Stefano Olimpieri nuovo presidente del consiglio comunale, “pacificazione, partecipazione e politica”

Su proposta del capogruppo di FI, Evasio Gialletti, il consiglio comunale così composto ha eletto come presidente Stefano Olimpieri (Lista Roberta Tardani Sindaco), che ha riportato in seconda votazione 10 voti favorevoli e 7 astensioni,. Alla vicepresidenza sono stati eletti, per la maggioranza Federico Fontanieri (Lega), per la minoranza Mauro Caiello (Lista Biagioli per il bene comune). Eletta anche la commissione elettorale che sarà composta da Gionni Moscetti (Lista Roberta Tardani sindaco) ed Evasio Gialletti (FI) per la maggioranza, e da Cristina Croce (Pd) per la minoranza. Membri supplenti sono Anna Celentano (Lista Roberta Tardani sindaco), Massimo Perali (FdI) e Federico Giovannini (Pd).

CHI E’ STEFANO OLIMPIERI

Nato a Orvieto il 17 febbraio 1966, Stefano Olimpieri è laureato in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma ed è dipendente di banca presso la Cassa di risparmio di Orvieto. Dal 1995, e con la sola interruzione di un anno, ha ricoperto la carica di consigliere comunale nel Comune di Orvieto.

Nel suo discorso di insediamento Olimpieri ha ringraziato il consiglio comunale e il sindaco Tardani per l’opportunità e anche la famiglia per il supporto e il sostegno.

Essere presidente del consiglio comunale mi riempie di orgoglio – ha detto – non solo dal punto di vista personale ma soprattutto dal punto di vista politico. Qui non rappresento me stesso ma un mondo che è venuto avanti nel corso degli anni, che si è strutturato, è cresciuto e si è consolidato senza aver paura di confrontarsi e di navigare in mare aperto. Oggi rappresento una piccola comunità che è partita tanti anni fa, che si è sviluppata negli anni ed ha seminato, qualche volta anche raccolto, e che è sempre stata sul pezzo per affermare le proprie idee. Questo piccolo successo è quindi il successo di tante persone. Sono qui da circa 30 anni e credo di dover ringraziare tante persone con le quali ho avuto rapporti di vicinanza politica e istituzionale. Non posso quindi non ricordare coloro che non ci sono più come Luca CoscioniAgostino TurreniPierluigi Leoni, che mi hanno dato la possibilità di crescere e di migliorare“.

Questa Consiliatura parte oggi – ha aggiunto – ma oggi deve partire anche un nuovo modo di gestire il consiglio comunale. La conferenza dei capigruppo sarà il perno e già da subito inizieremo a lavorare per programmare le prossime seduta ma anche per confrontarci e trovare la sintesi sulle questioni più importanti da affrontare. Questa Consiliatura dovrà basarsi su tre elementi fondamentali: pacificazionepartecipazione e politica. Serve una pacificazione non soltanto a livello internazionale e nazionale, ma serve una pacificazione anche in questa città che in questi ultimi mesi ha vissuto contrapposizioni troppo pesanti, livorose, cattive e astiose. Ci siamo confrontati troppo pesantemente per arrivare a conquistare la città ma spesso abbiamo superato il limite. Dobbiamo pacificare la città con il nostro impegno e noi, in questo consiglio comunale, pur nelle differenze politiche, dovremmo essere da esempio. Questa città storicamente è sempre stata divisa però quando gli orvietani volevano unirsi lasciavano da parte le contrapposizioni per qualcosa di più grande. Noi dovremmo fare questo perché il nostro obiettivo è comune, dovremmo fare un passo indietro tutti quanti per guardare avanti in senso positivo per la città e per i nostri figli. La seconda P è la partecipazione. Dobbiamo far partecipare i corpi sociali di questa città alla vita istituzionale. Per troppo tempo non lo hanno fatto. Dobbiamo rimettere in moto le commissioni consiliari, la conferenza dei capigruppo, le commissioni ad hoc per far partecipare i corpi intermedi e le articolazioni sociali della città che qui devono trovare il loro punto di incontro. Poi c’è la politica. In questo tempo la politica è vista lontana dai cittadini, c’è disaffezione e a volte anche astio. Dobbiamo invece trovare il modo di rimettere la politica al centro coinvolgendo soprattutto i giovani. In questa campagna elettorale ho visto ragazzi di 18-20 anni, sia a destra che sinistra, che si sono impegnati per la città. È questo l’elemento fondamentale che ci deve dare la possibilità di costruire un futuro migliore per le persone che si vogliono impegnare per la propria città. Pacificazione, partecipazione e politica per il bene di Orvieto e della nostra comunità, per ritrovare identità e senso di appartenenza che in molti casi è venuto meno. Come diceva Gandalf: non tocca a noi dominare tutte le maree del Mondo, il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando dai campi il male che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare. Questa è la nostra missione. Viva Orvieto e viva il consiglio comunale“.




Cariorvieto rinnova l’adesione al bando FRI-TUR per il turismo sostenibile

Cassa di Risparmio di Orvieto, Gruppo Mediocredito Centrale, anche quest’anno ha aderito a FRI-TUR (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo), la misura promossa dal Ministero del Turismo nell’ambito del PNRR. L’iniziativa si rivolge ad alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici che possono richiedere a Cassa di Risparmio di Orvieto il finanziamento per accedere alle agevolazioni messe a disposizione dal bando. La delibera bancaria deve essere allegata dall’impresa alla domanda di agevolazione da presentare entro il 31 luglio attraverso la procedura informatica del gestore Invitalia. Con un ammontare compreso tra i 500 mila e i 10 milioni di euro, gli investimenti devono essere finalizzati al miglioramento dei servizi di ospitalità e al potenziamento delle strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Almeno il 50% delle risorse è riservata agli investimenti di riqualificazione energetica, mentre una quota di almeno il 40% è destinata a interventi realizzati nelle Regioni del Mezzogiorno.

La durata del finanziamento bancario (tra 4 e 15 anni, compresi 3 anni di preammortamento) e il suo importo devono essere uguali a quelli del finanziamento a tasso agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti previsto dal bando congiuntamente a un contributo diretto alla spesa fino a un massimo del 35% dell’investimento agevolabile.  La somma del contributo e dei due finanziamenti non può superare il 100% dell’investimento ammissibile.