Porano, via al secondo mandato di Conticelli con Bonino vice-sindaco e Marinelli in giunta

Con il Decreto di nomina della Giunta municipale da parte del Sindaco Marco Conticelli è ufficialmente partita la legislatura 2024-2029 dell’Amministrazione comunale di Porano.  L’affermazione alle recenti elezioni ha consentito alla lista “Porano Conta!” di proseguire il percorso amministrativo iniziato a giugno 2019 che, in questi primi giorni, ha prodotto la definitiva apertura del nuovo distributore di carburante presso la zona della Pesa pubblica, l’istallazione dello sportello ATM presso l’ufficio di Poste Italiane nel centro storico e l’avvio delle attività sportive presso il nuovo impianto di Padel in via del Corniolo.  Attività fortemente volute dall’Amministrazione comunale che, dopo la chiusura del vecchio distributore di carburanti nel 2021, individuò la zona dove poter far sorgere il nuovo impianto, realizzato grazie ad una procedura ad evidenza pubblica che si aggiudicò la Soc. Soca Srl.

La chiusura della Filiale della Cassa di Risparmio produsse una nuova richiesta, in realtà già formalizzata nel 2019, da parte del Comune a Poste Italiane per l’istallazione di uno sportello ATM che è stato poi realizzato con i fondi del PNRR attraverso il Progetto Polis.  Analogamente, al fine di rivitalizzare gli impianti sportivi di via del Corniolo, il Comune di Porano dette vita ad un bando pubblico per la gestione degli stessi con l’obbligo da parte del concessionario di effettuare interventi di riqualificazione di tutta l’impiantistica.  Tale procedura ha consentito di individuare un soggetto attuatore, l’ASD Fanello, che sta completando gli interventi per poter mettere a disposizione della cittadinanza un impianto nuovo e funzionale oltre che riportare il calcio giocato a Porano con il campionato regionale di Promozione.  Un successivo bando pubblico ha permesso di realizzare un impianto per il gioco del Padel grazie all’impegno dell’Associazione Habemus Padel.

Per quanto riguarda la Giunta che guiderà il Comune di Porano nel prossimo quinquennio, il Sindaco ha confermato FabrizioBonino come Vice Sindaco affidandogli le deleghe del Bilancio, Manutenzione e Sicurezza del Territorio, cura del verde pubblico, rapporti con le associazioni e gemellaggi.  Entra in Giunta BarbaraMarinelli con deleghe relative a politiche sociali, sanitarie, politiche giovanili e attività produttive.  Il Sindaco conserva le deleghe su tutti gli altri ambiti, in particolare sui lavori pubblici, progettazione europea, sul turismo e cultura, sull’istruzione, sport e rapporti con la stampa.

Venerdi 21 giugno alle ore 18,00 è in programma il Consiglio comunale di insediamento che sancirà l’avvio anche della nuova consiliatura.




Se sei fuori dal coro sei disfattista senza se e senza ma

Se provi ad analizzare con i numeri la situazione di Orvieto sei un cattivo disfattista; se provi a comprendere le ragioni di una parte politica diventi un loro supporter sfegatato, “giornalaio” o ancor peggio prezzolato.  E allora torniamoci sopra perché ci teniamo alla libertà, ci teniamo a essere liberi di pensare, comprendere, criticare, promuovere, bocciare e informare senza paura. 

Che cosa è oggi Orvieto e cosa sarà?  Oggi è una cittadina di poco più di 19 mila abitanti con un’età media alta e una popolazione over-65 più numerosa che in tutto il resto dell’Umbria che è già una Regione da record negativo in tal senso.  Di contro ha depositi bancari medi pro capite altissimi (non è un indice di ricchezza sia ben chiaro), un livello di servizi accettabile e una qualità della vita alta.

Abbiamo collegamenti ferroviari che vanno peggiorando anno dopo anno dai tempi di Concina, quindi da 15 anni.  Ogni volta i pendolari protestano e le amministrazioni, a prescindere dal colore rispondono, “stiamo dialogando con Ferrovie”.  Manca la seconda parte e cioè “abbiamo ottenuto questi risultati”, oppure “non siamo riusciti a trovare alcun accordo”.  E domani?  Temiamo che sia piuttosto alta la possibilità che la situazione continui a peggiorare anche perché per la Regione a malapena siamo in Umbria e per FS i treni sono puntuali e i servizi migliorano anno dopo anno.  Ma siamo disfattisti.

Abbiamo servizi sanitari in quasi totale abbandono che continuano a funzionare, al minimo sindacale, solamente grazie all’abnegazione del personale che ci lavora.  Si spendono solidi per una sala operatoria, un nuovo Pronto Soccorso e una rianimazione potenziata, una Casa e un Ospedale di Comunità che dovrebbero riportare economia quotidiana nel centro storico.  Intanto bisognerebbe chiarire le loro funzioni e non sbandierare ritorni di punti di soccorso o altro.  Sono servizi già esistenti in parte e altri tutti da costruire, non solo come struttura ma soprattutto come macchinari e personale.  Da troppi lustri i nostri rappresentanti locali hanno eseguito pedissequamente i desiderata provenienti da Perugia, poi Foligno e Terni, allineati e coperti.

Ma i disfattisti siamo noi.

Abbiamo la Caserma Piave, scusatemi, ex-caserma.  Dal 2000 è stato un disastro dietro l’altro e ogni volta che si è arrivati a un passo dal concretizzare un progetto…amen!  L’attuale sindaca ha annunciato più di un anno fa di aver un progetto pronto.  Poi il silenzio più assoluto fino a pochi mesi dalle elezioni.  E’ uscita la soluzione “spezzatino”, sempre esclusa da tutti, ma senza dare altre indicazioni sui contenuti.  L’altro progetto presentato due anni fa e in questi giorni, non è mai stato preso in considerazione seriamente, anzi è stato boicottato. 

Ma se lo scriviamo siamo disfattisti. 

Il quadro economico secondo gli indicatori ufficiali di Istat e Bankitalia anche per il turismo, qui i dati sono di AUR, è da grande freddo.  Le imprese soffrono, non c’è ricambio generazionale, i settori sviluppati non fanno rete, come spiegano sempre Istat e Bankitalia e i testi universitari più diffusi.

Ma i disfattisti siamo noi.

Demograficamente Orvieto cala per abitanti ma soprattutto vanno via giovani e popolazione in età produttiva. Il segnale reale che l’economia soffre, e tanto.  I giovani hanno bisogno di spazi per la musica, il teatro, le serate di svago ma il futuro, quello di lavoro e di vita?  Non pervenuta!

Ma i disfattisti siamo noi che leggiamo e pubblichiamo i numeri ufficiali.

L’elenco potrebbe continuare ma ci fermiamo qui.  Ottime le strade rifatte, sarebbe ordinaria amministrazione e noi non abbiamo fatto mai sconti a nessuno, così come la manutenzione generale del territorio e degli impianti sportivi.  Manca un tassello, che Orvieto avremo tra cinque anni? I numeri restituiscono una città molto più anziana, con meno abitanti, con un’economia ingessata e ora senza rappresentanti nella banca locale, nel silenzio più assordante, dei candidati sindaco.




A fine anno scolastico le suore lasceranno l’Istituto San Lodovico ma tutto rimane aperto

Un pezzo di Orvieto annuncia la chiusura. Si tratta delle suore dell’Istituto di San Lodovico che con una lettera indirizzata ai genitori dei loro piccoli scolari e alla comunità spiegano il perchè della scelta della Madre Generale che ha comunicato alle sorelle del convento il loro trasferimento a Pescara.

IMPORTANTE COMUNICAZIONE

La Scuola Paritaria dell’infanzia dell’Istituto San Lodovico continuerà la sua attività, sempre sotto la direzione e la supervisione della Compagnia di Maria Nostra Signora che si avvarrà di personale laico che da anni è parte attivo della Comunità religiosa. L’istituto San Lodovico rimarrà aperto come Casa Ferie e sarà comunque a disposizione delle varie associazioni cittadine e di chiunque avesse bisogno dei servizi finora erogati.

Di seguito il testo integrale della lettera.

Siamo giunti alla fine di questo Anno Scolastico e noi Suore del San Lodovico vi siamo grate per avere condiviso con noi anche questo percorso educativo dei bambini. Come avrete certamente notato, in qualche periodo ci siamo assentate per motivi di salute. In seguito a questo, la Madre Generale e la Madre Provinciale hanno subito inviato delle consorelle per aiutarci a mandare avanti tutte le attività in cui siamo impegnate come Istituto.

Questo modo di procedere purtroppo non è più sostenibile per mancanza di religiose che possano continuare ad appoggiarci. Quindi la Madre Provinciale e la sua equipe hanno preso la decisione di trasferirci nella Comunità di Pescara.

La Compagnia di Maria garantisce la continuità della sua presenza in Orvieto, che quest’anno celebra il 190° anniversario. La nostra missione prosegue affidata al personale docente e non, che ha condiviso finora il progetto educativo della Compagnia di Maria e che si impegna a portarlo avanti. La nostra partenza è prevista in concomitanza con la fine di questo Anno Scolastico.

Per salutarci abbiamo chiesto a monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, di celebrare per noi una messa di ringraziamento alla quale vi invitiamo a partecipare martedì 25 giugno alle 16 nella Chiesa dell’Istituto della Compagnia di Maria Nostra Signora, in Piazza Ranieri. Vi salutiamo con affetto in attesa di incontrarci“.




Una nuova idea di Orvieto è possibile. Chi sono i possibili consiglieri di PD e lista civica per Biagioli

Per gli elettori è importante comprendere la squadra che sosterrebbe una giunta a guida di Stefano Biagioli. In questa campagna elettorale, in cui gli elettori a maggioranza hanno scelto il cambiamento, è necessario che lo stesso sia legato anche alle competenze. Di quelle relative alla giunta continuano a valere, in ogni caso, le proposte avanzate da Stefano. La volontà, in ogni caso, di avanzare una proposta dopo il voto a chi ha permesso di arrivare al ballottaggio.  

Ma il Consiglio che sosterrà una giunta aperta, plurale, capace e attinente al lavoro da svolgere, quale sarà? E quali competenze esprime?

Intanto avrà un’età media di 46 anni, ma se togliamo Mauro Caiello e Corrado Antonini, la media scende sotto i 40 anni. Una maggioranza giovane con picchi di esperienza importanti.

Ed allora vediamo come sarebbe un’altra Orvieto possibile.

Tra le fila del Pd, che eleggerebbe 6 consiglieri ci sono:

Cristina Croce, avvocata e insegnate, 54 anni. E’ stata già assessore nel corso dell’ultima giunta di centrosinistra e, per il ruolo che ha svolto, è stata premiata. Prova ne sono anche le tantissime preferenze che ha raccolto

Lorenzo Cortoni ha 39 anni, la città conosce lui, la sua famiglia. E’ un commerciante che oggi opera in una struttura che ha tre negozi in Umbria e che fornisce lavoro, oltre che ai familiari, a 26 collaboratori.

Federico Giovannini ha 46 anni. E’ stato già consigliere di minoranza, pronto a raccogliere le istanze di tutti e portarle in Consiglio Comunale. Ha una laurea in giurisprudenza ed è impiegato nella società che gestisce alcuni servizi all’interno della nostra Asl

Leonardo Pimpolari, 38 anni. Un medico di base che però ha scelto anche la strada dell’impegno a fianco di associazioni di volontariato offrendo proprio la sua capacità anche verso i Paesi più disagiati del mondo.

Matteo Rossi ha solo 25 anni, è uno studente di giurisprudenza. Un giovane già impegnato che vuole dare il suo contributo per il futuro della sua città

Maurizio Talanti, 36 anni, Imprenditore e creativo nel settore della comunicazione. Insieme a lui la nuova generazione di Democratici torna protagonista in politica

La Lista Stefano Biagioli sindaco ha eletto

Giulia Frizza, 39 anni, una laurea in management aziendale. Ha a lungo lavorato alla KPMG per poi rientrare ad Orvieto ed entrare nell’azienda di famiglia, la Conivar

Carlotta Tedeschini, 39 anni, ingegnere civile. E’ dirigente Ausl. Una laurea che prevede anche la sicurezza e la protezione civile

Corrado Antonini ha 71 anni, una grande competenza da Geometra comunale ed ora in pensione. Un aiuto importante per comprendere il lavoro dell’ufficio tecnico

Mauro Caiello ha 75 anni. Fra i medici orvietani più conosciuti. E’ stato chirurgo presso il nostro ospedale e vorrebbe dare un contributo per superare lo stato di criticità della sanità orvietana.




Le scuole inizieranno l’11 settembre e chiuderanno il 7 giugno 2025. Possibile superponte tra Pasqua e il 25 aprile

Pubblicato  anche dalla Regione Umbria il tanto atteso, da famiglie, personale scolastico e studenti, calendario relativo all’Anno Scolastico 2024/2025, redatto dalla Giunta regionale con delibera n.533/2024. Le scuole umbre apriranno i cancelli agli studenti mercoledì 11 settembre 2024, per chiuderli sabato 7 giugno 2025. Ovviamente questo per le scuole primarie e istituti secondari. La scuola dell’infanzia, come da prassi, aprirà i cancelli nella stessa data ma li chiuderà lunedì 30 giugno 2025.

Le istituzioni scolastiche hanno la facoltà di procedere ad adattamenti dello stesso, in relazione alle esigenze specifiche derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa, con l’obbligo di destinare almeno 200 giorni allo svolgimento delle lezioni, come sancisce l’art. 74 del T.U. 297/94. Pertanto la scuola, nell’ambito dei 205 giorni di attività didattica, deve garantire almeno 200 giorni di lezione; i restanti 5 possono essere utilizzati o come ulteriori giorni di lezione o per interventi educativi e formativi come uscite didattiche, manifestazioni sportive o di altro genere. Pertanto, la sospensione dell’attività didattica di giorni aggiuntivi dovrà essere compensata con la riduzione di un giorno delle vacanze natalizie o pasquali, o con attività in orario pomeridiano; o con attività nella giornata del sabato, qualora la scuola sia articolata su 5 giorni. Sono previste al raggiungimento del numero di giorni obbligatori di lezione ulteriori deroghe, a loro volta normate. I giorni di lezione persi nel corso dell’anno scolastico non vanno recuperati quando intervengono cause esterne, ovvero in caso di elezioni, ordinanze dei sindaci, calamità naturali. Vanno invece recuperati i giorni persi a causa di decisioni autonome dell’Istituto Scolastico.

Per le vacanze natalizie docenti e studenti nel nuovo anno scolastico staranno a riposo da domenica 22 dicembre 2024 a lunedì 6 gennaio 2025. Vacanze pasquali da giovedì 17 aprile 2025 a martedì 22 aprile. Con molte scuole che si attiveranno, sfruttando un anticipo di apertura, per coinvolgere nel periodo di vacanza anche mercoledì 23 e giovedì 24 e congiungerle così al ponte del 25 aprile. Sabato 26 aprile infatti, è stato “regalato” come festivo dalla Regione ad allievi e docenti. Stesso “regalo” da parte della Regione per quanto riguarda la data del 2 novembre 2024. Per Pasqua si prospetta una bella vacanza primaverile con inizio giovedì 17 e termine domenica 27 aprile. I giorni di lezione previsti da questo calendario scolastico saranno 208, che diventano 207 laddove la ricorrenza del Santo Patrono ricada in un giorno lavorativo con attività scolastica. Caso che riguarda il comune di Orvieto, il cui Santo Patrono, San Giuseppe, nell’anno 2025 ricadrà di mercoledì. Quindi i giorni di scuola previsti  per il comprensorio orvietano saranno 207, due giorni aggiuntivi rispetto ai giorni necessari. Le istituzioni scolastiche potranno sfruttare anche questi due giorni aggiuntivi  per “attaccare” le vacanze pasquali al ponte del 25 aprile.