Quando si ignorano le più elementari regole della democrazia

La richiesta rivolta da alcuni componenti di Proposta Civica al consigliere eletto Daniele Di Loreto di dimettersi, avendo scelto di confluire nel gruppo misto, ignora le più elementari regole della democrazia, a cui del tutto impropriamente fa richiamo. Aldilà delle insinuazioni sul piano personale – che suonano più ridicole che offensive, francamente – è noto che il consigliere è nel pieno diritto di agire secondo i propri convincimenti, non essendo tenuto a rispettare alcun vincolo di mandato. Inoltre, la ricostruzione della vicenda tutta di Proposta Civica, come è emersa all’indomani del voto e delle polemiche che ne sono scaturite, comporta di dover prendere atto di una spaccatura netta tra i candidati ed i sostenitori di questo movimento. E se volessimo attribuire con precisione i 1351 voti complessivamente raccolti all’uno o all’altro gruppo di candidati e sostenitori si potrebbe verificare per paradosso un rovesciamento dei ruoli.

Chi usurpa che cosa? La democrazia non è in pericolo perché Daniele Di Loreto, primo consigliere eletto per numero di voti, decide legittimamente e coerentemente di rimanere in Consiglio comunale uscendo dal movimento che ha deluso le aspettative sue e di molti altri. È in pericolo, al contrario, se qualcuno pensa di metterlo a tacere. E con lui i moltissimi Orvietani che hanno con fermezza e in modo aperto manifestato il loro dissenso per le scelte di Proposta Civica, pur avendola votata.

A ben guardare, a questo punto, forse è proprio Proposta Civica che dovrebbe chiedersi chi realmente rappresenta.

Fairouz Mohammedi – Emanuela Leonardi – Davide Orsini – Simone Orsini – Patrizia Pelorosso – Carlo Tonelli – Sandro Tonelli – Daniela Tordi