Il quadro esposto, anzi, no l’affresco, perché in origine questo era il “Bambin Gesù delle Mani” di Pinturicchio, emoziona. Rapisce lo sguardo prima di riuscire a scattare un foto o a leggere la storia complessa, piena di intrighi e affascinante. Un solo quadro che racchiude tutto Pinturicchio, il suo stile, e si porta dietro il suo carico di storia, come quelle mani che “appaiono” intorno al Bambin Gesù o quell’oro che, andando a studiare, arriva direttamente dalle Caravelle di Colombo tornate dalle Americhe nel 1492.
L’audio della presentazione non è dei migliori per alcuni problemi tecnici ma è comunque molto interessante ascoltare il racconto di Andrea Margaritelli, presidente della Fondazione Guglielmo Giordano e di Franco Ivan Nucciarelli, docente all’Università di Perugia ma soprattutto colui che ha ricostruito il “giallo” dell’affresco diventato quadro per noi profani.