Città Aperta replica alla sindaca uscente, “non siamo speculatori e non siamo spariti. Lei ha rifiutato ogni confronto sul progetto per la ex-Piave che il 13 presenteremo ai candidati al ballottaggio”

Il presidente dell’Associazione Orvieto Città Aperta, Giuliano Palozzo, e il portavoce dell’associazione, Giorgio Santelli, hanno tenuto una conferenza stampa in risposta alle dichiarazioni della sindaca uscente di Orvieto, Roberta Tardani, pronunciate durante l’incontro pubblico tra i candidati sindaci organizzato da Confindustria Orvieto. Alla stessa conferenza sono stati invitati i candidati sindaco. Ma cosa ha detto Tardani durante l’incontro organizzato dall’associazione degli industriali a Orvieto? Riportiamo una parte del comunicato ufficiale della sindaca, “nel corso del confronto si è discusso anche del tema dei contenitori della città e del futuro dell’ex caserma Piave. In questi anni abbiamo incontrato tanti soggetti, anche speculatori. C’è chi parla ancora di un progetto che sarebbe addirittura finanziato dalla Comunità Europea, ora con 100 ora con 200 milioni di euro. Ho incontrato quelle persone che lo proponevano ma quando ho chiesto di sapere chi fossero gli investitori e chi fossero gli utilizzatori finali, sono spariti”. Questa è la frase che ha lasciato di stucco i rappresentanti dell’associazione e a cui hanno voluto replicare con determinazione.

La Risposta dell’Associazione

L’associazione, sentendosi offesa da queste dichiarazioni, ha ribadito con forza: “non siamo speculatori e non siamo spariti. A sparire è stata certamente lei che non ha mai accettato un appuntamento con il nostro presidente Giuliano Palozzo e non ha mai partecipato alle iniziative di presentazione del progetto di riqualificazione della Caserma Piave.” Il progetto di riqualificazione, sottolinea l’associazione, è stato depositato e protocollato presso il Comune di Orvieto. “Da parte sua c’è stata una chiusura che fa male alla città, che, di fronte a un progetto che ha gambe progettuali, gambe di fruizione e gambe di investimento, ha preferito non prenderlo in considerazione, facendo del male alla comunità che rappresenta.”

I Dettagli del Progetto

Il fondo di investimento, che ancora intende investire 80 milioni di euro nella riqualificazione della ex Caserma Piave, non ha potuto avanzare alcuna proposta ufficiale a causa del rifiuto di dialogo da parte della sindaca. “Se fosse venuta alla presentazione, avrebbe avuto la possibilità di conoscere i ‘fruitori finali’ del College, perché erano presenti all’iniziativa: responsabili di università italiane ed estere.” L’associazione ha evidenziato come la sindaca, non partecipando alla presentazione né accettando incontri, abbia perso l’occasione di comprendere la fattibilità e l’importanza del progetto. Alcuni membri della maggioranza hanno cercato di farle capire che valeva la pena prendere in considerazione questa possibilità.

Critiche e Prospettive Future

La gestione della sindaca è stata criticata dall’associazione, che ha affermato: “di sicuro non abbiamo visto una gestione da ‘buon padre (o madre) di famiglia’ che ogni primo cittadino dovrebbe osservare nello svolgimento del proprio mandato. Al contrario, all’ultimo minuto, ha preferito sostenere progetti ‘last minutes’ senza alcuna capacità realizzativa e solo a fini elettoralistici.” Nonostante ciò, l’associazione non si è arresa e ha continuato a coltivare i contatti necessari per portare avanti il progetto. “Questo progetto è stato inserito all’interno del programma degli altri candidati a sindaco che ci hanno ricevuto e lo hanno valutato positivamente. Quindi noi ringraziamo, rigorosamente in ordine alfabetico, Stefano Biagioli, Giordano Conticelli e Roberta Palazzetti.”

Prossimi Passi

L’associazione ha annunciato che il 13 giugno, tra il primo e il secondo turno di ballottaggio, presenterà nuovamente il progetto, aggiornato e meglio delineato. Tra gli ospiti ci saranno i rappresentanti delle istituzioni universitarie nazionali e internazionali che utilizzeranno la parte riqualificata come Campus Universitario, oltre a una delegazione di economisti e responsabili del gruppo di investimento. “In quel momento, noi, che non siamo né speculatori né un comitato d’affari, avremo concluso il nostro compito, affidando i contatti e i rapporti che abbiamo innescato direttamente al nuovo sindaco e al nuovo Consiglio Comunale, affinché possano procedere alla realizzazione del progetto.”