A proposito di “Soloni” e “Armata Brancaleone”

Alcune considerazioni su quanto espresso pubblicamente da alcuni  “BIG” della politica locale, i quali si dichiarano fieri di essere stati rieletti e usano termini nei confronti di simpatizzanti del movimento trasversale che ha lottato ,spinto da un vento di passione e nuove visioni amministrative, affinchè a Orvieto l’aria potesse cambiare(sfiorando la riuscita dell’impresa), quali “Solone” o “Armata Brancaleone”. Occorre una necessaria e dovuta premessa. Chi sta scrivendo si ritiene una persona assolutamente ignorante, sia nel campo politico (per questo ne sto “beatamente” alla larga godendomi alla grande la mia vita) che nell’operare quotidiano. In parole povere la premessa necessaria da fare è che ammetto la mia umile “nullità” e “piccolezza” rispetto alla ciclopica levatura di certi “BIG” della politica nostrana.

Prima considerazione. Grottesco che componenti della  maggioranza rieletta apostrofino l’opposizione come popolo di “soloni”o armata Brancaleone”. Pur di rimanere incollati a “quelle dorate poltrone (ci sono riusciti con miseri 160 voti di margine, il che la dice lunga su quanto sia stata apprezzata nel quinquennio trascorso la riconfermata amministrazione), pur di accaparrarsi qualche voto in più, questa maggioranza ha “imbarcato” con spregiudicatezza e senza mostrare il minimo senso di vergogna ex socialisti accoppiati a sostenitori di Casapound. Ha imbarcato personaggi che prima dell’arruolamento hanno dipinto su tutte le testate locali quella uscente come “amministrazione inadatta e assolutamente inappropriata per la rupe”. Sono stati imbarcati ex dell’altra sponda politica, e qui un tocco di vivido rossore sarebbe stato dovuto sia dai richiedenti che dagli offerenti. Sarà la mia già accennata alta dose di ignoranza, ma risulta difficile da comprendere come personaggi ex big del PD locale possano candidarsi con il centro destra. Come invitare a pranzo gatti e topi insieme e dire che sarà un pranzo costruttivo e tranquillo.

Insomma, è stato arruolato di tutto e di più. Ne consegue che apostrofare gli altri come “armata Brancaleone” rende come minimo ridicoli e assolutamente ancora meno credibili questi “big” della politica locale, big con  credibilità già ridotta al lumicino (come evidenziano i numeri di una vittoria cosi risicata).

Seconda considerazione. Io se fossi stato un amministratore di maggioranza dell’ultimo quinquennio prima di ricandidarmi avrei umilmente chinato la testa e chiesto pubblicamente scusa al popolo orvietano. Avrei chiesto scusa alle centinaia di pendolari per averli “poco seguiti e assistiti” nel loro infausto destino. Avrei chiesto scusa ai tanti cittadini orvietani, quelli più fragili e deboli, che in questi ultimi anni non hanno potuto curarsi con dignità per le ragioni che tutti sappiamo. Avrei chiesto scusa per lo stato di abbandono delle voci “Cultura”e “Sociale”, trascurate, in maniera colpevole e imbarazzante non so se per incapacità o negligenza. Avrei chiesto scusa per le molte infrastrutture completamente abbandonate all’incuria e al degrado per tutto il quinquennio, e deperite in maniera irreversibile. E soprattutto avrei chiesto scusa perché dei tanti punti elencati nel  programma del 2019 non ne è stato completato  neanche uno. Ma voi scusa non l’avete chiesta e mai la chiederete.

Mica siete persone ignoranti . Voi siete persone intelligenti. Siete dei “BIG”. Avete raccontato per cinque anni di lustrini e paillette, postando quotidianamente sui social, a tamburo battente, scene di film inesistenti. Scena di una Orvieto da bere mentre il popolo sempre più faticosamente arrancava. E arranca. E purtroppo dovrà ancora arrancare per i prossimi cinque anni. Perché su quelle poltrone ci sarete sempre voi.

Detto da una persona del popolo semplice e con un intelletto molto limitatamente sviluppato, i veri “soloni” per la mia amata Orvieto, ovviamente a mio modesto parere e veduta, siete stati e continuerete a essere voi. Credetemi, da ignorante sapendo di esserlo, credo di poter enunciare che Orvieto meriti molto ma molto di più di questi “vecchi” soliti “BIG” della politica.