“Elezioni in…vetrina” il 10 giugno la diretta streaming per conoscere i risultati delle elezioni

La campagna elettorale è ormai quasi terminata e il Club Amici della Stampa già pensa al prossimo futuro con un appuntamento annunciato e che confermiamo con entusiasmo. Lunedì 10 giugno saremo in diretta streaming sui nostri canali social e su quelli dei quotidiani online del territorio per raccontare i risultati minuto per minuto.  “Elezioni in…vetrina” perché saremo veramente in vetrina grazie alla preziosa collaborazione del Caffè Montanucci che ci ha riservato uno spazio importante vista Corso Cavour. Massima trasparenza, commenti a caldo, candidati sindaco e consiglieri sono invitati fin da ora per offrire il loro personale punto di vista e commentare insieme a noi i risultati reali. Noi ci saremo, tutti insieme, a partire dalle 16 in vetrina al Caffè Montanucci e sui social in diretta streaming.  

Vi aspettiamo numerosi come sempre. In bocca al lupo a tutti i candidati!

Club Amici della Stampa e MediaNetwork




Appello al voto di Roberta Tardani, “stabilità per non fermare il cambiamento, il futuro è sulla strada giusta”

“Le elezioni dell’8 e 9 giugno rappresentano la scelta tra proseguire un percorso di crescita e sviluppo oppure fermare tutto e tornare al punto di partenza. Rappresentano la scelta tra credere nelle opportunità che la città offre oppure abbandonarsi al disfattismo e riconsegnarla a chi l’aveva mortificata e relegata in un angolo”. Lo afferma il sindaco di Orvieto e candidata alla conferma, Roberta Tardani, nell’appello al voto.
“Il cambiamento a Orvieto è iniziato cinque anni fa – dice – un cambiamento fatto di passione, impegno e concretezza. In questi anni difficili sono stati avviati importanti investimenti e progetti su infrastrutture, servizi, sanità, turismo, cultura che devono essere portati avanti per assicurare lo sviluppo e la crescita della nostra città e del nostro territorio. Quella che mi accompagna è una squadra ampia, compatta, trasparente, donne e uomini, ragazze e ragazzi con esperienze e sensibilità diverse ma uniti dall’amore per Orvieto, uniti sulle cose da fare e sulle soluzioni concrete da adottare. Da venti anni Orvieto non riconferma mai l’amministrazione uscente e le proposte alternative hanno già dichiarato di voler cancellare quanto di buono è stato fatto. Orvieto non può più permetterselo, non può fermarsi e tornare indietro. “Per questo – conclude – il vero cambiamento sta nel coraggio e nella responsabilità di dare continuità e stabilità alla nostra città, perché vogliamo continuare a costruire una città unita in cui ognuno si assuma un pezzo di responsabilità del futuro di Orvieto. Lo faremo come abbiamo fatto in questi anni attraverso l’ascolto, il dialogo e la partecipazione alle scelte con tutte le forze vive della città con cui costruiremo un patto per lo sviluppo sostenibile con impegni e azioni concrete per dare al territorio lo slancio che merita e che è in grado di compiere. Il futuro è davvero sulla strada giusta e vogliamo continuare a percorrerla insieme a voi”.




Patteggia tre anni e sei mesi il camionista che causò la morte di due donne

All’esito dell’udienza preliminare tenutasi giovedì 6 giugno, in Tribunale a Siena, ha patteggiato la pena di tre anni e sei mesi di reclusione per omicidio stradale aggravato dal fatto di aver causato la morte e il ferimento di più persone, pena da scontare agli arresti domiciliari, Ahmed Ezzedini, 44 anni, di origini tunisine ma residente a Caltagirone, nel Catanese, il camionista accusato e ora anche condannato per aver cagionato – per distrazione, eccesso di velocità e verosimilmente anche stanchezza, dovuta al mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo prescritti – il terribile tamponamento successo il 17 giugno 2022 lungo l’Autostrada A1, all’altezza del km 414, tra Fabro e Chiusi e costato la vita alle incolpevoli Serena Ursillo e all’amica Enrica Macci, oltre al ferimento grave di altre tre persone. All’imputato, che ha potuto beneficiare degli sconti di pena previsti dal rito alternativo scelto, è stata anche comminata la sanzione accessoria della revoca della patente di guida.

L’imputato, alla guida di un autoarticolato Iveco General Trailer, come ha scritto il magistrato inquirente nella sua richiesta di rinvio a giudizio formulata al termine delle indagini preliminari, “si avvedeva tardivamente del traffico bloccato”, dovuto allo smantellamento di un cantiere, “e, nonostante la brusca frenata posta in essere all’ultimo momento, andava a travolgere tutti i veicoli che lo precedevano nella corsia di marcia”. Il mezzo pesante ha tamponato per prima una Volkswagen T-Roc “che, in conseguenza dell’urto, veniva spinta verso la corsia di sorpasso e, subendo un ribaltamento, andava a sbattere contro altri due veicoli fermi”, una Kia Niro e una Opel Karl: gli occupanti delle tre vetture si sono tutti miracolosamente salvati, ma il conducente e la passeggera della T-Roc hanno riportato politraumi gravi e svariate fratture per prognosi superiori ai quaranta giorni.   Purtroppo, dopo questo primo urto, l’autoarticolato “ha continuato la sua corsa in avanti andando a travolgere altri veicoli che lo precedevano sulla corsia di marcia” prosegue il dott. Ludovici nel suo atto, ossia la Fiat Panda condotta da Enrica Macci e su cui era trasportata Serena Ursillo e una Fiat Punto: le due amiche si stavano recando a Chianciano proprio per seguire un corso di qualificazione per allenatori di volley. Non ci sarebbero mai arrivate.

Il Pm, nello specifico, ha imputato al camionista “colpa generica e violazione di svariate norme sulla disciplina della circolazione stradale”: superamento del limite massimo di velocità, poiché percorreva un tratto autostradale ad una velocità di 84 km/h, già apportata la relativa tolleranza di 6 km/h a favore del conducente, superando così il limite massimo consentito che in autostrada, per tale categoria di veicolo, è fissato in 80 km/h”, “perdita di controllo del veicolo in quanto non era in grado di conservarne appunto il controllo tantoché, in presenza di un rallentamento del traffico e successivo blocco, regolarmente segnalato da relativi pannelli a messaggi variabili e dal servizio Viabilità della società autostradale, non riusciva ad evitare di tamponare, violentemente, altri veicoli che lo precedevano regolarmente sulla medesima corsia di marcia incolonnati alla corrente di traffico ivi esistente”.   Non solo, dagli accertamenti e dall’analisi del cronotachigrafo del mezzo pesante è emerso anche, a carico dell’autotrasportatore, “il superamento del periodo di guida giornaliero, poiché non osservava quello prescritto dal regolamento Ce, eccedendo di 32 minuti il limite massino consentito” e “l’inosservanza del periodo di riposo giornaliero” definito dallo stesso regolamento comunitario.

Si è quindi arrivati all’udienza preliminare nella quale Ezzedini, attraverso il suo difensore, di fronte alle sue schiaccianti responsabilità, ha chiesto e ottenuto di patteggiare. I familiari di Serena Ursillo sono già à stati integralmente risarciti dalla compagnia di assicurazione del camion, ma si aspettavano una risposta anche dalla giustizia penale, pur sapendo che nessuna pena sarebbe mai commisurata all’incolmabile perdita che hanno subito: risposta che è arrivata, con una condanna dall’entità non trascurabile considerata la “prassi” per il reato di omicidio stradale, dove gli imputati se la cavano in genere con pene molto “soft” e con la sospensione condizionale.




“Abitare Orvieto”: viva la partecipazione popolare di questa campagna elettorale, ora andiamo tutti a votare!

La grande novità di questa intensa campagna elettorale è stato il protagonismo delle associazioni di cittadini che hanno sollecitato i quattro candidati Sindaco/a alla riflessione e al confronto su temi concreti che interessano il presente e il futuro della vita degli abitanti di Orvieto.

  La necessità dei cittadini di tornare ad essere protagonisti della politica locale del luogo che abitano ha portato all’organizzazione di incontri e a porgere, in forma pubblica, quesiti, attività che hanno avuto il merito di consentire a tutti di avere maggiori informazioni rispetto a quella che è l’idea di città che ciascuno dei candidati propone.

Dal canto suo, il comitato “Abitare Orvieto” (che tra poco compirà il suo prima anno di vita!) intende ancora una volta ringraziare i candidaci Sindaco/a per aver accolto l’invito e essersi confrontati all’incontro del 20 aprile presso la Sala del Carmine (per chi volesse riascoltare la diretta https://www.facebook.com/share/v/aQMN1pxBZdRmgMUq/) e per aver inserito, con modalità, contenuti ed intensità diversi, il tema dell’abitare nei propri programmi.

 Ma più di tutti ringraziamo la cittadinanza che riempie le sale e contribuisce con la presenza, l’attenzione e le proposte alle questioni che la riguardano direttamente: di questo la città ha grande bisogno!

Numerosi sono gli impegni che i candidati hanno preso rispetto ai servizi per i residenti, alla residenzialità intesa come possibilità di abitare questa piccola città, agli interventi per favorire gli affitti a lungo termine, alla necessità di creare spazi di aggregazione e di incontro per la comunità, alla possibilità di intervenire affinché il saldo migratorio non continui ad essere negativo quindi di incidere sul settore economico e formativo.

“Abitare Orvieto” proseguirà ad essere un attento osservatore rispetto alle azioni che saranno messe in campo dal /la prossimo/a amministratore/trice rispetto all’abitare e si mette a disposizione per essere un eventuale interlocutore dell’amministrazione, considerando che l’ascolto della cittadinanza e la sua partecipazione sono centrali per una politica di un territorio che sia il più possibile aderente ai bisogni della popolazione.

Dopo questa proposta, concludiamo, invitando tutti a partecipare a questa possibilità che abbiamo poter scegliere chi vorremmo ci amministri quindi di andare a votare! Ci risentiamo presto!




La campagna elettorale, sobrietà e competenza contro usato rivestito e padrini malcelati

Gli ultimi giorni di campagna elettorale non sono sicuramente fatti per cuori deboli.  Colpi bassi, fake news, incontri in giro per la città, apericene, chiusure multiple e gli elettori potrebbero risultare frastornati da tanta “offerta” di confronto e dialoghi diretti ma si spera che non risultino anche confusi.  Già, speriamo non confusi, perché Orvieto ha bisogno di competenza, professionalità e sobrietà.  Chi vuole confondere le acque allora cerca di convincere l’elettore e lo ha fatto in tanti modi.  Asfalto per strade apparentemente giuste, progetti (per cui si devono però trovare finanziamenti), lavori, inaugurazioni, soldi che spuntano facilissimi dopo averci raccontato per anni che non è così.  Altri temono di vedersi sorpassati e allora bussano alle porte cercando sempre di convincere l’elettore che la sobrietà, la competenza e la professionalità nascondono il vero volto snob e spocchioso.  Loro sono i buoni, carini, quelli che ascoltano…senza muovere paglia spesso, perché seri.  Alla narrazione si aggiungono i social, specchio della reale consistenza di qualche candidato spesso sopra le righe, sguaiato, volgaruccio e con qualche lacuna grammaticale e sintattica.  Non è finita qui. 

Ci sono anche i comportamenti diretti, con i saluti negati anche platealmente, come se pensarla diversamente significhi essere nemici mortali, scandendo invece nella scarsa educazione. E infine le solite promesse per il prossimo futuro e qualche mezzuccio di stile antico…molto antico.

Così si cerca di convincere l’elettore e non con i programmi.  E l’elettore?  E’ disincantato, deluso, lontano dalla politica, proprio da quella testé descritta. Ma perché non cambiare metodo senza correre per aderire al manifesto della comunicazione non ostile, così da sembrare politicamente corretti?  L’elettore è stanco e non sopporta più l’usato vestito a nuovo, i padrini malcelati dietro la figura buona e presentabile.  L’elettore vuole competenza, sobrietà e professionalità e non ritiene che questi concetti facciano rima con spocchia, anzi, tutt’altro.  Allora, non resta che augurare buon voto, ricordando che è importante il voto alle comunali, unica elezione che permette al cittadino di scegliere il primo cittadino e i consiglieri con la preferenza, uno strumento importantissimo per il futuro della città.




Alessio Tempesta, “l’amministrazione uscente non ha mantenuto alcuna promessa per la tutela degli animali”

Che gli esponenti di punta dell’amministrazione politica di Orvieto attualmente in carica avessero, politicamente, un senso del pudore da non prendere come riferimento, ho avuto motivo di considerarlo in più di un’occasione. Ma quando si arriva in campagna elettorale, per taluni, il senso del pudore perde ogni misura e deborda senza remora. Mi riferisco alle dichiarazioni, sui social richiamando il programma elettorale del centro destra, con le quali si fa intendere quanto l’attuale amministrazione politica cittadina avrebbe già attuato in questi 5 anni, relativamente alla tutela ed al benessere degli animali.

Cito testualmente dal loro programma elettorale: “Nell’ottica di una città amica degli animali saranno sviluppati e potenziati i progetti avviati in questi anni con associazioni e cittadini di informazione e sensibilizzazione sul benessere degli animali e su una virtuosa convivenza ma anche interventi strutturali per l’ampliamento dell’area di sgambamento di via Postierla e la realizzazione di nuove aree a Orvieto scalo (di prossima realizzazione), Ciconia e Sferracavallo”. Di tutte queste affermazioni non è vera nessuna, tranne la prossima realizzazione di 1 sola area di sgambamento cani ad Orvieto scalo (tra l’altro un di cui della mia mozione approvata all’unanimità in consiglio comunale nel 2020).

Quello che c’è di vero invece è che l’amministrazione comunale uscente, in 5 anni ha portato indietro di almeno 20 anni il rapporto uomo-animale ad Orvieto:

1) ha chiuso il canile sanitario per farne un laboratorio delle corate suine.

2) ha trasferito i randagi del Comune di Orvieto a Castelgiorgio.

3) ha eliminato dal bilancio il mutuo di 260.000€ per la realizzazione del 1° stralcio di adeguamento normativo del canile.

4) non ha attuato la campagna di comunicazione contro il randagismo, né a favore delle adozioni, né quella di educazione civica alla importanza delle sterilizzazione.

5) non ha ritenuto che il Comune potesse realizzare un cimitero per animali.

6) non ha destinato 1 centesimo a sostegno dei gatti randagi, attraverso i responsabili di colonie feline.

7) non ha realizzato, tantomeno previsto né programmato, né le oasi feline né il gattile comunale.

8) non ha sporto denuncia contro ignoti né si è costituita parte civile per i reiterati fenomeni di avvelenamento di gatti di colonia.

9) non ha strutturato un rapporto di sostegno sul territorio e di collaborazione tra polizia locale e guardie zoofile.

10) non ha voluto trovare 1 ettaro di terra per realizzare, e nemmeno prevedere, il nuovo parco-canile in un territorio comunale di 281 km/quadrati.

Punti di vista? Forse, ma tutto documentato, dimostrato e dimostrabile con atti pubblici e carte alla mano.

Adesso mi viene da ridere se penso a quando il sottoscritto consigliere veniva anche “bacchettato” in consiglio comunale, dichiarando che, in una mia interrogazione, io omettevo un articolo di una legge sulla competenza decisionale di realizzazione del canile sanitario (che è dei Comuni) mentre venivo “redarguito ed edotto” essere della Regione ed Asl veterinaria. Peccato però che il mio accesso agli atti presso la direzione sanitaria della Asl 2 veterinaria di Terni dimostrò esattamente che era vero ciò che sostenevo io, e che sapevo già. Le bugie hanno le gambe corte. Chi, consapevolmente nella vita privata, non dice la verità, distorce la realtà a proprio piacimento od interesse.

Meno credibile però è chi non dice la verità in un ruolo pubblico, capisco ma non condivido, per scarsa informazione o per la necessità di mettere “una toppa” ad un operato perlomeno “distratto”.  Peccato anche che l’amministrazione uscente avesse pure il vantaggio di un consigliere di maggioranza che certe cose le diceva, le rilevava, tentava di indirizzarle e spiegarle ad essa, mai ascoltato. Come in premessa a questa mia nota, capisco le logiche da campagna elettorale, ma è veramente rimarchevole sentire affermare: “…in questo percorso abbiamo anche perso qualche pezzo, forse perché non hanno compreso la responsabilità di governare… oltre le aspettative personali… le ambizioni personali…”.

No.  Qualcuno non si è perso.  Semmai, senza ambizioni personali, si è ritrovato nella propria dignità ed orgoglio, comprendendo perfettamente con chi aveva a che fare.  Sempre in campagna elettorale, certamente su questo tema specifico, quando scarseggiano fatti oggettivi ed argomentazioni che possano avvalorare il proprio operato, si racconta e poi si denigra l’altro, l’avversario, il nemico civico/politico.

Ma io, per esempio, non ci sarò più.

Perciò, non sono certamente questi i presupposti né la condotta che io possa consentire a chi dovrebbe ricevere il mio sostegno, un mandato per guidare nuovamente la città nella quale vivo, voglio vivere e soprattutto pretendo di farlo, rispettando sì gli animali ma anche e soprattutto le persone.

Domani sì, da libero cittadino.

Alessio Tempesta




Lettera aperta del candidato Stefano Biagioli sulla questione commercio e centro storico

Vi scrivo con il cuore aperto, consapevole dell’importanza di questo momento e dell’urgenza di ricostruire un rapporto di fiducia e di ascolto reciproco. Come candidato sindaco di una coalizione ampia e plurale, voglio cogliere questa occasione per spiegarmi meglio su alcune questioni e, soprattutto, per ascoltare voi. Orvieto non è solo una città; è un insieme di storie, di volti, di esperienze che si intrecciano in un tessuto unico e prezioso. Il centro storico è il cuore pulsante di questa comunità, un luogo dove ogni strada e ogni pietra raccontano una parte della nostra identità collettiva. E i commercianti, insieme ai residenti, sono il battito vitale di questo cuore, rendendolo vivo e vibrante ogni giorno con il proprio impegno, la propria passione, e la propria dedizione.

La proposta di chiudere una piazza non voleva essere una decisione calata dall’alto, ma un invito a riflettere insieme su come migliorare la qualità della vita nel nostro centro storico. Le decisioni che riguardano la nostra città devono nascere da un processo di condivisione e di partecipazione, in cui ogni voce possa essere ascoltata e valorizzata. Il nostro compito, il compito di chi aspira a guidare questa città, è di far sì che Orvieto possa esprimere tutto il suo potenziale, senza perdere la sua anima. Dobbiamo lavorare insieme per creare uno spazio urbano che sia accogliente e funzionale non solo per i turisti, ma soprattutto per chi vive e lavora qui ogni giorno. Un luogo che sappia rispettare e valorizzare le tradizioni, ma che sia anche capace di innovare e di guardare al futuro con coraggio. Per questo il futuro dovrà essere segnato da momenti di confronto partecipato, in cui potremo discutere delle vostre idee, delle vostre preoccupazioni, e dei vostri suggerimenti. Uno dei temi principali sarà sicuramente quello di aumentare i posti auto nel Centro storico cercando contestualmente valorizzare la vivibilità della Rupe. 

Credo fermamente che solo attraverso un dialogo costruttivo possiamo trovare le soluzioni migliori per il bene della nostra comunità, valorizzando le nostre bellezze monumentali e aumentando i posti auto per i residenti, affinché possano vivere pienamente e serenamente. È fondamentale che ogni decisione sia frutto di un percorso partecipativo, dove ogni cittadino si senta parte integrante del cambiamento.

Concludo ribadendo il mio impegno a costruire un’amministrazione vicina alle persone, attenta alle esigenze di tutti, e capace di valorizzare le risorse del nostro territorio. Insieme, possiamo fare la differenza e riportare Orvieto al centro di una nuova stagione di crescita e di rinascita. Una stagione in cui ogni cittadino possa sentirsi orgoglioso di appartenere a questa meravigliosa comunità.

Con stima e fiducia e la forza della serietà,

Stefano Biagioli




Sfatati miti e luoghi comuni dall’indagine demoscopica sui giovani presentata dagli studenti della IVA del Liceo Economico Sociale

Presentata l’indagine demoscopica  che gli studenti della classe IVA del Liceo Economico Sociale hanno elaborato in collaborazione con Cittadinanza Territorio Sviluppo.  L’indagine è parte del percorso per lo sviluppo delle competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) che ha coinvolto un campione significativo di studenti e studentesse.  I risultati sono stati sorprendenti perché hanno sfatato alcuni luoghi comuni sui giovani.  Quasi il 60% degli intervistati ha le idee piuttosto chiare sul percorso post-scolastico, ad esempio e, con sorpresa di alcuni, solo il 4% del campione si ritiene influenzato dagli “influencer” per quanto riguarda le scelte lavorative, insomma sfatato un mito e un’accusa di superficialità che viene rivolta alla generazione “Z”.  Arriva anche una conferma, circa l’80% svolge altre attività mentre studia, quindi è vero i nostri giovani sono impegnatissimi mentre l’indagine smonta anche un altro adagio sulla “scarsa propensione alla fatica e al lavoro” perché invece gli intervistati hanno risposto positivamente. 

Alla presentazione hanno partecipato Cristiana Casaburo, dirigente scolastica e Anna Gribaudo, responsabile del PCTO.  A lavorare sull’intera indagine demoscopica sono stati Giulia Bonino, Filippo Gabriele Calanca, Chiara Mechelli, Carlotta Moini, Carlotta Presciuttini, Francesco Sbarra, Mattia Valterio a cui va il plauso per un grande lavoro che ha reso un’immagine non scontata dei giovani, che non sono insicuri, svogliati e disinteressati. Uno dei rappresentanti degli studenti ha affermato: “non è vero che siamo eterni indecisi e pigri, quasi il 60% degli intervistati sa cosa vuole fare una volta terminato il percorso scolastico e soprattutto mentre studia svolge altre attività (80%) e ha acquisito nuove competenze (69%). Molti di noi invece sono impegnati nel volontariato (17%)”.

L’indagine dimostra un quadro positivo dei giovani di Orvieto, che non solo hanno aspirazioni chiare e concrete per il loro futuro, ma sono anche impegnati attivamente nel presente per migliorare le proprie competenze e contribuire alla comunità.




“La straordinaria vita di Eugenio Faina”, il libro scritto dagli studenti della IVA del Liceo Classico

Alla presenza del Prefetto di Terni, Giovanni Bruno, e ad una folta platea composta da giovani studenti, docenti, famiglie e appassionati di cultura, il 4 giugno si è tenuto, presso la saletta delle conferenze del Museo Etrusco “Claudio Faina” di Orvieto, la presentazione del libro “La straordinaria vita di Eugenio Faina” (Ciampi Editore). Ai saluti di apertura e ai ringraziamenti del Presidente della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, Andrea Solini Colalè, e di Cristiana Casaburo, dirigente scolastica dell’IISACP, a un breve intervento dell’editore, sono seguiti due interventi di Simona Coccimiglio e Giuseppe M.Della Fina – rispettivamente responsabile tutor interno e referente tutor esterno – sul lavoro portato avanti e realizzato dai ragazzi della classe IV A del Liceo Classico di Orvieto. Al termine i giovani autori hanno letto alcuni brani del volume che hanno scritto. La biografia dedicata a Eugenio Faina, è stata ricostruita attraverso una lente speciale che ne ha evidenziato le relazioni familiari e amicali, come ad esempio, il rapporto con la madre, Giuseppina Anselmi Faina, con il padre, Claudio Faina senior, e con l’amico Adolfo Cozza.
Gli studenti e le studentesse hanno colto questa occasione di formazione e approfondimento e hanno prodotto un lavoro di grande interesse con lo scopo di far conoscere ancora meglio questa figura così emblematica e importante nel panorama umbro e nazionale, tra i decenni finali dell’Ottocento e i primi del Novecento. L’evento di presentazione del libro si è poi concluso con ulteriori ringraziamenti rivolti dal Presidente della Fondazione Faina, e con l’auspicio di una collaborazione continuativa tra l’IISACP e il Museo per mettere in atto iniziative congiunte volte al potenziamento delle competenze dei giovani studenti, accompagnandoli a divenire sempre più protagonisti consapevoli della vita cittadina e della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.




A scuola di…Supereroi

Fantasia, Coraggio, Intelligenza, Gentilezza sono i poteri dei “nostri Fantastici 4″, che, con creatività e stile espressivo, alunne e alunni dell’Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi hanno disegnato.  Il tema della festa, che si è svolta martedì 4 giugno, era dedicato ai Supereroi, nello specifico i “Nostri Supereroi” con poteri speciali. Nel piazzale della scuola Luca Signorelli di Orvieto i genitori degli alunni delle diverse sedi si sono ritrovati con la Dirigente, gli insegnanti e tutto il personale scolastico per condividere momenti di convivialità e allegria.

Il pomeriggio è cominciato con gli spettacoli di danza, musica e canto, anche in spagnolo, inglese e francese. Nell’ampio piazzale della scuola, all’ombra dei tigli in fiore, sono risuonate le voci spensierate dei ragazzi che hanno partecipato alle tante attività e ai numerosi progetti svolti durante l’anno.  A rendere ancor più ritmata e colorata la festa, un nugolo di magliette bianche e gialle con impresso le immagini dei quattro disegni finalisti del concorso “I nostri Fantastici 4”.  I loro superpoteri risplendono in super Willy, Fearless, Think & Rethink, Heartman.

Il culmine dell’emozione è stato raggiunto dall’abbraccio dei ragazzi di terza media ai bambini delle quinte di scuola primaria di tutto l’Istituto. La coreografia, come uno sciame luminoso che ha brillato nella notte appena cominciata, è stata arricchita dal lancio nel cielo stellato dei tocchi verdi dei ragazzi delle terze medie.

Un ringraziamento particolare va alle famiglie dei numerosi ragazzi per il sostegno ricevuto, ai collaboratori scolastici, al personale di segreteria, a tutti coloro che si sono resi disponibili e ai numerosi sponsor che hanno consentito la realizzazione della cena e della lotteria. Hanno accompagnato le varie fasi della festa le note della musica dal vivo.

Una scuola unita grazia alla Fantasia, al Coraggio, all’Intelligenza e alla Gentilezza…