in casa contro il Sansepolcro o playout in casa contro il Real Forte.

NOMI E NUMERI

A. MONTEVARCHI (4-3-3): Dainelli; Lischi, Stefoni (41’st Artini), Cellai, Virgillito (49’st Lucatuorto); Conti, Borgarello (27’st Pardera), Muscas (37’st Boiga); Ciofi, Rufini, Bontempi. A disp.: Di Gennaro, Keqi, Messini, Boncompagni, Dago. All.: Beoni.

ORVIETANA (4-3-3): Marricchi; Manoni (32’st Caravaggi), Congiu, Ricci, Lorenzini; Orchi, Greco, Proia (42’st Santi); Chiaverini (32’st Stampte), Marsilii (42’st Sforza), Fabri (48’st Di Natale). A disp.: Rossi, Siciliano, Gomes, Sakoa. All.: Rizzolo.

ARBITRO: Marinoni di Lodi (Carpinelli di Aprilia – Passeri di Roma 1).

RETI: 15’pt Orchi (O), 18’ pt Bontempi (M).

NOTE: ammoniti: Bontempi (M), Proia (O); angoli: 9-3 per l’Orvietana; recupero: 1’+4’.




Orvietana senz’anima, travolta dal Poggibonsi

Punteggio pesante, al termine di una gara troppo brutta per credere che possa essere stata giocata dalla stessa squadra che aveva inanellato 5 risultati utili nelle ultime sei partite. Rizzolo ripropone Caravaggi in difesa, dopo 5 giornate lontano per infortunio, sposta Manoni in attacco, dove gioca anche Di Natale, visto il ko di Fabri. L’inizio è addirittura incoraggiante, due corner in pochi minuti, ma senza esito. Poi al 12’ arrivano due angoli consecutivi anche per gli ospiti, che sfruttano a dovere la situazione: sul secondo Bellini salta indisturbato e porta avanti i suoi.

L’Orvietana prova a pressare, ma non spaventa il portiere ospite. Poi, poco prima della mezz’ora Proia viene fermato in un dubbio fuorigioco, il Poggibonsi batte in velocità tra le proteste, la ripartenza di Bigozzi sulla sinistra è micidiale, perde palla e la recupera, nessuno lo ferma né con le buone, né con le cattive, i giallorossi arrivano fino a fondo campo, trovano un rasoterra perfetto in orizzontale verso il secondo palo, dove ancora Bellini, sempre senza avversari attorno, raddoppia. L’Orvietana accusa il colpo e, se si esclude una palla invitante messa da Di Natale in area, dove però non arriva Manoni, non si fa pericolosa. Nella ripresa Rizzolo si gioca prima la carta Marsilii, per Caravaggi, spostando Manoni dietro, poi dentro anche Orchi e Chiaverini. La sostanza cambia di poco, anzi l’ennesima palla persa in attacco dà il via ancora a una ripartenza veloce, stavolta ad opera di Vitiello. Il numero 11 supera Ricci e vede praterie sul lato opposto del campo, cambia gioco ed ecco che ricompare di nuovo Bellini tutto solo, per la clamorosa tripletta personale. È metà secondo tempo e la gara ha già emesso il verdetto. Finirà con altri due gol entrambi di testa da azione da calcio d’angolo: prima di Martucci, poi finalmente di Orchi. Santi nel finale proverà una girata, ben parata da Pacini.

La sconfitta è pesante nel punteggio, ma tra le ultime sei della classifica non vince nessuno. L’occasione per il riscatto si presenterà subito la settimana prossima: a Forte dei Marmi si va a incontrare la terzultima, in un match ormai quasi decisivo, ma servirà un’altra Orvietana. Probabilmente il match sarà anticipato al sabato. Alla fine ad averci visto più lungo di tutti era stato il presidente Biagioli che in settimana aveva fatto suonare più di un campanello di allarme, i sassolini, nemmeno tanto piccoli, che si era tolto dalle scarpe il numero uno biancorosso avevano creato qualche malumore, ma a quanto pare la consapevolezza che le cose non stessero andando per il verso giusto era corretta, visto quello che poi si è visto in campo.

In avvio arrivano subito 2 angoli per l’Orvietana, entrambi con Greco dalla bandierina, ma senza esito, ne arrivano poi due di fila anche per gli ospiti che invece riescono a capitalizzare subito, sul primo c’è una rimessa corta della difesa, sulla quale Mazzoli trova la conclusione che viene deviata ancora in corner, ancora Camilli dalla bandierina, stavolta la palla arriva negli ultimi metri dove Bellini di testa salta abbastanza indisturbato e sblocca il risultato. L’orvietana prova a reagire, ma le azioni terminano spesso ai sedici metri. Al 29’ viene fermato in dubbio fuorigioco Proia, l’orvietana forse ancora ferma a protestare, subisce la ripartenza giallorossa sulla propria fascia sinistra, con Bigozzi che arriva fino in fondo protegge palla, riesce a crossare rasoterra dove sul secondo palo ancora Bellini si fa trovare pronto per la doppietta che vale lo 0-2. L’unica unica palla un po’ pericolosa per l’Orvietana quella che Di Natale riesce a spizzare, ma Manoni viene anticipato davanti al portiere.

Nella ripresa subito dentro Marsilii per Caravaggi. Con Manoni che arretra in difesa. Ma i problemi in fase di attacco invece continuano ad essere sempre i soliti per l’Orvietana. Entrano anche Orchi e Chiaverini, proprio Chiaverini prova a salire sulla sinistra, ma di nuovo come l’Orvietana non riesce a sfruttare le sortite offensive, subisce la ripartenza fatale: parte Vitiello sull’out di destra, Ricci non lo contiene, sul lato opposto del campo c’è di nuovo Bellini, ancora tutto solo che trova la clamorosa tripletta personale. L’Orvietana a questo punto stacca la spina, se mai l’avesse attaccata, arriva un altro corner che batte Camilli, stavolta a saltare senza avversari è Martucci che cala il poker per i giallorossi. Incredibile poi la mischia che si svolge davanti a Pacini alla mezz’ora che descrive il momento nero dell’Orvietana, ci provano almeno in 4 a tirare verso la porta, anche da distanza ravvicinata, ma la palla non entra mai. Anzi è sono i toscani in ripartenza a sfiorare il quinto gol. Un altro corner regala un’ulteriore rete al tabellino di questa gara, stavolta per i padroni di casa, Manoni dalla bandierina, palla sotto porta dove Orchi di testa supera Pacini. La rete dà un po’ di verve ai biancorossi che con Santi prova la girata ben parata in corner da Pacini

Gli schemi sono saltati poco dopo clamorosa l’occasione fallita da Borri, ripartenza in solitaria, poi come arrivato in area spara alle stelle. I minuti finali poco hanno da aggiungere, in una domenica che molto probabilmente già condanna, con mesi di anticipo, ai playout i biancorossi, a patto di non peggiorare ulteriormente il ruolino di marcia.

NOMI E NUMERI

ORVIETANA (4-3-3): Marricchi; Caravaggi (1’st Marsilii), Congiu, Ricci, Lorenzini; Mafoulou, Greco (11’st Orchi), Proia; Manoni, Santi, Di Natale (11’st Chiaverini). A disp.: Rossi, Martini, Labonia, Siciliano, Ciavaglia, Gomes. All.: Rizzolo.

POGGIBONSI (4-3-3): Pacini; Cecconi, Martucci, Borri, Di Paola; Marcucci (19’st Barbera), Mazzolli, Camilli (28’st Gistri) Bigozzi (45’st Rocchetti), Vitiello (19’st Motti), Bellini (26’st Bigica). A disp.: Di Bonito, Cecchi, Barbera, Purro, Martino Coriano. All.: Calderini.

ARBITRO: Spedale di Palermo (Bianchi di Roma 1 – Agostino di Roma 1).

RETI: 13’pt, 30’pt, 13’st Bellini, 23’st Martucci, 36’st Orchi (O)

NOTE: ammoniti: nessuno. Angoli: 7-4. Recupero: 1’+ 4’.




A Ponsacco finisce senza reti e l’Orvietana rimane in zona play-out

La tegola per l’Orvietana si è materializzata alla vigilia, dopo l’ultimo allenamento: un risentimento ha messo ko Greco ed ecco che tutte le prove tattiche della settimana sono andate a carte 48, tanto che Rizzolo ha dovuto rinunciare a tutto ciò che aveva provato in preparazione di questa gara. L’unico reparto che non ne ha risentito è la stata la difesa, davanti a Marricchi è tornato ad operare da titolare Manoni come esterno destro e Ricci, che tornava dopo la squalifica. Confermati Congiu e Lorenzini. A centrocampo è toccato ad Orchi mettersi al posto di Greco, con ai suoi lati Proia e Mafoulou. Davanti, accanto a Santi, operano Fabri e a sorpresa Gomes. Il Ponsacco conferma la formazione che aveva sbancato Piancastagnaio una settimana prima.

Si è giocato su un campo pesantissimo, con zone al limite della praticabilità, fortuna che la pioggia ha cessato di cadere per tutta la durata del match, altrimenti sarebbe stato difficile portare a termine la gara. In queste condizioni di calcio se ne è visto pochissimo, quasi impossibile giocare palla a terra, rimbalzi irregolari e in certe zone pallone che non riusciva a rotolare. Gara di lotta, di fatica, alla fine però l’Orvietana, a parte un tiro strozzato di Fabri in avvio e un colpo di testa nel finale di Marsilii, non riesce quasi mai a spaventare il Ponsacco. Ci vuole invece un Marricchi in grande spolvero almeno in tre occasioni: sull’ex Brondi e soprattutto su Silveri a dieci dal termine del primo tempo, uno scatto in tuffo a salvare un gol che sembrava fatto, Marricchi si ripeterà poi nel finale. Proprio gli ultimi minuti del primo tempo l’Orvietana ha rischiato, con tre corner consecutivi concessi e molta difficoltà nel ripartire.

Nella ripresa, subentrata anche la fatica, la gara non ha avuto emozioni fino al minuto 27 quando Bardini, già ammonito, viene punito per una simulazione in area: Ponsacco in dieci e Orvietana che sembra poterne approfittare, ma la superiorità dura appena dieci minuti, Stampete appena entrato reagisce in modo scorretto e si becca il rosso diretto. Ormai è una lotta nel fango più che una gara di calcio, arrivano vari cambi, ma la sostanza non cambia. La gara si innervosisce di nuovo allo scadere: pugno in volto a palla distante di De Vito, altro neo entrato, a Ricci e Ponsacco in nove. Si scaldano gli animi, sia in campo che in tribuna. Il nervosismo però pare far bene ai padroni di casa che, sebbene in nove, guadagnano una punizione nel recupero, palla in area e serve un’altra parata di Marricchi per lasciare la porta inviolata.

Il pareggio lascia l’Orvietana in zona playout, domenica prossima arriverà ad Orvieto il Poggibonsi, sconfitto in casa contro il Grosseto in questa giornata.

NOMI E NUMERI

MOBILIERI PONSACCO (5-3-2): Fontanelli; Bologna (35’st Fasciana), Milani (22’st De Vito), Grea, Regoli, Fisher; Brondi, Bardini, Borselli (44’st Innocenti); Sivieri (39’st Matteoli), Nieri (22’st Panattoni). A disp.: Falsettini, Italiano, Milli, Mogavero. All.: Bozzi.

ORVIETANA (4-3-3): Marricchi; Manoni, Congiu, Ricci, Lorenzini; Mafoulou, Orchi (25’st Stampete), Proia; Fabri (15’st Marsilii), Santi (35’st Labonia), Gomes (25’st Di Natale). A disp.: Rossi, Ciavaglia, Siciliano, Pelliccia, Chiaverini. All.: Rizzolo.

ARBITRO: L. Graziano di Rossano (A. Masciello di Ravenna – J. B. Nkenkeu Teulem di Parma).

NOTE: espulsi: Bardini (MP) al 17’st per doppia ammonizione, Stampete (O) al 27’st per comportamento scorretto e De Vito (MP) al 45’st per comportamento violento. Ammoniti: Brondi (MP); Orchi e Congiu (O). Angoli: 10-5. Recupero: 2’+4’.