Proposta Civica fa i complimenti ai due sfidanti al ballottaggio e si propone come opposizione attiva e costruttiva

Proposta Civica prende atto dell’esito del ballottaggio. Si congratula con la Sindaca Tardani per la riconferma. Si congratula anche con lo sfidante Stefano Biagioli che ha comunque conseguito un eccellente risultato e un forte recupero nel secondo turno. Da parte nostra confermiamo l’impegno a costruire e proporre la nostra visione di città, portando al centro della nostra attività i bisogni e le esigenze dei cittadini e la necessità di uno sviluppo economico per Orvieto. Lo faremo nel nostro ruolo di opposizione attiva e costruttiva. Aperti a collaborare e contribuire dentro e fuori il Consiglio Comunale.




Il PD, “ringraziamo Biagioli e ora pronti a un’opposizione vigile e costruttiva”

Il Partito Democratico di Orvieto prende atto dell’esito del ballottaggio che ha visto la riconferma della sindaca uscente. Pur essendo un risultato diverso da quello sperato, ci teniamo a ringraziare il nostro candidato Stefano Biagioli, la cui disponibilità generosa e il cui impegno instancabile hanno rappresentato un esempio di dedizione e passione per il bene comune della nostra città. Un dato politico comunque importante per il centro sinistra che cresce percentualmente a dispetto di una Sindaca che dopo 5 anni perde il 6%.

Ringraziamo Stefano Biagioli per il suo spirito di servizio e per aver saputo unire diverse forze politiche e civiche in un progetto inclusivo e lungimirante. Il percorso intrapreso con le liste civiche “Per il Bene Comune”, “Orvieto al Centro” e “Bella Orvieto” ha dimostrato che esiste una forte volontà di cambiamento e una visione condivisa per il futuro di Orvieto. Nonostante la sconfitta, siamo convinti che il nostro progetto politico rappresenti una base solida su cui continuare a costruire. È importante sottolineare che la metà degli orvietani non ha scelto Roberta Tardani, la quale dimostra di aver perso consenso in città e la tenuta della sua maggioranza oggi maldestramente sostenuta dai transfughi del centro sinistra. Questo dato politico è significativo e ci spinge a continuare a lavorare con determinazione per offrire un’alternativa concreta e credibile alla nostra comunità comunale.

Il Partito Democratico di Orvieto, insieme alle forze civiche alleate, sarà in prima linea per un’opposizione vigile e costruttiva. Non ci limiteremo a svolgere il nostro ruolo negli scranni del consiglio comunale, ma saremo presenti in tutta la città, ascoltando i cittadini e proponendo soluzioni che rispondano alle loro reali esigenze. Il cambiamento non può essere fermato. Il nostro impegno sarà quello di garantire che Orvieto sia una città più inclusiva, più coraggiosa e più competitiva. Continueremo a lavorare per una sanità migliore, servizi efficienti, sviluppo sostenibile, politiche culturali e turistiche che valorizzino il nostro territorio senza svenderlo.

A tutti i cittadini che ci hanno sostenuto, va il nostro più sentito ringraziamento. La vostra fiducia è stata e continuerà a essere la nostra forza. Continueremo a lottare per i valori in cui crediamo e per una Orvieto che metta al centro le persone e le loro qualità. Il nostro cammino non si ferma qui. La volontà di cambiamento e il desiderio di una città migliore sono più vivi che mai. Insieme, possiamo costruire un futuro all’altezza della nostra straordinaria Orvieto. Oggi una generazione è chiamata a farsi egemone di una rivoluzione democratica di partecipazione, inclusione, pluralità e vitalità. Non chiederemo il conto a chi, nel fronte dell’alternativa, non ha avuto abbastanza coraggio per fare l’ultimo miglio ma noi non smetteremo di correre. Il meglio deve ancora venire.

Partito Democratico




Roberta Tardani confermata sindaca con il 50.9%. Biagioli si ferma al 49,1%

Ore 16,58 del 24 giugno è arrivato l’aggiornamento pià atteso dei risultati del ballottaggio. Ha vinto Roberta Tardani per un’incollatura, il 50,9% contro il 49,1% dello sfidante Stefano Biagioli. Si chiude così l’ultimo atto di una lunghissima campagna elettorale con la conferma di Tardani alla carica di sindaco. E’ la prima volta, da quando è in vigore la legge elettorale che prevede il ballottaggio che un candidato uscente viene rieletto. Alcune considerazioni non possono essere tralasciate. Non è stata una vittoria netta, ma per 164 voti, veramente pochi partendo da uno scarto di ben oltre 16 punti percentuali. 116 sono state le schede nulle.

L’altra annotazione a margine riguarda il ruolo dell’elettorato lasciato libero dai due candidati civici, Conticelli e Palazzetti, che di fatto sembrano aver scelto in massa il candidato del centro-sinistra Biagioli. Ci sarà, invece, tempo per analizzare il mancato apparentamento tra Biagioli e Palazzetti che avrebbe potuto sortire effetti diversi, in ongi senso, probabilmente con una vittoria più netta da parte di uno dei due candidati in lizza al ballottaggio.

Grandissima soddisfazione da parte degli esponenti della nuova maggioranza sia per la vittoria in se che per la conferma del sindaco Tardani che a questo punto potrà proseguire sui binari tracciati in questi primi cinque anni di governo con nuova “stazione di arrivo” il 2029.




Insediato il nuovo consiglio comunale di Porano, approvate le nuove tariffe Taric con nota critica del sindaco

Insediato il nuovo Consiglio comunale di Porano dopo le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno che hanno visto l’affermazione della lista “Porano Conta!” e la riconferma del Sindaco Marco Conticelli.  Comunicata nell’occasione la composizione della nuova Giunta Municipale scelta dal Sindaco con la riconferma di Fabrizio Bonino nel ruolo di Vice Sindaco con deleghe al Bilancio, alla manutenzione ed alla sicurezza del territorio, alla cura del verde, al rapporto con le associazioni e ai gemellaggi.  Nuovo ingresso in Giunta quello di Barbara Marinelli alla quale il Sindaco ha affidato le politiche sociali, le politiche sanitarie, le attività produttive e le politiche giovanili.

Eletta la nuova commissione elettorale con il Sindaco come membro di diritto, con i consiglieri Lucchi e Patuzzi per la maggioranza e Ricci Torricelli per l’opposizione.  Supplenti i consiglieri Frasconi e Moretti per la maggioranza e Pacioni per l’opposizione.  Nominata inoltre la commissione per i giudici popolari a cui prenderanno parte, oltre al Sindaco, i consiglieri Brunelli per la maggioranza e Pacioni per la minoranza.  Capogruppo di “Porano Conta!” sarà il consigliere Luigino Moretti e del gruppo consiliare “Uniti per Porano” la consigliera Pamela Palmieri.  Approvata la convenzione con la Provincia di Terni per la Centrale Unica di Committenza e quella per la gestione associata della Segreteria comunale tra i Comuni di Castel Viscardo, Alviano e Porano. 

Il Consiglio comunale ha approvato infine le tariffe Taric 2024 secondo il Piano Economico Finanziario predisposto dal gestore del servizio di raccolta rifiuti e validato da Arera e Auri.  Sul punto il Sindaco ha dato lettura della recente lettera pubblica di 61 Sindaci umbri con la quale gli stessi esprimono forte preoccupazione in merito al nuovo sistema di calcolo introdotto nel 2017 che di fatto esautora i primi cittadini da ogni potere di intervento sui piani finanziari del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.   Il costo del servizio viene determinato a consuntivo sulla base dei costi sostenuti dal gestore secondo i parametri fissati da Arera, l’autorità di regolazione per l’energia ed i rifiuti.   Ai Sindaci spetta solo il ruolo di riscuotere la tariffa dai cittadini secondo ciò che altri hanno deciso. Non c’è margine di intervento: il Comune è obbligato ad approvare i piani finanziari in consiglio comunale per pagare il conto e non creare buchi nel bilancio dei quali, per altro, sarebbe chiamato a rispondere personalmente il Sindaco e l’amministrazione comunale.  Al Comune resta solo la possibilità, sulla base del valore del Piano Finanziario deciso da altri, di articolare la tariffa tra utenze domestiche e quelle non domestiche




Fondazione CRO protesta, ma dovrebbe anche recitare un mea culpa

Abbiamo avuto sentore di vibranti proteste da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto per essere stata esclusa dalle decisioni sulla composizione dei nuovi Consiglio di amministrazione e Collegio dei sindaci della banca cittadina

Ci preme, allora, formulare alcune considerazioni:

1) Quando la Fondazione CRO ha deciso di non partecipare all’aumento di capitale necessario alla sopravvivenza della banca, visto che non aveva più il patrimonio di vigilanza per proseguire ad operare, ha implicitamente scelto di trasformare la propria partecipazione da strategica a finanziaria, quindi di diventare socio con prerogative ridotte.

2) Praesidium ha cercato negli ultimi anni un dialogo con la Fondazione, ma ciò è stato sistematicamente rifiutato e tutto ciò è strano, anche perché la stessa ha condiviso gli stessi problemi dei risparmiatori truffati.

3) Infatti: a) non si è perfezionata una vendita delle azioni ad un valore superiore o uguale a quello di libro; b) ha conseguentemente subito, come si rileva dai bilanci, una perdita patrimoniale di dimensioni non trascurabili, analogamente ai risparmiatori; c) ha fatto causa al socio di maggioranza ed è tuttora in attesa della conclusione della vicenda; d) ha chiesto un’adeguata presenza negli organi statutari, ma la richiesta è stata inesorabilmente rifiutata.

4) Alcuni politici rivolgono soltanto oggi dichiarazioni di vicinanza per i problemi dei risparmiatori, ma dobbiamo per amor di verità ribadire che gli stessi personaggi non li hanno mai aiutati ed anche quando la precedente Giunta Regionale aveva deliberato all’unanimità di prestare attenzione alla vicenda, alcuni di loro si sono impegnati per insabbiare il tutto, peraltro riuscendoci. La nostra memoria (e soprattutto quella dei risparmiatori colpiti) è ancora viva e forte.

5) Forse, sarebbe utile per tutti che la Fondazione CRO traesse qualche insegnamento da questa brutta avventura, che la fa uscire sicuramente ridimensionata nel patrimonio, nella quantità di erogazioni che può dare e nel suo potere concreto sul territorio. Forse, un atteggiamento meno autoreferenziale, una compagine di soci che arricchisse le competenze oggi necessarie, sarebbe anch’esso utile per tutti.

6) Un’ultimissima considerazione: la banca di oggi, come tutte le altre banche d’Italia, a seguito di scelte politiche nazionali di favore, è tornata a produrre utili; crediamo quindi che il nostro territorio debba fare molta attenzione perché le leggi di mercato rimangono sempre più potenti delle chiacchiere elettorali.

Rimaniamo come al solito a disposizione, con chi dovrebbe e con chi lo vorrà, per approfondire questa comunicazione volutamente sintetica.

ASSOCIAZIONE PRAESIDIUM