Le notti apparentemente sicure a Orvieto tra la mancanza di agenti, poche telecamere e disagio giovanile

Le sere del week-end iniziano a essere costellate da episodi che nelle grandi città verrebbero classificate di ordinaria amministrazione, ma in una realtà piccola come quella di Orvieto destano un certo allarme sociale.  Nulla di trascendentale ma non per chi subisce.  I giardini della Confaloniera che affacciano sulla valle, la sera sono una piccola terra di nessuno.  Spesso ci sono ragazzi che scherzano innocentemente, che bello, ma in altri casi non sono così tranquilli.  E una scazzottata ogni tanto non guasta, come quella avvenuta alcune sere fa che ha visto protagonisti un gruppetto di ragazzi, la gran parte ancora minorenni, aggredirne un altro e conciarlo per le feste. 

Nella notte tra venerdì 22 e sabato 23 nuovamente un parabrezza sfondato in Piazza Vivaria.  Si spera nelle telecamere, tra quelle del Comune e quelle di qualche privato, per riuscire a beccare i responsabili.  E poi ricordiamo i tanti episodi degli ultimi mesi a partire dal lancio di blocchetti di cemento sulle auto dalla rupe, i danneggiamenti in molte zone del centro storico e i furti.

Le apparenti notti tranquille di Orvieto lo stanno diventando sempre meno e il segnale che l’età media dei protagonisti di atti di teppismo, bullismo e simili, si stia abbassando la dice lunga su una “crisi dell’adolescenza” che si sfoga anche in modo illegale.  A far da corollario la gran quantità di bottiglie e bicchieri lasciati in ogni angolo quasi a voler sottolineare, “qui ci sono passato!”. Le indagini partono con le denunce e le forze dell’ordine lavorano di continuo per cercare di prevenire ma manca il personale e di notte una pattuglia serve l’intero territorio comunale per ogni tipo di richiesta.  Il sistema di sorveglianza video è a macchia di leopardo non prevede un controllo attivo h24, quindi è utilizzabile, laddove presente, esclusivamente come strumento d’indagine una volta compiuto il reato, senza prevenzione.

Le forze disponibili, quindi, non sono tantissime, e il ruolo di famiglia e scuola diventa determinante per cercare di prevenire, discutere, comprendere il disagio prima che abbia reazioni violente e sopra le righe.  Senza la collaborazione di tutti, ognuno nel suo ambito, e senza una collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti le notti anche a Orvieto rischiano di diventare meno sicure.

ENGLISH VERSION

SEEMINGLY SAFE NIGHTS IN ORVIETO AMIDST A LACK OF POLICE, FEW CAMERAS AND YOUTH DISCOMFORT

The weekend evenings are starting to be marked by incidents that, in large cities, would be classified as ordinary occurrences but in a small reality like Orvieto, they raise a certain level of social alarm. Nothing transcendental, but definitely impactful for those who experience it. The Confaloniera gardens overlooking the valley in the evening become a small no-man’s land. Often, there are youngsters innocently joking around, which is nice, but in other cases, it’s not as peaceful. An occasional scuffle doesn’t hurt, like the one that took place a few evenings ago, involving a group of youngsters, mostly minors, assaulting another and leaving him injured for the holidays.

During the night between Friday, the 22nd, and Saturday, the 23rd, another windshield was smashed in Piazza Vivaria. Hopes are on the surveillance cameras, both those owned by the Municipality and private ones, to identify the culprits. And then, we remember the many incidents from recent months, starting from throwing cement blocks onto cars from the cliff, damages in many areas of the historic center, and thefts.

Orvieto’s seemingly peaceful nights are becoming less so, and the signal that the average age of those involved in acts of hooliganism, bullying, and the like is decreasing speaks volumes about an “adolescent crisis” finding illegal outlets. As a corollary, the large quantity of bottles and glasses left in every corner seems to emphasize, “I was here!” Investigations begin with complaints, and law enforcement works continuously to try to prevent, but there is a shortage of personnel, and at night, a patrol covers the entire municipal territory for any type of request. The video surveillance system is sporadic and does not involve active 24/7 monitoring, so it can only be used, where present, as an investigative tool once the crime has been committed, without prevention.

The available forces, therefore, are not very numerous, and the role of family and school becomes crucial to try to prevent, discuss, and understand discomfort before it has violent and over-the-top reactions. Without the collaboration of everyone, each in their own sphere, and without collaboration among all involved parties, even in Orvieto, nights risk becoming less safe.