Morto Luciano Porcari, “il dirottatore”

Mercoledì 13 dicembre si è spento Luciano Porcari, all’età di 84 anni, per cause naturali. La sua vita, pervasa da episodi rocamboleschi, gli ha conferito una fama internazionale.

Il punto culminante della sua esistenza controversa risale al 1977, quando Porcari dirottò un Boeing della compagnia Iberia, sostenendo di essere in possesso di una bomba. Costrinse il pilota a volare per cinque giorni sopra Africa ed Europa, percorrendo 50.000 chilometri prima che l’aereo esaurisse il carburante. L’obiettivo era ottenere che la figlia potesse vivere in Italia con lui Già nel luglio del 1972, Porcari aveva tentato di uccidere la moglie con diversi colpi di arma da fuoco, senza successo. L’arsenale fittizio con cui Porcari aveva minacciato l’equipaggio si rivelò essere una bottiglia di champagne, offerta ai passeggeri al termine dell’incubo. Fu arrestato all’aeroporto di Zurigo e trascorse 10 anni di carcere.

Nel carcere di Orvieto, Porcari costruì un prototipo di auto da Formula Uno. Negli stessi anni, fece parlare di sé scrivendo un memoriale in cui suggeriva possibili piste investigative per l’omicidio di Simonetta Cesaroni a Roma nel 1990, e per il duplice delitto di Ferrazzano, in Molise, nel 2005 di cui fu autore Angelo Izzo, uno dei protagonisti delle violenze e dell’omicidio del Circeo nel ’76. Entrambi i documenti furono ignorati dagli inquirenti.

Nel 1994, Porcari compì un altro tragico gesto: raggiunse la casa dei suoceri a Castel Viscardo, sparando a bruciapelo alla madre della compagna, Lina Tiracorrendo, e uccidendo successivamente la moglie Roberta Zanetti. Per questo crimine, venne inizialmente condannato all’ergastolo, poi a 26 anni di reclusione dopo una revisione della pena.

Nel maggio 2015, dopo aver scontato 21 anni, Porcari fu scarcerato e posto in libertà vigilata. Nonostante ciò, nel giugno successivo, si allontanò, perdendo le proprie tracce. Fu rintracciato presso il Lago di Bolsena e nuovamente arrestato. La sua morte chiude un capitolo oscuro e controverso nella storia criminale di Orvieto, lasciando dietro di sé una serie di eventi che hanno profondamente segnato il passato della città.

ENGLISH VERSION

LUCIANO PORCARI, THE HIJACKER, PASSES AWAY

Orvieto mourns the passing of Luciano Porcari, who gained notoriety as a hijacker, and later for his involvement in tragic events. Porcari, aged 84, entered the annals of history for orchestrating one of the longest airplane hijackings ever recorded.

The somber tale of Luciano Porcari commenced in 1972 when his wife fell victim to an assassination attempt in Ivory Coast. Though she survived gunshot wounds inflicted by her husband, Porcari would later, in February 1994, commit the heinous act of murdering her. The motive for this crime appeared to be connected to a court decision stripping him of custody of their daughter, who had been entrusted to the mother after the couple’s separation.

Porcari’s story reached its zenith in July 1977 when he hijacked an Iberia Airlines Boeing. The hijacking, with routes from Abidjan to Turin, Warsaw, and Zurich, lasted for five days, during which he held passengers and crew hostage. Threatening the presence of a bomb on board, he compelled the pilot to fly approximately 50,000 kilometers until the fuel was depleted, eventually leading to his capture.

Sentenced to 21 years in prison, Porcari served his term in the Orvieto prison, maintaining a threatening demeanor not only towards the relatives of his murdered wife but also towards the magistrates involved in the case.

His death marks the end of a dark and controversial chapter in criminal history, leaving behind a series of events that profoundly impacted Orvieto’s past.