“Il pensiero – Studium Civitatis” è la nuova associazione culturale e di impegno civile “per capire e decidere liberamente”

23 persone di diversa provenienza territoriale e di diversa esperienza professionale e orientamento culturale si sono riunite in Orvieto e hanno dato origine ad una nuova associazione con il nome non casuale de “Il Pensiero – Studium Civitatis” allo scopo di contrastare l’impoverimento culturale e contribuire alla diffusione dello spirito critico e della responsabilità civica.

Ne sono soci fondatori: Giancarlo Armenia, Franco Raimondo Barbabella, Fausto Barberani, Maria Virginia Cinti, Maurizio Conticelli, Giuseppe De Ninno, Daniele Di Loreto, Luciano Dottarelli, Carlo Febbraro, Andrea Fora, Dante Freddi, Vincenzo Fumi, Massimo Gnagnarini, Francesco Paolo Li Donni, Silvio Manglaviti, Gian Luigi Maravalle, Fairouz Mohammedi, Stefano Moretti, Massimo Rosmini, Marco Sciarrini, Stefano Talamoni, Luciana Vergaro, Berta Zappitello.

Il nome spiega la cosa. “Il Pensiero”, perché la grande questione del tempo che viviamo non è tanto e solo il diritto alla conoscenza, il “conoscere per deliberare” einaudiano troppo spesso negato, quanto piuttosto la necessità di andare oltre l’apparenza, di sviluppare lo spirito critico, approfondire per capire e decidere liberamente.

“Studium Civitatis”, perché “studium” fin dalle origini medievali, quando designò il sapere laico e libero delle università, indica il luogo in cui la conoscenza si forma nel rapporto dialettico tra chi sa e chi vuole sapere, e “civitatis” specifica studium sia in senso soggettivo che oggettivo, cioè indica sia che il luogo ideale della riflessione è la città, sia che i protagonisti attivi della riflessione sono i cittadini.

Non una associazione dunque che ripropone ruolo e attività che altri svolgono egregiamente, ma una che invece vuole coprire spazi non coperti: la cura dei bisogni culturali di una società depredata dei saperi che servono a capire il mondo e la vita, la stimolazione del civismo attivo insieme alla competenza e alla responsabilità delle classi dirigenti.

Si rivolge particolarmente ai giovani, studenti e no, cui è affidata la futura responsabilità sociale e che oggi con tutta evidenza hanno bisogno di saperi che vanno oltre la preparazione scolastica anche quando egregiamente somministrata. Si rivolge però anche al cittadino maturo che sente di non avere strumenti culturali adeguati al mondo che cambia o semplicemente pensa che sia bene confrontarsi con le novità. Agisce fuori dagli ambienti deputati alla formazione ma ne può rappresentare un supporto e un alleato.

Si pone all’interno del terzo settore. Nasce con il più autentico spirito di servizio e di collaborazione, con le istituzioni, con il mondo della scuola, con le altre associazioni. Nasce ad Orvieto ma guarda oltre la città e il territorio, sia orvietano che regionale.

Ricoprono le cariche statutarie provvisorie: Franco Raimondo Barbabella, presidente; Stefano Talamoni, vice presidente e segretario; Carlo Febbraro, tesoriere. Ora si apre la fase delle iscrizioni, poi seguirà quella della definizione degli organismi regolarmente eletti dall’assemblea e della presentazione del programma di attività.

Speriamo di essere all’altezza degli impegni che prendiamo. Certo metteremo a disposizione le migliori competenze e tutta la nostra passione civile.