Il Comitato Orvietano di Salute Pubblica è ora realtà, pronto a partecipare al tavolo sulla sanità e alla raccolta firma in difesa del Distretto di Orvieto

Nella serata di lunedì 12 agosto si è tenuto il settimo incontro del Comitato Orvietano della Salute Pubblica, ma stavolta ristretto ai partecipanti dei tre gruppi di lavoro istituiti all’interno del Comitato: Tecnico-Scientifico, Politico-Amministrativo e Comunicazione.

Si è iniziato ufficializzando la costituzione formale, avvenuta lo scorso 10 agosto a sostegno del diritto alla Salute di tutti i cittadini del territorio orvietano. Si è ribadito che lo scopo principale del Comitato, fondato da liberi cittadini senza sigle partitiche, è quello di fare rete sul territorio tra tutte le persone, gli enti e le associazioni che già si dedicano a favore del diritto alla Salute, cercando di fare da connettore fra tutte le realtà interessate a favorire un rilancio serio della sanità pubblica.

Sono disponibili i moduli di iscrizione all’Associazione e chiunque vorrà potrà farlo o in presenza durante i prossimi lunedì partecipando alle Assemblee o chiedendo il modulo online all’indirizzo comitato.orvietanosp@gmail.com

Durante l’Assemblea si è lavorato in particolare modo sui seguenti punti:

– Organizzazione raccolta firma da poter iniziare a partire dalla prossima settimana per il mantenimento del Distretto Sanitario di Orvieto e far sì che non sia solo una scatola vuota, senza servizi;

– Preparazione dell’evento previsto per sabato 14 Settembre sul Diritto alla Salute, il nostro SSN a confronto con quello di altri paesi;

– Implementazione della lista delle criticità del Servizio Sanitario e Socio Sanitario orvietano.  Ogni punto trattato ha acceso uno specifico dibattito trovando sempre una soluzione all’unanimità.  In particolare, per quanto riguarda la lista delle criticità, tanti i temi trattati, divisi per aree tematiche, e le domande a cui il comitato nelle prossime settimane chiederà risposte ai tavoli politici deputati.

Il gruppo di lavoro ha mostrato apprezzamento per il fatto che l’Amministrazione comunale segue con assiduità e attenzione il lavoro del Comitato, al punto da incorporare in agenda quanto rilevato durante le assemblee e riassunto all’interno dei comunicati. Crediamo infatti che rappresenti un’ulteriore riprova dell’effetto farfalla che le idee e i movimenti hanno la forza di realizzare.   A riguardo, è nostra fonte ispiratrice l’art. 118, della Costituzione, il quale dispone che: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.  Per questo il Comitato aderirà con piacere alla proposta di partecipazione a qualunque incontro inerente il tema sanitario con i toni propositivi che ci hanno contraddistinto fin dall’inizio ed invitiamo anche, così come tutti i cittadini, tutta l’Amministrazione comunale, a prendere parte in modo costruttivo ai nostri incontri.

Consideriamo già un obiettivo raggiunto dal Comitato il nuovo fervore che si percepisce in città attorno a questo tema e che si torni a parlare dell’assemblea dei sindaci della zona sociale n.12.  Continueremo ad incontrarci, a confrontarci ed a proporre delle iniziative per sensibilizzare i cittadini attorno a questo tema ribadendo, come già fatto nel comunicato stampa del 5 agosto, che la volontà di coordinarsi con una rete regionale di comitati analoghi possa rafforzare l’efficacia delle nostre battaglie e che la partecipazione o meno di alcuni cittadini a progetti politici legati alla prossima tornata elettorale non comprometta in nessun modo lo spirito del Comitato rappresentando la libera iniziativa personale di ciascuno.

Il prossimo incontro è fissato per lunedì 19 agosto 2024, alle ore 21 presso lo spazio Bi.Pop. a Sferracavallo (in Via Po n.4) e si potrà partecipare in presenza o a distanza tramite un collegamento online.




Tesei e Tardani parlano con CRO e i suoi controllanti ma dimenticano l’argomento che più ha segnato la vita nel nostro territorio negli ultimi anni

Abbiamo letto con attenzione il comunicato stampa concernente l’incontro della responsabile della Regione Umbria e del Sindaco del Comune di Orvieto con i vertici di Cassa Di Risparmio di Orvieto spa e della sua controllante Medio Credito Centrale. Riteniamo l’incontro opportuno ed auspicabile che si ripeta nel tempo. Alcune considerazioni in premessa che diamo per acquisite:

1) è vero che Cassa di Risparmio di Orvieto spa è stata salvata da Mediocredito centrale quando non aveva più patrimonio per poter proseguire le attività;

2) è vero che i dati della semestrale sono molto buoni, anche se in linea con tutte le banche d’Italia che sono ampiamente aiutate a fare più margini, anche a scapito dei costi sostenuti dai clienti per la mediazione, come peraltro rilevato dallo stesso Ministro Giorgetti;

3) è vero che la CRO è attualmente posseduta da Mediocredito centrale e, con una partecipazione oggi solo finanziaria, dalla Fondazione Cassa di Risparmio Di Orvieto che, a seguito dell’aumento di capitale, non ha più una quota di minoranza qualificata che le consente di  avere voce  in capitolo sulle operazioni straordinarie;

Premesso quanto sopra, spontanee emergono le sottoelencate osservazioni:

A) sarebbe stato auspicabile che Regione e Comune avessero assunto l’impegno di farsi promotori di progetti per lo sviluppo del territorio, cogliendo così appieno le opportunità offerte dalla nuova proprietà;

B) non si comprende la dichiarazione fatta dalla sindaca, secondo cui avrebbe seguito ed avrebbe avuto voce in capitolo su tutto il processo di ricapitalizzazione e ristrutturazione. Se fosse veramente così, avrebbe la responsabilità di aver contribuito ad indebolire la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, che peraltro ha perso ogni rappresentanza negli organi statutari e per questo ha annunciato di aver attivato un possibile contenzioso. Avrebbe in sostanza la responsabilità di aver agito contro gli interessi della Fondazione;

C) ciò che riteniamo più grave è che la Sindaca non abbia fatto parola dei 22 milioni che sono stati sottratti ai cittadini orvietani e alle imprese locali (86 milioni tra tutte le filiali CRO umbre e dell’Italia centrale) per effetto del cattivo comportamento della vecchia gestione, sollecitando almeno un minimo di attenzione sul problema.

D) l’ordine di grandezza del danno arrecato al territorio è di gran lunga superiore ai fondi del Pnnr complessivamente destinati alla nostra città. Ci sono ancora molte cause civili e procedimenti penali pendenti sulla questione e circa un migliaio di clienti risulta intrappolato senza alcuna rappresentanza nel possesso dei titoli che formalmente non valgono nulla e che non possono nemmeno dare origine a minusvalenze.

Ci sembra particolarmente grave non avere almeno posto il problema ai vertici di CRO e MCC, con ciò non mostrando sensibilità, anche soltanto di facciata, verso i cittadini colpiti.

Come se non fosse successo nulla.

Associazione Praesidium




Proposta Civica: “creare una commissione di studio sulla sanità e assicurarne indipendenza e strumenti”

Noi di Proposta Civica siamo lieti di registrare che sia stato infine compreso il ruolo fondamentale che le istituzioni comunali possono giocare nell’ambito della Sanità e il ruolo centrale del Sindaco nel definire e verificare l’efficacia e l’efficienza degli interventi sanitari sul territorio, all’interno delle sue funzioni nella Conferenza dei Sindaci. Da troppo tempo il tema della Salute è stato tenuto fuori dal Palazzo Comunale, nonostante la centralità di tale diritto e la chiara situazione di insoddisfazione registrata da tutti cittadini orvietani e del territorio allargato. Accogliamo quindi con favore la proposta lanciata dalla Sindaca Tardani per l’istituzione di una commissione ad hoc sulla Sanità. Come Capogruppo, offro tutta la mia disponibilità al Presidente del Consiglio Comunale, Stefano Olimpieri, incaricato di costituire tale Commissione, per procedere speditamente alla definizione degli scopi, strumenti e composizione della Commissione stessa. Dobbiamo ora passare dalle parole ai fatti. Per questo indichiamo alcuni presupposti fondamentali per assicurare la riuscita e l’efficacia della Commissione.

• Chiara indicazione degli obiettivi della Commissione e dei tempi. Quello che noi e anche i cittadini si aspettano è la piena comprensione dell’attuale livello dei servizi (ospedale, medicina di base, liste d’attesa, distretto, consultorio), dei piani di intervento in essere e l’identificazione delle proposte di azione per migliorare i servizi e riportarli a livelli adeguati. È importante che i tempi siano rapidi, vista l’urgenza del tema e per evitare speculazioni pre-elettorali.

• Creazione di una Commissione di Studio (Art.38 dello Statuto Comunale e Art.21 del Regolamento Comunale) i cui componenti assicurino rappresentatività, autonomia e obiettività dei risultati. Solo una Commissione autorevole, condivisa e autonoma potrà assicurare partecipazione e condivisione da parte di tutti ed evitare faziosità e strumentalizzazioni partitiche.

• Accesso alle informazioni e aperta collaborazione dei vari soggetti qualificati, a partire dai rappresentanti della Regione Umbria fino ai vertici dell’USL Umbria 2, del distretto sanitario e dell’Ospedale. L’accesso alle informazioni, molto spesso negato o parziale, è la base per una vera e condivisa visione dello stato generale del servizio sanitario. A tal fine sarà determinante avere tutto il sostegno e l’appoggio necessario da parte delle autorità comunali e del Sindaco in primis, per poter ottenere dati veritieri e aggiornati. Rinnoviamo tutta la nostra disponibilità al Presidente del Consiglio Comunale per iniziare sin d’ora il lavoro di preparazione e definizione delle regole per la costituzione della Commissione. Il tema della Sanità è fondamentale per il benessere dei nostri cittadini. Abbiamo e sentiamo il dovere di dare risposte puntuali, chiare e fattibili, non inficiate da strumentalizzazioni e da faziosità partitica, ma da un profondo e (speriamo) condiviso sentire da parte di tutto il Consiglio Comunale, di difendere e realizzare quel diritto salute sancito dalla nostra Costituzione che i nostri concittadini richiedono a gran voce.




Per la Tardani chi si occupa di sanità punta in realtà alla politica. Come faceva lei quando stava all’opposizione

Saranno le temperature africane di questi giorni o forse una questione di stile. Sta di fatto che il sindaco di Orvieto Roberta Tardani vive sempre con un certo fastidio e con una evidente diffidenza e insofferenza il fatto che qualcuno, soprattutto se in forma associata, dimostri interesse nell’occuparsi della cosa pubblica. Invece di accogliere con soddisfazione il fatto che, per fortuna, ci siano cittadini disponibili ad investire parte del proprio tempo nel prendersi cura di questioni sociali serie, la prima cittadina e i suoi collaboratori stanno sempre sulla difensiva e con atteggiamento prevenuto, a volte delegittimando queste iniziative, molto spesso attribuendo a questi uomini e donne la malafede di voler in realtà perseguire obiettivi strumentali e politici. E’ successo quando un suo assessore definì studiosi improvvisati i ricercatori dell’associazione Cittadinanza, territorio e sviluppo e “soliti soloni” i promotori dell’altra associazione Abitare Orvieto. Due realtà entrambe benemerite e preziose, ma evidentemente potenzialmente disturbanti per chi ha una concezione molto particolare dei doveri istituzionali. Tutte istanze, quelle portate avanti da queste associazioni, sollevate da semplici cittadini a dimostrazione di come la politica sia stata finora incapace di fornire risposte soddisfacenti in vari ambiti. Il marchese del Grillo, insomma, va bene al cinema.

Adesso al neo costituito comitato per la Salute pubblica viene riservato lo stesso trattamento pregiudiziale, di sospetto e diffidenza. “Non sfuggirà a nessuno -il commento del sindaco-che alle porte c’è un’importante scadenza elettorale e il rischio che il tema della salute dei cittadini possa essere utilizzato come arma politica è già purtroppo evidente. Per queste ragioni se c’è veramente la volontà comune di affrontare la questione con serietà e senso di responsabilità non c’è alcun bisogno di fughe in avanti o tantomeno di comitati dal sapore elettorale” ha detto, facendo intendere quello che pensa. Roberta Tardani dovrebbe forse imparare a mostrare un pò più di rispetto per i singoli cittadini che non vogliono delegare tutto alla politica e sono pronti ad esercitare un sano senso civico. Di più. Dovrebbe ringraziarli. Anche perchè se c’è qualcuno che ha cavalcato la situazione malmessa della sanità orvietana è proprio l’attuale sindaco.  Ai tempi del centrosinistra, da esponente di Forza Italia, si battè per istituire una commissione comunale sulle liste d’attesa ospedaliere. Che c’era di più strumentale di un politico di destra che guida una commissione del genere con Regione e Comune amministrate dalla sinistra, a voler seguire il suo stesso retropensiero?  Svolse con dignità il suo incarico e nessuno si sognò di nutrire sospetti e mancarle di rispetto, accusandola di strumentalizzare la questione sanità.  Tutte le iniziative in ambito pubblico sono legittime e gettare discredito su quelle altrui fa molto pensare a quel modo di dire del “gatto male usato” che ben conoscono gli orvietani di una certa età.
“Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura” diceva del resto il poeta, ma per un primo cittadino che ha vinto le elezioni per il rotto della cuffia ed è circondata da un dissenso forte come nel suo caso, evitare qualche prova di arroganza e darne invece di sincero dialogo sarebbe innanzitutto una dimostrazione di saggezza e intelligenza. 




Orvieto si prepara alla Festa dell’Assunta, Patrona della città

La città si prepara a celebrare la festa della Madonna Assunta, Patrona di Orvieto. Mercoledì 14 agosto, alle 18.30 nella chiesa di Sant’Andrea, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, monsignor Gualtiero Sigismondi, al termine della quale si terrà la tradizionale processione della Macchina dell’Assunta fino in Duomo. Alle 21, nella chiesa degli Scalzi, l’adorazione notturna del Santissimo Sacramento.

Giovedì 15 agosto, in occasione della Solennità di Maria Santissima Assunta in cielo, dalle 9 in Duomo ci sarà l’ostensione del Sacro Corporale che terminerà alle 18.30 mentre alle 11.30 il vescovo Sigismondi celebrerà la Santa Messa Pontificale.

Per consentire il regolare svolgimento della processione del 14 agosto, il Servizio Polizia locale e Mobilità ha emanato due diverse ordinanze. Con la prima si regola il trasferimento della Macchina dell’Assunta dalla chiesa di San Francesco alla chiesa di Sant’Andrea. Pertanto, dalle 19.00 alle 20.00 di martedì 13 agosto 2024, e comunque fino al termine del passaggio della Macchina, verrà interrotta la circolazione veicolare in via Alberici, via Ghibellina, Piazza Santa Chiara, via Ippolito Scalza e Piazza Febei. Dalle 18.00 alle 20.00 dello stesso giorno la circolare “C” del trasporto pubblico urbano, non potendo raggiungere Piazza Duomo a causa dell’interruzione veicolare in via Alberici, all’altezza di Porta Maggiore svolterà a destra su Strada delle Conce per ritornare in Piazza Cahen.

Con la seconda ordinanza si dispone invece, dalle 19.00 alle 20.00 di mercoledì 14 agosto 2024:

  • Divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Strada di Porta Romana, nell’area appositamente destinata alla manovra dei bus di linea, ed in Piazza della Repubblica sui posti auto riservati alla ricarica dei veicoli elettrici e sul posto auto a strisce gialle riservato al carico e scarico
    merci.
  • Divieto di transito in via del Duomo e in Corso Cavour, dal crocevia Torre del Moro fino a Piazza della Repubblica.
  • Tutte le corse del Trasporto Pubblico Locale faranno capolinea in Strada di Porta Romana nell’area appositamente destinata.
  • Il percorso della circolare C del trasporto pubblico locale rimane invariato