Il finto candidato che presta la faccia alla vecchia sinistra senza credibilità e a una finta coalizione già divisa

La telenovela continua… La sinistra a Orvieto ha (probabilmente) un candidato sindaco.  O meglio, una faccia apparentemente rassicurante dietro alla quale nascondere, oltre ai soliti volti e metodi che conosciamo tutti, anche una finta coalizione, già divisa, fatta di simboli vuoti e talmente larga da mettere insieme tutto e il contrario di tutto. E con queste premesse raccontano di voler costruire “un’alternativa credibile” ma le parole, quelle scritte senza errori grammaticali, hanno un valore ed è evidente che anche l’obiettivo è finto.

Come possono essere credibili sui temi della sanità coloro che hanno causato i problemi, creando e gestendo per 50 anni un sistema di potere sui bisogni dei cittadini finito sulle principali pagine di cronaca politica italiane?

Come possono essere credibili sui temi dell’abitare coloro che hanno spogliato la città di tutti i servizi senza creare alcuna opportunità per i giovani?

Come possono essere credibili sui temi dello sviluppo economico coloro che ostacolano le imprese e le infrastrutture?

Come possono essere credibili sull’ex Piave coloro che hanno già preso in giro gli orvietani e svuotato ogni contenitore della città?

Come possono essere credibili sull’utilizzo dei fondi del Pnrr coloro che hanno perso finanziamenti e non hanno lasciato uno straccio di progetto alla città?

Come possono essere credibili sulla cura della città e del territorio coloro che l’hanno lasciata letteralmente a brandelli dimenticando ogni singola frazione?

Come possono essere credibili sull’ambiente coloro che hanno permesso qualsiasi ampliamento della discarica?

Come possono essere credibili sul turismo coloro che hanno annichilito e mortificato l’immagine di una città riducendola a un dormitorio?

Come possono essere credibili sulla cultura coloro che ne hanno fatto un sistema elitario e distante riservato agli “amici degli amici”?

Come possono essere credibili coloro che vi dicono “Orvieto alza la testa” dopo averla chinata per decenni di fronte alle logiche politiche e clientelari di partito?

Come può essere credibile chi si prende un impegno con la propria comunità e con importanti Enti che la rappresentano e li disattende senza esitazione?  

Ma soprattutto come può essere credibile chi si candida a rappresentare chi non è credibile semplicemente prestando la faccia a chi non può più permettersi di presentarla agli elettori? Come può essere credibile chi non avrà mai autonomia e già sa che dovrà rispondere alle solite vecchie logiche?

La credibilità non è una medicina da somministrare. Orvieto merita rispetto e saprà capire che chi pretende oggi di fornire una cura è in realtà chi ha causato la malattia. 

Orvieto merita di andare avanti con continuità e stabilità e con quella credibilità che il centrodestra e le compagini civiche, insieme forza di governo, hanno saputo dimostrare in questi cinque anni con i risultati e la concretezza di questa amministrazione.

Fratelli d’Italia – Lega – Forza Italia
Civitas Progetto Orvieto – Noi Moderati




Per OrvietoScienza il tema è “Nutrire il futuro: può la sostenibilità essere la chiave per il sistema agroalimentare?”

OrvietoScienza è un appuntamento annuale, organizzato dall’IIS Majorana-Maitani di Orvieto, nel quale si cerca di potenziare la diffusione della scienza all’interno e fuori della scuola.  L’incontro si svolgerà il 29 febbraio e 1 e 2 marzo, tre giornate dedicate ai rapporti tra scuola, scienza e società nella cornice della bella città medievale di Orvieto.  Gli incontri sono programmati al Teatro del Carmine e al Palazzo del Capitano del Popolo. Il tema scelto per l’edizione 2023 parte da una domanda di estrema attualità: è possibile garantire la sicurezza alimentare a una popolazione mondiale ancora in crescita e al contempo passare a una filiera agroalimentare più sostenibile, visto che attualmente contribuisce per circa il 25-30% delle emissioni antropogeniche di gas serra? Esistono strade percorribili per un cambio di paradigma nella produzione degli alimenti, così come nella produzione, trasformazione, consumo, riduzione degli sprechi? Sarà forse anche necessaria una difesa della biodiversità agricola, così come di una nuova ecologia sociale?

Cercheremo di trovare risposte a queste ed altre domande nelle giornate di OrvietoScienza grazie alla generosità dei nostri relatori: scienziati, divulgatori, giornalisti e docenti universitari, che si sono messi a disposizione per discuterne insieme agli studenti e alla cittadinanza.

OrvietoScienza è rivolta alla scuola ma nella scuola trae anche l’origine. Gli studenti dell’IIS Majorana Maitani, ma anche dell’IISACP, sono stati impegnati negli ultimi mesi in una serie di attività laboratoriali per arrivare all’appuntamento motivati, preparati, protagonisti. 

L’evento si rivolge in particolare agli studenti ed ai docenti, ma è aperto anche ad un pubblico non scolastico.

Il programma, gli abstract degli interventi e ulteriori informazioni si possono trovare sul sito  orvietoscienza.majoranaorvieto.org




E’ Stefano Biagioli il candidato sindaco del Campo Largo, “per ricostruire e rilanciare la città”

“Individuare una figura civica progressista e forte di un consenso cittadino in grado di rappresentare le diverse sensibilità ed esigenze del territorio orvietano. Questo il mandato e il centro dell’ampio confronto scaturito da un incontro volto a costruire un fronte comune che aggreghi i civismi locali e le progettualità politiche già in campo in vista del prossimo appuntamento elettorale delle Amministrative di giugno.  

Al centro del dibattito il metodo con cui lavorare per un programma inclusivo e rappresentativo delle sfide che attendono la città. Sfide che devono necessariamente tener conto delle vocazioni di un territorio con una lunga storia, ma con ben chiari gli obiettivi per un futuro che possa far crescere la città al passo della contemporaneità. Punto nodale una candidatura, per le prossime Elezioni Comunali, di ampio respiro, dal forte senso popolare e frutto di una riflessione aperta, condivisa, comune. 

Tra le disponibilità emerse, nel vasto patrimonio di chi oggi si candida ad essere alternativa credibile e attiva all’attuale centro-destra di governo della città, spicca per fiducia ed apprezzamento la figura del dottor Stefano Biagioli. Medico di famiglia, attento all’ascolto, capace di prendersi cura dei problemi, di conoscere concittadine e concittadini in una piazza che già lo riconosce con una leadership credibile. 

Persona su cui puntare per guidare la fase di ricostruzione e rilancio di una città che ha bisogno del protagonismo e del contributo di tutti coloro che rifiutano una politica di facciata, autoreferenziale, ripiegata su sé stessa, insolvente e, dunque, non più capace di essere al fianco delle persone. 

Perché Orvieto può e deve diventare la città del possibile, del realizzabile. L’impegno di oggi è coinvolgere tutte le forze riformiste, progressiste, moderate, liberali e di sinistra per dare forza a percorsi politici gia iniziati e aprirne altri, nuovi e forti di un’idea: Orvieto alza la testa!”. 

Partito Democratico Orvieto 
Partito Socialista Italiano Orvieto 
Bella Orvieto 
Biagioli X il Bene Comune
Alleanza Sinistra Verdi Orvieto




“Il campo largo dei buoni propositi e meno delle buona grammatica”

Il manifesto del campo largo è tutto e niente. A parte l’errore/orrore grammaticale di “riappropiamoci” e non il corretto “riappropriamoci”. Si chiede a gran voce tanto ma poco un’amministrazione comunale può fare in tal senso.

Andiamo ad analizzare punto per punto. La salute è un diritto, giustissimo. Qui il Comune ha forza contrattuale con la Regione e con la USL ma, lo ricordiamo sempre, poco peso operativo. Certo, se il governo regionale è dello stesso colore politico di quello comunale si potrebbe pensare a qualcosa di meglio me nelle ultime due legislature non è stato così. Con Germani è iniziato il forte depotenziamento della sanità pubblica orvietana, completato poi con Tardani in Comune e Tesei in Regione.

“Basta vite precarie”: anche qui chi non concorda. E’ auspicabile ma anche le amministrazioni pubbliche dovrebbero allinearsi e, ad esempio, non offrire lavori con retribuzioni da fame o addirittura senza una paga. Nelle gare dovrebbero controllare la regolarità dei contratti e la loro adeguatezza. Predicare bene e razzolare male è un vecchio male italico che non è appannaggio solo di una parte politica.

Ridurre le disuguaglianze: giusto! Così come è giustissimo l’altro principio enunciato di seguito: “nessuna discriminazione”. Basta applicare le leggi esistenti.

“Un tetto per ogni persona”: altro principio di civiltà che però viene scarsamente applicato a destra e a manca. Anche in questo caso deve esserci coordinamento con la Regione.

“Studiare per essere liberi”: qui gli interventi possono essere di varia natura. Ad esempio si può intervenire sui collegamenti territoriali per adeguarli agli orari scolastici e sui treni per agevolare chi è pendolare per motivi di studio.

“Stop al caro energia”: non avendo una municipalizzata è praticamente inattuabile una politica comunale che favorisca le famiglie e le imprese. Unica alternativa è quella di ospitare impianti per la produzione di energia e gas (biomasse e simili) e favorire la nascita delle comunità energetiche.

“Basta vittime da disastri climatici”: altro enunciato generico di gran buon senso.

“Riappropiamoci della piazze”: intanto abbiamo l’orrore grammaticale. E’ un vecchio pallino del centro-sinistra che ha già perso una volta le elezioni anche su questo argomento. Le piazze sono dei cittadini già ora che le utilizzano come credono nel rispetto delle regole. Ecco, quello che scriviamo da sempre, manca il rispetto e soprattutto mancano coloro che devono far rispettare le regole e cioè gli agenti di Polizia Locale. In un paese di meno di 20 mila abitanti in totale non si può pensare a un servizio pubblico che vada a sostituirsi al mezzo privato ma laddove possibile si può agire in tal senso, ma questo non vada a penalizzare chi abita ancora, con fatica, il centro storico e quelle attività non legate al turismo che tentano di continuare a lavorare. Serve rispetto delle regole sempre, anche di notte e nei festivi.

“Controllo pubblico sui beni comuni”: un salto indietro nella storia. I beni comuni sono controllati dal pubblico, altrimenti non sarebbero comuni. Il controllo pubblico però deve contemplare anche l’economicità nel mantenimento e il decoro dei manufatti…leggasi Palazzo dei Sette versante piazza del Popolo.

“Essere strumento di pace”: altro enunciato di principio. Ma la pace sia declinata in tutti i sensi e per tutti.

“Superare l’isolamento”: Perfetto. Partiamo dai trasporti ferroviari. La giunta Marini non si è mai occupata di Orvieto che ha perso collegamenti e quella Tesei ha continuato sulla stessa linea tracciata precedentemente.

“Dare voce ai territori”: ecco una prima novità. I sindaci del comprensorio lamentano proprio la scarsità di coordinamento con Orvieto.

“Sport e cultura al centro”: l’offerta culturale a Orvieto è già buona anche grazie al Teatro che ha sempre funzionato, salvo la parentesi drammatica della pandemia. Tanto c’è da fare ma servono investimenti dei privati perché il pubblico può collaborare ma non può sostituirsi e levare risorse a servizi più importanti.

“Coltivare lo sviluppo”: e anche qui lo slogan è azzeccato. Poi bisogna passare dalla teoria alla pratica facendo attenzione ai troppi vincoli che bloccano lo sviluppo e, dall’altra parte, bisogna fare attenzione ai fantomatici “cavalieri bianchi” che poi tanto bianchi non risultano.

Il manifesto è un punto di partenza, certo, che verrà declinato in un programma che tutti aspettiamo, da tutti i candidati.




Nuovo contratto di servizio tra Regione Umbria e Trenitalia

La gestione unitaria della totalità dei servizi ferroviari, inclusa la linea regionale FCU, affidata con contratto decennale a Trenitalia che già gestisce le linee nazionali, con ingenti investimenti per il rinnovo di gran parte del materiale rotabile, e con l’incremento dei servizi e della loro qualità per il potenziamento e il rilancio complessivo dei collegamenti su ferro dell’Umbria, fattore determinante per favorire l’ulteriore crescita della sua attrattività e della sua economia. Si impernia su questi cardini il nuovo contratto di servizio per la gestione coordinata dei servizi di trasporto pubblico regionale per il periodo 2023-2032 tra Regione Umbria e Trenitalia.

Contenuti e obiettivi sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini alla quale sono intervenuti la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Enrico Melasecche, l’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia, Luigi Corradi, l’amministratore unico di Umbria Mobilità Marina Balsamo. Presenti inoltre, tra gli altri, il direttore Business regionale e Sviluppo intermodale di Trenitalia Maria Annunziata Giaconia, e Amelia Italiano, direttore regionale Umbria di Trenitalia.   “Il rinnovo del contratto con Trenitalia, che segna una nuova stagione nel trasporto ferroviario e nella integrazione dei servizi tra ferro e gomma, è un ulteriore passo che la nostra regione fa nella direzione del superamento dell’atavico isolamento a cui era relegata – ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei -. Un lavoro complesso che abbiamo iniziato sin dal nostro insediamento, con visione politica dei trasporti per costruire il futuro della nostra regione, instaurando una continua interlocuzione e collaborazione fattiva con tutti i soggetti coinvolti”.

“Voglio pertanto ringraziare l’amministratore delegato Corradi, la struttura di Trenitalia, così come l’assessore Melasecche e la struttura dell’Assessorato ai Trasporti e l’amministratore unico dell’Agenzia regionale per la mobilità – ha aggiunto – poiché siamo riusciti in tempi brevi a concretizzare il rinnovo di un contratto che è di grande rilevanza per l’Umbria. Il potenziamento della rete infrastrutturale e dei servizi di trasporto ferroviario è strettamente connesso e imprescindibile per lo sviluppo dell’economia”.

Di “tappa storica” ha parlato l’assessore regionale Enrico Melasecche. “Per la prima volta – ha sottolineato – in Umbria viene affidato il trasporto su ferro a chi lo gestisce per mission, e altrettanto avviene per quello su gomma. È un contratto che guarda avanti e ridisegna il trasporto ferroviario della nostra regione per i prossimi dieci anni, con l’inserimento della FCU che occupa una posizione centrale nella nostra visione strategica. Sulla linea regionale – ha ricordato – sono già partiti i lavori per la sua completa riapertura. Sarà modernizzata e velocizzata, con la sostituzione dei vecchi treni diesel con i treni Minuetto elettrici completamente rinnovati anche nella livrea su cui saranno impresse le bellezze dell’Umbria. In questi quattro anni – ha rilevato ancora – abbiamo ottenuto risultati di assoluta importanza, con un impegno continuo e grazie alla volontà di collaborazione che abbiamo incontrato. Siamo stati in grado di intercettare rilevanti finanziamenti, attingendo anche a fondi del PNRR, e questo si tradurrà anche nell’entrata in circolazione sulle linee regionali di nuovi treni POP da 200 chilometri orari, per la migliore qualità e comfort del viaggio. Parte integrante del nuovo contratto con Trenitalia – ha proseguito – è la progressiva introduzione di un servizio ferroviario metropolitano Ellera – Assisi, con servizio sulla nuova stazione di Collestrada, di cui è imminente la presentazione del progetto e che farà da collegamento anche con l’aeroporto San Francesco d’Assisi. Il nuovo accordo, così come per la tratta fra Terni e Cesi, prevede l’introduzione progressiva di servizi ferroviari metropolitani anche nella relazione Perugia Sant’Anna – Ponte Pattoli, con interscambio a Ponte San Giovanni con i servizi nazionali est-ovest lungo la Foligno Terontola, in un’ottica di piena integrazione”.

A sottoscrivere il contratto di servizio per conto della Regione l’Agenzia regionale Umbria Mobilità, il cui amministratore unico Marina Balsamo ha rilevato a sua volta “l’intenso lavoro fra Trenitalia, Umbria Mobilità e l’ART, Autorità di Regolazione dei Trasporti” che ha portato alla gestione unitaria dei servizi di trasporto pubblico ferroviario regionale in capo all’unico gestore Trenitalia in coerenza con la strategia complessiva di rilancio promossa dalla Regione.

Il valore complessivo del contratto, che punta a incrementare la qualità dei servizi nell’ottica di una sempre maggiore integrazione fra ferro e gomma, è di circa 900 milioni di euro. Gli investimenti totali ammontano a 285,7 milioni di euro, di cui circa 51 a carico della Regione.




Il campo largo si presenta anche a Orvieto con “Un patto avanti: ampio, plurale, tuo”

Un progetto programmatico condiviso, ad Orvieto come in Umbria, dove le forze del Campo Largo si sono unite in “Un patto avanti: ampio, plurale, tuo”. Ad Orvieto un percorso profondamente calibrato sulle specificità del territorio nel quale Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e Psi fanno fronte comune in vista del prossimo appuntamento elettorale delle Amministrative di giugno. Una proposta politica congiunta ed unitaria che dimostra che esiste un’alternativa e che già oggi è in grado di presentarsi con un’identità comune di valori e idee che accomunano l’alleanza progressista. 

Una coalizione ampia ed inclusiva, aperta a tutte le forze civiche e politiche che vogliono contrastare la peggiore Amministrazione della storia repubblicana di Orvieto. Coloro che non vogliono avere nulla a che fare con i giochi di potere delle destre che hanno isolato e sacrificato la nostra città dando priorità all’interesse dei loro partiti invece che a quello dei cittadini. Una coalizione che avvierà un percorso partecipato ed aperto alla città, dal centro storico alle frazioni, mettendo al centro i bisogni dei cittadini aprendo una fase nuova di discontinuità con il passato.

I contenuti del “Patto Avanti” dovranno essere declinati nella realtà specifica del territorio orvietano, proponendo soluzioni per affrontare le emergenze locali nel quadro di riferimento di una visione a lungo termine per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo della città di Orvieto capace anche di valorizzare le esperienze e le progettualità locali e civiche. Un percorso di chiare priorità: l’esigibilità del diritto alla salute ed il potenziamento del nosocomio cittadino, il tema ambientale ed energetico con la proposizione  di un modello virtuoso di gestione dei rifiuti volto a bloccare ogni possibilità di ampliamento della discarica verso un progressivo superamento.

Vogliamo porre al centro il nostro territorio, il nostro patrimonio culturale e artistico unico, la rivitalizzazione del centro storico della città di orvieto con interventi finalizzati alla valorizzazione degli spazi liberi, affrontare i temi della viabilità e della mobilità e dare risposta alla questione dei giovani, delle povertà e delle fragilità sociali.

Partito Democratico Orvieto
Movimento Cinque Stelle Orvieto 
Alleanza Verdi e Sinistra Orvieto
Partito Socialista Italiano Orvieto




Pd, ci siamo anzi “ni” sul candidato e…del doman non v’è certezza

Le candidature per le prossime elezioni comunali sembrano delinearsi nonostante ci sia ancora tempo, ma giocare d’anticipo serve per prepararsi a una campagna elettorale lunga e dai toni che si annunciano molto alti. Rientrato il civico Spagnoli nella casa del centro-destra, di certo abbiamo Tardani e Palazzetti. E il PD? Siamo alla ricreazione, quando tutti parlano con tutti, i gruppetti si riuniscono in attesa che suoni la campanella per tornare in classe.

Al suono della campanella il PD dovrà scegliere e dire chi andrà a sfidare gli altri candidati. In realtà un candidato in pectore c’è da tempo e risponde al nome di Stefano Biagioli, medico, conosciutissimo nel mondo del basket e già vice-sindaco a Porano. E allora perché non ufficializzare? Probabilmente quel nodo definito “solo etico”, come se l’etica fosse un impiccio di poco conto, è qualcosa di più. Basta, infatti, una denuncia di fatto e l’incompatibilità diverrebbe concreta, lasciando il PD senza candidato. Basterebbe sollevare la questione a ridosso della scadenza per la presentazione delle liste per tagliare un candidato potenzialmente molto scomodo. Sono ore convulse nel PD con gruppi, gruppetti che s’incontrano, riunioni e telefonate tra Orvieto, Terni e Perugia. Il piano B potrebbe essere Floriano Custolino, ex-assessore della giunta Germani, socialista che però tentenna. E Morcellini? Era già uscito, il professore, qualche tempo fa, per poi eclissarsi e ora tornare di moda anche come possibile sirena per quell’area di centro che sembrava un po’ in disparte tanto che l’effervescente Gnagnarini di Italia Viva ha più volte fatto sentire la sua voce per staccare il biglietto della diligenza del centro-sinistra con un posto d’onore. Ma per paura di far un buco nell’acqua si potrebbe anche scegliere un usato sicuro, un rappresentante di partito pronto a partire in caso di vittoria senza lunghi rodaggi.

Nel centro-sinistra l’unica certezza è che sarà campo largo, salvo sorprese locali, per la sfida contro gli altri candidati ma del doman non v’è certezza…




Finiti i lavori all’ufficio postale di Montegabbione operativo con “polis – casa dei servizi digitali”

Sono terminati i lavori di ristrutturazione della sede di Via Berlinguer 18 a Montegabbione, finalizzati ad accogliere, non appena saranno operativi, tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio.

Gli interventi straordinari realizzati, tra cui la tinteggiatura dell’ufficio, un nuovo layout, la creazione delle postazioni relazionali per i futuri servizi della Pubblica Amministrazione, sono propedeutici al miglioramento della qualità dei servizi e dell’accoglienza dei cittadini di Montegabbione.

L’ufficio postale di Via Berlinguer 18 è a disposizione dei cittadini con il consueto orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato fino alle 12.45.




Bolsena, Orvieto e Todi le città santuario di etruschi, umbri e della cristianità verso il Giubileo

Tra la Terra Santa, il Mediterraneo e l’Antico Continente europeo, le Culture e le Civiltà susseguitesi nel corso dei millenni hanno tracciato e lasciato un sentiero, edificato ponti e ospitali, ancora oggi visibili, tangibili e frequentabili. L’Umanità, entità conforme e difforme al contempo, ha cercato, selezionato, trovato e scelto nei secoli luoghi favorevoli allo stanziamento, dove metter saldamente radici, fino al momento – che sempre viene – di fare fagotto per le mutate condizioni e circostanze vitali e esistenziali e quindi rimettersi in cammino e gioco verso nuovi lidi, nuovi approdi appaganti e rassicuranti.

Lungo questo sentiero, questa rete di cammini che avviluppa le terre, si trovano dei punti particolari di contatto tra il cuore del Pianeta e il Cielo, dove le forze, le energie che gli elementi in eterno mutuo combinarsi e scombinarsi generano e spargono, si concentrano. In questi luoghi crogiuolo si sono via via nel Tempo manifestati e sviluppati ricchi filoni creativi di Cultura e Civiltà. È il caso del territorio tra Tuscia e Umbria con le antiche civite di Bolsena, Orvieto e Todi, legate – insieme anche a Acquapendente e Bagnoregio – da una comune Storia e dalla stessa Cultura che fondano le proprie radici nella concomitante origine geologica e nella medesima storia civica etrusco-umbra in continuo scambio simbionte con Roma. Le civiltà umane che hanno creato questi luoghi e vissuto questo territorio comune, hanno trovato qui il punto di contatto tra Terra e Cielo. Il Luogo Sacro. Il Luogo Celeste. Il Fanum. Il Santuario dove concentrarsi e celebrare le risorse e le ricchezze, naturali, ambientali, paesaggistiche anche nel nome dell’Essere Superiore, della divinità, del Dio.

Oggi l’umanità cosiddetta evoluta è sempre più estraniata da quei contesti di consapevolezza e fusione con la forza e l’energia del sacro. A fatica, quanti ancora riescano a discernere la capacità di poter star bene nel bene, facendo il bene e non pretendendo fugaci equivoci benesseri egoistici, emozioni transitorie caduche, volatili e volubili, si spendono per costruire ponti di sacralità; attingendo là dove il Sacro emerge e si diffonde. Come sui Cammini che passano per e portano a: Bolsena; Orvieto; Todi. Arriveranno Pellegrini per il Giubileo. Non facciamoci sorprendere.

Non distraiamoci. Saremo accoglienti e attenti se riconosceremo e rispolvereremo i nostri Santuari.




Denunciati due giovani che hanno aggredito un 18enne a Orvieto Scalo

Nella serata di domenica 4 febbraio un ragazzo tunisino residente ad Orvieto Scalo, mentre stava rientrando a casa, è stato avvicinato da due giovani magrebini che, senza motivo apparente, hanno iniziato ad insultarlo. In pochi attimi sono passati alle vie di fatto ed hanno iniziato a picchiarlo, prendendolo a pugni e, una volta caduto a terra, sferrando calci in tutto il corpo.

È stato provvidenziale l’intervento di un cittadino che, notando quanto stava accadendo, ha cercato di far desistere i due aggressori; inoltre, ha subito chiesto aiuto componendo il numero di emergenza 112. I due aggressori, quando hanno sentito che l’uomo stava parlando al telefono con la Polizia di Stato, si sono dati alla fuga. Sul posto è subito arrivata una pattuglia della Squadra Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto; i poliziotti hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza e il giovane aggredito è stato trasportato al pronto soccorso del locale ospedale, dove ha ricevuto le cure del caso.

Le indagini per identificare gli autori dell’aggressione sono state svolte dagli investigatori della Squadra Anticrimine del Commissariato i quali, partendo dalle dichiarazioni della vittima e del testimone, hanno svolto altri accertamenti che hanno consentito di giungere all’identificazione dei presunti aggressori, due giovani egiziani, entrambi residenti ad Orvieto, uno dei quali già noto per comportamenti analoghi. Al termine delle indagini, il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto ha inviato una segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, che coordina le indagini, con la quale ha denunciato per lesioni personali i presunti autori del fatto.

Appare utile evidenziare il comportamento esemplare del privato cittadino che, accortosi di una situazione che stava sfociando non certo nell’ordinario, non si è voltato dall’altra parte, ma è intervenuto prontamente chiamando il numero di emergenza 112.