Osservatorio del turismo, la sindaca, “sempre aperti e disponibili ad accogliere proposte costruttive”

Si è riunito lunedì 11 settembre presso la Sala delle Quattro Virtù del Comune di Orvieto l’Osservatorio permanente sulla tassa di soggiorno. Presenti il sindaco e assessore al Turismo, Roberta Tardani, l’assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo, il personale responsabile dell’Ufficio Turismo, dell’Ufficio Tributi e del Suape del Comune di Orvieto, i rappresentanti di ConfcommercioFederalberghiConfindustria e Abba.

La riunione è stata l’occasione per fare il punto sulle politiche turistiche del Comune di Orvieto, analizzare le ultime statistiche diffuse dall’assessorato regionale al Turismo e organizzare la partecipazione dell’amministrazione comunale, in collaborazione con gli operatori del settore, al TTG di Rimini in programma dall’11 al 13 ottobre prossimi.

In base agli ultimi dati disponibili, anche nei primi sette mesi del 2023 la città di Orvieto si conferma la terza destinazione dell’Umbria con 81.847 arrivi e 146.828 presenze dietro ad Assisi e Perugia. Nel periodo gennaio-luglio 2023 si registra un +12,4% di arrivi e +8,8% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2022, gli ingressi al Pozzo di San Patrizio da gennaio ad agosto 2023 sono stati 187.895 ovvero +7,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, anno del record di visitatori, e +23% rispetto al 2019. Stesso trend anche per l’altro monumento di proprietà del Comune di Orvieto, la Torre del Moro, che da gennaio a giugno 2023 ha registrato 17.524 ingressi (+22% rispetto al 2022 e +7,5% rispetto al 2019). Aumento di oltre il 20% rispetto al 2022 anche per le vendite di Carta Unica (9.032), crescono gli incassi dalla tassa di soggiorno, che nel 2022 ha fatto registrare numeri superiori al 2019, e dei parcheggi.

Nel comprensorio Orvietano, nei primi sette mesi del 2023, si registrano 108.830 arrivi e 224.874 presenze+11,5% e +9,5% rispetto allo stesso periodo del 2022Flessione del 9,5% negli arrivi e del 5,6% delle presenze rispetto all’analogo periodo del 2019 condizionato dalle minori presenze degli stranieri nelle strutture alberghiere non del tutto mitigato dall’aumento di turisti italiani e stranieri nelle strutture extralberghiere.

I dati consolidano l’importante crescita registrata lo scorso anno – afferma il sindaco di Orvieto e assessore al Turismo e Cultura, Roberta Tardani – e tutti i principali indicatori evidenziano un aumento rispetto al 2022 e il ritorno ai livelli del 2019, anno pre pandemia. E’ il frutto di un’azione di sistema che abbiamo messo in atto sin dall’inizio, di investimenti in nuovi progetti, nella digitalizzazione di prodotti e servizi turistici, nella promozione e in un calendario unico di eventi che potesse aumentare l’attrattività della città destagionalizzando anche i flussi. Oggi, contrariamente al passato e a quanto hanno sempre lamentato le associazioni di categoria, gli introiti della tassa di soggiorno vengono interamente destinati alle politiche turistiche e culturali che comprendono, tra le altre cose, il sostegno e la co-organizzazione di importanti eventi, la promozione anche attraverso le produzioni cinematografiche, e pure interventi strutturali come i recenti lavori di messa in sicurezza al Pozzo di San Patrizio o per la nuova strumentazione tecnologica in arrivo per Palazzo del Popolo, non più solo un centro congressi ma un palazzo degli eventi che promuoveremo come tale al prossimo TTG di Rimini“.

Sono tornati gli stranieri, con un aumento del 30% di arrivi e del 20% di presenze – prosegue – sono tornati i gruppi come testimonia anche il dato delle vendite di Carta Unica per la quale crescono gli acquisti on line, ci sono importanti investimenti privati nel settore della ricettività che rappresentano un segnale importante per il tessuto economico cittadino e siamo convinti aumenteranno la qualità dei servizi intercettando fasce di turisti di più alto livello. Dopo un leggero aumento negli ultimi due anni e un leggero calo in questi primi sette mesi del 2023 – aggiunge – la permanenza media è sostanzialmente stabile con variazioni decimali in valore assoluto: in pratica un giorno e mezzo per gli italiani e poco più di due giorni per gli stranieri. Questa è sempre stata una criticità del nostro territorio, anche per la posizione geografica, ma questa amministrazione comunale ha iniziato a intervenire sin dall’inizio del mandato non solo cambiando la narrazione della città e promuovendo i luoghi e i siti meno conosciuti ma anche predisponendo progetti, come Orvieto Experience che presenteremo a ottobre al TTG di Rimini e successivamente in un educational che si svolgerà in città, che punta sulle esperienze legate all’enogastronomia e all’artigianato in tutto il territorio. Esperienze che potremmo poi implementare ampliandole al settore outdoorbenessere e wedding. Nel corso della riunione dell’Osservatorio abbiamo avuto modo di confrontarci con le associazioni sui primi risultati dei controlli sull’abusivismo nel settore extralberghiero, abbiamo ascoltato e recepito i loro suggerimenti per migliorare alcuni aspetti a partire dal servizio taxi e di una segnaletica più efficace per l’utilizzo della mobilità alternativa, restiamo aperti e disponibili ad accogliere proposte nel solco di una partecipazione costruttiva che ha già visto il coinvolgimento di tutti gli stakeholder nei progetti sin qui portati avanti. Siamo assolutamente convinti – conclude – che il turismo per il nostro territorio sia una risorsa, non certo la sola ma una delle principali leve, se governato e indirizzato come stiamo cercando di fare in sinergia con la Regione dell’Umbria, gli operatori del settore e i privati”.