Rifiuti, TARI e aggio ambientale. “Cronaca di una cattiva gestione”

Il tema TARI e quindi Rifiuti è un tema vasto e spinoso. Spinoso soprattutto per i cittadini che si sono visti arrivare per due anni consecutivi aumenti del 10% per famiglie e 15% per le attività produttive. Questa è la media a cui assistiamo, media di incremento ben superiore ai tassi di inflazione e di sicuro non giustificata da un miglioramento dei servizi di raccolta. A ciò si aggiungono due temi importanti.  

Il primo riguarda la destinazione dell’Aggio Ambientale che perviene al Comune ogni anno come ‘indennizzo’ per la presenza della discarica Le Crete che, ricordiamolo ogni volta, è designata ad essere l’unica discarica umbra.  Si tratta di somme ragguardevoli: per il 2023 parliamo di 563,121 euro come da Delibera Comunale. Tali fondi sono vincolati a specifiche destinazioni come agevolazioni tariffarie, interventi di miglioramento ambientale e dotazioni di servizi per le aree maggiormente interessate per vicinanza alla discarica.

Il secondo tema è quello che riguarda l’evasione della TARI, indicata da molti come una delle cause dell’esosità delle nostre tariffe.

A fronte di vaghe risposte su questo tema nell’ultimo Consiglio Comunale, ho inviato un’Interrogazione al nostro Assessore Pizzo dove spero di ricevere con maggior chiarezza risposte specifiche su come si sono spesi i soldi, come si intendono spendere in futuro, cosa si intende fare nell’ambito della riscossione della TARI e contro la sua evasione.

Sono consapevole che ciò non risolverà il tema complessivo del costo economico ed ambientale della gestione rifiuti di Orvieto. Né permetterà di entrare nel merito del perché ci sia un aumento furioso dei costi senza alcuna vera opera di controllo sostanziale da parte dei Comuni che si limitano al controllo formale del conto finale che viene ribaltato sulle nostre tasse.

Quello che aiuterebbe sarebbe un gruppo di monitoraggio e studio dei rifiuti, gruppo esperto e permanente, che sarei ben disposta ad affiancare.

Nel frattempo aspettiamo le prime risposte. Sempre con fiducia.




Le cerimonie previste nel week-end per la traslazione delle spoglie di Padre Gianfranco Maria Chiti

Nel prossimo fine settimana si terranno a Orvieto le solenni cerimonie per la traslazione delle spoglie del Venerabile Servo di Dio Padre Gianfranco Maria Chiti, la cui salma verrà trasferita dal Cimitero di Pesaro al Convento dei Cappuccini San Crispino di Orvieto. L’arrivo delle spoglie è previsto per sabato 5 ottobre alle ore 17, quando sarà celebrata una messa e benedetta la cappella dove la salma sarà esposta alla venerazione dei fedeli.

Il giorno successivo, domenica 6 ottobre, alle ore 10, il feretro lascerà il Convento di San Crispino e sarà scortato in corteo automobilistico fino al Duomo di Orvieto. Alle 11:30, monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, presiederà una solenne celebrazione eucaristica. Al termine della messa, alle ore 13, la tumulazione avverrà in forma privata all’interno della cappella del Convento dei Cappuccini.

Ordinanze e viabilità per le celebrazioni

Per garantire la sicurezza e il regolare svolgimento delle cerimonie, il Settore Polizia Locale e Mobilità del Comune di Orvieto ha emanato un’ordinanza che regola la viabilità nelle aree interessate:

  • Sabato 5 ottobre, dalle ore 15:00 alle ore 20:00, sarà vietato il transito veicolare lungo la strada vicinale ad uso pubblico che dall’intersezione con la Strada Provinciale 42 conduce al Convento di San Crispino.
  • Domenica 6 ottobre, dalle ore 8:00 alle ore 14:00, sarà vietata la sosta con rimozione forzata in Piazza Marconi per permettere la sosta dei veicoli delle autorità civili e militari partecipanti alla celebrazione in Duomo.
  • Sempre sabato 5 ottobre, dalle ore 15:00 alle ore 20:00, sarà attivato un servizio di bus navetta che collegherà il piazzale privato (ex Fiat) con il Convento di San Crispino, per agevolare l’arrivo dei fedeli.

Queste cerimonie rappresentano un momento di grande spiritualità e raccoglimento per la comunità di Orvieto, che accoglierà le spoglie del Venerabile Padre Gianfranco Maria Chiti, figura di grande valore spirituale, noto per la sua devozione e servizio a Dio.




“Giornata delle famiglie al museo”, sette monumenti e musei coinvolti a Orvieto

Caccia al tesoro, divertenti visite guidate, laboratori creativi e un banchetto etrusco con le ricette di 2000 anni fa. Sono le diverse attività in calendario a Orvieto per la “Giornata nazionale delle famiglie al museo” che si celebra in tutta Italia domenica 13 ottobre. Anche quest’anno musei e monumenti della città aderiscono all’iniziativa e alla lista ormai consolidata composta da Pozzo di San Patrizio, Pozzo della Cava, Orvieto Underground, Museo etrusco “Claudio Faina”, Museo archeologico nazionale e Torre del Moro si aggiunge anche la Necropoli di Crocefisso del Tufo.

Il tema scelto per l’edizione 2024 dall’associazione “Famiglie al Museo” che organizza la manifestazione è “Un museo green” e sarà incentrato sulla sostenibilità in campo culturale. Nei siti di interesse che aderiscono all’iniziativa saranno proposte attività a tema e valorizzate le buone pratiche che vengono adoperate. In questo senso il Pozzo di San Patrizio, dal 2022, e il Pozzo della Cava, dal 2023, fanno parte della Rete mondiale dei musei dell’acqua dell’Unesco che valorizza i patrimoni acquatici ereditati, sia culturali che naturali, e raccoglie musei e monumenti impegnati a vario titolo nella realizzazione di progetti educativi sul valore dell’acqua e dello sviluppo sostenibile.

Tante le attività nel programma coordinato dall’assessorato alla Cultura e al Turismo con la collaborazione di Carta Unica, la chiave di accesso a tutti i musei e monumenti della città. Al Pozzo di San Patrizio per tutta la giornata ingresso con biglietto ridotto per le famiglie (3,50 euro) e gratis fino a 6 anni. Dalle 15.30 alle 17.30 si terrà una singolare caccia al tesoro “Un pozzo di scienza” dove le risposte “green” varranno doppio. L’attività è gratuita con prenotazione obbligatoria al numero 0763 343768. Ingresso a prezzo ridotto per le famiglie (2,50 euro) anche al Pozzo della Cava dove i più piccoli potranno trovare delle mini-guide cartacee in italiano e inglese con i sette personaggi della Cava. Qui è previsto inoltre, su prenotazione, un banchetto etrusco in famiglia con la ricostruzione delle ricette di oltre 2mila anni fa. Al Museo archeologico nazionale si entra gratuitamente fino a 18 anni e dalle 9.30 alle 12.30 si gioca con “Ritorno all’antico, spegniamo i cellulari e torniamo ai giochi tradizionali: memory sui reperti del museo e caccia al tesoro”. Con “Aprendo Apprendo”, i piccoli visitatori potranno invece realizzare il proprio lapbook con i capolavori del Museo etrusco “Claudio Faina” che aprirà le proprie porte alle famiglie al prezzo ridotto di 4 euro (gratis fino a 6 anni). Due le visite guidate. Alla Necropoli di Crocifisso del Tufo, inclusa nel biglietto di ingresso, bambini e famiglie saranno portati alla scoperta non solo dei tesori della “città dei morti” e dell’Antiquarium ma anche degli alberi presenti nell’area. Spazio poi a laboratori creativi con materiale di scarto come carta, cartone, bottiglie di plastica e lattine.

Partirà dall’Ufficio turistico di Piazza Duomo alle 10 la visita guidata “Orvieto e i suoi tesori, dal Medioevo al Risorgimento”. Il trekking si svilupperà per le vie cittadine e prevede la spiegazione delle vicende artistiche del Duomo da cui poi ci si sposterà nel cuore della città, alla Torre del Moro (ingresso con biglietto ridotto per le famiglie a 3 euro, gratis fino a 10 anni) fino ad arrivare al Palazzo del Popolo ed infine al Teatro Mancinelli. Durata della visita 2 ore , prezzo 20 euro a famiglia. Infine le famiglie si potranno avventurare nei sotterranei di Orvieto Underground con un biglietto a prezzo ridotto (6 euro), gratuito per i bambini fino a 10 anni.

Nei luoghi che aderiscono alla “Giornata nazionale delle famiglie al museo” si potrà partecipare anche al concorso nazionale realizzato in collaborazione con FedEx. I piccoli visitatori saranno invitati a fare un disegno su quello che li ha colpiti di più del museo o monumento che hanno visitato. Gli elaborati saranno raccolti e inviati all’associazione Famiglie al Museo che pubblicherà i disegni sulla propria pagina Facebook per un contest social. Tra i 12 disegni più cliccati, 6 per ogni categoria, una speciale giuria proclamerà i 2 disegni vincitori per ogni categoria. Ogni vincitore riceverà in premio bellissimi libri.

Bambine e bambini potranno inoltre andare alla scoperta della città accompagnati da Anna, la mascotte di Orvieto in realtà aumentata presente sulla segnaletica pedonale turistica nei suoi diversi abiti: esploratrice, giornalista, turista, dama medievale e signora etrusca. Scaricando l’app gratuita Linkar e inquadrandola con lo smartphone, Anna si animerà e racconterà storie e aneddoti sui luoghi più importanti e significativi di Orvieto.




Concerto di beneficenza in memoria di Anna Petrangeli, storica presidente della Croce Rossa

Domenica 6 ottobre, alle ore 16:00, presso l’Auditorium “Gioacchino Messina” di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, si terrà un concerto di beneficenza per onorare la memoria di Anna Petrangeli, storica presidente della Croce Rossa Italiana di Orvieto. Il Maestro Riccardo Cambri si esibirà al pianoforte e alla fisarmonica, affiancato dal Maestro Chin-Hsiang Hsu, eseguendo brani di Mozart, Beethoven, Dvorak, Debussy e Piazzolla.

L’evento, organizzato dal Comitato della Croce Rossa Italiana di Orvieto, sarà un’occasione per ricordare e celebrare la figura di Petrangeli, descritta come una donna di grande talento, impegno e dedizione, che ha guidato il Comitato CRI di Orvieto per oltre due decenni e ricoperto il ruolo di commissario straordinario della Croce Rossa della provincia di Terni. “La musica – sottolineano dal Comitato CRI – crea connessioni sottili, genera empatia e ha un grande potere evocativo. Questo concerto è il modo migliore per onorare chi ha fatto del volontariato la sua ragione di vita”.

Un omaggio musicale e un nuovo mezzo CRI in memoria di Petrangeli

Durante la cerimonia, che precederà il concerto, ci sarà un momento particolarmente toccante: i familiari di Anna Petrangeli consegneranno le chiavi di un nuovo mezzo CRI dedicato alla sua memoria, destinato a potenziare il parco-macchine del Comitato di Orvieto. Il ricavato delle offerte raccolte nel corso dell’evento sarà interamente devoluto a sostegno delle numerose iniziative sociali quotidianamente promosse dal Comitato locale.

Il concerto rappresenta un ringraziamento anche al Maestro Riccardo Cambri, che ha deciso di donare il proprio talento artistico per ricordare Anna Petrangeli, e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto per aver concesso la prestigiosa location. A sostenere l’iniziativa anche la Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” e l’Università delle Tre Età di Orvieto, che partecipano idealmente all’evento in ricordo delle numerose attività benefiche organizzate in collaborazione con la Croce Rossa locale e la dottoressa Petrangeli.

Un’eredità di impegno e dedizione per la comunità

La dottoressa Anna Petrangeli viene ricordata come una figura simbolo della Croce Rossa Italiana di Orvieto, caratterizzata da fermezza, rigore e una grande energia. Ha saputo affrontare con coraggio e determinazione le sfide più complesse, sempre con l’obiettivo di aiutare il prossimo. Il pomeriggio si concluderà con un aperitivo offerto dai volontari della Croce Rossa, un momento conviviale di condivisione per tutti i partecipanti.

Questo concerto di beneficenza è un ulteriore segno della gratitudine di tutta la comunità orvietana verso una donna che ha dedicato la propria vita al servizio degli altri.




Dal Comitato per la sanità pubblica una spinta alle istituzioni

di Valentino Filippetti – sindaco di Parrano

La grande raccolta di firme organizzata dal Comitato Orvietano per la Salute Pubblica ha avuto un secondo effetto concreto. Dopo la riunione della Conferenza dei Sindaci della Zona Sociale 12 nei giorni scorsi il Consiglio Comunale di Orvieto ha deciso di istituire una Commissione Consigliare sulla Sanità. Una decisione importante che noi proporremo anche al nostro Consiglio Comunale. Infatti per troppo tempo le istituzioni locali sono state a rimorchio delle politiche regionali e nazionali che sono le responsabili dell’attuale difficolta che si riscontrano in tutti i settori, dagli ospedali, alle visite specialistiche alle strutture territoriali.

Le battute che si leggono sui giornali sulla necessità di contrastare “informazioni inesatte che nella percezione della gente rischiano di creare allarmi e preoccupazioni ingiustificate “fanno sorridere.    Se è vero che il 70% delle visite specialistiche nella nostra zona vengono svolte negli ambulatori privati e le difficolta dell’ospedale sono quelle denunciate quotidianamente da cittadini e operatori sanitari bisognerebbe lasciare da parte la propaganda ed impegnarsi seriamente per cambiare rotta.    Per far questo è necessario che le istituzioni svolgano integralmente il loro ruolo riacquistando piena autonomia dalle forze politiche.                 

Concretamente il Comune di Orvieto deve svolgere a pieno il ruolo di Comune Capofila della Zona sociale 12 abbandonando il ruolo di difensore d’ufficio delle politiche sanitarie della Regione dell’Umbria.    Anche nell’ultima riunione della conferenza dei sindaci l’orientamento ampiamente maggioritario spingeva per una modifica radicale delle scelte regionali.   Il vice sindaco di Castel Viscardo, Massimo Tiracorrendo aveva illustrato con dati chiari l’involuzione che abbiamo subito in ambito sanitario. Come si era deciso un incontro con i vertici dell’ASL per affrontare i temi organizzativi del distretto cosa che a tutt’oggi non si è vista.

Quindi il tema non è il “volemose bene” ma un lavoro serio che cerchi le soluzioni e un impegno determinato e forte per cambiare le politiche regionali.  Nella situazione attuale il ruolo dei vasi di coccio lo svolgono i cittadini e gli operatori. I primi privati progressivamente di servizi. I secondi esposti direttamente al malcontento e sottoposti spesso a turni di lavoro massacrante.

Le oltre 5.000 firme raccolte dal Comitato Orvietano per la Salute Pubblica sono un segnale molto importante e prezioso che va raccolto positivamente dalle Istituzioni perché segnala l’attaccamento della cittadinanza anche di fuori regione al nostro Servizio Sanitario Pubblico.