C.O.S.P. invita la cittadinanza al confronto fra i candidati alla Presidenza della Regione Umbria a Orvieto venerdì 11 ottobre

Firmato: Comitato Orvietano per la Salute Pubblica

C’era un tempo in una la parola Politica aveva un significato nobile, degno di profonda stima e rispetto da parte di tutti, perché era inteso come un interesse verso la collettività, verso il bene comune. Nel tempo attuale invece, i cittadini che hanno a cuore i problemi della salute pubblica del territorio in cui vivono e che hanno scelto di occuparsene attivamente in prima persona ed in maniera organizzata, vengono tacciati di dilettantismo e di creare allarmismi inutili perché le loro attività non si svolgono “nei luoghi istituzionali”, come ricordato dal Sindaco di Orvieto nel consiglio comunale del 30 settembre scorso.

O tempora, o mores!

Come se fosse il luogo in cui viene fatta Politica a dare valore alle tematiche e concretezza alle soluzioni. Una concretezza che come C.O.S.P. abbiamo cercato di dimostrare attraverso il livello degli approfondimenti e dei confronti proposti alla cittadinanza, una concretezza che è stata avvalorata dal sostegno dei quasi 6.000 cittadini che hanno firmato la petizione popolare in tantissimi comuni della provincia di Terni e di Viterbo (tra i quali molti sindaci di un’area vasta fino a Bolsena). E pensare che se ci fosse stato un Assessore alla Sanità per il Comune di Orvieto (figura ricoperta direttamente dalla nostra prima cittadina ormai da oltre 5 anni) forse questi cittadini avrebbero potuto rivolgere le loro preoccupazioni direttamente a lui. Invece si sono dovuti attendere 4 mesi dalle elezioni perché venisse istituita una commissione consiliare permanente per la sanità ed il sociale: uno strumento istituzionale che speriamo non si riveli una mera mossa pre-elettorale e che possa invece rappresentare un momento di confronto ed elaborazione in grado di attingere a tutte le capacità e le proposte che il tessuto sociale cittadino, con le sue varie realtà organizzate, è in grado di offrire. Se così sarà, il C.O.S.P. è pronto a mettere a disposizione le proprie competenze professionali in ambito socio-sanitario così come le proprie elaborazioni e considerazioni in materia di politiche sanitarie e sociali.

Ci auspichiamo che tra i primi punti all’attenzione della neonata commissione, ci sarà la discussione sull’annunciato ed “innovativo” progetto pilota che dovrà prevedere l’accorpamento delle direzioni tra Distretto Sanitario ed Ospedale, così da poter finalmente capire gli obiettivi, gli strumenti individuati per raggiungerli ed i vantaggi/svantaggi che si valuta verranno generati da questo nuovo assetto organizzativo. Speriamo che in quella sede si riusciranno ad ottenere informazioni anche sulle tempistiche previste da questo progetto, dato che nei giorni scorsi abbiamo appreso (tramite la Deliberazione della Regione Umbria n. 0001908 del 30/09/2024) il rinnovo dell’incarico del Dott. Stefano Marchino come Dirigente del Distretto Sanitario di Orvieto, cosa che porta a domandarci se tale “innovativa” progettualità non sia già stata archiviata. Allo stesso modo, auspichiamo che la neonata Commissione si possa far carico del grido dei quasi 6.000 cittadini del territorio che ad oggi hanno firmato la petizione popolare per il mantenimento del Distretto Sanitario di Orvieto promossa dal COSP. Una petizione nata dalla constatazione che, nonostante nel 2022 tutti i sindaci dell’area sociale 12 avessero già espresso parere negativo alla proposta del Piano Sanitario Regionale, sull’argomento fosse sceso ormai un velo di silenzio. Una constatazione che evidenzia come la mancanza di una dialettica seria e chiara e nelle “sedi opportune”, abbia portato molti cittadini a tornare ad occuparsi della loro polis, di approfondire alcuni aspetti della realtà in cui vivono e di sentirsi in sostanza parte attiva, e non più solo passiva, di un processo democratico.

Come ribadito in ogni nostro presidio, Il Piano Sanitario Regionale, pre-adottato ma non ancora licenziato, non fornisce informazioni precise sulle modalità con cui si arriverà all’accorpamento dei vari distretti oggi esistenti e non fornisce quindi rassicurazione alcuna su cosa succederà agli attuali presidi sanitari presenti sul territorio. I dati certi però sono che il nuovo distretto sanitario, in cui Orvieto sarebbe inserito, si troverebbe a gestire 223.813 abitanti anziché gli attuali 39.000 e che dovrebbe servire un territorio di 32 comuni anziché gli attuali 12, così articolati:

– 8 comuni dell’area sociale 10: Terni, Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini e Stroncone)

– 12 comuni dell’area sociale 11: Alviano, Amelia, Attigliano, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Narni, Otricoli, Penna in Teverina

– 12 comuni dell’area sociale 12: Orvieto, Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Parrano, Porano

E sappiamo per certo anche che questa zona dell’Umbria è quella con il più alto indice di anziani di tutta l’Umbria (244,80%). Invitiamo dunque gli eventuali cittadini che vogliono comprendere meglio questa situazione e magari chiarire i propri dubbi, a venire lunedì 7 ottobre alle ore 21 alla prossima assemblea pubblica aperta a tutti, sempre al Bi.Pop. di Sferracavallo.

Ed è proprio per affrontare tematiche legate alla medicina territoriale ed alla salute pubblica che il C.O.S.P. invita tutti gli amministratori locali e la cittadinanza al confronto fra i candidati alla carica di Presidenza Regione Umbria sui temi della Salute e della Sanità Pubblica, che si terrà venerdì 11 Ottobre alle ore 21 presso l’atrio del Palazzo dei Sette di Orvieto. Il dibattito sarà condotto da un moderatore imparziale e, per rispettare le regole della par condicio, verrà assegnato il medesimo tempo di risposta ad ogni candidato. In tale contesto, anche per ragioni di tempo, non saranno previsti repliche o interventi da parte del pubblico.

Confidiamo in una partecipazione numerosa, per un evento che speriamo possa contribuire a riportare la Salute Pubblica al centro del dibattito politico della regione e del nostro territorio.




Maravalle, “salute pubblica: l’unione fa la forza”

Ho appena letto un articolo intitolato “Sulla sanità è scontro tra sindaci”, e purtroppo non sorprende. Ci troviamo nella terra dei “Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura, color già tristi”, e tale condizione sembra riflettersi nell’articolo. Una considerazione chiave è che il territorio orvietano, così come quello ternano, pur in misura diversa, è storicamente marginale e politicamente poco influente rispetto a Perugia. Ciò detto, anziché dividersi, sarebbe più utile ricordare che “l’unione fa la forza”, specialmente se l’obiettivo è migliorare i servizi sanitari e sociali a favore dei cittadini, come peraltro promosso dal Comitato di Salute Pubblica.

Nel 2022, quando si dovevano presentare osservazioni al Piano Sanitario Regionale, tutti i sindaci firmarono un documento che chiedeva il mantenimento del Distretto socio-sanitario di Orvieto, la realizzazione di un Ospedale di Comunità presso la sede in piazza del Duomo e di un centro socio-sanitario a Ficulle. Anche nella recente riunione della Zona Sociale, i sindaci – all’unanimità- hanno confermato quanto sottoscritto nel 2022 e la richiesta di un incontro con il Direttore dell’ASL per chiarire la proposta di integrazione tra la direzione ospedaliera e quella dei servizi socio-sanitari. In quel caso, pragmaticamente, sarà bene chiedere una modifica al PSR per ricomprendere il Distretto di Orvieto e riferire la sperimentazione solo alla governance, anche predisponendo un documento ad hoc supportato dalla raccolta di firme.
Il Comune di Ficulle, con delibera di Consiglio, ha proposto la creazione di un Tavolo del Welfare Sanità e Sociale, che abbia lo scopo di esaminare le criticità dell’Ospedale e dei servizi sociali per proporre soluzioni, favorire l’integrazione tra i servizi sanitari e sociali. Questo tavolo dovrebbe coinvolgere tutti gli attori principali: istituzioni, personale medico e sanitario, realtà del no profit e, non meno importante, i comitati dei cittadini. In questo modo – insieme ed uniti – potremmo evitare di ripetere il destino dei Monaldi e dei Filippeschi, che Dante condannò all’inferno.




La MIlle Miglia torna a Orvieto per la quinta volta nel 2025

Ai motori piace Orvieto e dopo la Castellana del 27 Ottobre saranno ancora nella nostra città le più belle macchine al mondo costruite tra il 1927 e il 1957. La Mille Miglia 2025  tocca per la quinta volta Orvieto dopo il primo passaggio del maggio 1991 nei giorni che precedevano la cronoscalata   di cui proponiamo uno stralcio dell’articolo pubblicato da ON

Quella data, il maggio motoristico orvietano si arricchisce con un’altra perla. La rievocazione storica della Mille Miglia tocca, per la prima volta, la città della Rupe. Gli organizzatori hanno deciso che il fascino di Orvieto si fonde molto bene con i partecipanti provenienti da tutto il mondo. Piazza del Duomo è gremita, Moss, Alesi, Renato Pozzetto, altri ancora, non possono fare a meno di scendere dalla macchina e sostare brevemente davanti alla facciata. Jean Alesi, che la domenica successiva sarà a Montecarlo con la Rossa, entra  all’interno della Basilica rimanendone  affascinato.

Resta in macchina, leggermente defilata, Moana Pozzi, braccata dai cacciatori di autografi. C’è il controllo orario, con le macchine a seguire un percorso obbligato, ottimo per ammirarle. Massimo Vezzosi, giovane farmacista che presto ritroveremo con il casco e nei ranghi dirigenziali della Castellana, commenta le immagini televisive diffuse in diretta dalla  TV locale, con grande dovizia di particolari, a rendere ancora più interessante la giornata. La Castellana è per il 12 Maggio e le previsioni non annunciano nulla di buono. Prove asciutte il sabato, con Caliceti alla ribalta.

La domenica piove e il bolognese rinuncia a partire, imitato dalla famiglia Scola, salita, in forze a Orvieto. Domenico, Carlo ed Emilio prendono, mestamente, la via del ritorno. Fa la stessa cosa Nesti, meno contrariato degli altri, per i problemi emersi alla macchina nelle prove del sabato. Roberto Curatolo, per contro, non si lascia impressionare. Monta le “rain” e si avvia verso la cima con un fare pulito, senza strafare. Il tempo non è eccezionale, poco sopra i 4’ ma basta e avanza per distanziare Giuseppe Tambone, troppo digiuno del percorso. Tambone, comunque abituato a frequentare la parte nobile della graduatoria, precede Pasquale Irlando, deciso a correre il rischio con le slick.

L’edizione 2025 si svolgerà da martedì 17 a sabato 21 giugno. Il passaggio a Orvieto giovedì 19 giugno.  Il format, per il terzo anno consecutivo, sarà di 5 giornate e ricalcherà le corse leggendarie dell’anteguerra, percorrendo un tracciato “a otto” come quello delle prime 12 edizioni della 1000 Miglia di velocità.  Martedì 17 giugno, le oltre 400 auto ammesse alla gara, attraverseranno Desenzano, Sirmione, Verona, Bovolone e Ferrara, per poi concludere la giornata di gara a San Lazzaro di Savena, comune della città metropolitana di Bologna. Il secondo giorno, gli equipaggi affronteranno i Passi della Raticosa e della Futa. A seguito del passaggio da Prato e Siena, le vetture si dirigeranno verso Roma prima della risalita verso Nord.  Dopo il giro di boa nella Capitale, la Freccia Rossa sarà a Orvieto, Foiano della Chiana, Arezzo e San Sepolcro; il ritorno a San Marino precederà l’arrivo della terza tappa a Cervia-Milano Marittima. Il quarto giorno, la Corsa più bella del mondo attraverserà per intero l’Italia da Est a Ovest: ripartita da Cervia, la 1000 Miglia 2025 toccherà Forlì prima del taglio attraverso gli appennini fino a Empoli, dove il tracciato in risalita incrocerà quello percorso due giorni prima nella discesa verso Roma. Mantenendo la direzione a Ovest, la Freccia Rossa raggiungerà prima Pontedera e poi la costa tirrenica con il passaggio dall’Accademia Navale della Marina Militare a Livorno; per riprendere in seguito la risalita attraverso Viareggio e il Passo della Cisa e chiudere la penultima tappa a Parma prima dell’arrivo a Brescia.