Buon 1° maggio con qualche spunto e con particolare attenzione per i poveri e per chi lavora nei giorni di festa

Il 1° maggio è un giorno di festa e anche di riflessione per i tanti problemi che sono ancora ben presenti nel mondo del lavoro.  Orvietolife augura a tutta la cittadinanza orvietana di celebrare in maniera serena il giorno di festa con un pensiero a chi, nonostante tutto, lavora per assicurare la salute, la sicurezza, il divertimento e lo svago di tutti.  Il lavoro è un diritto come lo è avere luoghi di lavoro sicuri e stipendi adeguati senza differenze, ad esempio di genere.  Il lavoro è garanzia di libertà, indipendenza e sviluppo sociale e il territorio orvietano sta assistendo a un declino economico certificato da mesi dai numeri di Istat e Bankitalia e dei report di CTS.  Un altro indicatore del malessere orvietano è l’indice di povertà, misurabile con più difficoltà ma che si evince dall’aumento delle richieste di aiuto alla Caritas, sempre al fianco di famiglie in difficoltà economica. 

Sono temi da affrontare tutti e la campagna elettorale dovrebbe svelare le ricette che hanno i vari candidati e così speriamo che sia.  Non bisogna dimenticare la povertà, non si possono dimenticare gli ultimi, coloro che soffrono perché buttati fuori dal circuito del lavoro.  Ma torniamo ai numeri.  La spirale di indebolimento economico e demografico si va attorcigliando sempre più pericolosamente e per questo è urgente che si ritorni a progettare il futuro della città con competenza, studio, capacità di sintesi per rimettere insieme la comunità e per costruire un tessuto economico vero e concreto.  L’idea ricorrente dello sviluppo monotematico a cui agganciare come uno spot altri pezzetti di economia non è vincente nel medio e lungo periodo se non si tiene la barra dritta sul benessere dei cittadini e delle imprese.  Già oggi, all’ubriacatura dei numeri record e delle strade piene di fiumane di gente risponde, poi, la fredda realtà dei numeri e del lavoro che continua a mancare perché troppo legato alla stagionalità e senza troppe possibilità di sviluppo.

Sì, il lavoro è un diritto sancito in Costituzione ma se permette una crescita della persona, delle sue competenze professionali e delle sue relazioni sociali, altrimenti è solo un’occupazione per sopravvivere.  Basta ai facili slogan, agli spot pubblicitari e alle paillettes alle contrapposizioni costruite ad arte per perpetuare un potere politico logoro e vecchio nei modi e nei metodi. La società odierna, digitale, veloce, in una parola “smart” ha necessità di concretezza, studio, pianificazione per approdare a un progetto di sviluppo sostenibile che non snaturi la città e il territorio ma che assicuri, allo stesso tempo, una nuova fase di sviluppo, un nuovo “Rinascimento”. 

Con questo auspicio e con questi spunti di riflessione Orvietolife augura un 1° maggio migliore per tutti gli orvietani, per chi è ospite in città, per chi lavora ma soprattutto per chi sta cercando  un lavoro dignitoso nel rispetto delle regole, della sicurezza e con stipendi adeguati a una vita migliore.

Anche OrvietoLife festeggia la Festa del Lavoro e dei Lavoratori e torneremo ad aggiornare il sito da giovedì 2 maggio ma in caso di notizie eccezionali saremo pronti ad informarvi, come sempre!