Fratelli d’Italia Orvieto risponde al mittente (Orvietolife) sulla sanità, ma lo sbaglia…

La nostra risposta è inevitabile in calce al comunicato stampa di Fratelli d’Italia che ci ha chiamato in causa ma con qualche inesattezza non da poco.

Salutiamo con soddisfazione l’attenzione che Orvieto life riserva alle pubblicazioni della bacheca di Fratelli d’Italia sezione di Orvieto. L’articolo certifica, quindi che siamo meritevoli di attenzione e riusciamo a catalizzarla, in verità, dopo il mantra infinito sulle polemiche interne al partito, ritenevamo non essere meritevoli di tale premura, neanche quando in campagna elettorale sono venuti a trovarci autorevolissimi esponenti sia del Governo, sia di Fratelli d’Italia, e anche di altre forze della coalizione. Tali eventi non sono stati degni neanche di un trafiletto di cronaca cittadina.

Entrando nel merito, ad esempio, di un articolo comparso su una nota testata online locale, appare chiaro, come sanno anche i bambini, che i numeri assoluti siano differenti da quelli relativi. Dal vangelo secondo Repubblica (si citano anche altre fonti di eruditi e accademici a gettone) si evidenzierebbe che la misura dell’effettivo valore degli investimenti nella sanità sia misurabile in base all’incidenza percentuale sul PIL. Tale criterio di misura, secondo altre altrettanto autorevoli fonti e linee di pensiero, può essere assolutamente fallace se si porta all’estremizzazione il concetto. Questo sistema di misurazione, infatti, risente dell’andamento congiunturale del Pil quindi se paradossalmente il Pil cala, come nel 2020, l’incidenza sale (al 7,3 per cento). Tecnicismi, ma che vanno a smentire altri tecnicismi adottati per concepire una tesi preconfezionata, quasi sempre, coincidente o molto simile a quella del PD e della sinistra italiana. Infine, una notazione sulla sigla OCPI che sta per Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, legato all’Università Cattolica del Sacro Cuore, solo per dare una completa informazione anche ai lettori che hanno minore dimestichezza con questi temi. Nella seconda parte dell’articolo si parla del secondo grafico presente sulla bacheca, fondato sui dati provenienti dal Ministero, i quali vengono trattati con “sufficienza” pur essendo chiaro come l’Umbria nella graduatoria, si posizioni immediatamente a ridosso delle regioni più sviluppate del Nord. L’autore dell’articolo non comprende il nesso tra i due dati; ebbene faremo un esercizio di divulgazione per chi si sforza di non voler comprendere. La posizione in classifica dell’Umbria è totalmente in contrasto con la narrazione di questa testata che da mesi martella mediaticamente, raccogliendo quasi quotidianamente notizie e comunicati, nonché osservazioni politiche, sempre strumentali a un resoconto parziale e fazioso. Il secondo fattore di collegamento è che tale martellamento è omologabile a quello della stampa sinistra nazionale che procede con similari cadenze a sfruttare, con un’operazione mediatica discutibile sotto il profilo etico, un tema che tocca la “pelle viva” delle persone. Per cui si dimostra in un’unica locandina come di fatto la spesa assoluta per il SSN, al di là dei tentativi di ammaestramento dei dati funzionali alle proprie tesi preconcette, eseguiti dalla stampa “sinistrata” nazionale, è in crescita e, d’altro canto, pubblicando dati ufficiali del Ministero, rendendoli visibili al pubblico Orvietano, si smentiscono i teoremi della stampa locale e regionale (di sinistra ispirazione) che strumentalizza il malessere della gente al fine di contrastare un avversario politico.

L’articolo suddetto poi desta molte perplessità sull’ imparzialità, poichè non si conosce l’ identità dei partecipanti di questo comitato COSP, che risulta avere sede e organizzare i propri incontri nella sezione del PD di Sferracavallo.

Come direttore mi trovo costretto a replicare. Purtroppo Fratelli d’Italia a livello locale sembra sentirsi assediata e così non è, lo assicuriamo. Sì la bacheca è utilizzata, giustamente, ma sottolineo alcune inesattezze non da poco nel presente comunicato che come tutti gli altri che arrivano alla mail del giornale, vengono pubblicati.

  1. Lo stesso comunicato, perchè di questo si tratta, che ha fatto innervosire FDI è stato pubblicato con le stesse foto e con lo stesso testo dalle altre testate anche cartacee, ma su questo non sommetto, però veniamo citati solo ed esclusivamente noi. Ringraziamo per l’attenzione ma è errato il mittente. Non è OrvietoLife ma il Comitato Orvietano Salute Pubblica come si può tranquillamente evincere fin dal titolo.
  2. Per quanto riguarda le visite in campagna elettorale abbiamo fatto la scelta, valida per tutte le parti politiche in causa, di non scrivere anche perché con la legge sulla “par condicio”, che non condividiamo assolutamente, non c’è da scherzare. abbiamo intervistato tutti i candidati sindaco, compresi i ritirati e abbiamo pubblicato i comunicati stampa di tutti. Quando non lo abbiamo fatto fatto è stato o per mera dimenticanza, cosa rarissima ma he può avvenire perché non siamo perfetti, o perché non ci sono stati inviati gli stessi.
  3. Conosciamo bene dati e numeri e ogni giorno cerchiamo di informare fra mille difficoltà. Già perché i dati non vengono resi pubblici o annacquati fra mille rivoli e non solo sulla sanità. Se vogliamo rimanere sul tema, lo facciamo e giriamo alcune domande. Quali sono i cambiamenti in positivo nella sanità pubblica orvietana oggi, non quelli in programma? quali prestazioni sanitarie sono migliorate nell’orvietano? Sul Distretto ci sono note e prese di posizione perentorie oppure alla maggioranza di governo va bene che il Distretto venga chiuso senza battere ciglio? Mentre si perde tempo in beghe e competenze a Narni-Amelia si va avanti sull’ospedale anche se a soli 15 minuti da quello di Terni e Orvieto diventa ancora più periferico. Nel frattempo a Orvieto si è persa definitivamente la banca a pochi giorni dal vertice con sindaca e presidente della Regione; la Fondazione è più sola e con meno soldi. I trasporti piangono nonostante la magra soddisfazione per una pensilina a Roma Termini Est. Grande soddisfazione per i treni link ma su Assisi e Orvieto?