Ancora massi tirati dalla Rupe sulle auto alla Madonna del Velo, servono prevenzione e controlli

Una nuova notte di ordinaria delinquenza nell’area della Madonna del Velo. Ancora un volta il bersaglio di questi delinquenti le auto parcheggiate regolarmente nell’area sottostante la Rupe. Lo stesso tipo di blocchetto di cemento e il risultato è un macchina seriamente danneggiata e un’altra presa non pienamente ma comunque da riparare.

I due protagonisti dei numerosi “atti vandalici” degli scorsi mesi sono stati denunciati e dovranno affrontare un processo e in molti hanno pensato che il peggio fosse passato. Ma quello che è successo tra il 7 e l’8 dicembre dimostra l’esatto contrario. I residenti temono per le loro auto e per l’incolumità delle persone. Qualcuno sottolinea come l’area colpita dal lancio dei blocchetti scarsamente illuminata è diventata anche uno dei luoghi dove ogni tanto si appartano le coppie in cerca di un minimo d’intimità. La domanda più ricorrente è “se ci fosse stato qualcuno dentro la macchina?”.

Il problema è proprio la salvaguardia della sicurezza e dell’incolumità pubblica. Serve, lo ripetiamo, ogni strumento di prevenzione dal più semplice, la presenza di un’illuminazione adeguata della zona sia a monte che a valle, alla videosorveglianza attiva con controllo da remoto. Intanto continuano questi atti che non vogliamo più definire vandalici ma delinquenziali a cui le istituzioni devono dare risposte nette e determinate prima che i cittadini, come hanno più volte ribadito che sono pronti ad organizzarsi con le ronde, strumento prezioso da una parte ma molto pericoloso dall’altro perché c’è concreto il rischio della giustizia self-service con reazioni sproporzionate e la possibilità concreta che la vittima diventi accusato.