Giravano a Fabro su un’auto con la targa contraffatta, due giovani denunciati dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Fabro hanno deferito in stato di libertà per i reati di concorso in contraffazione del sigillo dello Stato, uso del sigillo contraffatto ed uso di atto falso due giovani, rispettivamente di 28 e 31 anni, entrambi gravati da precedenti, residenti il primo a Grosseto e l’altro in provincia di Latina. Il controllo è scaturito grazie al prezioso contributo di un cittadino di Fabro, che ha segnalato ai militari della locale Stazione Carabinieri un’autovettura che si aggirava con fare sospetto in una zona residenziale.

I militari sono riusciti ad intercettare il mezzo e fermarlo: dal controllo è immediatamente emerso che entrambe le targhe installate sul mezzo erano cartelli bioadesivi a fondo bianco e fedele riproduzione dello stemma della Repubblica Italiana, sovrapposti alle targhe originali, con sopra riportata la sequenza alfanumerica di un’altra autovettura corrispondente per modello a quella in uso ai soggetti. Anche alla luce dei molteplici precedenti di polizia per reati predatori a carico dei due a bordo, non è escluso che essi si trovassero in zona per compiere furti o truffe.

Per i due è così scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria oltre che la proposta all’Autorità di P.S. per la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nella Provincia di Terni.




Il Festival Arte e Fede si presenta il 27 maggio alla Cappella di San Brizio e annuncia la produzione di uno spettacolo teatrale su San Tommaso d’Aquino

Si presenta con una nuova veste e con la notizia di una produzione-spettacolo in anteprima nazionale, che suscita già grande interesse, il Festival Internazionale d’Arte e Fede 2024. Dopo il successo della passata stagione, con un cartellone ricco di concerti, film e incontri con ospiti illustri del mondo dell’arte, della cultura e della spiritualità, la manifestazione giunge quest’anno alla 18esima edizione, con un programma e una tempistica diversi dal solito e che vedrà in calendario un solo appuntamento nelle due settimane tra la Pentecoste e il Corpus Domini, quelle in cui abitualmente si snodano i molteplici appuntamenti di Arte e Fede. L’appuntamento è per lunedì 27 maggio alle 18.45 nella Cappella di San Brizio del Duomo di Orvieto con la presentazione del libro “Si ritirò a pregare – Gesù in preghiera secondo i Padri della Chiesa”, scritto da don Antonio Grappone e pubblicato da edizioni San Paolo nel 2024, in occasione dell’anno della preghiera indetto da Papa Francesco. Sarà presente l’autore, don Antonio Grappone, che è Direttore spirituale del Seminario Redemptoris Mater di Roma e docente di Storia della Chiesa antica e medievale e di Patrologia presso l’Istituto di Scienze Religiose Ecclesia Mater della Pontificia Università Lateranense, di Patristica presso la Pontificia Università Gregoriana, nonché autore di numerose pubblicazioni nel campo.

La presentazione prosegue nella tradizione dei grandi incontri ospitati in questi anni dal Festival Arte e Fede con i testimoni della spiritualità del nostro tempo. In questo 2024 in cui ricorrono, in modo davvero eccezionale, i 760 anni dall’Istituzione urbi et orbi della Festività del Corpus Domini con la Bolla Transiturus da parte di Papa Urbano IV (1264) ed i 750 anni dalla morte di San Tommaso d’Aquino (1274), frate domenicano e dottore della Chiesa, uno dei più grandi teologi-filosofi del mondo occidentale vissuto proprio ad Orvieto dal 1261 al 1265, la scelta artistica del Festival d’Arte e Fede si è orientata proprio su questa direttrice.

“Stiamo lavorando alla produzione di un racconto teatrale su Tommaso D’Aquino da presentare in prima assoluta nel Duomo di Orvieto alla metà del prossimo settembre – afferma il direttore artistico, Alessandro Lardani – e poi da replicare, secondo il calendario che si costruirà, anche nell’Anno giubilare 2025. Il progetto, che nasce da un’idea di Guido Barlozzetti, noto autore, conduttore televisivo e narratore teatrale e si avvale della collaborazione di un musicista autorevole e sperimentale come Enzo Pietropaoli e dell’image-designer Massimo Achilli, è stato sposato con grande entusiasmo dal Festival Arte e Fede, che ne cura appunto i molteplici aspetti della produzione. Come Luca Signorelli, di cui si è da poco concluso il Cinquecentenario, anche Tommaso d’Aquino è patrimonio della città di Orvieto e fonte inesauribile di ispirazione. Mentre del pittore ci restano i meravigliosi affreschi della Cappella di San Brizio, del Doctor Angelicus ci resta un’intera cattedrale di pensiero, tra cui l’Ufficio del Corpus Domini e gli Inni eucaristici composti proprio durante il soggiorno orvietano.”
“Tommaso d’Aquino fu uno straordinario pensatore-teologo che portò all’estremo una riflessione sul rapporto tra fede e ragione e che proprio per questo riverbera sul presente l’esempio impareggiabile di una dedizione e di una vocazione tanto più significative in un tempo che invece sembra essere risucchiato nella velocità e nella superficialità istantanea di tecnologie pervasive e prese nel flusso di sé”- tiene a sottolineare Guido Barlozzetti. “Sarà una partitura di parole, immagini e musica, uno spettacolo dal titolo Scrivere di Dio che vuole ricordare un compito che Tommaso si assunse e portò all’estremo delle possibilità umane. Insomma uno spettacolo/racconto moderno volto a usare un concerto di linguaggi per restituire tutta l’attualità provocatoria di un pensiero e di una vita, in un tempo segnato da smarrimenti e incertezze.”




Per la XIV edizione del “Memorial Luca Coscioni” del 26 maggio già iscritti oltre 230 atleti

Domenica 26 maggio torna a Ciconia il Memorial di Atletica Leggera “Luca Coscioni”. Giunta alla sua 14esima edizione, la manifestazione, intitolata al ricercatore e atleta orvietano malato di SLA scomparso nel 2006 a soli 38 anni, quest’anno è valida come Campionato Italiano Individuale Master 5 chilometri su strada. L’iniziativa, organizzata dall’Atletica Libertas Orvieto con la collaborazione dell’Associazione “Luca Coscioni – Per la libertà di ricerca scientifica”, del Comune di Orvieto, della Fidal Umbria e del Comitato regionale Umbria del Coni, è stata presentata lo scorso 22 maggio in Sala Consiliare alla presenza della sindaca, dell’assessore allo Sport, la madre di Luca Coscioni, Anna, Francesco Verduca dell’Associazione “Luca Coscioni”, Sergio Viola, presidente dell’Atletica Libertas Orvieto, e Lucia Custodi, presidente del Panathlon Club di Orvieto.

Oltre 230 atleti provenienti da tutta Italia sono attesi ai nastri di partenza. Il ritrovo è previsto allo Stadio “Luigi Muzi” alle 8:30, con il via alle gare a partire dalle categorie SM55. Seguiranno le categorie SF35, SM45 e SM50, SM35 e SM40. Tra i partecipanti ci saranno anche due podisti di 80 anni.

“L’auspicio – ha detto Francesco Verduca – è che si possa in futuro organizzare una maratona in ricordo di Luca”. “Da una sofferenza di un uomo è nata tanta gioia – ha commentato la mamma di Luca Coscioni, Anna – da una parte un’associazione che ha creato una speranza per tante persone malate, dall’altra la gioia della gioventù di poter partecipare a un evento sportivo. Luca voleva vivere, ha lasciato una speranza a tutti noi, ha combattuto battaglie che servono a tutti quanti, dall’aborto alla libertà di ricerca scientifica passando per l’eutanasia. Diceva sempre: io voglio il miracolo della scienza, non voleva accanimento terapeutico. Sono orgogliosa di mio figlio e per quanto mi manchi maledettamente ho la gioia e l’orgoglio di sapere che ha lasciato un segno indelebile”. Il Memorial Luca Coscioni è un’occasione per ricordare la figura di un uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca scientifica e alla lotta per la libertà di pensiero. La manifestazione è anche un modo per promuovere la ricerca scientifica e per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della lotta contro la SLA.

Il Memorial Luca Coscioni è un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti dell’atletica leggera e per tutti coloro che vogliono ricordare un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità.




I Carabinieri di Castel Viscardo denunciano tre persone per la truffa dei “like facili”

I Carabinieri della Stazione di Castel Viscardo hanno denunciato in stato di libertà tre persone, due 28enni residenti nel Bolognese ed una 68enne del Casertano, per truffa in concorso. Le indagini scaturiscono dalla denuncia di una donna di 50 anni, vittima di una truffa perpetrata sui social network e su app di messaggistica istantanea. Lo stratagemma utilizzato dai malviventi è ormai collaudato: la promessa di guadagni facili in cambio di semplici azioni come mettere un “Mi piace” a un video trailer di un film. Dietro questa apparente semplicità, però, si nasconde l’obiettivo di carpire dati sensibili come le coordinate bancarie o di indurre la vittima a versare denaro direttamente.

Nel mese di marzo, la donna ha ricevuto un messaggio WhatsApp da un falso recruiter che le ha proposto di guadagnare denaro facilmente compiendo semplici compiti su link inviati tramite chat. Inizialmente, la donna ha solo dovuto mettere alcuni “like”, ma ben presto le è stato chiesto di scaricare app di messaggistica e di iscriversi a determinati canali, con la promessa di guadagni consistenti in cambio di un investimento iniziale minimo. I truffatori sono così riusciti a convincere la donna a effettuare una serie di bonifici su conti bancari e carte Paypal, per un ammontare complessivo di oltre 10.000 euro. Quando la donna ha realizzato di non aver ricevuto i guadagni promessi e di non riuscire più a contattare i truffatori, ha denunciato tutto ai Carabinieri.

Gli uomini dell’Arma di Castel Viscardo hanno seguito i flussi di denaro, riuscendo a identificare i tre responsabili, già noti alle forze dell’ordine per precedenti analoghi. Le persone denunciate dovranno rispondere di truffa alla Procura della Repubblica di Terni.




L’associazione EstroVersi presenta “Misericordia” nelle grotte di Orvieto Underground

Il 27 e il 28 maggio andrà in scena il Nuovo lavoro realizzato dalle allieve e dagli allievi del Laboratorio Teatrale “Essere EstroVersi”.
Ancora una volta la location scelta per la rappresentazione sarà eccentrica al teatro classico. Lo spettacolo, infatti, si svolgerà all’interno delle grotte di Orvieto Underground. Il tema della rappresentazione è quello della colpa, declinato attraverso una serie di monologhi, realizzati dalle stesse attrici e attori, che saranno legati da un filo conduttore che qui non sveliamo per non anticipare il finale. Sarà possibile assistere allo spettacolo solo su prenotazione e avrà un numero limitato di posti per replica.
Gli interpreti: Roberto Baccello, Luca Biagioli, Danila Caccavello, Laura Calderini, Luigia Caracausi, Marzia Coppola, Pina Filpi, Maria Grazia Fini, Gilda Pascucci, Consuelo Pasquini, Paola Sellerio, Sabina Urbani.
Regia Gianluca Foresi
Adattamento Marzia Elisabetta Polacco

Ringraziamo per il supporto e la concessione dello spazio la Speleotecnica di Orvieto.