Botta e risposta tra Spagnoli e Olimpieri sul programma del candidato sindaco

Si accende lo scontro a distanza tra il candidato sindaco Stefano Spagnoli e il consigliere di maggioranza Stefano Olimpieri. Al centro del contendere un’intervista che Spagnoli ha concesso aTF News in cui sottolineava il problema della sicurezza percepita in città con i ripetuti atti di vandalismo e non solo e ha elencato una serie di focus su cui si concentrerebbe nel caso in cui fosse eletto primo cittadino di Orvieto. Stefano Olimpieri ha voluto replicare a Stefano Spagnoli in maniera puntuale in un comunicato che pubblichiamo integralmente.

L’ex comandante della polizia stradale e oggi candidato sindaco “spara” a casaccio contro il sindaco in carica ma colpisce malamente i suoi ex colleghi. Riteniamo molto gravi le dichiarazioni contenute nell’intervista rilasciata da Stefano Spagnoli che, proprio alla vigilia della festa delle Forze armate, parla di Orvieto come una città con problemi di sicurezza mettendo pesantemente in discussione il prezioso lavoro delle forze dell’ordine.

Parole pesanti perché pronunciate da chi, oltre alla legge, dovrebbe conoscere l’impegno di donne e uomini della Polizia, dei Carabinieri, della Finanza, della Polizia locale che quotidianamente viene profuso a tutela della nostra comunità e che viene palesemente offeso solo per attaccare strumentalmente l’amministrazione comunale. A loro va la nostra massima solidarietà e la rinnovata stima per quanto fanno per noi tutti i giorni per garantire la sicurezza nella nostra città e per la massima e fattiva collaborazione con le istituzioni che hanno sempre dimostrato.

Collaborazione con le forze dell’ordine che non è mai mancata da parte della Giunta Tardani che in questi anni ha lavorato concretamente per rendere Orvieto una città più sicura. L’ex comandante dimentica di ricordare gli investimenti fatti per realizzare un vero sistema di videosorveglianza in città che oggi copre parti sensibili del centro storico e si è rivelato spesso di determinante supporto per prevenire e scoprire gli autori di alcuni reati, dimentica che è stato rinnovato il sistema di telecamere che controlla le principali vie di accesso della città, non sa dei progetti di implementazione della videosorveglianza che saranno realizzati per estenderne la copertura, non conosce che è in corso un progetto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica con cui saranno aumentati anche i punti luce a partire dalle zone che ha citato. E paradossalmente dimentica che il sindaco, nelle città dove insiste un Commissariato, non è autorità di pubblica sicurezza. Questo non significa che il nostro sindaco non abbia a cuore la sicurezza della propria comunità, e lo dimostrano gli interventi fatti ed il costruttivo e costante rapporto con tutte le forze dell’ordine, ed è evidente come il bersaglio delle sue parole diventino in realtà i suoi ex colleghi che invece dovrebbe tutelare maggiormente nelle battaglie per chiedere più personale e risorse da dedicare ai controlli di prevenzione sul territorio.

Ma questa purtroppo non è l’unica scivolata del candidato sindaco “sceriffo”, accecato dalla bramosia di tornare a ricoprire qualche ruolo di comando. Dice di conoscere il territorio ma forse si confonde con il tratto di Autostrada su cui ha vigilato per anni perché dalle sue dichiarazioni traspare proprio il contrario. Probabilmente non fa una passeggiata in via dei Magoni dal 2020, anno del servizio tv che cita, perché in quella zona sono tornate ad aprire qualificate attività artigianali, probabilmente passa i fine settimana fuori da Orvieto perché grazie al calendario unico degli eventi ci sono iniziative e manifestazioni in città in quasi tutti i weekend dell’anno. Non sa che la Fortezza dell’Albornoz è stata restituita alla città dopo importanti lavori per la realizzazione di un collegamento con il Pozzo di San Patrizio oggi utilizzato sia dai cittadini che dai turisti, non sa che il campo da tennis è stato affidato in gestione e sarà presto riqualificato, non sa che nel complesso dell’ex ospedale sorgerà l’Ospedale e la Casa di Comunità, non sa che lo storico Palazzo Monaldeschi è di proprietà della Diocesi, non sa che per la chiesa di San Francesco è stato presentato un progetto di riqualificazione che è in attesa di finanziamento, non sa che il Palazzo del Popolo, recentemente dotato di nuove strumentazioni tecnologiche, è tornato da tempo al centro delle iniziative e degli eventi della città. E pur non sapendo tante altre cose ci prospetta ricette e interventi miracolosi senza ovviamente dirci come. Buona fortuna.

 

ENGLISH VERSION

SPAGNOLI AND OLIMPIERI ENGAGE IN HEATED EXCHANGE ON MAYORAL CANDIDATE’S PROGRAM

A remote clash has erupted between mayoral candidate Stefano Spagnoli and majority councilor Stefano Olimpieri. At the heart of the dispute is an interview that Spagnoli granted to TF News, in which he highlighted the issue of perceived security problems in the city, such as repeated acts of vandalism. He listed a series of focal points he would address if elected as Orvieto’s mayor. Stefano Olimpieri responded directly to Stefano Spagnoli in a statement, which we publish in its entirety.

The former commander of the traffic police and current mayoral candidate takes random shots at the incumbent mayor but inadvertently hits his former colleagues. We consider the statements made by Stefano Spagnoli in his interview to be very serious. Just on the eve of the celebration of the Armed Forces, he speaks about Orvieto as a city with security issues, heavily questioning the valuable work of law enforcement agencies.

These are heavy words, especially coming from someone who, in addition to the law, should appreciate the dedication of the women and men in the Police, the Carabinieri, the Finance Guard, and the local police, who daily protect our community. They are being blatantly offended only for the sake of instrumental criticism of the municipal administration. We extend our full support and renewed esteem for all that they do every day to ensure the safety of our city and for their unwavering collaboration with the institutions, which they have consistently demonstrated.

The collaboration with law enforcement agencies has never been lacking on the part of Mayor Tardani’s administration, which has worked concretely in recent years to make Orvieto a safer city. The former commander forgets to mention the investments made to establish a genuine city-wide video surveillance system, which today covers sensitive parts of the historic center and has often proven essential in preventing and solving some crimes. He forgets that the camera system monitoring the main access roads to the city has been upgraded and that there are plans to expand video surveillance coverage. He is unaware of the ongoing project to upgrade public lighting, including increasing the number of streetlights, starting with the areas he mentioned. Paradoxically, he forgets that the mayor, in cities where a Police Commissioner’s Office is located, is not the public safety authority. This does not mean that our mayor does not care about the safety of the community. Her actions and constructive, ongoing collaboration with all law enforcement agencies demonstrate her commitment. It is clear that the target of his words is, in reality, his former colleagues, whom he should protect more in the fight to request additional personnel and resources for prevention checks in the area.

Unfortunately, this is not the only misstep of the “sheriff” mayoral candidate, blinded by the desire to return to a leadership role. He claims to know the territory, but perhaps he is confusing it with the stretch of highway he supervised for years because his statements imply the opposite. Perhaps he hasn’t taken a walk down Via dei Magoni since 2020, the year of the TV service he mentioned, as in that area, qualified artisan activities have once again opened. Perhaps he spends his weekends away from Orvieto because of the city’s packed event calendar, with initiatives and events almost every weekend of the year. He is unaware that the Albornoz Fortress has been returned to the city after significant work to create a connection with the Pozzo di San Patrizio, now used by both residents and tourists. He doesn’t know that the tennis court has been entrusted to management and will soon be upgraded. He is unaware that the former hospital complex will host the Hospital and Community House, that a project for the renovation of the historic Palazzo Monaldeschi is awaiting funding, and that the Palazzo del Popolo, recently equipped with new technological instruments, has long been at the center of city events and initiatives. Despite not knowing many other things, he offers us miraculous recipes and interventions without, of course, explaining how. Good luck.