Nomi, ipotesi e possibili sorprese in attesa della prima seduta del consiglio comunale

In attesa che venga ufficializzata la data del primo consiglio comunale cerchiamo di mettere ordine e speculare su nomi e cariche.  Sono tutte ipotesi e tali restano fino all’eventuale ufficialità ma il toto-assessori, sembra interessare tanti cittadini.

Partiamo, come sempre, dalle certezze.  Roberta Tardani ha vinto di meno di 200 voti, ma ha vinto e in democrazia si rispetta sempre la scelta dell’elettorato.  In tempi non sospetti, esattamente alla conferenza stampa di fine/inizio anno, la stessa sindaca aveva indicato la squadra di assessori come vincente e da non cambiare.  Le urne hanno riportato l’esclusione di quasi tutti gli assessori candidati a parte Mazzi, tecnico, e Luciani che, invece, ha avuto un successo personale forse anche oltre le sue personali attese. 

La seconda certezza riguarda Stefano Spagnoli che, convertitosi sulla via di Damasco, ha ottenuto 221 preferenze con Fratelli d’Italia che è cresciuto ma non come preventivato.  Rimangono scolpite le dichiarazioni non proprio delicate del candidato sindaco Spagnoli sull’incapacità di Roberta Tardani nel governare la città e del successivo duello scritto tra Olimpieri e lo stesso Spagnoli.  Le dichiarazioni, tra l’altro, mai smentite, salvo la candidatura con Fratelli d’Italia da parte di Spagnoli.

Fin qui le certezze, ora passiamo alle ipotesi. 

La squadra è in realtà tutta da costruire visti i risultati delle urne.  Gli emissari del primo partito dell’alleanza hanno avanzato la richiesta di tre assessorati, ma a vincere la “gara” è stata la lista “civica” di Tardani con poco più del 22%. E allora?  L’unica promessa è quella del vice-sindaco a Spagnoli anche se qualche avances arriva anche da altri considerati fedelissimi della sindaca.  Nomi? Il recordman delle preferenze potrebbe essere uno dei papabili, anche per accontentare la Lega.  Un altro fedelissimo però scalpita, Gionni Moscetti, sempre accanto a Tardani anche ai tempi dei dissapori con la Lega.  C’è poi da leggere bene le preferenze per capire chi entra nel caso in cui si dovesse pescare tra gli eletti per la giunta.  Per lo sport potrebbe essere una bella sfida tra l’ultimo degli eletti della lista Tardani e il primo degli esclusi, assessore uscente.   

Anche per le quote rosa la lista è lunga.  Potrebbe esserci la conferma di Alda Coppola che però si è fermata a 71 preferenze.  Potrebbe entrare Beatrice Casasole oppure una new entry, sempre accanto alla sindaca durante la campagna elettorale, docente di scuola media e impegnata in varie associazioni cittadine.  In stand-by c’è Andrea Scopetti con le sue 92 preferenze che incrocia le dita e spera nella chiamata di due tra Casasole, Moscetti, Panzetta e Moscatelli per entrare in consiglio.

Il capitolo Forza Italia è apparentemente semplice.  Ancora una volta il fedelissimo Pizzo dovrebbe essere ripescato nonostante le poche preferenze ottenute.  Rimane in bilico l’usato sicuro Gialletti che, in alternativa sarebbe pronto alla “sua poltrona” di presidente del consiglio comunale, ma di questo ne parleremo più avanti.  Alla finestra Roberto Meffi, nel 2019 sconfitto nella guerra fratricida dentro Forza Italia proprio da Tardani e ora pronto all’ingresso nel caso in cui l’ex-compagno Gialletti scelga di entrare in giunta. 

Molto complessa la situazione dentro Fratelli d’Italia.  A parte Spagnoli in corsa ci sarebbero un ex-consigliere votatissimo la volta scorsa e la prima delle non-elette, Sabrina Mandolini.  Il punto di caduta potrebbe arrivare con due assessori a Fratelli d’Italia ma con una rosa di nomi più ampia all’interno della quale possa scegliere liberamente Tardani.

Infine c’è la presidenza del consiglio che tutti danno per sicura per Gialletti, ma non sono da escludere sorprese o per la Lega o per il consigliere di lungo corso Olimpieri, magari in cambio di un assessorato da sacrificare per la lista civica e accontentare FDI.

Appuntamento alla prima seduta di consiglio con tutte le cariche ufficiali.