CTS presenta un’analisi approfondita sullo sviluppo economico di Orvieto, la parola d’ordine è “diversificare per crescere”

Cittadinanza Territorio Sviluppo (CTS) presenta un’analisi approfondita sullo sviluppo economico di Orvieto, intitolata “Connessioni tra settori e sviluppo economico. Il problema della demografia. Riflessioni sul mono-settorialismo orvietano: una situazione à la Rawls?”. Lo studio, curato da Antonio Rossetti, presidente del Comitato scientifico di CTS, esamina gli effetti a lungo termine degli investimenti economici e la loro relazione con la dinamica demografica, con particolare attenzione alla sostenibilità del settore turistico e al suo impatto sulla comunità locale.

I principali punti dell’analisi:

  • Evoluzione demografica e impatti economici: L’invecchiamento della popolazione porterà a un cambiamento nella domanda di beni e servizi, con una potenziale riduzione dei consumi in settori come la ristorazione e l’alloggio a favore di un aumento della spesa per abitazione e sanità. Questo scenario richiede un ripensamento delle strategie di sviluppo economico e dei servizi pubblici per adattarsi alle nuove esigenze.
  • Investimenti e valore aggiunto (VA): Lo studio evidenzia l’importanza di investire in settori ad alta produttività come l’energia e la ricerca, che generano un significativo valore aggiunto e hanno un effetto positivo sull’intero sistema economico locale.
  • Turismo e sviluppo economico: Sebbene il turismo sia un settore vitale per Orvieto, l’analisi suggerisce che non dovrebbe essere l’unico motore di sviluppo economico. La diversificazione con altre industrie ad alto valore aggiunto è necessaria per una crescita sostenibile e per rispondere alle esigenze di una popolazione in evoluzione.

Conclusioni e raccomandazioni:

Antonio Rossetti conclude che Orvieto ha bisogno di un approccio allo sviluppo economico più diversificato che integri il turismo con altri settori. “Dobbiamo guardare oltre il turismo e valutare investimenti in settori che possono sostenere la crescita economica complessiva e la qualità della vita a Orvieto”, afferma Rossetti. Trae ispirazione dal filosofo John Rawls, suggerendo di considerare “le opzioni che migliorano la situazione di chi sta peggio”.

Lo studio di CTS rappresenta un’analisi preziosa per il futuro di Orvieto. Le sue conclusioni e raccomandazioni offrono spunti di riflessione importanti per le autorità locali, le imprese e la comunità nel suo complesso, al fine di definire una strategia di sviluppo sostenibile e inclusiva per la città.

L’intero rapporto in pdf




La Lega a Orvieto presenta la squadra ,“persone valide e capaci, diamo continuità al percorso iniziato”

La Lega di Orvieto ha inaugurato ufficialmente la sede elettorale in via Filippeschi 12 e presentato alla città i candidati a sostegno del sindaco Roberta Tardani alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. Una lista espressione della società civile, delle professioni, del mondo dell’associazionismo che annovera giovani, imprenditori, lavoratori, assessori e consiglieri comunali uscenti, persone capaci e competenti che si sono messe a disposizione del partito, che amano la propria città e vogliono contribuire alla crescita del territorio. Erano presenti il candidato a sindaco di Orvieto Roberta Tardani, il segretario regionale Lega On. Riccardo Augusto Marchetti, i candidati alle Elezioni europee della Lega Umbria nella Circoscrizione Centro, Valeria Alessandrini e Antonio Tacconi, l’assessore regionale Enrico Melasecche e il segretario provinciale David Veller.

“Orvieto è tra le città più belle della nostra Regione – ha detto il segretario regionale Marchetti – Venendo qui ho notato la cura del verde e delle strade, l’attenzione con la quale viene governato questo territorio, elemento che ci differenzia da una certa sinistra alla quale importava solo una gestione del potere fine a sé stessa e improntata ad accontentare i soliti noti. In questi anni a Orvieto sono stati portati a termine interventi importanti dopo il totale immobilismo della sinistra, sono stati avviati cantieri e tanti altri progetti saranno messi a terra grazie alla filiera Comune-Regione-Governo che solo la Lega in Umbria può garantire. Inoltre voglio rivolgere un plauso agli operatori sanitari dell’ospedale ’Santa Maria della Stella’, validi professionisti che con il loro lavoro valorizzano servizi come ad esempio la ginecologia che crea mobilità attiva dal Lazio. Oggi ci presentiamo a Orvieto a testa alta, forti di tante cose fatte sul territorio e consapevoli del lavoro che ancora c’è da fare nel segno della continuità e dell’impegno che la Lega vuole mettere in questo percorso grazie all’esperienza, alle capacità e alla voglia di lavorare che caratterizza le persone che compongono la nostra lista”.

“Governare una città vuol dire risolvere problemi e portare soluzioni concrete alla crescita del territorio – ha spiegato Roberta Tardani – In questo primo mandato siamo stati il vero cambiamento, abbiamo affrontato una pandemia e le conseguenze di una guerra, ma siamo riusciti lo stesso a realizzare interventi importanti in ogni comparto e ad avviare progetti che da qui ai prossimi cinque anni cambieranno il volto della città. Sui tavoli della politica bisogna esserci, collaborare, guidare le scelte della Regione e del Governo verso la direzione migliore da intraprendere per la comunità. Gli amministratori della Lega sono molto apprezzati in città e grazie anche ai giovani e alle persone nuove che sono entrate a far parte della squadra, riusciremo a confermarci e a dare continuità al percorso iniziato cinque anni fa”.

L’assessore regionale Enrico Melasecche ha ricordato i tanti interventi avviati sul territorio orvietano e le opere già finanziate, iniziando dalla complanare di Orvieto: “il progetto c’è e ci sono anche i 13 milioni di euro che come Regione Umbria abbiamo intercettato attraverso il Fondo per sviluppo e coesione – ha spiegato – Sono riuscito ad approvare il progetto e avviare il cantiere per la messa in sicurezza dei Fori di Baschi affidati a una impresa di Orvieto: 12,8 milioni di euro per un’opera bloccata da vent’anni. Abbiamo concluso i lavori per il consolidamento del viadotto al lago di Corbara (2,8 milioni di euro) aumentando la portata prima limitata ed eliminando problemi alle imprese. Ci stiamo muovendo per la deperimetrazione del fiume Paglia e la realizzazione degli argini per il contenimento, abbiamo garantito 100mila euro come assessorato ai trasporti, mai avvenuto in passato, per la Funicolare di Orvieto. Tanti altri sono i progetti avviati che con la riconferma di Roberta Tardani potranno svilupparsi”.

Presentando i nomi che compongono la lista Lega, il segretario provinciale Veller ha ricordato che “siamo stati i primi a credere nel sindaco Roberta Tardani e ad inserire il suo nome nel nostro simbolo. A Orvieto abbiamo intrapreso un percorso basato sulla coerenza nell’esclusivo interesse della coalizione. Nonostante le interferenze esterne, il partito è unito e marcia compatto”.

Sono intervenuti anche i due candidati alle elezioni europee. “La Lega è risultata fondamentale per la vittoria del centrodestra di cinque anni fa – ha affermato Valeria Alessandrini – e sarà ancora una volta determinante per garantire un secondo mandato del sindaco Tardani nel segno della continuità basata su fatti concreti e proposte serie per il futuro. Dobbiamo creare una sinergia vincente con l’Europa al fine di tutelare e valorizzare le bellezze e le peculiarità straordinarie di questo territorio, dal turismo, all’enogastronomia, alla cultura. Lavorerò per dare voce ai Comuni e permettere loro di incidere sulle scelte che contano”.

Antonio Tacconi ha puntato l’attenzione su “lavoro, turismo e cultura: è su queste tematiche che ho deciso di definire il mio impegno in Europa. È necessario garantire maggiori risorse a disposizione del Comune di Orvieto, per poter creare nuove opportunità e attrarre imprenditori pronti a investire sul territorio. È fondamentale puntare anche sulla formazione professionale, in modo che tutta la filiera turistica, da chi investe fino a chi la vive come utente, possa contare su servizi migliori. Oggi l’Europa stanzia soltanto 8 milioni all’Italia per la formazione in ambito turistico: troppo poco, considerando che il nostro Paese potrebbe vivere tranquillamente solo di turismo”.

I CANDIDATI DELLA LISTA LEGA

Gianluca Luciani, Federico Fontanieri, Marco Antonini, Patrizio Cambri, Maria Rosaria Ceccariglia, Emiliano Chioma, Clarissa Collacchi, Antonio Glorioso, Chiara Guazzarotto, Leonardo Latini, Sara Pontesilli, Asia Retini, Antonella Romani, Eva Santi, Lorenzo Turreni, Lorenzo Zumbo.




Proposta Civica invita la sindaca a chiedere una proroga sulla programmazione per l’area di Corbara

La nostra Candidata Sindaco, Roberta Palazzetti, ha recentemente incontrato i residenti nel borgo di Corbara e tra i vari temi che sono stati trattati è emerso anche quello della delibera della Giunta Regionale del 24 aprile scorso, che fissa criteri e modalità per l’assegnazione di risorse in base all’art. 24 della Legge Regionale n. 1 del 2023. La delibera si riferisce a risorse per la realizzazione di opere di pubblica utilità, a favore di comuni territorialmente interessati dagli impianti di grandi derivazioni, e fissa al 31 maggio prossimo il termine per la presentazione dei progetti.

Un tempo troppo breve per una programmazione attenta, partecipata e condivisa con i residenti. Per questo chiediamo alla Sindaca Tardani di presentare la richiesta di proroga, così come previsto al punto 10 della delibera stessa, permettendo così di definire con la collettività le priorità tra le numerose necessità di intervento, per il rifacimento del manto stradale, l’illuminazione, la realizzazione di un impianto sportivo, evitando così di perdere i fondi che la Regione ha messo a disposizione e che sarebbero preziosi per riqualificare il borgo e risolvere annosi problemi non più rinviabili.

Auspichiamo che questa nostra richiesta sia accolta, nell’interesse della collettività, e che ne segua una programmazione di incontri con i residenti per un ampio confronto.




Al Salone del Libro di Torino, un anno record. Lo stand dell’Umbria scarno e con pochi eventi di rilievo, peccato

Ci siamo presi una piccola pausa per andare a Torino, meta il Salone de Libro. Un evento di grande respiro che quest’anno ha chiuso con numeri record con oltre 220 mila visitatori tra il 9 e il 13 maggio. tanti i giovani e i giovanissimi che hanno deciso di visitare il Salone al Lingotto. Un’occasione per conoscere le varie iniziative di regioni e enti pubblici presenti alla kermesse e per entrare in contatto con editori grandi e piccoli. tante realtà che hanno presentato il meglio della loro produzione e le loro specificità.

Tanti incontri, eventi e appuntamenti di rilievo che hanno decretato il definitivo successo di una manifestazione giunta alla sua XXXVI edizione. Tra gli eventi con maggiore affluenza e amati dal pubblico: Alessandro Barbero, Naoise Dolan, James Ellroy, Antoine Gallimard, Abdulrazak Gurnah, Felicia Kingsley, Jeff Kinney, Gianni Morandi, Guadalupe Nettel, Eshkol Nevo, David Nicholls, Amélie e Juliette Nothomb, Orhan Pamuk, Rokia, Alexandra Lapierre, Salman Rushdie, Murata Sayaka, Roberto Saviano, Ben Smith, Paolo Sorrentino, Elizabeth Strout, Camila Sosa Villada, Don Winslow, Zerocalcare. Alla conferenza di chiusura è stata già presentata la prossima edizione che vedrà come regione ospite la Campania e i Paesi Bassi come nazione che avrà un posto d’onore, come quest’anno è stato per i paesi di lingua tedesca.

Una piccola soddisfazione per “OrvietoLife” che ha creduto in Cinzia Leone e nel suo romanzo “Vieni tu giorno nella notte” che abbiamo avuto l’onore di ospitare con un doppio appuntamento all’Istituto Majorana-Maitani la mattina e in Sala Consiliare il pomeriggio. L’autrice ha vinto il premio “Fuori!” un riconoscimento di grande rilievo per quei romanzi che toccano lo sfaccettato universo gay. La prima volta per una donna.

Girando all’interno dello stand “Oval” ci siamo imbattuti nello spazio “Regione Umbria”. 38 editori umbri erano presenti sugli scaffali, qualche immagine e l’intero spazio è stato dedicato al VIII centenario della morte di San Francesco d’Assisi, con due incontri. Una piccola, grande delusione. Le altre regioni presenti, ad esempio il Lazio, la Toscana, il Friuli, la Liguria, solo per citarne alcune, erano in continuo susseguirsi di appuntamenti, molti hanno registrato significative presenze. C’era anche il Comune di Pianezza, in Provincia di Torino, che ha investito sulla presenza al Salone. Una cittadina di poco più di 15 mila abitanti, che ha attirato l’attenzione di molti visitatori per una serie di appuntamenti quasi continui durante tutti i giorni della manifestazione. Convegni, dibattiti, promozione delle peculiarità e delle manifestazioni locali a partire dal Corteo storico…Insomma tante cose e tante presenze per un singolo Comune. Lo stand Umbria poteva essere una bella occasione per promuovere gli editori e la Regione e invece niente. Di gente ne è passata, ha preso qualche gadget, una bag, un segnalibro e forse qualche libro acquistato, ma nulla di più. Peccato!




Sottraggono soldi a un’anziana con l’inganno del figlio che provoca incidente, arrestati dalla Polstrada truffatori pluripregiudicati

Sono le 11 circa di qualche giorno fa, quando al telefono di un’anziana signora del bresciano, una voce maschile che si qualifica come un carabiniere, le dice che le passa al telefono un avvocato, nominato da suo figlio. Il presunto avvocato comunica alla signora che il figlio, alla guida della sua auto mentre parlava al cellulare, aveva investito un ciclista, ferendolo. Accompagnato dalle forze dell’ordine in Procura, poteva essere rimesso in libertà solo pagando una cauzione di 7.000 euro, per questo motivo, continua l’avvocato, di lì a breve un secondo legale sarebbe andato a casa sua per ritirare la somma necessaria per rimetterlo in libertà.

Presa dall’ansia per non far andare in carcere il figlio, e non avendo in casa tutto quel denaro, dietro pressioni della persona al telefono, la signora mette insieme circa 1.000 euro e qualche monile d’oro e lo consegna all’uomo che afferma di essere il legale incaricato al ritiro del denaro. Ciò nonostante, dopo qualche minuto l’anziana riceve una seconda telefonata, nella quale l’avvocato comunica che il figlio ha chiesto di far sapere che dell’altro denaro era conservato in cantina ed in effetti la signora effettua una seconda consegna di denaro a quell’uomo gentilissimo, curato e rassicurante, denaro che era conservato proprio lì dove indicato e si fa firmare una ricevuta.

Solo all’arrivo della figlia, alla quale racconta quanto avvenuto, la signora realizza di essere stata vittima di una truffa, e da qui la denuncia presso i carabinieri del paese. Seppur ben studiata e architettata, questa volta la truffa è stata sventata, poiché i finti avvocati, grazie alla visione delle videocamere sulla grande viabilità e alle tempestive comunicazioni delle sale operative, vengono intercettati da una pattuglia della Polizia Stradale di Orvieto in servizio sull’A1, in prossimità del Comune di Allerona, diretti verso la loro città di residenza. Sulla macchina è stata recuperata l’intera refurtiva, i due sono stati arrestati.




Approvata la trimestrale di CariOrvieto, il direttore generale Barnabè “la banca si conferma solida e ben radicata nel territorio”

La Cassa di Risparmio di Orvieto chiude il primo trimestre del 2024 con un utile netto di 2,97 milioni di euro, in aumento rispetto ai 2,71 milioni di euro del 31 marzo 2023. Un risultato positivo che conferma la solidità e la redditività dell’istituto di credito orvietano. Il margine di interesse, ovvero la differenza tra gli interessi attivi e passivi, è salito a 10,19 milioni di euro al 31 marzo 2024, rispetto agli 8,21 milioni di euro del 31 marzo 2023. Questo incremento è dovuto al “positivo andamento dei tassi di interesse e alla crescita degli impieghi”, come si legge in una nota diffusa dalla banca.

Prosegue la flessione dell’NPL ratio lordo e dell’NPL ratio netto, che si attestano rispettivamente al 5,9% (contro il 6,1% di fine 2023) e al 2,3% (rispetto al 2,4% di fine 2023). Un dato che evidenzia un miglioramento della qualità del credito, ulteriormente rafforzato da un grado di copertura dei crediti deteriorati in crescita al 63,2% (rispetto al 62,6% del 31 dicembre 2023). Gli impieghi netti a clientela (non considerando i titoli di debito) passano da 1.198,64 milioni di euro di fine 2023 a 1.204,37 milioni di euro al 31 marzo 2024 (+0,5%). I crediti verso clientela in bonis netti sono pari a 1.177,08 milioni di euro rispetto a 1.170,06 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (+0,6%). Sostanzialmente stabile la raccolta totale da clientela pari a 1,65 miliardi di euro al 31 marzo 2024 rispetto a 1,66 miliardi di euro al 31 dicembre 2023.

Buona performance dei coefficienti di solidità patrimoniale: CET1, Tier1 e Total capital ratio al 14,66% (rispetto al 13,21% al 31 dicembre 2023), che recepiscono il computo dell’utile netto di periodo nel capitale primario di classe 1 (CET1).

“I numeri del primo trimestre 2024 confermano il grande lavoro svolto da tutti i colleghi”, ha commentato Maurizio Barnabé, direttore generale della Cassa di Risparmio di Orvieto. “La Cassa di Risparmio di Orvieto si conferma come una banca solida, ben radicata nel proprio territorio e riconosciuta come interlocutore privilegiato di imprese e famiglie. I primi tre mesi confermano la fiducia accordata dai nostri clienti”.




L’armata Brancaleone che ha fatto l’Ammucchiata e l’ha chiamata Futuro

Parlano di Futuro, ma ragionano in base alla Paura. Consapevole di non poter vantare risultati concreti e del fatto di non avere nessuna personalità di spicco da proporre agli elettori, la premiata ditta Tardani&Riciclati ha pensato bene di puntare sulla quantità, sperando almeno nella pesca a strascico. L’ammucchiata elettorale ha raggiunto vette impensabili fino all’altroieri, ma si sa che il terrore moltiplica energie e creatività. Il primo a scaricare la sindaca uscente è stato uno che la conosce bene come Toni Concina e alla presentazione di sabato scorso non è passata inosservata l’assenza dei dirigenti provinciali e regionali di Fratelli d’Italia. Gente smagata che ha già capito come l’aria abbia cominciato a tirare da un’altra parte e che forse non era il caso di venire a mettere anche ad Orvieto quella faccia ammaccata che porta ancora bene impressi i segni dei pneumatici del camper di Stefano Bandecchi. La ricandidatura Tardani perde i colpi ogni giorno che passa e la destra umbra e ternana si sta rendendo conto che il pericolo del secondo shampo provinciale è molto concreto. Meglio tenersi alla larga. Il pienone incassato poche sere fa al palazzo del Capitano del Popolo dalla civica Roberta Palazzetti ha tolto il sonno a tanti, soprattutto a quei simboli del vecchio sistema politico post comunista e socialista come Andrea Scopetti ed Evasio Gialletti che rappresentano la quintessenza di quel ceto politico che ha ridotto Orvieto come è ridotta e che la funambolica Roberta Tardani ha ripetuto in tutta la sua vita politica di voler combattere. Erano tutte chiacchiere. Quello che conta è solo mantenere la poltrona per sè e per i propri, infatti li ha cinicamente arruolati anche se poi li ha tirati fuori all’ultimo minuto utile, forse per non passare mesi a doversi giustificare di essersi rimangiata in due giorni anni di militanza politica sotto le insegne di Silvio. Un pò di pudore ha fatto capolino, ma carta canta.
L’esperienza Tardani è stata in linea con l’irrilevanza dannosa di tutti i sindaci che sono venuti dopo Cimicchi. Orvieto non ha un modello economico che funziona. Da Orvieto continuano ad andarsene tutti. Orvieto perde mille abitanti ogni dieci anni da quarant’anni a questa parte. L’unico modello economico è quello inventato da Lorenzo Maitani, Luca Signorelli e dai Signori Sette. E’ passato qualche annetto. Il resto è “storytelling” finto come la plastica. Il video elettorale della sindaca uscente che vorrebbe evocare un’epica alla Ridley Scott, la vede sfiorare le carte del piano regolatore sotto l’occhio venerante di Mazzi, scimmiottando il gladiatore Russel Crowe che sfiorava le spighe di grano prima di andare in battaglia, ma l’effetto comico è quello dello spot di una concessionaria girato da mio cugino. Come quelli che trasmettono nei cinema di provincia prima che inizi il film. A proposito di gente di cui fidarsi o no per comprare un’auto usata. La Tardani sta agli ingressi del pozzo di san Patrizio come Salvini stava ai barconi degli immigrati. Il nulla ben confezionato. Per chi si fa abbindolare. Il rischio di andare tutti a casa tra una mesetto è però troppo grosso per non spararne ogni giorno una più grossa dell’altra.

Gli elettori sapranno valutare. Se la ditta Tardani&Riciclati cerca di tenere botta cercando di convincere il 50 per cento più uno dei cittadini di essere la reincarnazione del generale De Gaulle, ad andare in pezzi sono stati intanto i ragazzi sedicenti novi di Nova. Nel corso di una recente cena convocata per decidere chi appoggiare al secondo turno, quelli che davano per scontato di sostenere Tardani&Riciclati in forza di chiari accordi politici, hanno dovuto constatare che in realtà tutti gli altri non erano affatto d’accordo. Hanno litigato e saltato pure la cena. Gli ci sono voluti trent’anni e più di vita per rendersi conto che la politica esiste eccome.




Gianluca Luciani, “servizio a chiamata per tutte le frazioni del Comune. Polemiche strumentali della sinistra”

“Nessun taglio di chilometri per il trasporto pubblico dell’orvietano, ma solo interventi di riorganizzazione per garantire a tutti i cittadini un servizio più efficiente e funzionale alle diverse esigenze”. A intervenire è l’assessore comunale di Orvieto Gianluca Luciani della Lega: “Il nuovo servizio nasce da una rimodulazione del TPL attuale che con le stesse risorse vedrà servito un territorio più esteso, consentendo così, anche a chi risiede in zone periferiche non servite dal normale servizio pubblico di linea, di recarsi in centro città in bus – spiega Luciani – Un sistema che è stato sperimentato con successo in alcuni comuni umbri, tra cui quelli guidati dalla sinistra, dove nel corso del tempo si sono visti i risultati in termini di soddisfazione dell’utenza. Ecco perché le polemiche che si sono scatenate a sinistra in queste ore ci appaiono strumentali e prive di senso, fomentate solamente dalla campagna elettorale in atto che non dalla reale consapevolezza del lavoro che si sta facendo. Sarà proprio adeguando i servizi alle esigenze delle persone che si eviteranno i tagli. Quello che chiediamo ai cittadini è di collaborare, prenotando le corse, affinché ci siano autobus per tutti, negli orari dove non si rischia di far viaggiare mezzi senza passeggeri, perché quel mezzo possa, invece, servire fasce di popolazione che fino ad oggi ne erano sprovviste. Un candidato sindaco, seppur di sinistra, quindi avverso all’attuale amministrazione, dovrebbe comprendere l’utilità di tale iniziativa e soprattutto dovrebbe sapere che sindaci del suo stesso colore politico (vedi Narni) hanno previsto le stesse modalità organizzative del trasporto pubblico, ottenendo riscontri positivi. Sarà sicuramente la campagna elettorale ad aver acceso gli animi di una sinistra che ad Orvieto continua ad essere senza idee e priva di qualsiasi argomento utile per la crescita della nostra città”.

L’assessore Luciani, spiega nel dettaglio modalità e orari: “Con orgoglio posso dire che dopo cinque anni di lavoro sono riuscito ad ottenere per il nostro servizio pubblico il servizio a chiamata di BusItalia per tutte le frazioni del comune di Orvieto a partire dal 10 giugno. La stazione ferroviaria diverrà il nodo di scambio principale da cui sarà possibile raggiungere tutte le frazioni del Comune con il servizio a chiamata, l’ospedale con la Circolare B e due nuove linee (Circolare B1 e Circolare B2 che serviranno La Svolta-Ospedale-Ciconia-Stazione), Sferracavallo con la Circolare B e il servizio a chiamata, il centro città con la funicolare, la Circolare B e la Linea 5. Il servizio a chiamata sarà attivo tutti i giorni feriali (dal lunedì al sabato) dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, per un totale di 8 ore giornaliere. Sarà sufficiente chiamare il numero 0744 492775 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 19.00) il giorno precedente a quello in cui si vuole usufruire del servizio e comunicare all’operatore origine, destinazione e orario dello spostamento. Potranno essere effettuati viaggi da tutte le frazioni verso la stazione ferroviaria o l’ospedale (e viceversa). Laddove sia presente il servizio di linea l’operatore proporrà la soluzione più conveniente. Il costo del biglietto sarà pari a 1,30 euro (urbano di Orvieto)”.

Fonte: Lega-Orvieto




“Pagliacci” riveduta e aggiornata in versione orvietana…

“Pagliacci”è una famosa opera teatrale di Ruggero Leoncavallo, della durata di un’ora e una manciata di minuti, rappresentata per la prima volta a Milano il 21maggio 1892.
In questo turno di elezioni locali ne stiamo vedendo una versione riveduta e corretta avente come “location” gli incantevoli scenari della città sulla rupe. I personaggi sono tanti e variegati, spesso grotteschi nel loro funambolico saltellare per convincere il mondo che il nero è bianco e il bianco è nero. Tra i personaggi principali dell’opera non può non essere ricordato l’attuale prima cittadina, sempre sorridente e impeccabile nella sua studiata eleganza, che non si capisce bene se per necessità o virtù, fa della sua rielezione una questione di vita o di morte.
Per riuscire nella sua impresa si è circondata e affidata a vari personaggi, più o meno caratteriali e caratteristici nelle loro a volte tristi mille sfaccettature. Tra questi personaggi non si può non notare un ex segretario del partito avverso alla prima cittadina che di punto in bianco cambia colori e casacca e si accomoda alle sue “dipendenze”. Ergendosi a simbolo degli eterni “cambiacasacca”, a volte giustificabili altre no, che sempre ritroviamo in ogni epoca storica. Altro personaggio che si fa bene notare è un esponente adesso in pensione, dall’aspetto rassicurante. Personaggio che però assume i tratti del grottesco nel suo partire a spada tratta contro la attuale amministrazione, definendo i suoi cinque anni di vita una sciagura per la rupe e dintorni, candidandosi a sua volta come primo cittadino per soppiantarla. Per debellare le forze del male e della sventura. Novello Don Chisciotte pronto a sacrificare  il proprio tempo libero da pensionato per il bene della collettività. Solo che a un certo punto il protagonista di questa scena ritira la sua candidatura per candidarsi proprio a fianco della stessa prima cittadina. L’eterna ambiguità delle scelte dettate da non si sa quale ispirazione. Oggi di qua. Domani di là. Dopodomani di nuovo di qua. Il giorno dopo il dopodomani di nuovo di là. Con il popolo che ha la testa frullata nel provare a capirci qualcosa.
Ovviamente l’opera è arricchita da vari personaggi secondari. Così non mancano, per rendere reale il variegato clima e mondo che ruota intorno alla rupe ,
un po’ di  amministratrici di blogger o di pagine social.
Ovviamente non potevano mancare personaggi che in ogni epoca hanno rappresentato il massimo della contraddizione e della ambiguità. Così nel prosieguo della trama si incontrano pseudo socialisti che con un mirabolante e incredibile salto mortale non trovano di meglio che aggregarsi e unirsi a esponenti di CasaPound. Come provare a fare convivere in una gabbia dei famelici gatti affamati con dei topolini. Intorno a queste grottesche scene ispirate da una forsennata sete di potere, fa da contro altare il mondo sulla rupe della gente normale, del popolo che in questi anni ha visto peggiorate le sue condizioni di vita sotto ogni punto di vista. Genitori disperati perché i propri figli non possono più frequentare l’asilo perché si sono giustamente licenziate, non ricevendo dalle ditte lo stipendio da mesi, le accompagnatrici dei pulmini. E si è arrivati a questo punto nella totale indifferenza di chi doveva monitorare e evitare di arrivare a questa conclusione. Nelle scene dell’opera si muovono poi tanti personaggi secondari, soprattutto persone anziane e fragili, che patiscono senza nulla poter fare le infinite liste di attesa e devono rinunciare a curarsi.
Di fianco a loro si scorgono tanti, tantissimi pendolari stanchi, disillusi e abbandonati da tutto e da tutti, che sono costretti a recarsi al lavoro con viaggi che riportano alla mente ‘i viaggi della disperazione’ che dovevano subire i nostri migranti che si recavano all’estero a inizio secolo scorso.

Contrasti propri delle scene dell’opera, con storie di miseria e disperazione che si frappongono alle favole e favolette raccontate all’impotente e malcapitato  popolo. Così per magia la fatiscente caserma Piave diventa una brillante e moderna struttura adatta ad ospitare una sede della scuola della Polizia. Così dopo anni di immobilismo sui lavori importanti per mancanza cronica di fondi, di colpo escono milioni da ogni dove per fare di tutto e di più. Con sempre quel sentore da parte del popolo che il modo di fare di questi improponibili e antichi personaggi sia molto più vicino al modo di fare dei “pagliacci” dell’opera che a  dei veri Politici. Con la P maiuscola.
Popolo che si sente preso in giro, abbandonato a se stesso.
Coi gli amministratori locali che continuano a suonare per loro ammalianti e allegre note, mentre il Titanic lentamente ma inesorabilmente continua a scivolare verso il fondo.




Proposta Civica, ecco l’aria che tira

Siamo nati 7 mesi fa. Riempire la Sala dei 400 il 7 maggio, di martedì sera, nel Palazzo del Popolo non era scontato. Fino a mezz’ora prima del nostro più importante appuntamento ufficiale, abbiamo trepidato. Foschi nembi e una pioggerellina incessante facevano oltretutto presagire più di qualche defezione anche tra i più volenterosi. Ma alle 20:50 i posti a sedere erano tutti occupati e alle 21 una folta schiera di astanti si disponeva lungo il perimetro restando in piedi … nessun notabile, solo una folta, vivace rappresentanza della società civile orvietana, un nutrito drappello di persone comuni che hanno in modo spontaneo e caldo fatto della serata un sicuro successo. Non solo e non tanto perché l’appuntamento elettorale era di quelli che potremmo definire “prova di forza”, ma per il significato più profondo e importante che abbiamo colto.

La voglia di cambiare. Il bisogno di cambiare. La messa a punto collettiva di uno stato d’animo che dunque coincide con le nostre speranze e, da oggi, con le nostre aspettative. Tutto questo accade per una sinergia ovviamente non casuale, il disagio di chi percepisce la città e il suo comprensorio come una realtà che da troppo tempo langue … e la candidatura di una personalità che assomma capacità manageriali di alto livello ad una natura determinata, ma amabile, pacata e rassicurante. Un primus inter pares che crediamo si sia già conquistata la stima e la fiducia di molti durante i numerosi incontri pubblici che sta svolgendo. E che ieri sera ha ricevuto un’accoglienza vasta ed affettuosa, un tributo di naturale simpatia che vale tanto di per sé,  tantissimo pensando all’impegno, agli sforzi che ancora ci separano dall’ 8 giugno.

Se come suoi attivi sostenitori e candidati possiamo con ieri sera tracciare un primo traguardo, slogan per slogan, lasciatecelo dire: sulla strada giusta spira un vento di novità.