Nella nuova mappa ospedaliera dell’Umbria Orvieto è isolato da tutto e tutti

A poco più di un mese dalle elezioni regionali la maggioranza ha rallentato con un’unica eccezione la sanità.  Già perché lunedì 7 ottobre è stata approvata in Regione la nuova mappa degli ospedali umbri.  Una nuova delusione per Orvieto, con il Santa Maria della Stella completamente sganciato dalle altre realtà dell’azienda o dell’Università.

Lo sottolinea Italia Viva con un post sui social, “la giunta Tesei ridefinisce il sistema ospedaliero in Umbria.  Nessuna buona notizia per Orvieto”.  L’affondo suto dopo, “lo fanno senza alcuna partecipazione e coinvolgimento dei territori. Alla faccia delle inutili commissioni consiliari pomposamente annunciate dal Comune di Orvieto sulla sanità e senza alcun riguardo verso i comitati cittadini che anche a Orvieto si sono mobilitati”.

La giunta ha ridefinito le competenze territoriali con un’azienda ospedaliera che comprende il Policlinico di Terni e gli ospedali di Narni e Amelia oltre al Domus Gratiae; il polo ospedaliero di Foligno con i due “stabilimenti” di Foligno e Trevi; il polo ospedaliero di Spoleto che comprende anche Norcia e Cascia.  Isolato geograficamente e dal punto di vista sanitario c’è Orvieto, che rimarrà lì fermo e senza Distretto, forse nonostante sia sulle direttrici di traffico nord-sud Italia su gomma e ferro. Lo “splendido isolamento” non va più di moda in alcun comparto lavorativo e economico, figuriamoci in ambito sanitario.  Per evitare “sorprese” Narni è polo di Terni mentre per Norcia e Cascia ci si è inventati il polo unico con Spoleto e Orvieto?  Elisoccorso, trasferimenti continui, il contentino di qualche primariato, una Casa e Ospedale di Comunità completamente da fare, lavori per il pronto soccorso e terapia intensiva che però sembrano essere stati messi in stand-by e poco altro.  Gli altri fanno rete, si organizzano e Orvieto ha l’ospedale ma isolato e non in “splendido isolamento”, tutt’altro.




Il C.O.S.P. organizza un confronto pubblico tra i candidati alla presidenza della Regione Umbria sui temi della sanità l’11 ottobre

Venerdì 11 ottobre, alle ore 21.00, presso la Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto, il Comitato Orvietano per la Salute Pubblica (C.O.S.P.) organizza un evento senza precedenti in Umbria: un confronto pubblico tra i candidati alla Presidenza della Regione Umbria, interamente dedicato ai temi della salute e della sanità pubblica. L’iniziativa, che rappresenta un’occasione unica per i cittadini della regione, nasce con l’obiettivo di offrire un’opportunità di confronto chiaro e diretto sui programmi elettorali riguardanti le politiche socio-sanitarie. Secondo il C.O.S.P., è essenziale che i cittadini abbiano modo di comprendere le visioni e le proposte dei candidati in materia di salute, un tema cruciale per il futuro della regione.

Il programma dell’incontro

L’evento sarà moderato dal giornalista Andrea Impannati, che garantirà la neutralità e l’equilibrio del dibattito. Il confronto prevede quattro domande, elaborate dal gruppo di lavoro politico-amministrativo del Comitato, alle quali ciascun candidato dovrà rispondere rispettando un tempo predefinito, per garantire pari opportunità di espressione.

Le domande verteranno su quattro temi principali:

  1. Problematiche delle strutture e dei servizi sanitari attuali, con particolare riferimento alla centralizzazione dei servizi e alla spoliazione dei territori più periferici.
  2. Il Servizio Sanitario Nazionale e il rapporto tra pubblico e privato nella gestione della sanità.
  3. Lo sviluppo della medicina di territorio e l’introduzione delle Comunità di Cura, come le Case e gli Ospedali di Comunità, modelli di assistenza più vicini ai cittadini.
  4. Il rilancio dell’Ospedale di Orvieto, con una visione interregionale, per potenziare il suo ruolo strategico nel territorio.

Il C.O.S.P. invita tutta la cittadinanza e gli amministratori locali a partecipare numerosi, sottolineando l’importanza del coinvolgimento diretto dei cittadini in un dibattito su temi che toccano la vita quotidiana di tutti. In un contesto in cui il Sistema Sanitario Nazionale è oggetto di continui cambiamenti e discussioni, l’incontro offrirà una piattaforma per comprendere come i diversi candidati intendano affrontare le sfide della sanità in Umbria.

Questo evento rappresenta una delle rare occasioni in cui i cittadini potranno ascoltare, confrontare e valutare le proposte dei candidati, in vista delle imminenti elezioni regionali.




Festival del Dialogo 2024: cittadinanza e identità al centro del dibattito culturale a Orvieto

Dal 18 al 20 ottobre 2024, il Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto ospiterà la nuova edizione del Festival del Dialogo, promosso dall’associazione ApertaMenteOrvieto. Il tema scelto per quest’anno, “Cittadinanza e Identità”, esplorerà le molteplici sfaccettature dell’identità personale e collettiva, e la sua interazione con la cittadinanza in un’epoca di grandi cambiamenti sociali e tecnologici.

Secondo l’associazione organizzatrice, l’obiettivo del festival è di riflettere sulla complessità di questi temi e di promuovere un dialogo aperto e arricchente. Anna Appolloni, sociologa e curatrice della collettiva d’arte del festival, spiega: “Le espressioni artistiche filtrate dalle personalità individuali creano un vero dialogo tra opere e persone. Vogliamo offrire uno spazio dove artisti e cittadini possano confrontarsi su questioni di grande attualità come la cittadinanza e l’identità, e far emergere la bellezza e la complessità di queste tematiche.”

Programma del Festival

Venerdì 18 ottobre, alle 17.30, presso la Sala Etrusca, si aprirà ufficialmente il Festival con i saluti di Erasmo Bracaletti, presidente di ApertaMenteOrvieto. A seguire, il primo incontro del festival sarà intitolato “In dialogo sull’intelligenza artificiale: catastrofe o nuovo orizzonte del terzo millennio?” e vedrà la partecipazione di Aluisi Tosolini, filosofo e coordinatore scientifico di CASCO Learning, e Lorella Monichini, dirigente scolastica ed esperta di innovazione didattica. I due relatori discuteranno l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla società e sull’educazione, aprendo un dibattito cruciale sulle nuove tecnologie e il futuro della cittadinanza.

Sabato 19 ottobre, alle 16.30, lo scrittore e insegnante Christian Raimo terrà la conferenza “Critica dell’identità italiana”, in cui esplorerà le radici storiche e culturali dell’identità nazionale italiana, e come queste influenzano la percezione moderna del concetto di “noi”. Raimo sarà affiancato dalla studiosa di teoria critica Ginestra Bacchio, che offrirà una prospettiva accademica sul tema.

Domenica 20 ottobre, alle 16.00, l’attivista e giornalista Alì Rashid interverrà con un focus su “Cittadinanze negate, identità in conflitto”, dedicato alle identità marginalizzate e alle lotte per il riconoscimento dei diritti. A dialogare con Rashid ci sarà l’ex Senatore Carlo Carpinelli, che porterà la sua esperienza politica alla discussione. Seguirà la presentazione del Quaderno del Dialogo, a cura della docente Luna Gaudino, che dialogherà con gli autori di questa pubblicazione. La giornata si concluderà con la chiusura della collettiva d’arte e la consegna degli attestati agli artisti partecipanti, alle 18.30.

Collettiva d’arte: “Identità unica e molteplice”

Durante i tre giorni del Festival, sarà visitabile la mostra “Identità unica e molteplice” presso la Sala Expo (aperta dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30). La collettiva d’arte, curata da Anna Appolloni ed Elisa Dottori, raccoglie opere di pittura, scultura, fotografia e ceramica, che riflettono sui temi dell’identità individuale e collettiva. Tra gli artisti partecipanti ci sono nomi come Mariella Aquilanti e Fabrizio Dini. Le opere affrontano il concetto di identità in un mondo sempre più globalizzato e in continua trasformazione.

“Il Festival del Dialogo 2024”, dichiarano gli organizzatori, “sarà un’occasione preziosa per interrogarsi su cosa significhi essere cittadini oggi, in un contesto di crisi ambientale, migrazioni e rivoluzioni tecnologiche.” L’invito è aperto a tutta la comunità, con l’auspicio di stimolare una riflessione collettiva su uno dei temi più importanti del nostro tempo.




La Croce Rossa di Orvieto lancia due giorni di eventi sulla sicurezza stradale

Il Comitato Croce Rossa Italiana di Orvieto, sempre attento alla sicurezza sulle strade e in continuità con il lavoro svolto dalla storica presidente Anna Petrangeli, organizza una manifestazione intitolata “La sicurezza stradale: un diritto e un dovere. La prevenzione”. L’evento, dedicato alla memoria della dottoressa Petrangeli e dell’architetto Maurizio Chiavari, si articolerà in due giornate, l’11 e 12 ottobre, e sarà rivolto a tutta la popolazione, con un’attenzione particolare ai giovani.

Il Comitato della Croce Rossa di Orvieto ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, dichiarando: “Troppi sono gli incidenti e le tragedie sulle strade, e molte delle vittime sono giovani. Alcool, droga, eccessi e superficialità sono cause che in pochi istanti stravolgono la vita. Il tema della sicurezza stradale è purtroppo sempre attuale, e non si smette mai di parlarne. Come associazione che vive il territorio, sentiamo il dovere di fare qualcosa per fermare o almeno limitare queste stragi. Con questa manifestazione vogliamo mantenere vivo l’impegno ereditato dalla dottoressa Petrangeli, che per oltre 15 anni ha lavorato con passione su questo tema insieme ai suoi volontari.”

Il programma della manifestazione

Venerdì 11 ottobre, dalle ore 9.00, presso la Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo, si terrà il convegno “Sicurezza stradale: un diritto, un dovere. La prevenzione”. A partecipare saranno figure di rilievo, tra cui:

  • Monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi;
  • Mirco Pallotti, presidente regionale della Croce Rossa Umbria;
  • Roberta Tardani, sindaco di Orvieto;
  • Adalgisa Quaranta, dirigente della Polizia Stradale di Terni;
  • Stefano Spagnoli, vicesindaco di Orvieto con delega alla sicurezza stradale;
  • Riccardo Nicolini, ispettore antincendi del Corpo dei Vigili del Fuoco;
  • Nicola Guzzi, capitano di vascello della Presidenza Nazionale dei Marinai d’Italia;
  • Francesco Venditti, attore e doppiatore.

Il moderatore sarà il presidente della Croce Rossa di Orvieto, Luigi Maria Manieri, mentre l’introduzione è affidata al vicepresidente, Stefano Stella. Il convegno vedrà la partecipazione di numerosi studenti delle scuole locali.

Nel pomeriggio, dalle 16.00 alle 18.30, in Piazza del Popolo, verranno organizzati giochi educativi sulla sicurezza stradale, rivolti principalmente ai più giovani, per far loro comprendere l’importanza della segnaletica e del rispetto del codice della strada.

Sabato 12 ottobre, la giornata si aprirà con una messa in Duomo, alle ore 9.00, celebrata da don Stefano Puri e don Marco Pagnotta, in memoria di tutte le vittime della strada. L’intera comunità è invitata, con particolare attenzione a coloro che hanno perso un proprio caro a causa di incidenti stradali.

Successivamente, in Piazza Duomo, ci sarà una simulazione di soccorso interforze, coordinata dai volontari della Croce Rossa in collaborazione con la Polizia Stradale, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. “Non spaventatevi se vedrete tanti mezzi di soccorso in azione,” precisano dal Comitato, “si tratta solo di una simulazione, ma rappresenta un’occasione importante per vedere da vicino come operano questi professionisti in caso di incidente stradale.”

L’invito a partecipare a queste due giornate è aperto a tutti i cittadini. “La vostra presenza,” concludono dal Comitato, “sarà per noi un grande piacere e un grande onore.”




Occ presenta il nuovo servizio di estetica oncologica domenica al Palazzo dei Sette

Si conclude domenica 13 ottobre la 24^ edizione di “Fai volare la speranza”, manifestazione promossa da O.C.C. ORVIETO CONTRO IL CANCRO – ODV che, alle 17  presso l’Atrio del Palazzo dei Sette, invita i cittadini all’incontro pubblico di presentazione del nuovo servizio di Estetica Oncologica istituito e sostenuto da OCC presso l’Ospedale “S. Maria della Stella”, in collaborazione con APEO ed in convenzione con ASL Umbria 2. All’incontro, patrocinato dal Comune di Orvieto e da Europa Donna Italia. interverranno: Manola Nevi – Estetista APEO, Federica Di Costanzo e Bruna Di Girolamo – Oncologhe  e Loredana Pau – Vice Presidente Nazionale di Europa Donna Italia. Il pomeriggio sarà allietato dagli intermezzi musicali  di Vieri Venturi.

Il servizio utilizza protocolli e trattamenti per migliorare la “qualità della vita”, “l’aderenza alle terapie”e il “benessere delle persone” che stanno affrontando le terapie oncologiche. I trattamenti sono effettuati dalle Specialiste in Estetica Oncologica APEO, ovvero estetiste specializzate e certificate CEPAS.  Per appuntamenti e informazioni ci si può rivolgere a Manola Nevi (Estetista APEO)  al seguente numero: 393 6865897.

Il 13 ottobre è anche la Giornata Nazionale di sensibilizzazione sul Tumore al Seno Metastatico, promossa da Europa Donna Italia, movimento che tutela i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno e dalla rete delle Associazioni di pazienti ad essa aderenti, circa 190 in tutta Italia fra cui Orvieto Contro il Cancro.

Nata nel 1994 da un’idea di Umberto Veronesi e per iniziativa della Scuola Europea di Oncologia, Europa Donna celebra quest’anno i suoi primi 30 anni di attività a livello internazionale (oggi è presente in 47 Paesi) con l’obiettivo è di dare voce ai pazienti presso le Istituzioni e la comunità scientifica, affinché i bisogni crescenti delle donne rispetto alla malattia trovino risposte e soluzioni sui tavoli dove vengono prese le decisioni.

Tali finalità si possono riassumere in 5 punti:

  1. Un  percorso Specifico. Nelle Breast Unit va creato un percorso univoco e specifico per le donne con un tumore al seno metastatico, con un accesso a esami e visite più fluido e con un team formato da specialisti in discipline diverse e aggiornati, in linea con le ultime novità scientifiche. Gli oncologi di riferimento devono garantire la reperibilità diretta e non tramite il centralino e bisogna poter disporre di un supporto durante i fine settimana.
  2. Gli studi clinici. È necessario un database accessibile, che riporti tutti gli studi clinici presenti in Italia, che sia validato dal Ministero della Salute con la partecipazione degli IRCCS oncologici, e che venga costantemente aggiornato. È fondamentale anche avere dei canali di informazione specifici e la partecipazione attiva dei medici, per evitare che la proposta di accedere a un trial dipenda dalla buona volontà dello specialista, oppure dallo spirito di iniziativa della singola paziente.
  3. Le  nuove cure. Devono essere agevolati l’accesso ai farmaci innovativi e a quelli con estensione di indicazione, non ancora disponibili nel nostro Paese. Vanno inoltre accelerati i processi di approvazione dei farmaci da parte di AIFA, affinché siano prescrivibili più rapidamente rispetto a quanto accade ora.
  4. Attenzione alla qualità della vita. All’interno delle Breast Unit è basilare poter contare per se stesse e per la propria famiglia sul supporto dello psico-oncologo.

Altrettanto basilare è la presenza di professionisti dedicati al benessere psico-fisico come il nutrizionista, l’endocrinologo, il ginecologo, il fisiatra e chi si occupa di medicina integrata a beneficio della qualità della vita durante il tempo del percorso terapeutico.

  • L’invalidità civile. È prioritario accelerare l’iter di accertamento dell’invalidità civile per le persone affette da patologie oncologiche al IV stadio, mentre per chi ha già un’invalidità per tumore al seno, è necessario procedere a una revisione della pratica in caso di tumore al seno metastatico. Nelle commissioni di invalidità INPS va contemplato anche lo specialista in oncologia e i criteri di assegnazione dell’invalidità devono essere i medesimi in tutto il Paese.



Una nuova giornata “speciale” per i pendolari e poi il rimborso “comico” per i possessori della carta Tuttotreno

Stazione di Roma Termini. Martedì 8 ottobre 2024. Pioggia a scrosci, freddo e umidità.  Mancano pochi minuti alle sei.  Ai binari 1 e 2 est il senso di freddo e umidità sembra ancora di più volerti penetrare nelle ossa.

I tanti pendolari orvietani, dopo la solita estenuante giornata di lavoro, non vedono l’ora di varcare quell’uscio e riassaporare quel senso di calore che solo quando si rientra a casa propria si riesce a respirare.  L’intercity 598 prima del suo orario di partenza è regolarmente presente sul binario 1 est.  Forse questa sera le FS, valutando e comprendendo la situazione creata dalla gran pioggia e intensa umidità, desiderano essere umane e benevole con i tanti pendolari orvietani, vogliono permettere loro, almeno in questa serata, di poter essere a Orvieto in orario.  Cioè dieci minuti prima delle sette e mezza.  Ma un fulmine a cielo sereno cancella ogni illusione. Ogni ipotesi e pensiero benevolo.  Sui display posti lungo il binario 1 est compare accanto al numero 598 il numero 10.  Treno che partirà con 10 minuti di ritardo.  Che poi in queste serate umide e piovose, a fine giornata lavorativa, ogni minuto di ritardo sembra non passare mai.  Dopo 14 minuti rispetto all’orario canonico, precisamente alle 18,29 il treno molto lentamente, arrancando e sbuffando, si mette in movimento.  Per quello che si mostrerà essere il solito viaggio infernale, stancante e stressante.

Il treno intercity 598 arriva da orario a Orte alle 18,54.  Ma la sera dell’8 ottobre arriva a Orte alle otto e sei minuti. E a Orvieto alle otto e trentaquattro minuti, con un ritardo rispetto all’orario canonico di arrivo di un’ora e tredici minuti.  Neanche osano più lamentarsi i pendolari della rupe. Ogni giorno c’è una novità.

Raggiungere la Capitale o rientrare è diventato un terno al lotto.  La loro vita sembra essere governata da una pallina buttata in una roulette che gira a caso.  Smarrita ogni certezza, ogni sicurezza.  Le conseguenze sono un mix micidiale di stress, accumulo di fatica e perdita di serenità.  E con tanto tempo tolto quotidianamente alla propria vita; tempo trascorso in attesa o su un treno saltellante e barcollante.

Unica notizia positiva per i pendolari è che sono iniziati ad arrivare ai possessori della carta “tutto treno” degli indennizzi per i disagi (enormi e non immaginabili da chi non usa il treno per spostarsi) subiti nell’ultimo anno.  A fronte di un costo annuale della carta di 495 euro, i primi fortunati indennizzati hanno potuto beneficiare di un rimborso annuale di 4 euro e 25 centesimi da poter spendere entro un anno dalla data di ricezione. Insomma. Non si intravede nessuna luce nella buia, desolata e solitaria vita dei pendolari orvietani.