Diario del primo consiglio comunale tra neo-eletti e progetti già noti

E’ stata una giornata importante quella del 15 luglio con l’inizio ufficiale della legislatura Tardani bis.  Presentata la giunta con le deleghe è stata la volta dell’elezione del nuovo presidente del consiglio.  Sono servite due votazioni per arrivare all’elezione di Stefano Olimpieri.  I vice sono Fontanieri e Caiello.  Una giornata particolare ma che ci ha fatto già intravedere cosa succederà almeno nei prossimi mesi.

Emozioni e ritorni

Molti neo-consiglieri erano sinceramente emozionati.  E Stefano Olimpieri, il consigliere con più esperienza, una volta eletto presidente del consiglio ha tradito una leggera emozione per iniziar

e, poi, a guidare la seduta con particolare equilibrio.  La giornata ha registrato anche il ritorno di Gialletti dopo dieci anni di assenza, tanta emozione e promesse per il futuro.

Campagna elettorale

Le tossine della campagna elettorale sono ancora ben presenti e i continui appelli a ritenere tutto finito cozza con la realtà e cioè con una nuova campagna elettorale importante e non scontata, quella per la Regione Umbria del prossimo autunno.

Il ruolo della politica

Qui è finita la bella giornata.  La maggioranza ha iniziato a chiedere di smorzare i toni, di essere uniti per la città e di non essere negativi, è mancata la parola disfattisi ma era dietro l’angolo.  La politica è confronto, anche aspro quando serve, discussione franca, sottolineatura di ciò che per una parte politica non va, rappresentazione delle istanze dei cittadini.  Ecco questo è il sale della politica, e aa poco serve una marmellata indistinta di toni smorzati che andrebbero ad alimentare il chiacchiericcio, questo sì dannoso, nelle strade e sui social.

La sindrome della maggioranza

Piuttosto brutta la frase detta “tanto poi noi siamo 10 e voi 6”.  Sembrava di guardare il film Il marchese del Grillo, “io sono io e voi non siete un…”.  E solo pochi secondi prima si chiedeva moderazione e positività.  Certamente la maggioranza ha l’onore e l’onere di governare e per farlo ha i numeri necessari in consiglio comunale: a cosa serve umiliare la minoranza?

Minoranza anzi minoranze

Il PD è partito immediatamente all’attacco in una reprimenda sui post social e sulle parole utilizzate, sul programma dimenticando quello che è stato scritto sui social propri.  Il divorzio tra Palazzetti e Di Loreto si è consumato con poche parole del presidente Olimpieri, la prima capogruppo di Proposta Civica il secondo del gruppo Misto.  Amen! Poi è stato un gioco di non sguardi, di non parole, di non accordo con il resto dei consiglieri di minoranza.  E il PD ha consumato subito la sua vendetta escludendo i due neo-consiglieri da ogni incarico per l’opposizione, niente commissione elettorale, niente vice-presidenza del consiglio.  Amen!

Vocabolari

Massimo Perali, neo-consigliere di Fratelli d’Italia, ha mostrato un vocabolario spiegando che sarà sempre sul banco per capire bene ciò che viene detto.  Speriamo che se ne faccia buon uso!

Criticità dei cittadini

Fine della poesia.  Siamo tornati all’antico con un rimbalzo di responsabilità con regione e Trenitalia.  Bene ma il sindaco è una sorta di front-office a cui si rivolgono i cittadini che difficilmente possono arrivare più in alto.  E’ il sindaco che deve battagliare, chiedere e rendere pubbliche le risposte, se ci sono.

Programmi e propositi

I buoni propositi della sindaca partono con la pacificazione e dialogo con tutti, speriamo anche con chi critica e i giornalisti.  Finita la parte buonista è tornata ad alzare i toni come si fa in politica.  Il programma sembra sovrapponibile con quello passato e la giustificazione della pandemia non è più spendibile visto che altri comuni italiani, in maniera trasversale, hanno preparato e lavorato per il futuro.  Scambio vivace con Roberta Palazzetti sulla fibra.  Tardani ha spiegato che si aprirà un dialogo con Tim o Open Fiber e Palazzetti ha replicato spiegando che in realtà ora si deve dialogare con un nuovo soggetto, KKR e non più TIM.  Quindi entro settembre partiranno i lavori?

Conclusioni

Vendetta, tremenda vendetta del raggruppamento Biagioli nei confronti di Palazzetti esclusa da ogni incarico e sicuramente si continuerà su tale linea almeno in questa prima fase, poi si vedrà.  Lo scontro politico non è affatto sopito e non è assolutamente negativo, anzi, solo con un dialogo franco, a tratti aspro si può fare il bene della città, tutta. 

Rimangono ancora i termini disfattisti e negativi per chi prova a criticare in nome di una unità che però assomiglia molto a appiattimento sulla linea del vincitore.  Ecco il vizietto d’origine, quello che non ammette un pensiero diverso, una critica.  E’ stato chiesto alla minoranza di proporre soluzioni e non solo criticare, ma l’onere di governo spetta alla maggioranza così come presentare alternative è di pertinenza della minoranza.

Non ci resta che augurare buon lavoro a giunta e consiglio certi di un confronto franco, magari aspro, ma sempre trasparente.