TIC TAC/10: si apre la campagna elettorale piena, piena, piena di…veleni, macho-man e ricerche spasmodiche

Archiviate le feste si torna alla politica parlata, alle discussioni e, a quanto sembra, anche alle liti con tanto di minacce di querela.  Obiettivo, arrivare alle elezioni con pochi danni.

TIC TAC: IL PD ALLA RICERCA DEL CANDIDATO PERDUTO

“Caro candidato ti scrivo così cerco di convincerti un po’…”.  Rimane il dilemma con una novità di questi ultimi giorni.  Il dottore continua nel farsi desiderare nonostante i responsabili del PD abbiamo steso tappeti rossi.  Lo stesso discorso pare che stiano facendo con l’altro candidato possibile, la novità.  Sta crescendo l’ipotesi di una candidatura più “tecnica” di area laico-socialista, già provato in passato dalla politica e dall’amministrazione. 

TIC TAC: A DESTRA PARENTI SERPENTI

Più che Fratelli d’Italia verrebbe da dire Fratellastri d’Italia.  Ormai vivono da separati in casa con tanto di opposizione locale nascente, di destra-destra.  E così anche l’unico partito che era rimasto scevro da liti interne a Orvieto è caduto nella fitta ragnatela.  Prima Forza Italia ai tempi della candidatura Tardani, poi la Lega con i due rimpasti e la mancata sostituzione con altri rappresentanti del partito di Salvini e ora Fratelli d’Italia…Bingo!

TIC TAC: “NON DISTURBARE IL MACCHINISTA”

Se si scrive in maniera critica, se si utilizza la parola “visione”, se si utilizza la parola “declino”, se si scrive “mancano servizi” non sei una persona che ha un’opinione, magari diversa, non sei critico ma un disfattista, nemico da abbattere.  Mala tempora currunt!

TIC TAC: LE BANDECCHIADI CONTINUANO

L’ultima uscita del sindaco di Terni è stata veramente squallida, quella sule donne e gli uomini “normali”.  E’ credibile chi ritiene “normale” un uomo, forse sarebbe meglio scrivere maschio “alfa”, è giusto che guardi il c..o delle donne?  E’ credibile, o meglio è eleggibile?  E a Orvieto chi è pronto a raccogliere l’eredità da “uomo-maschio normale”?




La sindaca Tardani smentisce Garbini, “non ho mai inviato lettere al ministro per la Fondazione Faina”

Dichiarazione del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, sulle affermazioni del presidente del consiglio comunale

In merito alle dichiarazioni rilasciate dal presidente del consiglio comunale di Orvieto relative alle nomine alla Fondazione per il Museo civico ed etrusco “Claudio Faina”, e riportate dalla stampa, il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

Smentisco categoricamente di aver mai scritto e inviato una lettera al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per chiedere la rimozione del presidente uscente della Fondazione per il museo civico ed etrusco “Claudio Faina”, lettera di cui il presidente del consiglio comunale afferma in maniera netta di averne invece la ‘certezza’. Invito il presidente del consiglio comunale a smentire pubblicamente quanto da lui pronunciato. Ho consegnato in ogni caso il video delle sue dichiarazioni, rilasciate in una sede istituzionale, al mio legale di fiducia riservandomi di intraprendere nelle sedi opportune tutte le azioni a tutela della onorabilità e reputazione della mia persona e dell’Ente che rappresento. Le dichiarazioni rilasciate travalicano la pur legittima critica politica e denotano uno scarso rispetto delle Istituzioni”.




Nova si è presentata agli orvietani, “il futuro è plurale”

Sabato 20 gennaio presso il Teatro del Carmine è stata ufficialmente presentata l’associazione Nova, nata da un gruppo di giovani cittadine e cittadini con l’obiettivo di favorire partecipazione civica sul territorio orvietano, promuovere la cultura dell’incontro, dell’innovazione e dell’inclusione e alimentare la cura del bene comune.

L’associazione si presenta come un soggetto politico nuovo che vuole costruire dal basso percorsi di cittadinanza attiva attraverso il costante dialogo con i diversi attori del territorio. 

Nova significa dare forma concreta a un senso di responsabilità civica – spiega Valentina Dalmonte, presidente di Nova – la consapevolezza di voler abitare a pieno la nostra comunità per gettare semi di coinvolgimento e partecipazione nella terra che abbiamo scelto come casa.”

L’associazione si propone di nutrire di linfa viva lo scenario orvietano per mettersi in gioco nelle sfide contemporanee e progettare un futuro per la città quanto più possibile equo e condiviso.

“Nova è una sfida iniziata un anno fa – aggiunge Giordano Conticelli, uno dei fondatori di Nova – una sfida che guarda lontano, ha una visione di lungo periodo e vuole costruire delle pratiche virtuose mese dopo mese su questo territorio.”

“Il nostro sogno è quello di coinvolgere persone che sposino i nostri valori – continua Conticelli – e accolgano questa proposta come una risorsa per l’intera comunità. Nova nasce come processo aperto e inclusivo e solo come tale potrà continuare a esistere: vogliamo a questo punto confrontare le nostre idee e aree di sviluppo con la cittadinanza e, qualora raccoglieremo adesioni e risposte positive, saremo pronti a metterci in gioco per presentare una nostra lista civica alle elezioni amministrative di quest’anno.”

I valori e la visione che animano Nova

  1. Pensiamo a un comune che sappia condividere con la cittadinanza le sue scelte nell’ottica di un graduale coinvolgimento della comunità nella gestione del bene pubblico.

Crediamo che il cuore dell’azione politica autentica sia dar vita a processi di responsabilizzazione civica e partecipazione democratica.

  1. Aperta, plurale e inclusiva: Orvieto come un mosaico che valorizzi le differenze e renda realmente accessibili e accoglienti a chiunque i luoghi della comunità.
    Il cuore del nostro impegno politico è dar voce alle minoranze e offrire un contributo concreto alla riduzione delle disuguaglianze di ogni genere.
  2. Vogliamo un soggetto politico davvero indipendente e al tempo stesso trasversale. Tanto lontano da logiche di partito quanto capace di dialogare con differenti realtà e generazioni sul territorio.
  3. Non ci accontentiamo di parlare di tutela dell’ambiente ma ambiamo a una città virtuosamente integrata nell’ecosistema che la ospita, impegnata a ridurre la propria impronta ecologica sul fronte dell’energia, della mobilità, della produzione e consumo di cibo e del vivere quotidiano. Riteniamo che il miglioramento della qualità della vita di cittadine e cittadini sia possibile solo intrecciando sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
  4. Ci mettiamo in gioco per una città dinamica, attiva, viva. Una città che attragga risorse ed eventi, opportunità e novità, animando un tessuto sociale capace di proporre e proporsi con coraggio ed entusiasmo nel mondo.
  5. Sentiamo l’urgenza di connettere risorse, persone e territorio. Centro e frazioni. Una rete che sappia co-programmare, oltre le distanze culturali, per contrastare la disgregazione nei luoghi e nel vissuto quotidiano delle persone.
  6. Sogniamo una città capace di creatività e innovazione, pronta a vivere le sfide della contemporaneità con progetti di ampio respiro e uno sguardo attento e consapevole su un futuro a misura di persona.
  7. Un’opera di informazione trasparente sulle tappe dei percorsi politici intrapresi e la gestione dei fondi pubblici è la chiave per rendere davvero protagonisti i cittadini. Immaginiamo un comune in grado di comunicare con efficacia e di farsi carico di progetti di sensibilizzazione e formazione per una crescita culturale collettiva.
  8. Per noi la sfida è quella di collaborare alla costruzione di una comunità orizzontale e democratica. 

Una comunità orientata al bene comune che si nutra di appuntamenti assembleari, “consigli di quartiere”, spazi di confronto, in grado di scoprirsi solidale e uscire da una visione in cui la cura della polis venga totalmente delegata ai professionisti della politica.

  1. Il nostro percorso ha senso solo nell’ascolto reciproco, nella condivisione di sogni e progetti comuni, nella costruzione di una prassi politica nuova: siamo consapevoli di poter arricchire il nostro sguardo solo con la tua partecipazione!

I prossimi appuntamenti di Nova

Oltre a momenti informali di confronto sul territorio che porteremo avanti nelle prossime settimane, stiamo lavorando alla realizzazione di un evento sul futuro di Orvieto. Un vero e proprio laboratorio di idee e contenuti dove cittadinanza ed esperti saranno invitati a contribuire, attraverso tavoli di lavoro dedicati, allo sviluppo delle aree su cui abbiamo lavorato in questi mesi.

Come partecipare e contribuire all’associazione?

Nova è un gruppo aperto che spera di poter accogliere al suo interno tutte le persone che vogliono dare un contributo concreto alla città e al territorio. 

Sul sito è possibile: 

-Scrivere le proprie idee attraverso uno spazio dedicato

-Iscriversi alla newsletter

A brevissimo sarà anche possibile:

-Iscriversi all’Associazione

-Fare una donazione 

Per contattare l’associazione è possibile scrivere a info@novaorvieto.it oppure consultare il sito www.novaorvieto.it o le pagine Facebook ed Instagram. 




“Il declino di Orvieto: mito o realtà?” convegno il 25 gennaio a Lo Scalo Community Hub

Si terrà giovedì 25 gennaio alle 17,30 a Lo Scalo Community Hub un convegno di particolare rilievo e attualità dal titolo “Il declino di Orvieto: mito o realtà?” organizzato dall’associazione “Il Pensiero” e da “Cittadinanza Territorio Sviluppo”.

E’ il tema dei temi della prossima campagna elettorale dal quale i candidati spesso tentano di sfuggire con lo slogan “non è vero”. I numeri però, ci dicono che dei problemi ci sono soprattutto per quanto riguarda il calo demografico, della quantità e qualità dei servizi, dal punto di vista infrastrutturale e non solo. Mancano gli investimenti e c’è un’attenzione a un solo settore economico altamente ciclico, il turismo. Il sottotitolo, infatti, spiega “aggiungere e non sostituire” perché troppo spesso sempre la politica tende a auto giustificarsi sottolineando che con il turismo si sviluppa tutto l’indotto.

Il 25 sarà l’occasione di un confronto aperto con Francesco Paolo Li Donni, Franco Raimondo Barbabella, Antonio Rossetti, Andrea Massino e Ciro Zeno. Si partirà come sempre dai numeri per comprendere la reale situazione al netto delle ideologie politiche per poi aprire un dibattito aperto a tutti.




Italia Viva prende le distanze dal dibattito cittadino, “ci sono troppi déjà vu”

Basta parlare di cultura, economia e amministrazione per distinguersi dal solito gioco destra-sinistra, campo largo, ripicche interne, e chi più ne ha e più si allontana dal reale. Dicevamo le note che servono per fare un salto di qualità sono: cultura in quanto  da sempre presente in città ma mai intrecciata con schemi nazionali di riferimento in modo da diventare un bene patrimoniale di tutti. I nostri asset culturali debbono aprirci la strada per una nuova idea di città capace di eventi e fucina di cultura. Presa d’atto della situazione economica dell’area in modo da allargare la ricchezza collettiva e l’offerta, attraverso l’orientamento, la collaborazione con le istituzioni . Aprire altresì una concertazione con gli imprenditori aprendo la funzione pubblica con forme di sostegno e nuove politiche di solidarietà ed economia circolare. Costruzione di sistemi di attenzione a tutti i livelli verso i portatori di interesse economico. Fare una politica in Comune con associazioni, volontariato, giovani semplificando i livelli decisionali. Attivare nuove forme di sviluppo sociale coinvolgendo tutte le generazioni animando l’ascolto, l’impegno sociale, facendo respirare aria nuova a tutta la comunità.

L’ispirazione deve essere il mantra di queste forme di espressione di una comunità come la nostra cosi ricca di storia , di personalità famose, di luoghi eccellenti.La premessa è il cambiamento  attraverso l’ispirazione.Quindi città delle politiche sociali, delle generazioni, della vita alla pari, della salute, verde e pulita, sicura, sostenibile e accessibile, città aperta al mondo. Attenzionare la realtà prendendo le distanze dalla finzione animando una politica comune attraverso un mappa di impegni prioritari con metodo e innovazione.Le note sinora risonanti in città non rappresentano un possibile programma politico e amministrativo, il nostro impegno è di stimolare un progetto collettivo utilizzando parole e azioni che finora sono mancate nella campagna elettorale che appunto ad oggi rivela ancora apatia, disaffezione.

Oltre a fare una prima proposta-valutazione, vogliamo cambiare lessico alla contesa elettorale attraverso questo comunicato ai fini di un rilancio culturale e amministrativo. 




L’Orvietana torna in goal ma non basta per vincere

Ancora una sconfitta, è la nona partita consecutiva senza vittoria. Qualche passo avanti a Gavorrano si è visto, ma il ko, sebbene arrivato sul campo imbattuto della seconda in classifica, pesa perché in fondo alla classifica l’Orvietana è l’unica a perdere tra le ultime sette. Rizzolo sceglie di cambiare modulo, difesa a quattro, in mediana ci sono Orchi, Greco e Proia, con il capitano Ricci che parte dalla panchina. Davanti accanto a Santi ci sono Cuccioletta e Fabri.

La partita inizia subito in salita, pochi minuti e al primo corner guadagnato i maremmani passano in vantaggio. Lo Sicco va dalla bandierina, c’è una mischia in area, va giù Regoli, l’arbitro vede una trattenuta e assegna il rigore: dal dischetto Pino non sbaglia e i padroni di casa sono già in vantaggio dopo meno di dieci minuti. L’Orvietana risponde con una punizione di Santi a lato, poi con un pericolosissimo cross di Fabri, sul quale Santi non trova il pallone. Lo stesso Santi ci riproverà più tardi dal limite, ma la sua conclusione viene ribattuta dalla difesa. Intanto Rizzolo inverte gli esterni d’attacco e mette Proia più vicino a Santi. L’occasione per il pareggio ci sarebbe al 40’ quando Santi ruba palla, arriva a crossare a centro area, il portiere interviene, ma perde la palla, Proia però non ne approfitta e viene anticipato dalla difesa. Scoppientanti i 4 di recupero del primo tempo: prima Regoli chiama al miracolo Marricchi che salva lo 0-2, un minuto dopo protestano i padroni di casa per l’atterramento in area di Pino, ma l’arbitro a due passi fa segno che si può proseguire, sulla ripartenza veloce, cross verso Santi che va in rete, ma viene segnalato un fuorigioco, qualche protesta.

Ripresa con l’Orvietana a spingere, entrano anche Mafoulou e Stampete. Ma a parte un paio di fuorigioco e la punizione sparata alta di Greco, non arrivano occasioni. Poco dopo la mezzora in pochi minuti invece accade di tutto. Al 31’ Regoli dà una palla perfetta a Grifoni che, dalla distanza, manda alto di un soffio. Gol mangiato gol subito: forte ripartenza biancorossa con palla a Stampete, il diagonale mancino è forte e preciso e si insacca. Era dal 6’ del secondo tempo della gara contro la Pianese (gol di Congiu), che i biancorossi non gonfiavano la rete: 565 minuti! La gioia però dura poco più di un giro di orologio, subito incursione sull’out di destra, con ancora Grifoni che riesce a mettere un fendente dentro l’area di porta, dove sul secondo palo Regoli anticipa tutti e sigla il nuovo vantaggio. Girandola di cambi, dentro anche Di Natale e Chiaverini, lunghissimo recupero nel quale arriva un batti e ribatti al termine del quale Ricci tira di potenza, intercettato da un avversario, qualche protesta, ma si prosegue, palla a Chiaverini, ma la difesa sbroglia.

La settimana prossima l’Orvietana tornerà a giocare in casa contro il Serravezza.

NOMI E NUMERI

F: GAVORRANO (4-4-2): Filippis; Botrini, D’Agata, Brunetti, Ceccanti (39’st Barlettani); Suare (20’st Grifoni), Lo Sicco (31’st Modic), Pignat, Nardella (26’st Masini); Regoli, Pino (20’st Macri). A disp.: Uccelletti, Dierna, Belini, Mencaglia. All.: Masi.

ORVIETANA (4-3-3): Marricchi; Caravaggi, Vignati, Congiu, Gomes; Orchi (16’st mafoulou), Greco (36’st Ricci), Proia (36’st Di Natale); Cuccioletta (16’st Stampete), Santi, Fabri (41’st Chiaverini). A disp.: Rossi, Lorenzini, Ciavaglia, Siciliano. All.: Rizzolo.

ARBITRO: Ferrara di Roma 2 (Lo Bene di S. Benedetto T. – Riganò di Chiari).

RETI: 9’pt Pino rig. (FG), 33’st Stampete (O), 35’st Regoli (FG).

NOTE: ammoniti: Marricchi, Caravaggi (O); Brunetti, Lo Sicco (FG). Angoli: 4-2. Recupero: 4’ + 8’.

ENGLISH VERSION

ORVIETANA RETURNS TO SCORE BUT IT’S NOT ENOUGH TO WIN

Another defeat, it’s the ninth consecutive game without a win. Some improvement was seen in Gavorrano, but the loss, even though it came on the unbeaten field of the second in the standings, is heavy because at the bottom of the table, Orvietana is the only one losing among the last seven. Rizzolo chooses to change the formation, four-man defense, in midfield there are Orchi, Greco, and Proia, with captain Ricci starting from the bench. Upfront, alongside Santi, there are Cuccioletta and Fabri.

The game starts uphill immediately, a few minutes and at the first earned corner, the Maremma team takes the lead. Lo Sicco goes to the flag, there is a melee in the box, Regoli goes down, the referee sees a hold and awards the penalty: from the spot, Pino doesn’t miss, and the home team is already ahead after less than ten minutes. Orvietana responds with a free-kick from Santi wide, then with a very dangerous cross from Fabri, on which Santi doesn’t find the ball. Santi will try again later from the edge, but his shot is blocked by the defense. Meanwhile, Rizzolo swaps the attacking wingers and puts Proia closer to Santi. The chance for an equalizer would come at 40′ when Santi steals the ball, gets to cross the center area, the goalkeeper intervenes but loses the ball, however, Proia does not take advantage and is anticipated by the defense. The 4 minutes of first-half recovery are explosive: first, Regoli calls for a miracle from Marricchi who saves the 0-2, a minute later the home team protests for the foul in the area of Pino, but the referee signals to continue, on the quick restart, a cross to Santi who scores, but an offside is flagged, some protests.

The second half sees Orvietana pushing, Mafoulou and Stampete also come in. But apart from a couple of offside and Greco’s high free-kick, no chances come. Just after the half-hour mark, however, everything happens in a few minutes. At 31′, Regoli gives a perfect ball to Grifoni who, from a distance, sends it just over. Missed goal, conceded goal: a strong white and red counterattack with the ball to Stampete, the left-footed diagonal is strong and precise and goes in. It was since the 6th minute of the second half of the match against Pianese (goal by Congiu) that the white and reds hadn’t scored: 565 minutes! The joy, however, lasts just over a minute, immediately an incursion on the right, with Grifoni putting a shot inside the goal area, where on the second post, Regoli anticipates everyone and scores the new advantage. A series of substitutions, including Di Natale and Chiaverini, a very long recovery in which there is a back-and-forth at the end of which Ricci shoots powerfully, intercepted by an opponent, some protests, but the game continues, the ball to Chiaverini, but the defense clears.

Next week, Orvietana will return to play at home against Serravezza.

NAMES AND NUMBERS

GAVORRANO (4-4-2): Filippis; Botrini, D’Agata, Brunetti, Ceccanti (39’st Barlettani); Suare (20’st Grifoni), Lo Sicco (31’st Modic), Pignat, Nardella (26’st Masini); Regoli, Pino (20’st Macri). Subs: Uccelletti, Dierna, Belini, Mencaglia. Coach: Masi.

ORVIETANA (4-3-3): Marricchi; Caravaggi, Vignati, Congiu, Gomes; Orchi (16’st Mafoulou), Greco (36’st Ricci), Proia (36’st Di Natale); Cuccioletta (16’st Stampete), Santi, Fabri (41’st Chiaverini). Subs: Rossi, Lorenzini, Ciavaglia, Siciliano. Coach: Rizzolo.

REFEREE: Ferrara from Rome 2 (Lo Bene from S. Benedetto T. – Riganò from Chiari).

GOALS: 9’pt Pino pen. (FG), 33’st Stampete (O), 35’st Regoli (FG).

NOTES: Booked: Marricchi, Caravaggi (O); Brunetti, Lo Sicco (FG). Corners: 4-2. Stoppage time: 4’ + 8’.




Perugia: così vicina, così lontana…

Nella sua ultima conferenza stampa come Presidente del Consiglio Comunale, Umberto Garbini, che è anche un dirigente di punta di Fratelli d’Italia ad Orvieto e a livello provinciale, ha ribadito senza mezzi termini che non appoggerà mai la ricandidatura di Roberta Tardani. Sempre Garbini ha fatto sapere con chiarezza ch’egli non è solo: una parte sostanziale di Fratelli d’Italia ad Orvieto ha espresso le sue stesse posizioni. È evidente che questo strappo non è frutto di un impazzimento improvviso, né di questioni puramente personali, ma si tratta di una lacerazione che è avvenuta praticamente ad inizio consigliatura e si è allargata nel tempo. I rapporti non sembrano recuperabili, tanto che Garbini, sfidando i dirigenti regionali del suo stesso partito, ha detto che questi dovranno scegliere da che parte stare: se rispettare la volontà del gruppo dirigente orvietano, oppure ignorare gli iscritti orvietani per assecondare logiche di coalizione stabilite a tavolino a livello regionale. Come era prevedibile la risposta del coordinamento regionale di Fratelli d’Italia non ha tardato ad arrivare: il partito regionale sceglie Tardani e la coalizione di destra, contro il volere di Orvieto. Tralascio lo squallore politico ed umano descritto da Garbini riferendosi ai sistemi di epurazione che l’attuale amministrazione avrebbe messo in atto ai danni dei dissidenti interni e di figure professionali di segno politico opposto (il condizionale è d’obbligo, ma temo che si tratti di cose documentabili).

La giunta uscente probabilmente sarà ricandidata secondo una logica spartitoria voluta a livello regionale, esattamente come avveniva nei decenni precedenti (mutatis mutandis), quando sia la regione che il comune erano amministrati dalla sinistra. Certo fa specie che coloro che accusavano la sinistra orvietana di essere succube della matrigna Perugia, oggi con grande disinvoltura si inchinano al volere dei partiti regionali. Questo fatto, per quanto importante in vista delle prossime elezioni, in realtà è soltanto una conferma di quanto abbiamo visto in questi cinque anni. Discarica, ospedale, ambiente, e pendolari: su questi tre temi fondamentali per i cittadini di Orvieto la giunta Tardani ha nicchiato, è stata zitta e buona per non rompere le scatole ai vertici regionali. Quante volte abbiamo sentito dalla sindaca in carica che sanità e trasporti non sono di competenza comunale? Basta andare a riascoltare i consigli comunali (devo dirlo perché tale è la disonestà intellettuale di questa maggioranza che alcuni dei suoi alfieri sarebbero pure in grado di sostenere tutto ed il suo contrario pur di negare l’evidenza). 

La subordinazione della giunta Tardani ai voleri ed alle necessità della giunta regionale a guida Lega danneggia i cittadini di Orvieto. Non è un caso che su ambiente, sanità, trasporti, politiche abitative, turismo, economia, ed infrastrutture siano nati e stiano nascendo gruppi ed associazioni di cittadini che esprimono disagio e viglia di cambiare. Quando le cose vanno bene i cittadini solitamente se ne stanno a casa, lavorano, ed organizzano il proprio tempo libero, la partecipazione cala in maniera fisiologica (basta leggere qualsiasi statistica al riguardo). Invece i cittadini cominciano a mobilitarsi in massa quando avvertono che solo e soltanto il loro impegno personale attivo potrebbe contribuire a cambiare le cose. Orvieto è ad un bivio: o riesce a mobilitare le sue forze migliori per imprimere una svolta, oppure sarà destinata a diventare un parco giochi per i turisti del fine settimana. I problemi sono sul tappeto da anni, alcuni da decenni. Le analisi sono state fatte, tutte. È ora di agire, con l’umiltà di chi sa che le questioni elencate sopra sono molto complesse e vanno affrontate con metodo, programmazione, e con lo sguardo ampio e lungo. Facciamo parte di un territorio vasto ed abbiamo bisogno di proiettarci nel futuro (da qui a dieci, venti anni). Questo richiede uno sforzo di immaginazione e di programmazione insieme, che non possono essere improvvisati.

Chi naviga a vista, come l’attuale amministrazione, fa naufragare Orvieto. I cittadini devono riprendere in mano le sorti della loro città, non si può più attendere che i partiti svolgano i loro giochi, con i loro tempi, e con modalità che appartengono al passato. E questo è un monito, o se volete una previsione: o i partiti istituzionali seguiranno l’onda di rinnovamento che si sta alzando fra i giovani ed i cittadini che hanno deciso di riprendersi le sorti della città oppure continueranno a implodere. Questo non significa prendere delle scorciatoie, tipo venire alle riunioni delle associazioni per vedere di intercettare il malcontento, o blandire possibili candidati per cooptarli, ma significa ascoltare e smetterla di credere di poter continuare a dare le carte.




Umberto Garbini e la conferenza stampa del divorzio definitivo da Tardani. FDI invece sceglie la conferma “a scatola chiusa”

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La tradizionale conferenza stampa di fine anno del presidente del consiglio comunale, così come quella della sindaca, si è trasformata in un punto sul prossimo futuro, in un manifesto elettorale. Era inevitabile viste anche le posizioni molto critiche di Umberto Garbini nei confronti della riconferma della candidata Tardani per il secondo mandato.

Poco spazio ai ringraziamenti di rito e al lavoro svolto e poi dritti al punto senza risparmiare e senza risparmiarsi. Garbini ha attaccato frontalmente la scelta del suo partito, confermata domenica 21 gennaio dal segretario provinciale Rini, di appoggiare convintamente Roberta Tardani. “Non posso appoggiare chi fin dall’inizio ha utilizzato gli strumenti dell’arroganza, della presunzione e non ha mai voluto un dialogo serio.” Sabato i giochi erano ancora ufficialmente aperti, anche se da tempo era chiaro il disegno e Garbini ha affondato anche sul partito, “Fratelli d’Italia deve scegliere tra i le esigenze del partito a livello locale, del territorio e le logiche spartitorie perugine”. Duro, anzi durissimo. E poi la scelta personale, “io non sosterrò mai Roberta Tardani per un suo possibile secondo mandato”.

A distanza di sole 24 ore è arrivata la risposta della segreteria provinciale, “noi appoggiamo convintamente Roberta Tardani in accordo con la segreteria regionale”. Poche e chiare parole che sanciscono la fine delle tante interlocuzioni di questi mesi. Quindi i dirigenti provinciali e regionali di FDI hanno deciso e quasi profetica la risposta di Garbini alla conferenza di sabato, “praticamente il partito sceglie a scatola chiusa visto che Tardani ha già annunciato la conferma della giunta, il probabile primo partito non ci sarà, in caso di vittoria, almeno così è stato dichiarato”.




La cittadinanza a Sami Modiano, un onore per Orvieto

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Era una domenica mattina gelida e piovosa di inizio febbraio dello scorso anno quando la cittadinanza orvietana conobbe ed incontrò dal vivo Sami Modiano, ascoltando dalla sua voce il suo racconto di Sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
Quella mattina, nonostante le intemperie climatiche, furono oltre 300 le persone che riuscirono a vivere con lui, con noi, una mattinata di ricordi, di storia e che riuscirono a fruire della sua lezione di vita. Altrettante non riuscirono ad entrare e prendere posto nell’Auditorium “Gioacchino Messina” di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.
Fu grazie alla puntuale ed efficace organizzazione del “Club Amici della Stampa”ed in particolare del suo presidente, Alessandro Li Donni che la mattinata trascorse in maniera così intensa ed emozionante. Allo stesso tempo prezioso e fondamentale fu il contributo del collega ed amico, maestro e indispensabile punto di riferimento, Roberto Conticelli, che assieme a me condusse l’incontro e lo traghettò in un mare di commozione e riflessioni. Quei sentimenti e quella energia positiva Sami Modiano, con la sua lucidità, con la sua umanità e con quella empatia verso il prossimo, soprattutto i giovani, sa trasmettere con una forza ed una dolce irruenza unica nel suo genere.
Al termine di quelle due ore passate assieme a Sami, un dono per noi tutti presenti, mi permisi di proporre al  Sindaco Roberta Tardani di compiere un gesto che ritengo bellissimo e che ha un significato profondo intrinseco: il conferimento della Cittadinanza Onoraria del Comune di Orvieto a Sami Modiano, per aver omaggiato la città aprendo il prezioso scrigno delle sue memorie e del suo drammatico vissuto. Il Sindaco accolse immediatamente la mia proposta promettendo che la avrebbe portata in consiglio comunale e lo stesso accettò la richiesta alla unanimità.
Ecco quindi che ad un anno quasi esatto di distanza da quel giorno di febbraio 2023, che ancora in tanti ricordano con calore ed affetto per la lezione di vita che Sami Modiano elargì a tutti noi, finalmente il grande giorno è arrivato.
La mattina di giovedì 25 gennaio alle ore 10 ci ritroveremo nella Sala del Consiglio Comunale per il conferimento della Cittadinanza Onoraria a Sami Modiano e con lui, nella stessa occasione, alla senatrice Liliana Segre.
Sarà un momento molto bello ed intenso per Orvieto al quale avrò l’onore di partecipare e di questo ringrazio infinitamente il sindaco Tardani ed ogni singolo consigliere comunale.
Allo stesso tempo rinnovo i ringraziamenti ad Alessandro Li Donni e Roberto Conticelli, perché senza di loro tutto quello che abbiamo vissuto lo scorso anno e quello che sta per verificarsi giovedì prossimo non sarebbe potuto accadere.
In ultimo un abbraccio a Sami Modiano, che il prossimo giovedì sarà il protagonista dell’evento ed il festeggiato ed al quale avremo ancora modo di stringerci virtualmente, con tanto calore e affetto.
Mai una parola di odio da lui ma solo tanta saggezza e bontà d’animo, nonostante le atrocità subite e tutto quello di nefasto, come lui ama ripetere,”che i suoi occhi hanno visto”.
Sarà per Orvieto un altro momento bello, importante e significativo.
Sarà una gioia ed un piacere viverlo assieme.

ENGLISH VERSION

CITIZENSHIP FOR SAMI MODIANO, AN HONOR FOR ORVIETO

It was a cold and rainy Sunday morning in early February of last year when the citizens of Orvieto got to know and meet Sami Modiano in person, listening to his firsthand account of surviving the Auschwitz-Birkenau extermination camp.

That morning, despite the harsh weather conditions, over 300 people managed to share a morning of memories and history with him, experiencing his life lesson. Another equal number couldn’t get in and take a seat in the Auditorium “Gioacchino Messina” at Palazzo Coelli, the headquarters of the Cassa di Risparmio di Orvieto Foundation.

The punctual and effective organization of the “Club Amici della Stampa,” led by its president Alessandro Li Donni, played a crucial role in making the morning so intense and emotional. Equally precious and fundamental was the contribution of my colleague, friend, mentor, and indispensable reference point, Roberto Conticelli, who, along with me, conducted the meeting, navigating it through a sea of emotions and reflections.

The feelings and positive energy that Sami Modiano, with his clarity, humanity, and empathy toward others, especially the young, can convey with a unique force and gentle assertiveness.

At the end of those two hours spent with Sami, a gift for all of us present, I dared to propose to Mayor Roberta Tardani to make a beautiful gesture with profound intrinsic meaning: granting Honorary Citizenship of the Municipality of Orvieto to Sami Modiano for honoring the city by opening the precious casket of his memories and dramatic experiences. The Mayor immediately embraced my proposal, promising to bring it to the city council, and it was unanimously accepted.

Now, almost a year to the day from that February day in 2023, which many still remember with warmth and affection for the life lesson Sami Modiano generously shared with us, the big day has finally arrived. On the morning of Thursday, January 25th, at 10:00, we will gather in the Council Chamber for the awarding of Honorary Citizenship to Sami Modiano and, on the same occasion, to Senator Liliana Segre. It will be a beautiful and intense moment for Orvieto, and I am honored to participate. I am immensely grateful to Mayor Tardani and each city council member.

I also renew my thanks to Alessandro Li Donni and Roberto Conticelli because without them, everything we experienced last year and what is about to happen next Thursday could not have happened.

Finally, a heartfelt embrace to Sami Modiano, who will be the protagonist of the event next Thursday and the one we will celebrate. We will have another opportunity to virtually embrace him with warmth and affection. Never a word of hatred from him, only wisdom and kindness, despite the atrocities he endured and all the nefarious things, as he likes to repeat, “that his eyes have seen.”

It will be another beautiful, important, and meaningful moment for Orvieto. It will be a joy and a pleasure to experience it together.