Per lavori sulla A1 chiusura del tratto Orte-Fabro verso Firenze nella notte del 30 giugno

Per consentire lavori in A1che necessitano l’impiego di mezzi operativi e maestranze tecniche specifiche, è stata disposta la
•⁠ ⁠CHIUSURA del TRATTO autostradale ORTE – FABRO (quindi in direzione Firenze)
•⁠ ⁠⁠dalle ore 00:00 alle ore 05:00 del 30/06/2024.
•⁠ ⁠Di conseguenza resteranno CHIUSI AL TRAFFICO IN ENTRATA VERSO FIRENZE i CASELLI di ORTE – ATTIGLIANO e ORVIETO.
•⁠ ⁠Inoltre, dalle ore 22:00 del 29/06/2024 alle ore 05:00 del 30/06/2024 resteranno chiuse le Aree di servizio GIOVE EST – TEVERE EST e FABRO EST (in dir. Firenze) ricadendo le stesse nel tratto autostradale interessato dai lavori.
•⁠ ⁠Nelle suddette Aree di Servizio dalle ore 16:00 del 29/06/2024 saranno interdetti i parcheggi dedicati alla sosta dei mezzi pesanti.

In alternativa si consiglia di percorrere la E45 dir. TERNI – PERUGIA per poi prendere il raccordo PERUGIA-BETTOLLE e rientrare in A1 al casello di VALDICHIANA.




Importanti incarichi alla USL Umbria2 con nuovi 68 incarichi con particolare attenzione per Foligno e Orvieto

La Usl Umbria 2 è stata tra le prime aziende sanitarie in Italia ad approvare un regolamento in materia di affidamento degli incarichi dirigenziali dell’Area Sanità e a darne concreta applicazione con una molteplicità di incarichi per la dirigenza sanitaria attribuiti entro il mese di dicembre 2021. Ora il percorso allora avviato sotto la direzione di Massimo De Fino si completa con l’attribuzione di ulteriori 68 incarichi che assumono una particolare importanza nell’organizzazione e gestione dei servizi aziendali, ciò in quanto le attività su cui sono orientati gli incarichi costituiscono punti di riferimento per lo sviluppo delle strategie aziendali e per il miglioramento della qualità dei servizi tenendo conto dei fabbisogni assistenziali. Le deliberazioni firmate dal direttore generale, Piero Carsili e dal direttore sanitario, Nando Scarpelli, riguardano il conferimento degli incarichi dirigenziali sia in ambito ospedaliero che territoriale e decorrono dal primo luglio.

Particolarmente interessati da questa fase selettiva sono i Dipartimenti ospedalieri del Terzo Polo con in testa Foligno e Orvieto. Importanti attribuzioni inoltre nelle aree territoriali con riferimento a Terni e Spoleto/Valnerina. “Provvedimenti importanti per l’azienda sanitaria e per i colleghi – dichiara il direttore generale dott. Piero Carsili – attraverso i quali sono stati riconosciuti incarichi di elevata responsabilità al fine di proseguire il percorso di valorizzazione di alte professionalità su settori di attività ritenuti altamente strategici e di particolare rilievo, nonché di individuare talune funzioni gestionali che concorrano al razionale ed efficiente impiego delle risorse disponibili”.

Questo percorso di valorizzazione è stato oggetto di condivisione con il Collegio di Direzione e con le OO.SS. della dirigenza sanitaria e all’esito delle relative procedure selettive sono stati conferiti i seguenti incarichi nell’ambito delle Macrostrutture aziendali: Dipartimento Emergenza ed Accettazione num. 14 incarichi, Dipartimento Area Medica n. 11 incarichi, Dipartimento Area Chirurgica n. 6 incarichi, Dipartimento di Riabilitazione n. 7 incarichi, Dipartimento Prevenzione n. 8 incarichi, Dipartimento Diagnostica per Immagini n. 2 incarichi, Dipartimento, Dipartimento Materno Infantile n. 4 incarichi, Dipartimento delle dipendenze n. 4 incarichi, Dipartimento Salute Mentale n. 4 incarichi, Dipartimento Patologia clinica n. 3 incarichi, Dipartimento Assistenza Farmaceutica n. 1 incarico, Distretti Sanitari n. 4 incarichi.




Roberta Palazzetti, “non è colpa nostra c’è da riflettere sui voti che non ha aggregato il PD. Ora avanti con un’opposizione attenta e propositiva”

Adesso che la tornata elettorale è conclusa confermando l’attuale Sindaca Tardani e la giunta di centrodestra per soli 164 voti, e che sono stata chiamata in causa da più parti come colpevole di un mancato rinnovamento, voglio chiarire quanto è accaduto, rispondere alle molte domande (accuse) a noi rivolte e condividere alcune riflessioni che possono essere utili per costruire il futuro. La lunga campagna elettorale inizia ad ottobre, con la ricandidatura della Sindaca Tardani e la mia proposta di candidatura alla città. La mia non è una proposta contro qualcuno ma per la città: per riportare al centro le esigenze dei cittadini (a partire dai servizi) e per invertire il declino economico e occupazionale di Orvieto ormai in atto da anni. Mi sono quindi proposta come catalizzatore aperto ad aggregare forze civiche, associative e partitiche che condividessero gli stessi obiettivi. La nostra campagna elettorale si sviluppa quindi su temi, incontri e confronti incentrati su cosa e come cambiare. Il voto dell’8 e 9 giugno mette in luce due aspetti.

Da un lato vi è la volontà di quasi la metà degli elettori di continuità nell’attività amministrativa del centro destra. Dall’altro emerge una richiesta di cambiamento da parte di una larga componente civica di oltre 2800 elettori (Proposta Civica e Nova) che evidentemente non trova nel centro sinistra una sufficiente risposta a questa loro esigenza. Questa difficoltà di vedere il centro sinistra come forza portatrice del cambiamento si conferma al ballottaggio dove 1500 voti ‘civici’ sono affluiti nel centro sinistra ma piu’ di 1300 si sono astenuti. Forse sarebbe opportuno capire le ragioni dell’astensione di 1300 elettori civici che avevano votato per il cambiamento, prima ancora di concentrarsi sui 164 voti mancanti per la vittoria del centro sinistra.

E adesso veniamo a noi di Proposta Civica e rispondiamo ad alcune domande.

1. È colpa di Proposta Civica e dei civici se il centro destra ha vinto ancora?

No. Credo che in nostra assenza, il centro destra molto probabilmente avrebbe vinto al primo turno come da previsioni. Come evidenziano i dati elettorali, sia al primo che al secondo turno, una larga parte di elettorato pur desiderosa di cambiamento non ha riconosciuto questo ruolo al centro sinistra.

2. Sarebbe cambiato l’esito del ballottaggio se avessimo deciso per un apparentamento o supporto esterno? Perché’ non lo abbiamo fatto?

Difficile rispondere sull’esito del ballottaggio, visto che il nostro elettorato si presentava civico e trasversale. Non lo abbiamo fatto, dopo una difficile e travagliata discussione interna, perché la maggioranza di noi non credeva nella possibilità, in caso di vittoria, di poter incidere veramente nel cambiamento della città in una posizione di isolamento all’interno del centro sinistra e in totale assenza di un percorso di convergenza su temi e squadra.

3. Avete avuto contatti o tentato accordi con il centro sinistra?

Il nostro confronto con il centro sinistra è iniziato a novembre. Ma da allora l’unica richiesta ricevuta è stata quella del ritiro della mia candidatura. Anche la nostra richiesta di sederci al tavolo del cosiddetto campo largo è stata subordinata a questa condizione. Solo dopo gli esiti del primo turno, ci viene proposto dal PD un accordo che, anche in assenza di un vero percorso di avvicinamento e discussione, ci sembra garantire una possibilità di cambiamento della città in caso di vittoria. L’accordo si fonda su un sostegno da parte di entrambe le forze civiche e su una Giunta fondata sulle competenze. L’accordo, nonostante tutte le rassicurazioni, salta. Noi di Proposta Civica accettiamo, ma Nova lo respinge in assemblea. Questa è l’unica proposta d’accordo presentata e discussa.

4. Esiste ancora Proposta Civica e cosa farà?

Proposta Civica esiste, opererà come associazione politica e continuerà a lavorare dentro e fuori il Consiglio Comunale con gli stessi obiettivi e lo stesso approccio propositivo e inquisitivo che abbiamo tenuto durante la campagna elettorale. Ovviamente gli eventi delle ultime settimane hanno creato defezioni e causato l’uscita di 8 su 33 membri tra candidati e delegati di lista tra cui il nostro secondo consigliere. Spetterà a lui decidere se rimanere in Consiglio e come operare. Per ciò che mi riguarda, io ci sono e ci sarò con tutta la convinzione di chi crede che un percorso di cambiamento vero della città può partire anche dai banchi dell’opposizione e con la speranza che lo stesso pensiero sia condiviso e attuato anche da chi mi siederà accanto.

Mi sono messa a servizio della città otto mesi fa, credo di aver dimostrato di farlo con tutta me stessa e con tutte le mie capacità ed energie. Non mi tirerò indietro ora. Le elezioni sono concluse. Le polemiche e le accuse spero lasceranno il posto alle riflessioni. Adesso è tempo di lavorare per il futuro della città.

Roberta Palazzetti




Anteas e Cesvol Umbria, appuntamento il 28 giugno per l’incontro “Mangiare e stare bene” con Daicoro Principi, nutrizionista e chinesiologo

Il 28 giugno alle 18 a Lo Scalo Community Hub l’associazione Anteas in collaborazione con Cesvol Umbria, organizza un incontro dal titolo “mangiare e stare bene”. Sarà l’occasione per parlare di salute e sostenibilità a tavola e approfondire gli aspetti salutari della dieta mediterranea in relazione ai prodotti enogastronomici di Orvieto.

Dopo i saluti del presidente dell’Anteas odv Orvieto, Rocco Ienco, l’incontro sarà condotto dal dottor Daicoro Principi, giovane nutrizionista e chinesiologo che punta a diffondere la consapevolezza di un sano stile di vita unito alla tradizione italiana e alla tutela del territorio. “Crediamo che il mangiare sano e lo stare bene sia importante a qualsiasi età e che la materia sia di fondamentale interesse verso qualsiasi generazione, a partire dai bambini, ragazzi, giovani ed adulti fino ad arrivare alla terza età, perché una sana alimentazione è un fondamentale investimento per una buona qualità della vita – sottolineano dall’associazione Anteas i cui volontari promuovono momenti di condivisione attraverso iniziative sociali, culturali e di solidarietà.

Queste iniziative servono a sottolineare l’importanza della materia per il mantenimento di uno stato di forma psico-fisica della persona per la ricerca del benessere individuale e collettivo ai fini di prevenzione”.




Discussione in una piazza del centro storico, ferita lievemente al braccio una ragazza

Nella tarda serata tra domenica 23 e lunedì 24 giugno, una ragazza è stata ferita con un coltello all’avambraccio in una piazza del centro storico di Orvieto. La ferita, fortunatamente non profonda, è stata il risultato di una discussione degenerata in violenza.

L’incidente ha avuto origine da un alterco tra un gruppo di persone, tra cui la ragazza ferita, e un detenuto in semilibertà del Carcere di Via Roma. Il detenuto, che partecipa a un progetto di reinserimento lavorativo, presta servizio presso un ristorante locale. Secondo le ricostruzioni, il coltello utilizzato per ferire la ragazza sarebbe stato preso dalla cucina del ristorante, all’insaputa del titolare, una volta che il detenuto aveva terminato il suo turno di lavoro.

La discussione, avvenuta a pochi metri dal ristorante, si è intensificata soprattutto tra il detenuto e un altro uomo. La ragazza è intervenuta nel tentativo di calmare gli animi, ma nel corso della colluttazione è stata colpita accidentalmente all’avambraccio. Soccorsa prontamente da un’ambulanza, la giovane ha ricevuto una fasciatura e non ha riportato lesioni gravi.

Alcuni finanzieri presenti sul posto sono intervenuti tempestivamente, riuscendo a evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Anche gli agenti della Polizia Penitenziaria sono stati allertati e sono giunti sul luogo dell’incidente per prendere in custodia il detenuto.




Roberta Tardani, “un risultato storico che ci consegna una grande opportunità e una maggiore responsabilità”

“Una grande soddisfazione e una gioia incontenibile per un risultato storico. Da 20 anni Orvieto non riconfermava un sindaco uscente e quindi oggi c’è finalmente la grande opportunità di proseguire un percorso avviato per dare alla città il futuro che merita”. Lo afferma Roberta Tardani, confermata sindaco di Orvieto dopo il turno di ballottaggio del 23 e 24 giugno.

“Ringrazio i tanti orvietani che ci hanno rinnovato la fiducia – dice – e che ci consegnano una ulteriore grande responsabilità che ricambieremo con ancora maggiore impegno e dedizione portando avanti gli importanti progetti che sono stati avviati e dando forma alle idee e alle proposte contenute nel programma che abbiamo presentato alla città. È stata una campagna elettorale estenuante e durissima – commenta -da cui abbiamo avuto delle indicazioni e degli insegnamenti importanti che ci guideranno nel percorso dei prossimi cinque anni. C’è sicuramente da ricostruire l’unità della città che è stata messa a dura prova da una campagna tesa a colpire violentemente l’avversario politico più che a proporre un’alternativa di governo. Ci assumeremo anche questa responsabilità, lavoreremo per ricucire le lacerazioni continuando ad ascoltare e dialogare con tutta la città come abbiamo fatto in questi anni difficilissimi con il solo obiettivo di renderla il luogo migliore dove vivere”. 

“Ha vinto la concretezza – aggiunge – ha vinto l’impegno dimostrato, hanno vinto la chiarezza e la trasparenza, ha vinto l’affidabilità e la compattezza di una squadra che mettendo insieme esperienze sensibilità diverse ha condiviso sin dal primo momento un percorso, idee e progetti. Ha vinto chi ha lavorato per unire e costruire, chi ha una comune visione della città e non chi ha provato a mettere insieme alternative diverse e litigiose con le solite logiche della vecchia politica. Ringrazio le forze politiche e civiche che hanno contribuito in maniera fondamentale a questo storico risultato – conclude – ringrazio tutto lo staff organizzativo e della comunicazione, ringrazio tutte le persone che con passione e generosità ci hanno seguito e supportato in questa campagna elettorale. Siamo pronti sin da subito a rimetterci al lavoro perché non c’è altro tempo da perdere.  Perché il futuro di Orvieto ci attende sulla strada giusta”. 




Lettera ad un civismo neonato

Nei miei incontri in giro per l’Italia a fianco di Libera ho avuto modo di ricevere un grande consiglio da Roberto Morrione che, oltre ad essere stato un grande giornalista della Rai quando andò in pensione decise di lavorare con Don Luigi Ciotti e fece nascere Libera Informazione. Da socio di Articolo 21 mi trovai ad andare in Sicilia per diversi incontri. Le sue indicazioni furono importanti. Tu arrivi lì, in quei luoghi, pronto ad utilizzare parole forti, pesanti, senza mezzi termini. E a volte mi arrabbiavo perché pensavo che si dovessero utilizzare parole più dure di quelle che sentivo lì. Non riporto la sua riflessione in un virgolettato, perché sicuramente non ricordo le parole esatte che mi disse. Ma il senso, quello sì, me lo ricordo bene.

Si possono usare parole forti, non c’è dubbio. Ma bisogna sempre considerare che a noi vengono più facili, perché noi non viviamo lì. Ed allora dobbiamo comprendere e dobbiamo stare molto attenti non tanto ad esporre noi, ma ad esporre chi poi lì continuerà a vivere. Ecco, io mi sento di fare questo ragionamento per Orvieto. Auspico, ora, che chi è tornato in città dopo lungo tempo, chi ha lavorato fuori, chi studia fuori e che è tornato in città e ha partecipato al dibattito politico, ha creato nuove speranze e poi in qualche modo e per ragioni forse anche legittime che io non voglio sindacare, non ha portato a compimento l’opera, ora resterà qui. Questo perché la cosa peggiore sarebbe quella di arrivare in città, spiegare “come si devono fare le cose”, attrarre uomini e donne con le sirene della novità e poi, dopo aver detto la propria, tornarsene là dove si era.

A questo punto continuate a vivere qui con noi e giorno dopo giorno provate quello che noi abbiamo provato in questi ultimi cinque anni. Amarezze, perplessità, delusioni, rabbia. Abbiamo guardato alle occasioni mancate, a quello che Orvieto avrebbe meritato e non ha avuto, abbiamo visto i “tradimenti” di chi una volta militava con noi per chiudere la discarica ed oggi non dice più nulla. A chi diceva che voleva battere i pugni sul tavolo delle istituzioni superiori e invece s’è ritrovato spesso in ginocchio e col cappello in mano. Abbiamo avanzato proposte che non sono mai state considerate. Questo, noi, abbiamo provato in questi lunghi cinque anni.Quelle stesse sensazioni che voi avete provato essenzialmente negli ultimi 8 mesi. Ed era quello che volevamo cambiare, come voi.

Ora abbiate il coraggio di restare qui. Non tornate più dove eravate. Fate scorrere la vostra vita, qui, come noi. Niente Asia, niente America. Affrontate anche voi quello che abbiamo affrontato noi, vivetelo giorno per giorno per 1825 lunghi giorni. Forse, alla fine, capirete che le cose potevano andare in modo diverso. E tenete in mente un numero: 164. E la differenza che passa tra la strada giusta e quella sbagliata!




Stefano Biagioli ringrazia gli elettori e stoccata ai civici “hanno permesso la continuità non mettendoci faccia e cuore al ballottaggio”

Voglio ringraziare tutti gli orvietani, quelli che ci hanno votato e quelli che non lo hanno fatto. Abbiamo una città che è divisa in due e che per poche decine di voti ha voluto premiare la continuità e non il cambiamento di cui, lo continuiamo a credere, questa nostra città ha immensamente bisogno. Sarà un compito difficile per questa amministrazione, quello di dover rappresentare con pochi voti in più, l’altra metà di Orvieto. Noi quella strada di cambiamento la perseguiremo in consiglio comunale, dai banchi di opposizione. Ci dispiace che chi, come noi, aveva spinto per il cambiamento, ha scelto di non scegliere, permettendo la continuità senza continuare a reclamare il cambiamento nel secondo turno di ballottaggio, senza metterci più né la faccia né il cuore. Ma, allo stesso tempo, ringrazio quegli oltre 1500 elettori che ci hanno creduto e ci hanno portato ad un soffio dalla vittoria.

Quei 1500 voti affermano che il “civismo”, così tanto declamato in questa città e che chiedeva il cambiamento, ci ha provato fino all’ultimo istante. Voglio ringraziare chi si è speso con me in questa sfida esaltante. Il patrimonio umano e di idee che abbiamo creato ora non deve essere disperso. Ringrazio le persone che ho incontrato, a cui ho stretto la mano, coloro con cui ho parlato e tutti coloro che non sono riuscito a raggiungere. Ringrazio le liste che mi hanno sostenuto. A tutti dico grazie. Ora svolgeremo il ruolo assegnato, con attenzione, precisione, caparbietà nella funzione di vigilanza che la legge ci assegna.

Il cambiamento non si ferma, né si mette a riposare. Ci sono tante cose che, insieme, possiamo fare dall’opposizione. E insieme le faremo.




Proposta Civica fa i complimenti ai due sfidanti al ballottaggio e si propone come opposizione attiva e costruttiva

Proposta Civica prende atto dell’esito del ballottaggio. Si congratula con la Sindaca Tardani per la riconferma. Si congratula anche con lo sfidante Stefano Biagioli che ha comunque conseguito un eccellente risultato e un forte recupero nel secondo turno. Da parte nostra confermiamo l’impegno a costruire e proporre la nostra visione di città, portando al centro della nostra attività i bisogni e le esigenze dei cittadini e la necessità di uno sviluppo economico per Orvieto. Lo faremo nel nostro ruolo di opposizione attiva e costruttiva. Aperti a collaborare e contribuire dentro e fuori il Consiglio Comunale.




Il PD, “ringraziamo Biagioli e ora pronti a un’opposizione vigile e costruttiva”

Il Partito Democratico di Orvieto prende atto dell’esito del ballottaggio che ha visto la riconferma della sindaca uscente. Pur essendo un risultato diverso da quello sperato, ci teniamo a ringraziare il nostro candidato Stefano Biagioli, la cui disponibilità generosa e il cui impegno instancabile hanno rappresentato un esempio di dedizione e passione per il bene comune della nostra città. Un dato politico comunque importante per il centro sinistra che cresce percentualmente a dispetto di una Sindaca che dopo 5 anni perde il 6%.

Ringraziamo Stefano Biagioli per il suo spirito di servizio e per aver saputo unire diverse forze politiche e civiche in un progetto inclusivo e lungimirante. Il percorso intrapreso con le liste civiche “Per il Bene Comune”, “Orvieto al Centro” e “Bella Orvieto” ha dimostrato che esiste una forte volontà di cambiamento e una visione condivisa per il futuro di Orvieto. Nonostante la sconfitta, siamo convinti che il nostro progetto politico rappresenti una base solida su cui continuare a costruire. È importante sottolineare che la metà degli orvietani non ha scelto Roberta Tardani, la quale dimostra di aver perso consenso in città e la tenuta della sua maggioranza oggi maldestramente sostenuta dai transfughi del centro sinistra. Questo dato politico è significativo e ci spinge a continuare a lavorare con determinazione per offrire un’alternativa concreta e credibile alla nostra comunità comunale.

Il Partito Democratico di Orvieto, insieme alle forze civiche alleate, sarà in prima linea per un’opposizione vigile e costruttiva. Non ci limiteremo a svolgere il nostro ruolo negli scranni del consiglio comunale, ma saremo presenti in tutta la città, ascoltando i cittadini e proponendo soluzioni che rispondano alle loro reali esigenze. Il cambiamento non può essere fermato. Il nostro impegno sarà quello di garantire che Orvieto sia una città più inclusiva, più coraggiosa e più competitiva. Continueremo a lavorare per una sanità migliore, servizi efficienti, sviluppo sostenibile, politiche culturali e turistiche che valorizzino il nostro territorio senza svenderlo.

A tutti i cittadini che ci hanno sostenuto, va il nostro più sentito ringraziamento. La vostra fiducia è stata e continuerà a essere la nostra forza. Continueremo a lottare per i valori in cui crediamo e per una Orvieto che metta al centro le persone e le loro qualità. Il nostro cammino non si ferma qui. La volontà di cambiamento e il desiderio di una città migliore sono più vivi che mai. Insieme, possiamo costruire un futuro all’altezza della nostra straordinaria Orvieto. Oggi una generazione è chiamata a farsi egemone di una rivoluzione democratica di partecipazione, inclusione, pluralità e vitalità. Non chiederemo il conto a chi, nel fronte dell’alternativa, non ha avuto abbastanza coraggio per fare l’ultimo miglio ma noi non smetteremo di correre. Il meglio deve ancora venire.

Partito Democratico