ADO e Ipsia insieme per il progetto “La salute vien mangiando”

Ha preso il via mercoledì 16 marzo il progetto di educazione alla salute – nello specifico alimentazione e attività fisica – rivolto a quattro classi del biennio IPSIA-Alberghiero di Orvieto, dal titolo “La salute vien mangiando”. In linea con gli orientamenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha individuato da tempo l’eccesso e lo squilibrio alimentare quali fattori particolarmente incisivi per lo sviluppo di molte malattie degenerative della nostra epoca (obesità, aterosclerosi, ipertensione, diabete, neoplasie intestinali e tutte le condizioni cliniche ad esse attinenti), l’ADO, nella persona della presidente, la dottoressa Sara Scillitani ha pensato, voluto e finanziato il progetto.

L’iniziativa è rivolta ad un target di giovani adulti di età compresa tra 14 e 19 anni, con la finalità di implementare un percorso educativo che attraverso la conoscenza (sapere) induca comportamenti (saper fare) coerenti con un modello di vita improntato al benessere globale della persona (saper essere) partendo dal presupposto che la prevenzione costituisce azione prioritaria nella mission dell’Associazione. Nasce così la collaborazione tra IPSIA e ADO per un percorso triennale in cui saranno coinvolti in modo ciclico tutti e tre gli Istituti della Scuola. I quattro incontri di informazione/formazione sono stati gestiti da esperti: l’endocrinologo, Massimo Bracaccia, il dietista, Marco Tonelli, il fisiatra Antonella Cometa e il pedagogista Giannermete Romani. 

L’intero percorso si concluderà martedì 24 maggio con un convegno che vede la partecipazione di una rappresentanza del direttivo ADO, degli esperti formatori, di dirigenti scolastici e studenti impegnati nell’attività di Peer Education. A seguire una colazione “salutare” preparata dai ragazzi stessi sotto la guida dei docenti di indirizzo. In seguito, guidati da Giannermete Romani, i ragazzi saranno impegnati in una “camminata informativa” per le vie di Orvieto e diffonderanno ai passanti informazioni di educazione alimentare attraverso infografiche, volantini, Qr-Code e, soprattutto, con le loro parole.