Sulla complanare i soliti “no” dai soliti noti

Eccoci di nuovo con il “faciolo secondo” per cercare di bloccare l’opera pubblica più importante degli ultimi sessant’anni. Non sfugge a nessuno che le ragioni della contrarietà siano principalmente politiche, anche perché dietro a “le faciolette” ci sono politici ed ex politici di sinistra che hanno avuto ruoli politici ed istituzionali molto importanti nei decenni passati, sia in città che in Regione. Adesso che l’Amministrazione Tardani ha avuto la capacità di incrementare il finanziamento pubblico – riuscendo a passare da otto a tredici milioni di euro per il secondo stralcio – i soliti noti tornano a sbandierare la loro contrarietà.

A differenza di quanto affermano i sostenitori del no (ormai a sinistra è sempre no a tutto), la complanare è una infrastruttura fondamentale per Orvieto e per l’intero territorio perché è attesa dai cittadini dello Scalo e di Sferracavallo per liberare i loro quartieri dall’inquinamento acustico ed atmosferico, oltre che dal traffico pesante; perché la aspettano i cittadini per accorciare i tempi di percorrenza; perché la aspettano le attività imprenditoriali per abbattere i tempi ed i costi di trasporto delle merci; perché potrà dare una spinta allo sviluppo dell’area industriale di Fontanelle di Bardano. Motivare la contrarietà alla complanare denunciando la scomparsa del “faciolo secondo” altro non è che un mix tra le solite panzane da decrescita felice e la volontà, neanche tanto velata, di cercare di bloccare l’azione dell’Amministrazione: ma forse potrebbe esserci anche un qualcosina in più, visto che per effettuare l’opera si dovrà procedere agli espropri di alcuni terreni. Non sarà mica  che dietro alla difesa del “faciolo secondo” si possano nascondere meri interessi economici? Non sarà mica che questa contrarietà possa riguardare il valore di esproprio dei terreni? Sono domande assolutamente legittime che ne richiamano un’altra: per quale ragione un nutrito numero di esponenti della sinistra siano diventati strenui difensori del facioletto e dei terreni lungo il fiume? Quando questi stessi signori. ai tempi in cui avevano “pieni poteri” sulla città, facevano cavare ettari ed ettari lungo la valle del Paglia, fregandosene totalmente della difesa del “facioletto”. Il solito doppiopesismo della sinistra.

Adesso, per piccolissimi interessi di parte, si vorrebbe bloccare un’opera pubblica che i residenti dello Scalo e di Sferracavallo attendono da troppi anni, così come la attendono  gli imprenditori ed in generale tutti i cittadini.




16 gennaio 2024. Intercity 598, ancora una serata di  passione per i pendolari orvietani

Non di buon auspicio gli incontri che si sono tenuti in questi giorni tra amministrazione locale
e questo ancora misterioso ai piu’ comitato dei pendolari.
Una serata, quella del 16 gennaio, ancora ricca di passione per il rientro a casa dei pendolari orvietani con il treno intercity 598 in partenza da Roma Termini alle ore 18,15. Già alle sei si era capito che sarebbe stata una nuova serata complicata. Varie erano le voci a un quarto d’ora dalla partenza del treno. Chi vociferava che sarebbe partito dal binario tre, chi dal binario uno, chi dal binario due est, chi dal binario uno est. Ogni sera un terno al lotto capire il binario di partenza.
A un certo punto sui monitor si è risolto l’arcano. Il treno 598 sarebbe partito dal binario 2 est con cinque minuti di ritardo. La grande massa di pendolari del territorio orvietano si è incamminata di buona lena verso i binari uno e due est.
Con la consolazione che cinque minuti di ritardo non sono poi tanti. Anche se, dopo una giornata di duro lavoro, quando si arriva verso le sei stanchi e infreddoliti, ogni minuto di ritardo sembra diventare un’ora.
Il tempo di percorrere il chilometro che separa i binari principali dai binari uno e due est e come per magia i minuti di ritardo in partenza sono diventati quindici. Stanchi, disillusi, sconfortati, infreddoliti. Questi i sentimenti dei viaggiatori locali quando i minuti di ritardo in partenza sono passati da quindici a venticinque. Poi a trentacinque.
Poi a quarantacinque. A cinquanta. A sessanta. Rassegnazione e scoramento misto a un forte senso di rabbia tra i tanti pendolari orvietani. Tante le imprecazioni contro questa amministrazione che per anni non ha mosso un dito e che ora sembra voglia fare fiamme e fuoco.
Tanti i commenti inviperiti verso questo misterioso comitato pendolari che ancora parla di dover monitorare per annotare eventuali criticità. Alla fine, abbondantemente dopo le sette, l’intercity 598 è partito.
Doveva arrivare alla stazione di Orvieto alle 19,21. E’arrivato alle 20,26.Con un’ora e cinque minuti di ritardo. Scendendo dal treno il tabellone luminoso segnalava in arrivo l’intercity 594 delle 20,15 per Roma Termini con, anch’esso, un’ora pari pari di ritardo.
Insomma ,tutto si può dire tranne che definire monotone queste quotidiane giornate ricche di passione e sorprese per i pendolari del comprensorio orvietano in viaggio da e per la Capitale.

ENGLISH VERSION

JANUARY 16, 2024. INTERCITY 598, ANOTHER EVENING OF PASSION FOR ORVIETO COMMUTERS

The meetings held in recent days between the local administration and the still mysterious committee of commuters do not bode well. The evening of January 16 was once again filled with passion for the return home of Orvieto commuters on Intercity 598 departing from Rome Termini at 6:15 PM. By six o’clock, it was clear that it would be another complicated evening. Various rumors circulated fifteen minutes before the train’s departure. Some speculated it would depart from track three, others from track one, some from track two east, and others from track one east. Every evening is like playing the lottery to figure out the departure track.

At some point, the mystery was solved on the monitors. Train 598 would depart from track 2 east with a five-minute delay. The large mass of Orvieto commuters headed towards tracks one and two east with the consolation that a five-minute delay isn’t that much. Although, after a hard day’s work, when you arrive tired and chilled around six o’clock, every minute of delay seems to become an hour.

By the time they covered the kilometer separating the main tracks from tracks one and two east, as if by magic, the departure delay had turned into fifteen minutes. Tired, disillusioned, disheartened, chilled. These were the feelings of local travelers as the departure delay went from fifteen to twenty-five minutes. Then to thirty-five. Then to forty-five. To fifty. To sixty. Resignation and discouragement mixed with a strong sense of anger among many Orvieto commuters. Many curses were directed at this administration that had not lifted a finger for years and now seems to want to set everything ablaze.

There were many angry comments about this mysterious commuters’ committee that still talks about the need to monitor and note any issues. In the end, well past seven o’clock, Intercity 598 departed. It was supposed to arrive at Orvieto station at 7:21 PM. It arrived at 8:26 PM with an hour and five minutes of delay. Getting off the train, the illuminated board announced the arrival of Intercity 594 at 8:15 PM for Rome Termini, which also had an hour’s delay. In short, everything can be said except for calling these daily, passion-filled and surprising days for Orvieto commuters traveling to and from the Capital as monotonous




Il Comitato Pendolari Roma-Firenze, presenta la lunga lista dei disagi all’amministrazione comunale

Sabato 13 gennaio presso il Comune di Orvieto, si è svolto un incontro tra i rappresentanti del Comitato Pendolari Roma-Firenze, l’Amministrazione Comunale di Orvieto a cui ha partecipato anche il Coordinamento Comitati Pendolari Umbri, a cui il Comitato aderisce. In questa riunione il Comitato Pendolari Roma-Firenze ha presentato un documento, in cui sono state rappresentate le maggiori criticità relative ai collegamenti sulla tratta Roma-Firenze ed è stato, altresì, allegato un report sui ritardi dei treni in servizio nella Stazione di Orvieto nell’anno 2023.

Di seguito le esigenze avanzate dal Comitato durante l’incontro:

  • Riduzione dei tempi di percorrenza e rispetto degli orari soprattutto per i treni che presentano maggior  criticità secondo i dati del report, con particolare attenzione ai treni maggiormente frequentati dai pendolari.
  • Risoluzione delle problematiche del treno IC 598 verificatesi con il cambio di orario di dicembre e precisamente:
    • Posizionamento al binario 2 est;

    • Ritardo medio in partenza di 15 minuti che si traduce in un ritardo complessivo su Orvieto che va dai 20 ai 50 minuti al giorno.

  • Garantire l’instradamento in DD dei RV4104 e RV4106 anziché, come avviene pressoché quotidianamente, sulla linea convenzionale tra Settebagni e Orte, con conseguente aumento dei tempi di percorrenza di circa 30 minuti.
  • Istituzione di un collegamento nei giorni feriali verso Roma nella fascia oraria compresa tra le ore 07.45 e le 08:15.
  • Instradamento in DD del RV4099 tra Orte e Settebagni.
  • Istituzione di un collegamento verso Roma la domenica mattina, resosi necessario con il cambio orario di dicembre.
  • Reintroduzione dei treni IC581 e IC598 nell’elenco dei treni garantiti in caso di sciopero.
  • Miglioramento in termini di qualità dell’offerta attuale.
  • Mantenimento della Carta Tutto Treno.

Inoltre si è parlato anche di:

  • Riqualificazione del parcheggio di Piazza della Pace:
    • Illuminazione

    • Pavimentazione

  • Maggior presidio delle forze dell’ordine nel piazzale della Stazione (via Antonio Gramsci) e nella Stazione anche in orario serale.

L’incontro si è svolto in un clima che possiamo definire costruttivo e l’amministrazione comunale ha preso atto delle esigenze rappresentate dal Comitato.

Per quanto riguarda le questioni relative ai ritardi, soppressioni, carenze di servizio, ecc.. l’amministrazione ha dichiarato che un tavolo di confronto con Regione Umbria e Trenitalia – Direzione Regionale Umbria si è aperto martedì 09 gennaio e si è impegnata ad organizzare nei prossimi giorni un incontro cui parteciperanno, Regione Umbria, RFI, Trenitalia – Direzione Regionale Umbria, Trenitalia – Direzione Regionale Toscana (cui dipendono la maggior parte dei RV che passano per Orvieto), Trenitalia – Divisione Intercity. Per quanto riguarda la riqualificazione del parcheggio di Piazza della Pace l’amministrazione comunale ha affermato che a partire da metà febbraio inizieranno gli interventi di sostituzione degli impianti di illuminazione pubblica con lampade a led in tutte le frazioni del Comune e che sarà interessata anche l’area di Piazza della Pace, mentre per quanto riguarda il piazzale di Stazione ha affermato che si sta lavorando con RFI ad un progetto di riqualificazione dell’intera area e che sarà sollecitato un maggiore presidio delle forze dell’ordine in orario serale.

Come Comitato continueremo a monitorare la situazione e solleciteremo l’amministrazione affinché si svolga quanto prima l’incontro. Vi terremo per questo aggiornati sui successivi sviluppi.

Fonte: Comitato Pendolari Roma-Firenze




Arriva in libreria “Il bambino vestito da niente” biografia spesso in salita di Michele Nencini

Una vita spesso complicata, ma raccontata con uno stile divertente, coraggioso, dissacrante. E’ il “Bambino vestito da niente”, opera prima di Michele Nencini, Intermedia Edizioni, che arriverà nelle librerie il 30 gennaio e che è già in distribuzione nazionale.

Il Bambino vestito da niente” è il racconto di alcuni passaggi fondamentali che hanno segnato il percorso della mia vita. Una strada lastricata da accadimenti che potremmo aver vissuto tutti noi-spiega l’autore-il primo racconto che apre il libro narra della mia infanzia e sintetizza il rapporto tra me e mia madre e tra me e mio padre ma è anche la rappresentazione dei rapporti genitori e figli e nello specifico la relazione tra madre e figlio. Descrivo i miei problemi alimentari, la sessualità fatta di sfaccettature spesso non capite non accettate. Racconto la mia vita complicata e bizzarra, fatta d’incontri eccezionali sui quali mi soffermo con particolare attenzione parlando della cantante Patty Pravo con la quale ho lavorato e di tutte le star e le starlette che ho conosciuto. Parlo del mondo piumato e brillante della tv e dello spettacolo che amo e che mi appassiona così come parlo del degrado e della prostituzione perché ho conosciuto anche quella se pur indirettamente. Narro della felicità dei miei grandi amori e dei drammi che ho subito, parlo di alcune ferite che ora sono cicatrici e come tali rimarranno sempre impresse nel mio corpo e nel mio animo.

Questo libro non è soltanto il racconto della mia vita, dei miei amori e dei miei dolori ma un bilancio della mia esistenza dettata dal mio sentire, dalla mia emotività, senza censure. Sono un uomo che ha vissuto molte esperienze, in qualche modo mi sembra di aver vissuto molte vite eppure non ho la presunzione di insegnare niente a nessuno. Quello che mi prefiggo è aiutare e rendere libere le persone: la vergogna è negli occhi di chi giudica senza rispetto per rincorrere un morboso desiderio di appagamento”.

https://www.intermediaedizioni.it/catalogo/1256-il-bambino-vestito-da-niente.html




PrometeOrvieto, “il Tar riammette una ditta per la gara di Ospedale e Casa di Comunità. Siamo ancora in tempo?”

Siamo a metà gennaio 2024 e a giugno 2026 dovranno essere consegnati la Casa di Comunità e l’Ospedale di Comunità, ubicati nei locali dell’ex ospedale, a piazza Duomo, fondi PNRR e in parte regionali, circa 8 milioni. Per la Casa di Comunità dovrà passare la prima assistenza H24 per la cura e la prevenzione, le visite specialistiche, la telemedicina, i medici di medicina generale per alcune ore settimanali. Una tragica decisione di Regione e Comune di Orvieto ha individuato nell’ex ospedale il “luogo” di Casa e Ospedale di Comunità, con i disagi che sono facilmente immaginabili nella gestione del traffico proveniente da tutto l’Orvietano e della relativa sosta.
Ma tant’è, ormai il danno è fatto, bisogna andare avanti. E quindi vogliamo informazioni, in rispetto del principio della trasparenza.

 Vogliamo sapere dalla Regione Umbria:

– quando potranno realmente essere aggiudicati i lavori

– perché ci si è ridotti all’ultimo giorno utile

– se i lavori potranno essere ancora conclusi entro giugno 2026, data prevista dal PNRR

– se i fondi utilizzati saranno ancora quelli del PNNR

– se è stata prevista l’organizzazione transitoria per evitare che i cittadini debbano pagarsi da soli le prestazioni

-come si provvederà alla dotazione di arredi, macchinari, personale

Vogliamo sapere dal Comune di Orvieto

– se ha predisposto il piano di viabilità di sua competenza

– quanto costa questo piano e dove saranno reperiti i fondi necessari

– se non ritiene che tali importanti scelte debbano essere partecipate alla cittadinanza.

Vogliamo sapere se noi ce la caveremo.

Fonte: Prometeo Orvieto




Un arresto e un’espulsione dall’Italia sono i risultati dei controlli del territorio della Polizia

Uno straniero arrestato ed uno espulso dall’Italia, è questo il risultato di un’operazione di polizia giudiziaria portata a termine nei giorni scorsi dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto. L’attività si è sviluppata nel corso di un servizio che ha interessato il comprensorio orvietano, finalizzato alla prevenzione dei reati disposto dal Questore di Terni Bruno Failla.

Nel corso dei capillari accertamenti, svolti dalla Polizia di Stato orvietana, sono stati controllati, tra gli altri, anche due cittadini stranieri che avevano destato l’attenzione dei poliziotti: uno dei due, un trentacinquenne tunisino, era completamente privo di documenti, mentre l’altro, anch’egli tunisino, venticinquenne, non aveva con sé una documentazione idonea per giustificare la sua presenza in Italia, motivo per cui sono stati accompagnati in ufficio per accertare la loro identità e la loro posizione giuridica. Gli investigatori della squadra anticrimine, della polizia scientifica e della polizia amministrativa e sociale hanno svolto una serie di verifiche presso le banche dati del Ministero dell’Interno e si è appurato che l’intuizione che aveva portato al controllo dei due giovani si era rivelata esatta. È emerso, infatti, che uno dei due tunisini aveva fatto ingresso in Italia in maniera irregolare; sulla base di ciò il questore di Terni, Bruno Failla, ha emesso a carico del venticinquenne un decreto di espulsione. L’altro tunisino, il trentacinquenne, era stato già espulso dall’Italia nel 2019 ed aveva un divieto di fare rientro in Italia fino al dicembre 2024, ma aveva violato tale divieto e circolava liberamente nel territorio del comprensorio orvietano senza nessun documento. Inoltre, a suo carico vi era un ordine di carcerazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, emesso per aver già violato il divieto di rientrare in Italia; a causa di questa violazione deve espiare una pena di circa un anno di reclusione.

Particolarmente interessante è apparso poi il curriculum dell’arrestato: a suo carico, infatti, figurano numerosi precedenti per diversi reati, tra cui lesioni personali e violenza sessuale. Dopo le formalità di rito il trentacinquenne arrestato è stato portato presso la casa di reclusione di Orvieto; di tutto ciò è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni che coordina le indagini.

ENGLISH VERSION

AN ARREST AND EXPULSION FROM ITALU ARE THE OUTCOMES OF THE POLICE’S TERRITORIAL CHECKS

A foreign national was arrested, and another one was expelled from Italy, as a result of a police operation carried out in recent days by the Public Security Commissioner of Orvieto. The activity unfolded during a service that covered the Orvieto area, aimed at preventing crimes ordered by the Police Chief of Terni, Bruno Failla.

During thorough investigations conducted by the Orvieto State Police, two foreign citizens who had attracted the attention of the police were also checked: one of the two, a thirty-five-year-old Tunisian, was completely without documents, while the other, also Tunisian, twenty-five years old, did not have suitable documentation to justify his presence in Italy. For this reason, they were taken to the office to ascertain their identity and legal status. The anti-crime squad, forensic police, and administrative and social police investigators conducted a series of checks in the databases of the Ministry of the Interior, confirming that the intuition that led to the control of the two young men was correct. It emerged that one of the Tunisians had entered Italy irregularly; based on this, the Police Chief of Terni, Bruno Failla, issued an expulsion decree against the twenty-five-year-old. The other Tunisian, the thirty-five-year-old, had already been expelled from Italy in 2019 and had a prohibition on returning to Italy until December 2024, but he had violated this prohibition and was freely moving within the Orvieto area without any documents. Furthermore, there was an arrest warrant against him from the Public Prosecutor’s Office at the Court of Messina, issued for violating the prohibition of re-entering Italy; due to this violation, he must serve a sentence of about one year in prison.

The arrested thirty-five-year-old’s criminal record was particularly interesting: he had numerous previous convictions for various offenses, including personal injury and sexual violence. After the customary procedures, the arrested thirty-five-year-old was taken to the Orvieto prison; the Public Prosecutor’s Office at the Court of Terni, which coordinates the investigations, has been informed of all this.




Imbrattano ripetutamente i muri di attività e condomini allo Scalo, denunciati dai Carabinieri

I Carabinieri della Radiomobile di Orvieto hanno deferito due giovani del posto per il reato di concorso in deturpamento ed imbrattamento di immobili, rispettivamente di 25 e 27 anni, entrambi gravati da precedenti.

La notte del 7 gennaio, ignoti hanno imbrattato con bombolette spray i muri perimetrali di un’officina di Orvieto Scalo con scritte denigratorie nei confronti del titolare, replicando alcune frasi offensive anche sulle pareti di un condominio ubicato a breve distanza dall’attività commerciale.

La notte del 10 gennaio hanno replicato, questa volta, il titolare dell’officina si è accorto della presenza dei malfattori, segnalandola al 112 e permettendo il tempestivo intervento di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile ha intercettato e identificato i quattro giovani.

Grazie alla successiva acquisizione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza esistenti in zona, i militari hanno raccolto elementi gravemente indiziari nei confronti di due di essi, ritenuti autori materiali degli imbrattamenti: si tratta di due giovani del posto già noti alle forze dell’ordine ed assurti recentemente agli onori delle cronache per aver compiuto alcuni danneggiamenti che avevano turbato l’opinione pubblica orvietana. Per i due è così scattata una nuova denuncia all’Autorità Giudiziaria. L’attenzione degli uomini dell’Arma sugli atti di vandalismo rimane molto alta, proprio in virtù dell’allarme sociale che ne era scaturito, tanto è vero che, grazie all’azione di sensibilizzazione operata nei confronti delle vittime del primo episodio, l’immediata segnalazione alla Centrale Operativa del nuovo atto vandalico ha consentito il risolutivo intervento dei Carabinieri.




Il 20 gennaio si presenta Nova, un movimento per mettere in moto uno spazio di partecipazione aperto

È in arrivo una proposta Nova per una città che sogna, partecipa, cambia.

Sabato 20 gennaio alle ore 18:00, presso il Teatro del Carmine in Via Loggia dei Mercanti a Orvieto, l’associazione Nova si presenta alla comunità. 

Nova è un movimento apartitico di cittadine e cittadini attivi in associazioni e progetti sul territorio che hanno scelto di mettere insieme diverse sensibilità, esperienze e professionalità per offrire il proprio contributo alla città di Orvieto. L’associazione nasce come un laboratorio di idee e proposte, uno spazio di partecipazione civica aperto e democratico, un motore di eventi di confronto sul territorio.

Nova è un percorso che ha mosso i primi passi un anno fa, nato per volontà di chi ha scelto e di chi sceglierà Orvieto come casa. Un cammino condiviso, capace di una modalità nuova di praticare la cura del bene comune.




Intitolato ad Araldo Forbicioni il piazzale antistante la chiesa di Ciconia

Intitolato all’ingegner Araldo Forbicioni il piazzale antistante la chiesa di Maria Santissima Madre della Chiesa di Ciconia. Sabato 13 gennaio 2024, la cerimonia pubblica alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, del vicesindaco Mario Angelo Mazzi, del sindaco emerito di Orvieto, Toni Concina, dei familiari di Araldo Forbicioni, e del consigliere comunale Stefano Olimpieri che aveva presentato la mozione per l’intitolazione di uno spazio pubblico all’ingegnere orvietano approvata all’unanimità dal consiglio comunale nel luglio 2023.

La scelta è ricaduta sul piazzale della chiesa di Ciconia in via degli Olmi che lo stesso Forbicioni aveva progettato. Ma il professionista orvietano, di cui nel 2023 è ricorso il centenario della nascita, oltre che per aver contribuito a riqualificare importanti luoghi storici della città come il Palazzo dei Sette ed essere stato consigliere comunale, è ricordato anche per il cosiddetto “progetto talpa” che consisteva nel recupero delle potenzialità del sottosuolo della Rupe di Orvieto al fine di farne una realtà funzionale ai tempi contemporanei.

Nostro padre – ha detto la figlia Emanuela prima dello svelamento della targa – ci ha insegnato e fatto capire quanto la maggior parte delle cose si ottenga senza pagare, che ci sono valori che vanno oltre e che possono cambiare una comunità. Siamo felici che sia stato scelto questo luogo per cui nostro padre ha progettato una chiesa senza barriere e perché qui vivono tante nuove famiglie e bambini che rappresentano il futuro della nostra comunità e che leggendo questo nome avranno la possibilità di conoscerne la storia“.

Il prestigio della nostra città – ha detto il sindaco Roberta Tardani – è frutto del lavoro di cittadini che si sono impegnati nel rendere Orvieto qualcosa di speciale e sono stati capaci di dare alla città senza chiedere qualcosa in cambio ma solo nell’interesse della loro comunità. Questo è stato il buon esempio dato dall’ingegner Forbicioni che deve essere tramandato“.




Il Pd di Orvieto, “la vicenda Di Loreto è solo l’ultimo esempio di mancanza di governo della città”

Daniele Di Loreto non è stato riconfermato alla Presidenza della Fondazione Museo Faina di Orvieto, un fatto che crediamo dimostri, per l’ennesima volta, la totale incapacità di visione programmatica e strategica dell’Amministrazione Comunale. Non vogliamo entrare nel merito della natura e del valore della nuova nomina firmata dal Ministro alla Cultura Sangiuliano, va anzi al nuovo Presidente (Andrea Solini Colelè, ndr) designato il nostro migliore augurio di buon lavoro, ma Orvieto è ormai una Città senza un Governo.

Va ricordato che durante il suo mandato alla Fondazione Faina, Di Loreto ha saputo guidare una significativa crescita dell’istituzione cercando di infondere vitalità al Museo situato in Piazza Duomo, che per lungo tempo è rimasto sonnacchioso e privo di iniziative. Va attribuito a Daniele Di Loreto l’allestimento della mostra pittorica su Giuseppina Anselmi Faina, nonché l’intelligente tentativo di coinvolgere il territorio circostante in un’ottica integrata di gestione della cultura.

Se è vero che la destra al governo cerca di imporsi come egemone sul tema del “merito” è evidente che da qualche parte qualcosa non ha funzionato e Di Loreto non può pagare il prezzo di un Totosindaco cominciato, come da via Pianzola diciamo da tempo, con troppo anticipo.
Della Città vanno discusse le linee di sviluppo, vanno analizzate le criticità e va individuata una sintesi in tutti quelli che oggi si candidano ad essere alternativa all’attuale amministrazione. Dalle piccole cose a quelle di sistema. Dalla gestione del verde pubblico alle questioni legate alla Fabbriceria del Duomo.

Che tutto debba ruotare, indipendentemente dal merito, attorno alla crisi della maggioranza del Comune di Orvieto, ci sembra, francamente eccessivo. Il Veneto, la Sardegna e l’Umbria stanno dentro un tourbillon che tende a riequilibrare i rapporti di forza tra i partiti del Centro Destra. Così sta succedendo pure a Orvieto.
Dalle politiche culturali scoordinate al trasporto urbano, dove il Comune non vuole mettere risorse ulteriori e sulla lunga percorrenza sbaglia interlocutore per risolvere i problemi dei tanti pendolari che ogni giorno soffrono i disagi provocati da chi si arrabatta senza un piano.

L’urgenza per tutti quelli che vogliono creare un’ alternativa autorevole è fermare le fughe in avanti, la auto refenzialità di certi percorsi, le sommatorie numeriche tra chi non condivide né ideali né valori ! Perché tanto affanno per andare a risolvere i problemi delle altre forze politiche facendo da sponda ai loro balletti ? perché?
Noi invitiamo tutte le forze sane della città a riportare la discussione dove la politica ricorda a se stessa che non esistono scorciatoie e dove è chiaro che per cambiare il senso di marcia a una città in declino occorre uno sforzo gigantesco e democratico. Non si possono piegare le necessità di avere profili competenti nelle varie istituzioni in virtù di logiche da condominio.

Le attuali scelte, compiute con una spasmodica attività di pseudo leaders regionali e nazionali, oltre che da funzionari dello Stato che travalicano il proprio ruolo surrogando una classe dirigente di incapaci e senza l’orgoglio di rappresentare gli interessi della loro città, stanno dando una immagine di Orvieto che dovrebbe essere spiegata nei particolari agli orvietani. Il Partito Democratico di Orvieto non si tira indietro e, sicuro di rappresentare una comunità ampia e plurale, vuole tracciare un prospettiva di futuro e far rialzare la testa alla Città!

Fonte: Partito Democratico Orvieto