Polemiche in Regione sulla trasparenza delle liste d’attesa. La proposta M5S respinta da Fratelli d’Italia e Lega

In Umbria, la trasparenza riguardo alle liste d’attesa sanitarie è diventata oggetto di accesi dibattiti politici. Il Movimento 5 Stelle ha proposto di pubblicare tutti i dati relativi alle prescrizioni mediche per ogni esame, non limitandosi a quelli pervenuti al Centro Unico Prenotazioni (CUP). Tuttavia, la proposta è stata bocciata da Fratelli d’Italia e Lega, suscitando reazioni forti.

“Esami impossibili da prenotare, liste d’attesa interminabili: questa è la realtà drammatica della sanità umbra, sotto gli occhi di tutti. Ma cosa teme la destra? Perché vuole trattenere questi dati? Quante persone rinunciano immediatamente al servizio sanitario pubblico di fronte all’impossibilità di prenotare una prestazione, prima ancora che vengano registrate dal sistema?” dichiara il consigliere regionale del M5S, Thomas De Luca. L’obiettivo della proposta respinta era abbattere le liste d’attesa, recuperare le prestazioni e garantire un’offerta sanitaria adeguata. De Luca aveva presentato un emendamento al Documento di Economia e Finanza Regionale della Regione Umbria, proponendo un sistema di monitoraggio più efficace delle liste d’attesa.

Il sistema proposto avrebbe incluso una presa in carico del paziente dal giorno dell’emissione della prescrizione medica, sia per le prenotazioni telefoniche sia per quelle effettuate tramite sportello. De Luca spiega: “In questo modo, avremmo ottenuto un monitoraggio più affidabile della situazione effettiva delle liste d’attesa. L’emendamento mirava a migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni attraverso la verifica degli specialisti e il monitoraggio delle azioni previste dal Piano straordinario della Task force regionale per il governo delle liste d’attesa.” Un’inchiesta del Corriere della Sera ha recentemente evidenziato falle nel sistema di monitoraggio in alcune regioni, evidenziando che i tempi di attesa monitorati non tengono conto della prima chiamata del paziente al CUP per prenotare, ma solo della seconda chiamata, quando viene effettivamente fissato l’appuntamento.

“Se i dati reali sulle liste d’attesa non saranno forniti, siamo pronti ad occupare il consiglio regionale,” conclude De Luca. La questione della trasparenza nei confronti delle liste d’attesa in sanità rimane aperta e controversa in Umbria.