Appello dei Civici per Orvieto a Nova: unire le forze per un ballottaggio utile alla città

I Civici per Orvieto rivolgono un appello formale alla lista Nova per unire le forze in vista dell’imminente ballottaggio per l’elezione del sindaco di Orvieto.

Siamo convinti che la collaborazione e l’unità di intenti del mondo civico siano essenziali per garantire un futuro prospero e innovativo per la nostra città. In un momento cruciale come questo, è fondamentale mettere da parte le differenze e lavorare insieme per il bene comune. La nostra visione condivisa per Orvieto si basa su valori comuni di trasparenza, partecipazione cittadina e sviluppo sostenibile. La collaborazione con Nova rappresenta un passo naturale verso il consolidamento di una coalizione forte e coesa, capace di affrontare le sfide future con determinazione, competenza e autonomia.

Invitiamo ufficialmente Nova a considerare questa proposta di alleanza, mettendo da parte ogni divisione politica in favore di un obiettivo più grande: il benessere e lo sviluppo di Orvieto. Crediamo fermamente che solo attraverso la collaborazione e la condivisione delle idee potremo costruire una città migliore per tutti i nostri concittadini.

I Civici per Orvieto ribadiscono il loro impegno per una politica basata sulla trasparenza, l’inclusione e l’innovazione. Siamo pronti a lavorare fianco a fianco con Nova e con tutti coloro che condividono la nostra visione per un futuro migliore. Insieme possiamo fare la differenza e costruire una Orvieto che sia esempio di buona amministrazione e partecipazione civica.




Orvietolife vince il premio FIDAS per il migliore articolo della stampa locale sulla donazione di sangue

Due giornaliste e un giornalista sul podio della XIV edizione del Premio Giornalistico Nazionale FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) “Isabella Sturvi”.  Si tratta di Michela Iaccarino per la Sezione Nazionale, Alessandro Maria Li Donni per la Sezione Locale e per quella Emergenti riservata agli under 35 di Alessandra Neri. A decretare la vittoria la Giuria del Premio che ha selezionato tra gli articoli e i servizi i migliori per le tre sezioni in cui il Premio è suddiviso.

La vincitrice della Sezione Nazionale, Michela Iaccarino ha convinto la Giuria con un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano che pone l’accento sull’importanza della donazione di sangue, inserendola in una più ampia dimensione globale che investe anche la sostenibilità del Pianeta.

Per la Sezione Locale si è aggiudicato il primo premio, Alessandro Maria Li Donni, della testata Orvietolife.it: il suo è il racconto della storia di una ragazza che nonostante la forte paura di donare il sangue, riesce a superarla per il fratello gravemente ferito. Ecco di seguito la motivazione con cui la giuria ha deciso di assegnare il premio, “per aver raccolto dati che fotografano in maniera efficace una realtà regionale che ha bisogno di essere incentivata alla cultura della donazione. Nell’articolo una storia autentica e di forte impatto diventa racconto esemplare di come donare sia una gesto civico, oltre l’emergenza”. (fai clic qui per leggere l’articolo)

Per la Sezione Emergenti, dedicata agli under 35si è aggiudicato il primo premio Alessandra Neri, con un articolo pubblicato sulla testata della Scuola di Giornalismo “Walter Tobagi”, che evidenzia attraverso il racconto di una saga famigliare, la bellezza del tramandarsi di generazione in generazione il gesto civico della donazione di sangue.

La composizione della Giuria come per la scorsa edizione è rimasta invariata: Maria Emilia Bonaccorso (Caporedattrice Ansa Salute); Barbara Bonomi Romagnoli (Giornalista Network italiano Salute Globale); Rory Cappelli (Cronaca nazionale La Repubblica); Beatrice Curci (Giornalista scientifica – GIULIA Giornaliste); Vittorio Di Trapani (Presidente Federazione Nazionale della Stampa); Guido D’Ubaldo (Presidente Ordine dei Giornalisti del Lazio); Maria Giovanna Faiella (Corriere della Sera – Corriere Salute); Rossella Guadagnini (Agenzia di stampa Adnkronos); Ivano Maiorella (Direttore Giornale Radio Sociale); Grazia Leone (Tg3 Rai); Adriana Pannitteri (Tg2 Rai); Eugenia Romanelli (Direttrice Rewriters.it); Arianna Voto (Giornalista Rai Per la Sostenibilità – ESG Environment Social Governance).

La Giuria è stata presieduta da Giovanni Musso, Presidente FIDAS Nazionale e da due delegati nazionali alla Comunicazione: Ines Seletti ed Enzo Emmanuello. La premiazione dei vincitori e delle vincitrici è avvenuta, alla vigilia della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue,  giovedì 13 giugno alle 10, presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa a Roma. A condurre la mattinata Adriana Pannitteri, giornalista Rai e hanno partecipato il professor Vincenzo De Angelis direttore del Centro Nazionale Sangue e il Presidente FIDAS Nazionale Giovanni Musso.

Il Premio è dedicato a Isabella Sturvi, scomparsa il 12 luglio del 2009, a lungo responsabile dell’Ufficio sangue e trapianti del Ministero della salute. Grazie al suo impegno ha contribuito alla crescita di un settore particolarmente importante, come la medicina trasfusionale e dei trapianti. Nel 2011, in sua memoria, FIDAS Nazionale ha istituito il Premio giornalistico, patrocinato dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dal Centro Nazionale Sangue (CNS) e dalla Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia (SIMTI), per valorizzare il giornalismo sociale e scientifico dando voce al mondo del volontariato.




Treni bloccati per quasi un’ora a Orte per la presenza di qualche, forse una persona sui binari

Nuova disavventura per i pendolari di ritorno sull’IC da Roma per Orvieto. Questa volta non è un guasto, qualche lavoro sulla linea ma, come scritto sul sito ufficiale di Trenitalia “presenza di persone non autorizzate nei pressi della linea a Orte”.

<iniziano a scrivere alcuni pendolari che sono fermi alla stazione di Orte e spiegano che sono fermi da 45 minuiti a Orte. Sempre secondo le fonti che ci hanno chiamato sui binari visibile dal treno c’era una sola persona e non tante. Naturalmente non si hanno ulteriori notizie in merito ma anche questo venerdì 13, sarà una coincidenza, si è trasformato in una giornata daa incubo anche perché, appena ripartiti, hanno scoperto di essere stati istradati sulla cosiddetta linea lenta. Oltre al danno la beffa. E la vita dei pendolari è rimasta ancora una volta in ostaggio di un treno che, sul sito ufficiale della società ha un ritardo di 67 minuti. Poco più di un’ora della vita di tante persone sospese per una o qualche persona nonostante a Orte ci sia un posto di Polizia attivo e con agenti presenti. Niente da fare.




Patologie croniche dell’anziano: la situazione in Umbria e il supporto dei dispositivi medici UCS® di Welcare Industries

Le patologie croniche rappresentano una sfida sempre più rilevante per il sistema sanitario, specialmente quando colpiscono gli anziani che necessitano di cure a lungo termine.  In Umbria la problematica è particolarmente sentita per la percentuale di popolazione over-65 che spesso viene seguita e curata in casa.  Per gestire queste particolari condizioni non basta la competenza medica ma sono necessari dispositivi innovativi che possano facilitare il lavoro dei caregiver.  Proprio la disponibilità degli assistenti domiciliari riveste un ruolo cruciale in Umbria e alcuni dati certificano che circa il 33% delle famiglie italiane ha necessità di assistenza continua ma di questi solo il 5% riesce ad ottenere un aiuto esterno.

Ciò significa che la stragrande maggioranza delle famiglie deve assicurare assistenza e cura autonomamente.  Secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili pubblicati da AUR (Agenzia Umbria ricerche), l’età media è salita a 47,8 anni e la popolazione over 65 è pari al 26,6% del totale, con una crescita tra il 2012 e il 2022 di oltre 20 mila persone, insomma in Umbria è nata una città “nascosta” più grande di Orvieto, popolata di soli anziani.

E’ quindi di grande importanza la scelta di prodotti specifici come sottolinea Fulvia Lazzarotto, Ceo di Welcare Industries, che siano efficaci e di facile utilizzo per i tanti caregiver non professionisti. Welcare, una delle aziende leader nel settore con sede a Orvieto, può offrire le giuste soluzioni per migliorare la qualità della vita sia dei pazienti che dei loro caregiver. Tra i vari dispositivi sviluppati da Welcare, il sistema UCS® Debridement si distingue per la gestione delle lesioni cutanee croniche. Queste lesioni richiedono una pulizia accurata e trattamenti che favoriscano la guarigione. La detersione e lo sbrigliamento (debridement) sono fasi essenziali per creare un ambiente favorevole alla guarigione, rimuovendo contaminanti e riducendo la formazione di biofilm.

Durante l’ultima edizione dell’EWMA (European Wound Management Association) a Londra, è stato presentato uno studio che dimostra l’efficacia del sistema UCS® Debridement nel trattamento delle lesioni cutanee croniche.  Questo dispositivo medico sterile è progettato per migliorare e facilitare la pulizia e il debridement meccanico; è efficace nella rimozione del biofilm, nella riduzione del dolore, dei tempi di intervento e del sanguinamento, e nel miglioramento della condizione della pelle circostante la lesione.  Lo studio ha coinvolto 40 pazienti con lesioni croniche di varia origine, con un’età media di 62 anni (range 27-88), equamente divisi tra uomini e donne.

I pazienti sono stati osservati per 42 giorni, con valutazioni regolari (T0, T14, T28, T42). I risultati sono notevoli con una riduzione dell’area delle lesioni in media del 62% e un 92,5% dei pazienti con una media superiore al 50%. Lo studio ha evidenziato anche una forte riduzione del dolore, fino al 92% dall’inizio del trattamento e un azzeramento delle infezioni in 32 casi su 40. In ultimo è stato registrato anche un miglioramento della cute perilesionale con una risoluzione completa di xerosi/desquamazione e macerazione, e riduzione significativa dell’infiammazione e del sanguinamento.

E’ dunque, evidente l’importanza di un dispositivo medico come UCS® Debridement nel supportare pazienti e caregiver. La gestione di queste patologie è una sfida complessa ma non impossibile soprattutto grazie alle aziende come Welcare sempre alla ricerca di soluzioni innovative di supporto ai caregiver sia professionali che non. Con la linea UCS® Debridement di Welcare Industries da una parte si migliora la qualità della vita dei pazienti e dall’altra il carico fisico ed emotivo dei caregiver. La continua ricerca e sviluppo in questo campo sono essenziali per affrontare le esigenze crescenti della popolazione anziana e garantire cure domiciliari di alta qualità.

Per maggiori informazioni sul prodotto o per acquistare clicca qui: https://www.welcareindustries.com/it/lesioni-croniche/8-ucsol-debridement.html




Leonardo Paletta torna biancorosso e arriva anche il difensore Berardi

Netta accelerata in questi ultimi giorni da parte del Direttore Sportivo Severino Capretti nella costruzione della rosa della prima squadra. In accordo con le indicazioni pervenute dallo staff tecnico sono stati ingaggiati due difensori. In un caso si tratta di un graditissimo ritorno, quello di Leonardo Josè Paletta (a sinistra nella foto), classe 97 italo venezuelano, difensore esterno destro, con licenza di percorrere tutta la fascia. Già in biancorosso nella stagione 2019/20, lo scorso anno era in maglia Atletico BMG, dove ha vinto la Coppa di Eccellenza. La sua carriera è ricca di esperienze significative avendo giocato anche con Chieti, Flaminia, Cynthia, Valle del Tevere e Favl Cimini.

Insieme a Leonardo, è stato ingaggiato anche 𝘼𝙡𝙚𝙨𝙨𝙖𝙣𝙙𝙧𝙤 𝘽𝙚𝙧𝙖𝙧𝙙𝙞 (a destra nella foto), difensore centrale classe 2002. Alessandro arriva dal Trastevere e ha un solido background nelle giovanili del Tor Tre Teste. Ha già accumulato esperienza in Serie D, giocando con Monterosi e Ostia Mare. La sua giovane età, combinata con le sue capacità difensive, lo rendono un acquisto prezioso.




Ex-Piave, “ci sono investitori e progetto e a luglio saranno presentati manifestazioni d’interessi e business plan”

La sala dell’Atrio del Palazzo dei Sette con oltre cento persone e un parterre d’eccezione. I due candidati sindaci che andranno al ballottaggio, Stefano Biagioli e Roberta Tardani. Con loro anche Giordano Conticelli e Roberta Palazzetti. Il motivo era la presentazione del progetto di riqualificazione della Caserma Piave presentato dall’associazione Orvieto Città Aperta. Presentato più volte nel corso degli ultimi tre anni, il progetto non ha mai ricevuto il gradimento dell’attuale amministrazione e l’iniziativa tenutasi a Palazzo dei Sette è stata voluta dall’associazione proprio perché nei giorni scorsi proprio la candidata sindaca Tardani aveva affermato che sulla Piave non c’erano progetti, chi li aveva presentati si era dileguato e aveva incontrato anche chi avrebbe voluto speculare sulla ex Piave. Da quell’intervento pubblico era scaturita la volontà da parte dell’Associazione di dimostrare che non si era dileguato nessuno e non c’era alcuna volontà speculativa.

“Se non ci fossero state le parole della sindaca Tardani che ci ha attaccato – ha detto il Presidente Palozzo – non avremmo valutato la necessità di una risposta durante questa fase della vita politica di Orvieto”

“Siamo contenti che siate in molti, e siamo contenti che ci siano i candidati al ballottaggio perché questo è un bellissimo progetto che ha le gambe per andare avanti. La progettazione preliminare curata gratuitamente da Alcotec SPA di Stefano di Giacomo e quelle di chi potrà fruirne, molte università straniere e italiane. Oggi avremo modo di dare anche l’ultimo elemento, ovvero la parte legata all’investitore”. E’ stato presentato così il progetto e poi, dopo l’intervento di Stefano di Giacomo che ha presentato anche un video realizzato dalla società, Giorgio Santelli – portavoce dell’associazione – ha presentato l’Architetto Pierpaolo Michelangeli, direttore generale della Renovalo, società individuata dalla cordata di investitori. “C’è la volontà di investire su questo progetto, ci sono le volontà degli investitori. Stiamo chiudendo il business plan e lo presenteremo a luglio con la manifestazione di interesse”. Qualcuno, nella sala, ha individuato alcuni rappresentanti degli investitori che, comunque, hanno voluto essere presenti all’iniziativa. Santelli ha anche affermato che “il vero peccato e l’amarezza che ci rimane è che se la Sindaca Tardani avesse accettato il confronto due anni fa, a questo punto la manifestazione di interessi sarebbe già stata attiva e forse il progetto sarebbe già stato in corso”.

L’attesa ora è per la fine di luglio quando gli investitori presenteranno business plan e chiederanno l’incontro con la nuova amministrazione comunale. “Non è detto che il nostro sia il migliore dei progetti – ha chiuso Palozzo – ma di sicuro se ce ne fosse uno migliore, con le stesse possibilità di riuscita, saremmo disposti ad accettarlo. Proprio per questo motivo, in ogni caso, vigileremo affinché non si perda questa occasione, quella di chi intende investire sulla città, al di là del fatto che il progetto possa essere migliorato, potenziato, modulato”.

Giuliano Palozzo, qualche ora dopo la presentazione è stato ricontattato per esprimersi su alcuni attacchi social che sono giunti per denigrare il progetto: “Sappiamo che il clima è questo. E sappiamo anche chi sono quelli che lo delegittimano. La delegittimazione e la denigrazione di un progetto però passa solo per una domanda in risposta. Ma voi che scrivete che cosa avete fatto per la città? Noi, francamente, abbiamo messo in campo le nostre idee, i nostri progetti, i nostri rapporti per il bene di Orvieto. Vi invitiamo a spendere meno tempo sui social e più tempo a fare del bene per questa splendida città. E sarebbe bello capire qual è il vostro progetto sulla ex Piave, come si struttura e come intendete portarlo avanti. Per la città servono le idee di tutti e non poveri e maldestri leoni da tastiera”.

Associazione Orvieto Città Aperta




Nova, “703 voti, noi continuiamo da qui”

Eravamo in sette a riunirci la prima volta un anno e mezzo fa per gettare quei piccoli semi di un rinnovamento autentico. Oggi contiamo 703 persone che hanno avuto il coraggio di credere in questa sfida appassionante. Molte di più che ci scrivono e supportano al di fuori dei confini comunali. A loro va tutta la profonda gratitudine di un gruppo che ha scelto la partecipazione come strada maestra.

Nova è nata pubblicamente poco più di quattro mesi fa, ha scelto di condurre una campagna elettorale con uno stile differente, con competenza e contenuti pieni di valore, ma soprattutto costruiti insieme alla comunità. 

Laboratori di condivisione, focus con esperti indipendenti, eventi culturali: pur consci di poter contare su risorse economiche ridotte rispetto a quelle delle altre compagini, abbiamo voluto concentrare le energie nella realizzazione di questi momenti di informazione e  partecipazione senza un taglio propagandistico, con l’obiettivo di fornire contributi di spessore per l’intera comunità. Crediamo – su questo concedeteci un pizzico di presunzione – di aver concorso ad alzare il livello del dibattito in città. Il risultato elettorale è buono e dimostra la voglia di un cambiamento forte su questo territorio da parte di tante persone. Siamo consapevoli che, nonostante il riscontro positivo alle urne, non siamo riusciti ad esprimere un consigliere. Ci dispiace non poter dare il nostro contributo alla città animando dall’interno il consiglio comunale, facendoci portavoce in quella sede istituzionale dei bisogni di una cittadinanza che intendiamo coinvolgere attivamente in percorsi di progettazione partecipata e responsabilizzazione civica.

Questo non significa in alcun modo che il cammino di Nova termina qua. Lo abbiamo ripetuto in mille occasioni e lo facciamo ancora: questo percorso è solo all’inizio. La nostra idea di politica per il territorio sa andare ben oltre i ruoli istituzionali, nasce per attivarsi con entusiasmo e continuità in differenti sfide con e per la comunità nei mesi e negli anni a venire.

Abbiamo scelto, come assemblea, una cammino che sapevamo fin dall’inizio essere più lungo, complesso e paziente. Costruire insieme, rompere gli schemi della vecchia politica, significa, per noi, muovere con costanza e determinazione verso un orizzonte più ampio.Nova riparte dall’assemblea soci questo venerdì alle ore 21.00 presso il Circolo Ancescao di Orvieto Scalo, invitando chiunque decida di intraprendere il nostro percorso e iniziare a partecipare al cambiamento. Il gruppo è e rimarrà sempre aperto a chi vuole conoscerci, confrontarsi e portare il proprio contributo.