La modernità di una proposta civica

È notizia di poche ore fa che il Governo ha congelato i tagli ai comuni destinatari di fondi PNRR per non creare malcontento tra i sindaci e candidati amici in vista delle elezioni amministrative. Sappiate cari Orvietani che dopo le elezioni i tagli del governo arriveranno comunque. Per Orvieto non sarà un dramma visto che l’amministrazione uscente di fondi PNRR ne ha intercettati veramente pochi. La vicenda però è significativa perché mette a nudo tutti i limiti delle amministrazioni che vantano legami coi partiti nazionali: invece di ricevere trattamenti di favore e di essere ascoltati con maggiore attenzione, il più delle volte i sindaci di questo o quel partito devono obbedire a indicazioni imposte dall’alto. È quanto avvenuto ad Orvieto negli ultimi cinque anni in tema di trasporti e di sanità, per esempio. Quali vantaggi ha ricevuto la città dall’avere giunte comunali di sinistra e di destra in linea con i partiti alla guida delle Regione? I nostri servizi sanitari ed i trasporti sono forse migliorati? Sembra proprio di no, anzi sono peggiorati. E a nulla valgono le passerelle orvietane di ministri, deputati, e segretarie nazionali, che molto semplicemente vengono “in periferia” a chiedere i voti per le elezioni europee.

Proposta Civica e Città in Movimento non sono legati ad alcun partito e non perché siano contro i partiti organizzati, al contrario, ma perché questi ultimi non hanno saputo interpretare le esigenze dei cittadini, costruire il consenso attorno a proposte organiche, e amministrare sulla base di una visione chiara dei problemi.

Questa campagna elettorale che ci vede impegnati da mesi è stata scandita dal protagonismo delle associazioni di categoria e di cittadini che hanno organizzato incontri e confronti con i candidati e le candidate, ponendoci domande su come vogliamo costruire l’Orvieto di domani. Tutto questo fermento e questa inquietudine da un lato è un fatto positivo, perché significa che la città e il suo territorio hanno ancora un po’ di vitalità. Dall’altro lato questo ci segnala che c’è profonda insoddisfazione per come Orvieto è stata amministrata.

La modernità della nostra proposta civica consiste nel fatto che essa è costruita da cittadini e da cittadine che hanno deciso di prendere in mano il loro destino, che si sono imposti un metodo di lavoro per risolvere i problemi rimasti irrisolti e per rispondere a bisogni finora ignorati. Noi non chiediamo i voti per scalare posizioni di partito, per arrivare poi a ricoprire cariche pubbliche in regione o a livello nazionale. Vogliamo amministrare solo questa città e lo vogliamo fare bene perché noi stessi siamo cittadini di Orvieto e vogliamo che la nostra città sia migliore. Contiamo sulla forza delle nostre proposte che nascono dal confronto con giovani, anziani, professionisti, residenti dei borghi e delle frazioni, operatori sanitari e pazienti, pendolari, studenti e lavoratori.

Per risolvere i problemi bisogna prima identificarli e conoscerli, serve umiltà e lavoro. Quindi abbiamo utilizzato i saperi che avevamo a disposizione e abbiamo chiesto ad esperti dei vari settori di darci una mano a studiare soluzioni adeguate. Le nostre proposte rispondono alle esigenze reali del territorio, non facciamo annunci dell’ultimo minuto pensati per prendere voti. Tra l’altro i cittadini capiscono la differenza e si chiedono come mai personaggi politici di lungo corso che hanno amministrato la città per molto tempo si riducono a promettere proprio a ridosso delle elezioni ciò che non sono stati in grado di realizzare per anni? La direzione della nostra proposta civica è solo la volontà di dare un futuro migliore a noi tutti, se i nostri concittadini ci daranno la possibilità di governare Orvieto.