Per la settimana europea dei parchi appuntamento il 23 maggio alla Riserva Naturale di Monte Rufeno con “Il Paglia racconta…”

Nell’ambito delle iniziative Regione Lazio per la settimana Europea dei Parchi (Sabato 20 – Domenica 28 Maggio), la Riserva Naturale Monte Rufeno (sala Chico Mendes) ospiterà martedì 23 maggio alle 10 l’evento “Il Paglia racconta….” progetto realizzato con il contributo per i contratti di fiume della bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi. Interverranno la sindaca di Acquapendente Alessandra Terrosi il sindaco di Proceno Roberto Pinzi, la dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo Leonardo da Vinci di Acquapendente Luciana Billi ed il direttore della Riserva Naturale Massimo Bedini. Presenteranno i lavori i ragazzi della Scuola Secondaria di II° grado dell’Istituto Omnicomprensivo “Leonardo Da Vinci” di Acquapendente (indirizzo chimico coinvolti in attività di monitoraggio delle qualità delle acque del fiume Paglia) e quelli della Scuola Secondaria di I° grado dello stesso Istituto impegnati nello studio dell’ecosistema fiume e nella valorizzazione del fiume Paglia. Il percorso è iniziato il 14 Febbraio 2020 quando la Regione Lazio ha presentato i risultati del bando per il finanziamento regionale dei contratti di fiume. 21.000 € per il tratto che attraversa Acquapendente e Proceno che ha garantito un riallineamento parallelo a quanto realizzato sul versante umbro proponendo le stesse modalità di attuazione. Il tutto coordinato ed attuato da Alta Scuola che in nome e per conto dei due Comuni ha presentato il progetto.

Si è iniziato con quattro tavoli di lavoro, per poi passare ad una fase conoscitiva nella quale ai due Comuni si sono affiancati i cosiddetti stakeholders: Autorità di Distretto, Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Arpa Lazio, Consorzio Alto Paglia, associazioni di categoria, Legambiente, Italia Nostra, WWF, i responsabili gestione SIC media Valle del Paglia, Riserva Naturale Monte Rufeno, Enti locali. Si è arrivati poi alla definizione di un documento strategico e poi al Programma d’Azione di oltre 40 punti. Una delle linee di contatto è la volontà di consentire una analisi ed una condivisione partecipata di soluzioni strategiche, interventi ed azioni condivise. Del tutto alternative al paventato invaso sull’Alfina per la mitigazione delle piene. Definito metodo giusto per operare in un territorio dall’ecosistema delicato, è anche una rappresentazione di contrarietà a grandi opere che sprecano risorse ingenti e producono impatto ambientale devastante.