Considerazioni e domande all’assessore ai lavori pubblici sulla Chiesa di San Francesco

Il Comune di Orvieto ha pubblicato la risposta all’interrogazione presentata dalla capogruppo di Proposta Civica, Roberta Palazzetti, riguardante la condizione di inagibilità della Chiesa di San Francesco, i finanziamenti richiesti per il suo restauro e il futuro dell’edificio. La questione concerne la dichiarazione di inagibilità dell’edificio, formalizzata dopo il sisma del 2016, e una serie di dubbi sollevati dalla consigliera. Secondo la dichiarazione ufficiale del Comune, la Chiesa di San Francesco è stata dichiarata inagibile a seguito del terremoto dell’ottobre 2016. I tecnici del Dipartimento della Protezione Civile e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno effettuato un sopralluogo il 12 gennaio 2017, confermando la necessità di chiusura della struttura. Abbiamo analizzato passo dopo passo la nota, commentandola con alcune interessanti considerazioni.

Dichiarazione del Comune:
La struttura è stata dichiarata inagibile in seguito al sisma dell’ottobre 2016 e all’esito dei rilievi effettuati il 12 gennaio 2017 dai tecnici del Gruppo di lavoro per la salvaguardia e la prevenzione dei beni culturali dai rischi naturali del Dipartimento della Protezione Civile e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Considerazioni:
Dalle sue dichiarazioni, il dott. Pizzo lascia intendere che la chiesa fu chiusa nel 2017 perché resa inagibile dai danni del sisma del 2016, dopo i rilievi effettuati il 12/01/2017 dai tecnici sopra citati. Tuttavia, come confermato da testimonianze di molti cittadini e come dichiarato dagli stessi tecnici, la chiesa era già in uno stato di degrado e abbandono. Così scrissero letteralmente: “la chiesa si presenta in uno stato di semi abbandono e degrado, con diffuse zone di umidità dalle quali sono originate alcune lesioni dovute al sisma”. Inoltre, in un articolo del 2017 dedicato alla visita della chiesa organizzata dal F.A.I., è scritto chiaramente che la chiesa era chiusa da diversi anni ed è stata riaperta solo per l’occasione.

Pertanto, chiedo al dott. Pizzo: perché lasciare intendere che la chiusura della chiesa è dovuta ai danni del terremoto del 2016, quando è evidente che era già chiusa e lasciata in una condizione di degrado? Inoltre, dopo l’intervento dei tecnici che hanno dichiarato l’inagibilità della Chiesa di San Francesco, è stata emessa un’ordinanza da parte del Sindaco per renderla ufficiale? Abbiamo cercato questa ordinanza nell’amministrazione trasparente, ma non l’abbiamo trovata. E ancora, se la chiesa è stata dichiarata inagibile, perché ogni anno continuiamo a rischiare la sicurezza degli operai che entrano per prelevare la macchina per la processione dell’Assunta e per il giorno della Palombella?

Dichiarazione Comune:
“Il 28 luglio 2021 – continua – il Comune di Orvieto ha risposto al Censimento e alla stima del danno delle opere pubbliche danneggiate dal sisma del Centro Italia, effettuato dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016, con una proposta progettuale per il consolidamento e restauro della Chiesa di San Francesco, contenente l’elenco degli interventi e la stima dei costi, quantificati in 2,2 milioni di euro, per il ripristino della piena agibilità dell’edificio al fine di salvaguardare il bene monumentale e il suo contenuto.”

Considerazioni:
Quello che é stato fornito é un censimento richiesto dal commissario straordinario della ricostruzione sulla stima dei danni derivati dal sisma, la cifra stimata dichiarata dal comune nel censimento é di 2.200.000 ad oggi non ci é stato fornito nessun computo metrico dei lavori da fare e non abbiamo chiarezza se é stato chiesto un contributo..

Per quanto riguarda il mantenimento della Chiesa di San Francesco, anche dopo il 2017 ci sono foto già pubblicate che rendono l’idea dell’attenzione e della cura dedicate alla struttura.