Il TAR respinge tutti i ricorsi, il parco eolico “Phobos” sull’Alfina non viola le regole

Ricorsi, firme raccolte e comitati non sono bastati per fermare il progetto Phobos sull’Alfina. Il Tar dell’Umbria ha infatti bocciato tutti i ricorsi mettendo così la parola fine alla speraanza di vedere almeno ripensato il progetto che prevede 7 mega pale eoliche e stazione elettrica a Castel Giorgio.

E’ una sconfitta per le associazioni ambientali e per i residenti nell’area interessata, tra Orvieto e Castel Giorgio. I ricorrenti hanno insistito su varie questioni, a partire dalla questione primaria, il vento, che non sembrerebbe essere continuo a con la forza necessaria per giustificare un impianto di tal fatta. Sempre secondo i residenti c’è anche la questione ambientale e la perdita di valore di immobili e terreni.

Il progetto “Phobos” ha come committente, RWE – RENEWABLES ITALIA con sede in Roma, una Srl a socio unico, la progettazione è stata affidata a News Developments, società di Cosenza per servizi di ingegneria integrata e a Vamirgeoind (Ambiente, Geologia, Geofisica) di Palermo.  Il progetto di impianto eolico per 7 areogenetarori (le pale eoliche) da 6 MW ciascuno, da realizzarsi tre a Castel Giorgio su terreni di proprietà dell’Opera del Duomo e quattro a Orvieto su terreni di privati cittadini. IL progetto è sempre in valutazione e ora con laa sentenza del TAR potrebbe anche subire un’accelerata. fatte salve eventuali altre richieste da parte del Ministero o attualizzazioni e variazioni da parte del committente.