Il ritorno del sovranismo al Forum di Orvieto con Gianni Alemanno

In un contesto geopolitico sempre più complesso e multipolare, il sovranismo torna al centro del dibattito politico. Dopo i recenti risultati delle elezioni europee e con una possibile vittoria di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali statunitensi, la formula sovranista sembra guadagnare terreno a livello internazionale. Tuttavia, in Italia, manca un vero partito sovranista, con Fratelli d’Italia che ha virato verso una posizione conservatrice e la Lega di Matteo Salvini alle prese con una fase di riorganizzazione politica.

Per discutere queste tematiche, il tradizionale Forum di Orvieto, che da anni ospita eventi culturali della destra sociale, è stato dedicato a un confronto aperto sui principali problemi del Paese, in relazione al contesto europeo e internazionale. Gianni Alemanno, segretario nazionale del Movimento Indipendenza, ha presentato in un video l’evento, previsto dal 26 al 28 luglio.

Polemiche e dibattiti accesi

Non sono mancate le polemiche. La deputata del Partito Democratico, Lia Quartapelle, ha criticato la presenza dell’ambasciatore russo e del capogruppo M5S, Stefano Patuanelli, accusando i 5 Stelle di ambiguità sulla questione ucraina e sul rapporto con la destra estrema. Alemanno ha replicato duramente, difendendo il diritto al dialogo e alla democrazia: “L’ambasciatore russo non è una specie di paria. Abbiamo mantenuto i rapporti con la Federazione russa e c’è la possibilità di confrontarsi, magari parlando di pace e di una soluzione della crisi ucraina.”

Un’agenda ricca di interventi

Il Forum si aprirà venerdì 26 con una tavola rotonda sul nuovo mondo multipolare, introdotta dal professor Michele Geraci, ex sottosegretario del Governo Conte I. Tra i relatori ci saranno l’economista americano Jeffrey Sachs e l’ambasciatore russo Alexey Paramonov. Nel corso della giornata, storici, esponenti del mondo islamico e cattolico, e geopolitici discuteranno della pace in Ucraina, Armenia e Palestina, con la partecipazione di Patuanelli.

Sabato 27 vedrà la presenza di rappresentanti di movimenti sovranisti europei, come il Rassemblement National e Alternative für Deutschland, oltre al filosofo Alain de Benoist e Helga Zepp-LaRouche del Schiller Institute. Tra i temi trattati ci sarà anche il rapporto tra Stato e mafia, con l’intervento di Salvatore Borsellino, e una discussione sui vincoli europei e lo sviluppo economico.

Padre Aniello Manganiello, sacerdote anticamorra, interverrà in un dibattito sulla difesa dello stato sociale, mentre la tragedia di Satnam Singh sarà al centro di una riflessione sul nuovo schiavismo. Esponenti sindacali, della Coldiretti e un imprenditore agricolo con un dipendente extracomunitario della Comunità Sikh condivideranno le loro esperienze.

Conclusioni e prospettive

Domenica 28 sarà la giornata conclusiva con l’intervento dell’Europarlamentare Roberto Vannacci e di esponenti del Movimento Indipendenza. Una tavola rotonda moderata da Francesco Borgonovo, vicedirettore de La Verità, vedrà la partecipazione di Nicola Colosimo e di figure come il medico no-green pass Vanni Frajese e il professor Andrea Zhok dell’Università di Milano.

Gianni Alemanno chiuderà il Forum, sottolineando l’importanza di questi dibattiti per affrontare le sfide del nuovo mondo multipolare e per delineare un futuro politico che possa rispondere alle esigenze del Paese.