Sigfrido Ranucci e Giuseppe Giulietti Alla Sala dei 400 di Palazzo del Popolo

Venerdì 22 marzo alla 17,30 presso la Sala dei 400 di Palazzo del Popolo. Presentazione del libro “La scelta” di Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report, la trasmissione di Inchiesta di RaiTre. Con lui ci sarà Giuseppe Giulietti, già Parlamentare, Presidente della Federazione Nazionale della Stampa e Fondatore e Coordinatore e portavoce nazionale dell’Associazione “Articolo21… Liberi di” per la difesa dei valori custoditi dall’Articolo 21 della Costituzione Italiana. A moderare il dibattito sarà il giornalista Antonello Romano.

Sigfrido Ranucci è fra i più importanti giornalisti d’inchiesta del panorama italiano e l’incontro permetterà di affrontare il tema della libertà di stampa e del giornalismo d’inchiesta attraverso il racconto della sua vita professionale. Sarà come entrare all’interno della redazione di Report e comprendere come si sviluppano le inchieste della nota trasmissione televisiva, baluardo del giornalismo investigativo e di inchiesta nel nostro Paese. Una trasmissione la cui “chiusura” viene “minacciata” quasi ogni anno ma il cui legame con il pubblico fa sì che possa avere una scorta mediatica collettiva in grado di superare ogni tentativo di controllo della politica e dei poteri “forti”.

Il dialogo a due, con Giuseppe Giulietti, che con l’associazione Articolo 21 si è trovato più volte a difendere “Report” dagli attacchi della politica di diverso colore per quelle inchieste capaci di metterla a nudo, sarà particolarmente interessante anche per fare il punto sullo stato del giornalismo di inchiesta in Italia.

Sigfrido Ranucci è uno di quegli uomini che coincidono in modo assoluto con il lavoro che si sono scelti. Insieme alla sua équipe di Report – programma televisivo amatissimo e odiato, uno dei baluardi del giornalismo d’inchiesta in Italia – ogni giorno si dedica a vagliare informazioni, collegare eventi, ascoltare voci per decidere come raccontare le notizie che qualcuno vorrebbe rimanessero sotto silenzio. La forza di Report è nella semplicità della scelta: offrire ai cittadini il romanzo crudo dei fatti attraverso un rigoroso lavoro di ricerca, anche quando la strada è irta di pericoli che toccano le vite personali dei giornalisti. Per la prima volta ne “La Scelta”, edito da Bompiani,  Ranucci racconta il cammino che lo ha condotto sin qui; lo fa scegliendo alcune inchieste fondamentali di cui svela i retroscena, ma anche evocando figure – come suo padre, atleta e finanziere di grande carisma, e il suo maestro Roberto Morrione, fondatore di Rai News 24 – che hanno forgiato in lui la capacità di portare fino in fondo ogni scelta: perché fare giornalismo sul campo significa prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose, in senso intimo e collettivo. Da queste pagine emerge l’autoritratto coraggioso di un uomo che, nonostante la pressione costante della realtà nei suoi aspetti più duri, non cede al cinismo, non smette di chiedersi e di chiederci: “Qual è la scelta giusta?”. E di trovare ogni volta la risposta, per rispettare la promessa che lo lega a un pubblico che ha ancora a cuore la legalità e la giustizia sociale.

Giornalista inviato Rai, Ranucci, ha realizzato numerose inchieste sulle stragi di mafia tra le quali l’ultima intervista al giudice Paolo Borsellino.
Laureato in Lettere alla Sapienza, ha iniziato la sua carriera lavorando a Paese Sera. Nel 1989 è passato al TG3 dove si è occupato di cronaca, attualità e sport, ma è stato anche inviato nei Balcani e a New York per l’11 settembre 2001.
Nel 2001 e 2002 ha vinto il primo “Premio per l’informazione Internazionale Satellitare” con un’inchiesta sul traffico di rifiuti radioattivi.
Nel 2005 ha vinto il Premio “Ilaria Alpi” per l’inchiesta “Servitù Militari”.
Sempre nel 2005 ha realizzato “Fallujah, la strage nascosta”, un’inchiesta che ha fatto il giro del mondo e che denunciava l’utilizzo del fosforo bianco da parte dell’esercito americano sui quartieri della città irachena.  Con “Fallujah” ha ricevuto nel 2006 il premio “Ilaria Alpi”; la “Colomba d’oro per la Pace”, un riconoscimento della giuria dell’Archivio Disarmo, il premio Cronista dell’Anno; e il premio Mario Francese.
Ha sostituito Milena Gabanelli alla conduzione della trasmissione RAI di inchiesta Report.
Con Nicola Biondo ha scritto Il patto. Da Ciancimino a Dell’Utri. La trattativa Stato e Mafia nel racconto inedito di un infiltrato (Chiarelettere, 2010). Nel 2024 esce per Bompiani, La scelta.




I dubbi del Pd di Porano sulla lista “unitaria” alternativa all’attuale maggioranza

Il Circolo PD di Porano condivide perplessità e dubbi manifestati da due Consigliere comunali di minoranza di Porano sul percorso che ha portato alla presentazione di una lista “unitaria” per contrastare quella dell’attuale maggioranza di centrodestra. L’intento lodevole di condurre a sintesi unitaria l’esperienza dei due gruppi di minoranza si è di fatto infranto a causa dell’evidente deficit di democrazia nella costruzione di un valido, ampio e forte fronte in grado di vincere e ben amministrare il Comune di Porano. L’assenza e il mancato coinvolgimento, come sostenuto dalla due consigliere comunali, delle migliori energie della sinistra democratica, cattolica e socialista di Porano inducono il PD a prendere le dovute distanza da comportamenti settari e autoreferenziali che non producono nulla di buono oggi e nel futuro.
Il generico richiamo alla matrice antifascista della neo-lista “unitaria” non è di per sé un buon viatico nell’intento, malcelato, di rappresentare l’ampio e variegato patrimonio della sinistra; così come non lo è quello alla Costituzione, poiché si tratta di valori comuni che appartengono a tutte le forze politiche e alla stragrande maggioranza del popolo italiano che ad essi si richiamano. In particolar modo non lo è quando i comportamenti effettivi di chi invoca quei valori confliggono con la prassi della democrazia.
Per tali ragioni, nei prossimi giorni valuteremo, assieme agli iscritti, ai simpatizzanti, alle cittadine e ai cittadini che condividono gli stessi dubbi e le medesime perplessità, le modalità di partecipazione alle prossime elezioni amministrative.




Botta e risposta via social tra le candidate Tardani e Palazzetti su Palazzo dei Sette e Corteo storico

Una nuova e bollente polemica è nata intorno alla decisione di trasferire i costumi e le attrezzature del Corteo Storico dalla Caserma Piave al Palazzo dei Sette, occupandolo tutto.  In prima battuta sarà magazzino e nuovo luogo di partenza per poi divenire anche punto museale. Dopo l’articolo pubblicato dal consigliere Franco Raimondo Barbabella ora è la volta delle due candidate che si sono beccate tramite social.   

Iniziamo con la sindaca Roberta Tardani che ha spigato gli ultimi atti in consiglio comunale, “è stato necessario un passaggio burocratico per dare forma a una precisa scelta politica di questa amministrazione e questa maggioranza che rivendichiamo con forza e orgoglio: dare una sede dignitosa e prestigiosa a uno dei tesori della città”.    I tempi si sono allungati rispetto al programma per le verifiche strutturali approfondite e per adeguare tutti gli impianti alla nuova destinazione del Palazzo dei Sette.  “Nei giorni scorsi, insieme all’associazione Lea Pacini, abbiamo fatto – ha scritto Tardani – due sopralluoghi e convenuto che visti i tempi stretti per riorganizzare l’uscita del 2 giugno il trasloco ci sarà subito dopo”.  Poi un’aspra polemica con i consiglieri di minoranza, in particolare, “nell’ultima riunione del consiglio comunale è stato evidente chi dice solo a parole di amare il Corteo, ma come al solito non ha nessuna soluzione concreta, e chi ha ostacolato il percorso senza proporre soluzioni alternative praticabili. Coloro che se ne avessero la possibilità azzererebbero tutto ciò che è stato costruito con impegno e fatica.  Quello che si vuole etichettare come ‘magazzino’, attaccandosi ai formalismi burocratici, sarà un luogo dove si potrà mettere in mostra una delle nostre meraviglie, la storia, la tradizione, la cultura, l’estro e la creatività dei nostri artigiani che hanno confezionato abiti e accessori”.

Quasi immediata la replica social della candidata Roberta Palazzetti, “le elezioni fanno miracoli: il Corteo Storico ha un magazzino.   Cinque anni fa, nel suo programma elettorale, Roberta Tardani prometteva una mostra permanente per il Corteo Storico. Una volta eletta, tira fuori l’idea che il luogo sarà il Palazzo dei Sette”.   Ma ecco la stoccata, “ma sarà un magazzino, non una mostra permanente, obiettano quanti i documenti li studiano con attenzione. Ovviamente la Sindaca nega, come ormai sta facendo su tutto ciò che critica il suo operato, e addita come disfattisti quanti al contrario sono solo realisticamente preoccupati di trovarsi di fronte all’ennesima promessa elettorale”.  Palazzetti non ci sta e respinge al mittente le accuse di disfattismo e rilancia ponendo alcune domande alla sindaca e alla sua maggioranza, “se a Palazzo dei Sette ci sarà effettivamente l’esposizione dei costumi, noi vogliamo vedere il progetto e la ripartizione degli spazi. Vogliamo vedere come lo spazio verrà ripartito per custodire i costumi, per consentire l’attività di sartoria e per esporli.  Vogliamo anche sapere qual è il piano di gestione della futura esposizione; un museo non è uno scherzo, deve rispettare una serie di normative, ha dei costi di gestione e chi li sosterrà? E chi lo gestirà?  Ci sono tutte le condizioni per preservare la sicurezza dei costumi? C’è un adeguato sistema di prevenzione incendi, considerando che il materiale è infiammabile?”. Anche la candidata Palazzetti chiude il suo post con un affondo, “colpo di scena finale della sindaca: il museo si farà, ma il trasloco avverrà dopo le elezioni, e chi critica non vuole bene al Corteo Storico.  Ma questo, cara sindaca, offende l’intelligenza degli orvietani, peggio di quando diceva che ci ha trovato nella preistoria e ci ha portato nel digitale.  Non si mette zizzania in una comunità su un elemento identitario come il Corteo Storico”.




L’istituto scolastico Laporta pronto a partecipare a “Roma città libera” dalle mafie con l’associazione Libera

L’Istituto Omnicomprensivo “R. Laporta” di Fabro risponde all’appello dell’ass. Libera in collaborazione con il comune di San Venanzo e si prepara a partecipare alla grande manifestazione “Roma città libera” che si svolgerà a Roma il 21 marzo in occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno delle vittime innocenti delle mafie”. 

Il 18 marzo, presso la sala convegni “La Serra” di San Venanzo,  le alunne e gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado di San Venanzo hanno accolto quelli della scuola primaria di Parrano e insieme hanno partecipato ad un incontro introduttivo con i rappresentanti dell’Ass Libera. L’iniziativa è stata presentata dal Sindaco di San Venanzo Marsilio Marinelli che ha sottolineato come sia importante l’impegno di tutti, dalle amministrazioni ai singoli cittadini per contrastare la cultura della violenza e della sopraffazione tipiche della mafia e per costruire una società libera ed equa in cui le regole dello Stato vengano rispettate da tutti. 

Il Comune di San Venanzo collabora da diversi anni con l’associazione Libera e ha anche intitolato il piazzale della scuola a Giuseppe Di Matteo, giovane vittima della mafia. Proprio delle vittime di mafia, illustri e comuni, ha parlato Marusca Ceccarini, volontaria di Libera Umbria che con il supporto di immagini ha fatto una panoramica sulle attività dell’associazione e sulle diverse manifestazioni che nel tempo sono state organizzate per arrivare a quella che giovedì prossimo coinvolgerà anche le nostre scuole. Anche il comune di Parrano ha aderito all’iniziativa e sarà presente alla manifestazione a fianco di quello di San Venanzo e dei volontari di Libera. Un esempio positivo di sodalizio tra scuola e territorio che collaborano per contribuire alla formazione di una cittadinanza attiva e consapevole.

Dopo l’intervento di Marusca Ceccarini e quello di Alessio Mariucci che rappresenta il presidio di Libera di Assisi, le alunni e gli alunni si sono divisi in gruppi misti e hanno lavorato per definire insieme il testo di striscioni e cartelloni da portare alla manifestazione. Un esercizio di collaborazione che proseguirà nel tempo, in un gemellaggio tra piccole scuole  e che ha come obiettivo comune proprio la frase che è stata individuata come slogan da portare alla manifestazione “Costruiamo insieme un Paese e un futuro migliori”. 




Linee programmatiche attraverso parole-chiave per un rilancio culturale e amministrativo

Il primo tema è quello delle tecnologie che stanno in capo al nostro mondo e che riguardano sopratutto i giovani. Altro tema quello degli anziani che stanno divenendo sempre più maggioranza ma non attenzione delle sfere pubbliche. C è bisogno di tenere un canale aperto tra le generazioni.
Una cultura di carattere cattolico e moderata no può permettersi di perdere i deboli. Bisogna creare una piattaforma su cui possa far riferimento chi non è contento della situazione attuale. Le radici e le bellezze della nostra città possono essere il viatico per superare il sopito.
Gli eventi culturali riprogrammati possono intrecciare i temi materiali con quelli culturali e spirituali.
Fare una città di riferimento: politiche per i giovani, sostegno al disagio, attenzione alla fascia di età 24-34 per la quale un ritardo nel mercato del lavoro può essere fatale, accanto a questo accompagnamento al lavoro e coinvolgimento imprese, in modo da allargare la ricchezza collettiva riducendo le distanze sociali, avvio di un rapporto con i portatori di interesse economico, idea e metodo di un tavolo istituzionale con associazioni e volontariato, verso una società della conoscenza che no si riduce solo al momento di vita. sociale, animare nel senso di vita in comune.
L’ amministrazione chiamata a guidare la città avrà anche il compito di portare a compimento progetti e processi avviati come la complanare, medicina di prossimità, Caserma Piave, ex Ospedale, turismo, infrastrutture ma con un nuovo metodo.
L’ amministrazione dovrà essere protesa all’innovazione digitale, sociale, urbanistica, e disponibile agli investimenti pubblici e privati, approfondendo e le prospettive in attenzione al beneficio pubblico. L’ amministrazione, attraverso tavoli di concertazione, sensibilizzerà gli enti sovraordinati alla soluzione delle questioni che interesseranno la città.
Orvieto città delle politiche sociali, delle generazioni, della cultura e della bellezza. Orvieto città della salute, del verde e pulita. Orvieto città sicura. . Orvieto città sostenibile con meno consumo di suolo verso la riqualificazione Incrementale specie sulle emergenze ahimè note. Orvieto città turistica aperta al mondo.
Questi i temi che Italia Viva intende mettere in campo su cui, un gruppo di lavoro, sta lavorando estrapolando ogni singolo aspetto, materiale e immateriale, raffinando le specifiche programmatiche insiste ai vari temi.

ITALIA Viva Orvieto




19 marzo, festa del Santo patrono di Orvieto, festa di tutti i papà

Il 19 marzo Orvieto festeggia la festa del suo Santo Patrono. E nella stessa data vengono festeggiati tutti i papà.  Ciascuno di essi non può non pensare alle intense e irripetibili emozioni che hanno preceduto i momenti prima di diventare padre.  In quei brevi, pochi attimi, si sono sintetizzate e concentrate tutte le emozioni dei lunghi mesi di attesa.  Le coccole della mamma al futuro ma ancora non venuto alla luce nascituro, quella ultima tinteggiata alla cameretta, la tenerezza suscitata da quella culla regalata dai nonni e appoggiata in un angolo di quella cameretta.  Quel senso di responsabilità che inizia a prendere piede con annessi i mille pensieri e le mille attenzioni da destinare al figlio in arrivo.  E poi, senza neanche averne mai preso piena cognizione, l’arrivo di quel giorno tanto atteso.  Quel momento tante volte immaginato.  Con quella corsa col cuore in gola verso l’ospedale.
Quell’incrociare gli occhi lucidi e ricchi di emozione della moglie. E poi quell’eco di pianto, quel suono dolcissimo di lamenti propri dei neonati, che sembrano voler annunciare al mondo di essere finalmente arrivatici, di esserci, di far parte di quella famiglia.  Quella unica, non ripetibile emozione dell’incontrare per la prima volta lo sguardo di tuo figlio.  Quella sensazione non descrivibile di essere diventato padre.
E istantaneamente quei mille dubbi, quelle mille paure, sul come agire per essere un padre bravo, un Supereroe sempre presente.  Quei mille pensieri per cercare di individuare le cose da fare per dare una protezione e un senso di sicurezza continuo.
E quel prendere coscienza che da quel momento la tua vita è completamente cambiata.  Non è e non sarà mai più la stessa, che non sarà mai più come prima.  Che una nuova, fondamentale e preziosa presenza è arrivata e da questo momento in poi occuperà sempre il centro di ogni pensiero.  Ma insieme a quei mille nuovi pensieri, mille nuovi timori, a quelle tante notti bianche, ci saranno nuove gioie neanche immaginate prima.  Esaltanti e sino a oggi sconosciute montagne russe.  Nella vita subentrerà un nuovo, inimmaginabile e sconfinato amore per quella creatura.  Per quel figlio.  Un amore che avrà come contorno le sue sembianze, che avrà come forma i suoi confini.
La magica, indescrivibile gioia di essere padri.  Riviviamola, e godiamocelo questo 19 marzo. Perché certi ricordi, certe emozioni, restano indelebili nel tempo.  Frutto della magia di quella nascita che ha rivoluzionato e capovolto il nostro Universo.




Tutto è pronto per la XVII edizione del Concorso delle Pizze di Pasqua Orvietane

Sulla scia del grande successo e della partecipazione all’ultima edizione, anche quest’anno torna il Concorso delle Pizze di Pasqua Orvietane. Come nell’edizione precedente sarà il Club “Amici della Stampa” ad occuparsi della sua organizzazione. “Teniamo molto alle tradizioni e teniamo molto al Concorso delle Pizze di Pasqua Orvietane – spiega il presidente del Club, Alessandro Maria Li Donni – abbiamo già ricevuto molte richieste e, a brevissimo, renderemo noti i dettagli operativi del concorso. Voi, nel frattempo scaldate i forni e preparate di ingredienti”.

Anche in questa edizione il concorso sarà dedicato esclusivamente ai prodotti amatoriali e a chi, nelle proprie cucine, ogni anno, ormai per tradizione, ha piacere a creare la propria Pizza di Pasqua. L’evento vede la collazione della Condotta Slow Food Orvieto e dell’Associazione Pier Luigi Leoni – Cenacolo Gastrosofico d’Italia.

A giudicare le pizze saranno, come di consueto, alcuni dei professionisti della pasticceria orvietana, che insieme al resto dei giurati, tra cui anche alcuni soci del Club, anche quest’anno si impegneranno per eleggere la pizza più buona di tutte tra le salate e le dolci che vorranno partecipare. A breve saranno resti noti il regolamento, le modalità di consegna e partecipazione e i dettagli rispetto alla cerimonia di premiazione.




“Il cammino dell’intrepido Larth” parte alla grande ed è pronto a raddoppiare

Un pubblico numeroso ed un parterre di importanti specialisti del settore ha partecipato, sabato scorso ad Orvieto, alla presentazione all’auditorium Messina sede della fondazione Cassa di risparmio di Orvieto del Cammino dell’intrepido Larth, il percorso escursionistico di trekking e mountain bike in tre tappe che collega Orvieto, Bolsena e Civita di Bagnoregio. Una presentazione organizzata con l’importante collaborazione del Club Amici della Stampa.

Il progetto è stato illustrato dai promotori: le guide escursionistiche Luca Sbarra ed Emanuele Rossi, il titolare della casa editrice Intermedia Edizioni Claudio Lattanzi e la guida ed accompagnatrice turistica Cristina De Angelis che è anche educatrice ai Musei Vaticani. Due importanti novità sono emerse nel corso dell’incontro. La prima riguarda l’attivazione di un secondo importante cammino di trekking e bici che coinvolgerà l’intero perimetro del lago di Bolsena grazie alla fondamentale collaborazione con Paolo Bellini che si occupa da anni di escursioni naturalistiche nella Tuscia. La seconda novità è invece collegata alla collaborazione con il GAL della Tuscia per la creazione di progetti analoghi in varie zone della provincia di Viterbo.

“Il cammino dell’intrepido Larth rappresenta il primo progetto turistico integrato che unisce Umbria e Lazio e si propone obiettivi molto elevati: incrementare il numero complessivo delle presenze turistiche nella nostra area, destagionalizzare il flusso turistico, creare valore aggiunto per le nostre aziende. Tutti traguardi verso i quali stiamo già procedendo ad appena sei mesi dall’avvio dell’iniziativa” ha detto Claudio Lattanzi in apertura dei lavori, illustrando i primi risultati ottenuti da dicembre a fine gennaio; periodo nel corso del quale sono state distribuite 250 credenziali per un totale stimato in oltre 450 presenze. “Questa iniziativa è nata come se fosse un’azienda, con un metodo da imprenditori che hanno ideato un piano e realizzato gli investimenti conseguenti. Tutto ciò è servito solo per far decollare il progetto in due mesi- tuttavia non si tratta di un’azienda, ma di un ambizioso progetto comunitario. Il cammino racchiude valori culturali, commerciali, educativi, spirituali che possono essere sviluppati a pieno solo se tutta la comunità lo farà proprio e lo interpreterà sviluppando tutte le potenzialità che questa idea racchiude. Noi siamo l’innesco di un’opportunità che appartiene a tutti e nella quale tutti possono essere protagonisti”.

Luca Sbarra ha fornito particolari importanti relativi al funzionamento del percorso, spiegandone i motivi della circolarità. “Il nostro lavoro-ha detto -consiste anche nel mantenere fruibile il percorso per i camminatori a cui cerchiamo di fornire ogni possibile aiuto e sostegno. Il tracciato è stato inserito nell’applicazione wikiloc in cui si trovano i più importanti cammini del mondo. La nostra guida cartacea ed il sito internet sono strumenti in fase di continuo aggiornamento e sviluppo e a breve saranno ampliati per dare spazio alle aziende che collaborano con noi e che forniscono servizi ai turisti come alberghi, bed and breakfast, ristoranti, ostelli, produttori di prodotti tipici. Stiamo sperimentando collaborazioni con alcune di queste attività come il birrificio dell’Alfina che sta funzionando bene e rappresenta un modello da seguire”.

Emanuele Rossi ha sottolineato la voluta brevità del cammino che può essere percorso in tre giorni e nuove modifiche per renderlo fruibile anche dai residenti. “La durata delle tre tappe, ognuna inferiore ai venti chilometri, è stata pensata per impegnare un fine settimana. Un periodo ideale. La possibilità di utilizzare la ferrovia per arrivare ad Orvieto e poi la funicolare per iniziare l’escursione dalla partenza ufficiale che è al museo Faina in piazza duomo rappresentano un grande vantaggio rispetto ad altri cammini che scontano problemi infrastrutturali. Stiamo anche studiando percorsi più brevi, adatti ad un pubblico di residenti da abbinare a degustazioni di prodotti tipici con aziende del posto. Stiamo lavorando con importanti tour operato sia per trasformare l’esperienza di Larth in un pacchetto turistico nazionale, sia per organizzare queste escursioni indirizzate anche ad un pubblico di camminatori diversi. Allo stesso modo si lavora per offrire dei soggiorni gratuiti ad influencer del settore che potrebbe trainare meglio questo nuovo e potete prodotto turistico”.

Cristina De Angelis si è soffermata su due aspetti, l’importanza di offrire un servizio di guida turistica su Orvieto ai camminatori che rappresenta un valore aggiunto per la città e la grande occasione da utilizzare al meglio che è rappresentata dal Giubileo del prossimo anno. Mostrando i numeri relativi alle presenze relative agli appuntamenti giubilari del passato, De Angelis ha richiamato l’esigenza di organizzare al meglio anche ad Orvieto l’ospitalità per i pellegrini, con un’offerta generale che non sia necessariamente legata a temi religiosi. “I collegamenti artistici e culturali tra Orvieto, Bolsena e Roma sono molteplici e possono essere ampiamente sviluppati dal momento che il prossimo anno avremo a che fare con milioni di persone che verranno a Roma e dovranno anche muoversi intorno alla città eterna” ha detto, illustrando una serie di esempi riferiti anche al duomo di Orvieto e alla tradizione religiosa collegata a santa Cristina e richiamata nei monumenti e nei musei romani più importanti.

Secondo Paolo Piacentini, uno dei massimi esperti italiani di trekking e già consulente del ministro Dario Franceschini, “Il cammino dell’intrepido Larth non ha bisogno di influencer perchè può avere una esplosione enorme a livello nazionale grazie al passaparola da parte dei tantissimi appassionati che esistono”. Piacentini ha poi fatto l’esempio del Cammino degli Dei, che collega Bologna a Firenze che “Attualmente sviluppa un indotto di quattro milioni e mezzo di euro ed ha consentito la rinascita di cinque o sei Comuni nella zona dell’Appennino la cui economia era allo stremo. Perchè questo progetto possa replicare il successo di altri modelli nazionale- ha aggiunto-è però necessario che le persone del posto lo sentano proprio e che sappiano essere accoglienti nei confronti dei camminatori. E’ molto importante farli sentire a casa ed avere anche offerte turistiche calibrate sulla tipologia del camminatore che è diversa dalle altre”.

Roberta Tardani sindaco di Orvieto ha detto: “abbiamo sostenuto fin dal principio il cammino dell’intrepido Larth.  In questi cinque anni abbiamo intrapreso un percorso 11importante sulle politiche del turismo fatto di programmazione, partecipazione e promozione. Una strada condizionata dall’emergenza covid che ci ha imposto in maniera repentina di rivedere le priorità per farci trovare pronti alla ripartenza. Siamo partiti dalla definizione di un piano di marketing territoriale, costruito con il contributo degli stakeholder cittadini, che ci ha indicato la strada da compiere. Abbiamo così lavorato al rebranding dell’immagine turistica con il claim “#Orvieto Città viva Esperienza autentica” puntando su un nuovo racconto che parlasse dell’autenticità della nostra realtà, della vitalità della città attraverso gli eventi e un calendario unico capace di coprire tutti i mesi dell’anno.  Nei giorni scorsi abbiamo chiamato a raccolta tutti gli operatori del settore, ne abbiamo censiti 16 fra trekking, bike, escursioni a cavallo, canyoning. C’è già una offerta turistica sul territorio che va però messa in rete e soprattutto valorizzata e promossa adeguatamente, una offerta variegata e suggestiva che compone quella che chiamiamo “L’altra Orvieto” che va ad integrare l’offerta turistica tradizionale di una città d’arte come la nostra”.

Il sindaco di Bagnoregio Luca Profili si è detto entusiasta di questo progetto. “Ho accolto con molto favore questa iniziativa-ha detto-mettendo a disposizione il nostro Comune per sostenere al meglio l’iniziativa. Bagnoregio è al centro di vari percorsi naturalistici che stanno sorgendo e creano valore alla nostra offerta turistica. Per noi tutto ciò rappresenta una occasione di valorizzazione anche per i centri minori del nostro territorio. Lo dimostra il caso di Castel Cellesi dove stiamo realizzando proprio un ostello dedicato ad ospitare le persone che si dedicano al turismo lento. Il cammino di Larth rappresenta uno stimolo ed una occasione per lavorare insieme ancora meglio con Bolsena e con Orvieto, superando i limiti rappresentati dai confini amministrativi nel nome della comune appartenenza alla Tuscia, ma stimolando anche il ruolo centrale dell’imprenditoria privata”.

Di “marchio Tuscia” ha parlato Andrea Di Sorte vice sindaco di Bolsena. “In un recente incontro sul turismo, un esponente politico ha detto che il brand Tuscia non avrebbe successo, ma come facciamo a dire una cosa del genere se il marchio Tuscia ancora non esiste e non lavoriamo per crearlo?-si è chiesto- io sono convinto che invece abbia un valore enorme a patto che si facciano dei significativi passi in avanti su due fronti: il protagonismo degli imprenditori e la forte collaborazione tra territori ed amministrazioni confinanti. Bolsena ha meno di quattromila abitanti, una forte vocazione turistica e molte strutture, ma se non saremo tutti insieme capaci di allargare la nostra offerta mettendoci in rete davvero con Orvieto, con Bagnoregio e con gli altri nostri vicini non potremo fare quel balzo in avanti che serve per crescere, ma anche per sostenere la concorrenza di altre zone. La collaborazione serve sia per vincere che per sopravvivere”.

Elena Ronca, vice presidente dell’associazione Assoguide ha sottolineato il ruolo essenziale che la figura professionale delle guide svolge nel sostenere nuovi progetti turistici dal momento che è fondamentale il rapporto con le persone. E’ la guida che fa calare il turista nello spirito di un luogo e che rappresenta il punto di congiunzione tra chi vive di turismo e chi ne fruisce. “Noi lavoriamo nella Tuscia e per la Tuscia che deve essere promossa come un territorio omogeneo dal momento che lo è”.

Il presidente del Gal della Tuscia, Stefano Augugliaro, si è detto fermamente convinto dell’enorme valore turistico di questa zona e del ruolo di primo piano che possono svolgere i cammini. “Con il cammino di Larth vogliamo collaborare per creare altri progetti del genere in alcuni dei 27 Comuni che aderiscono al nostro Gal” ha detto. “Il potenziale turistico della Tuscia, Orvieto compresa, è enorme, con un’offerta diversificata; nei prossimi anni ci sarà un gradissimo lavoro da fare, ma le soddisfazioni arriveranno e non saranno poche. Dobbiamo parlarci e lavorare su progetti condivisi. Il Gal della Tuscia farà completamente la propria parte”.

Daniele Di Loreto, membro del consiglio d’amministrazione dell’istituto Treccani e sostenitore del progetto Larth quale ex presidente della fondazione Faina, ha parlato del cammino di Larth come esempio di impresa culturale che è capace di attivarsi nel momento in cui si mettono insieme professionalità e quindi punti di vista diversi gli uni dagli altri. “Questa idea è nata intorno al tavolo di un pub alcuni mesi fa- ha detto- dall’incontro tra due guide escursioniste, il responsabile di una istituzione museale, una guida turistica ed un editore. Il confronto tra quelle persone cosi diverse ha consentito la nascita di una impresa cultura e creativa che adesso sta prendendo il largo”.

Marco Sciarra, gestore del Pozzo della Cava, ha portato molti esempi di collaborazioni locali, nazionali e internazionali, suggerendo tematiche e reti che, in varia forma, possono essere opportunità per potenziare, ampliare e promuovere l’offerta dei cammini proprio partendo dalle peculiarità dei nostri territori, visti anche come porta per la Toscana, l’Umbria trans-tiberina o la Roma del giubileo.

Silvio Manglaviti si è soffermato sul valore storico della Tuscia e sulle sue trasformazioni. “Il senso profondo del cammino di Larh-ha detto- è quello di aver dato una forma ad un percorso che esiste da sempre e che affonda le sue radici nella vita culturale, sociale ed economica della nostra terra che è crocevia di importanti ed antichi tracciati. C’è bisogno di un racconto che sappia emozionare e fare da traino”.

Carlo Pasqualini, membro della Federazione ciclista italiana ha illustrato i numeri in costante incremento del cicloturismo collegato ai cammini naturalistici che, nel 2022, ha generato 7,4 miliardi di valore, di cui 1,4 miliardi nel settore alberghiero. “Il 62% dei clienti dei tuor operator per il cicloturismo è straniero, con una spesa media di 3750 per sei giorni. Il cammino di Larth ha un potenziale enorme su cui lavorare insieme”.

Stefano Cimicchi, rappresentante in Umbria della società Genesi a cui fa riferimento l’importante Cammino di Francesco ha descritto il contesto nazionale entro il quale si inserisce questo progetto e lo scenario in cui potrebbe svilupparsi, divenendo un importate fattore di promozione e crescita economica.




Fratelli d’Italia contro Garbini, “non ricorrere a foglie di fico nelle dichiarazioni per disorientare l’elettorato”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato da parte di Fratelli d’Italia riguardante la posizione di Umberto Garbini, presidente del consiglio comunale, durante l’ultima seduta della massima assise cittadina.

A Orvieto Fratelli d’Italia è un solo partito, quello cioè che sostiene l’attuale amministrazione nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori nel 2019, quello che giudica positivamente il lavoro fin qui svolto dalla maggioranza di centrodestra e quello che ha dichiarato, con scelte e determinazioni ufficiali, il proprio sostegno alla ricandidatura a sindaco di Roberta Tardani”. Così Fratelli d’Italia provinciale dopo gli ultimi eventi in consiglio comunale a Orvieto.

“Tutto il resto che si muove fuori da questa impostazione non può essere fatto o dichiarato per nome e per conto di Fratelli d’Italia. Per questi motivi Fratelli d’Italia ritiene le dichiarazioni e i voti espressi anche nelle ultime ore in consiglio comunale da Umberto Garbini, iniziative a titolo personale che non rispondono alla linea politica e alle impostazioni di vincolo di coalizione che sono e rimangono a sostegno della giunta Tardani.
Fratelli d’Italia non intende confondersi con gli atteggiamenti di chi, non rispettando le decisioni prese dagli organi preposti, sostiene in modo palese altri candidati in vista delle prossime elezioni comunali. Consapevoli della libera espressione dei voti esprimibili da ogni eletto, riteniamo che esista anche il dovere di essere rispettosi della linea politica del partito di espressione o di avere il buongusto di separare la propria strada, come nei fatti sta quotidianamente accadendo, senza ricorrere a foglie di fico nelle dichiarazioni, con l’obiettivo di creare disorientamento nell’elettorato”.




Sono a buon punto i lavori per il nuovo distributore e al campo sportivo di Porano

Le scelte del Comune di Porano di individuare aree da concedere in gestione per servizi e attività di interesse pubblico sta dando risultati positivi.   Proseguono infatti i lavori per il nuovo impianto di carburanti in corso di realizzazione presso l’area della pesa comunale.  Nei prossimi giorni verrà installata la pensilina di copertura del distributore mentre l’Amministrazione comunale sta nel frattempo procedendo alla nomina della Commissione carburanti per l’espletamento del collaudo della quale faranno parte rappresentanti di vari Enti come previsto dalla normativa di settore.  Il collaudo è propedeutico all’entrata in esercizio del nuovo impianto di distribuzione carburanti per autotrazione ad uso pubblico.  Con l’arrivo del nuovo distributore di carburanti, si completa la dotazione di servizi dell’area già provvista di due colonnine di ricarica per veicoli elettrici, della casetta dell’acqua, del servizio di pesa pubblica e dei contenitori per la raccolta degli indumenti usati e dell’olio vegetale.

In corso anche gli interventi già annunciati a cura della società Fanello Calcio, gestore dell’impianto, presso i campi sportivi di via del Corniolo.  Oltre alla copertura in erba del campo da calcio ormai ultimata, sono in corso i lavori di riqualificazione del campo da tennis e quello da calcetto oltre alla realizzazione di un nuovo campo da allenamento adiacente al rettangolo di giuoco.  Sempre nell’area degli impianti sportivi è alle fasi finali la realizzazione del campo da Padel a cura del gestore “Associazione Habemus Padel”. Porano avrà pertanto a breve un nuovissimo centro sportivo che, oltre all’attività agonistica che riporterà in città un campionato regionale di calcio, sarà rivolto ai più giovani con l’avvio di attività a loro dedicate e con impianti accessibili a tutti i cittadini di ogni età alle tariffe approvate dall’Amministrazione comunale e condivise dal gestore.