Imbrattano ripetutamente i muri di attività e condomini allo Scalo, denunciati dai Carabinieri

I Carabinieri della Radiomobile di Orvieto hanno deferito due giovani del posto per il reato di concorso in deturpamento ed imbrattamento di immobili, rispettivamente di 25 e 27 anni, entrambi gravati da precedenti.

La notte del 7 gennaio, ignoti hanno imbrattato con bombolette spray i muri perimetrali di un’officina di Orvieto Scalo con scritte denigratorie nei confronti del titolare, replicando alcune frasi offensive anche sulle pareti di un condominio ubicato a breve distanza dall’attività commerciale.

La notte del 10 gennaio hanno replicato, questa volta, il titolare dell’officina si è accorto della presenza dei malfattori, segnalandola al 112 e permettendo il tempestivo intervento di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile ha intercettato e identificato i quattro giovani.

Grazie alla successiva acquisizione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza esistenti in zona, i militari hanno raccolto elementi gravemente indiziari nei confronti di due di essi, ritenuti autori materiali degli imbrattamenti: si tratta di due giovani del posto già noti alle forze dell’ordine ed assurti recentemente agli onori delle cronache per aver compiuto alcuni danneggiamenti che avevano turbato l’opinione pubblica orvietana. Per i due è così scattata una nuova denuncia all’Autorità Giudiziaria. L’attenzione degli uomini dell’Arma sugli atti di vandalismo rimane molto alta, proprio in virtù dell’allarme sociale che ne era scaturito, tanto è vero che, grazie all’azione di sensibilizzazione operata nei confronti delle vittime del primo episodio, l’immediata segnalazione alla Centrale Operativa del nuovo atto vandalico ha consentito il risolutivo intervento dei Carabinieri.




Il 20 gennaio si presenta Nova, un movimento per mettere in moto uno spazio di partecipazione aperto

È in arrivo una proposta Nova per una città che sogna, partecipa, cambia.

Sabato 20 gennaio alle ore 18:00, presso il Teatro del Carmine in Via Loggia dei Mercanti a Orvieto, l’associazione Nova si presenta alla comunità. 

Nova è un movimento apartitico di cittadine e cittadini attivi in associazioni e progetti sul territorio che hanno scelto di mettere insieme diverse sensibilità, esperienze e professionalità per offrire il proprio contributo alla città di Orvieto. L’associazione nasce come un laboratorio di idee e proposte, uno spazio di partecipazione civica aperto e democratico, un motore di eventi di confronto sul territorio.

Nova è un percorso che ha mosso i primi passi un anno fa, nato per volontà di chi ha scelto e di chi sceglierà Orvieto come casa. Un cammino condiviso, capace di una modalità nuova di praticare la cura del bene comune.




Intitolato ad Araldo Forbicioni il piazzale antistante la chiesa di Ciconia

Intitolato all’ingegner Araldo Forbicioni il piazzale antistante la chiesa di Maria Santissima Madre della Chiesa di Ciconia. Sabato 13 gennaio 2024, la cerimonia pubblica alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, del vicesindaco Mario Angelo Mazzi, del sindaco emerito di Orvieto, Toni Concina, dei familiari di Araldo Forbicioni, e del consigliere comunale Stefano Olimpieri che aveva presentato la mozione per l’intitolazione di uno spazio pubblico all’ingegnere orvietano approvata all’unanimità dal consiglio comunale nel luglio 2023.

La scelta è ricaduta sul piazzale della chiesa di Ciconia in via degli Olmi che lo stesso Forbicioni aveva progettato. Ma il professionista orvietano, di cui nel 2023 è ricorso il centenario della nascita, oltre che per aver contribuito a riqualificare importanti luoghi storici della città come il Palazzo dei Sette ed essere stato consigliere comunale, è ricordato anche per il cosiddetto “progetto talpa” che consisteva nel recupero delle potenzialità del sottosuolo della Rupe di Orvieto al fine di farne una realtà funzionale ai tempi contemporanei.

Nostro padre – ha detto la figlia Emanuela prima dello svelamento della targa – ci ha insegnato e fatto capire quanto la maggior parte delle cose si ottenga senza pagare, che ci sono valori che vanno oltre e che possono cambiare una comunità. Siamo felici che sia stato scelto questo luogo per cui nostro padre ha progettato una chiesa senza barriere e perché qui vivono tante nuove famiglie e bambini che rappresentano il futuro della nostra comunità e che leggendo questo nome avranno la possibilità di conoscerne la storia“.

Il prestigio della nostra città – ha detto il sindaco Roberta Tardani – è frutto del lavoro di cittadini che si sono impegnati nel rendere Orvieto qualcosa di speciale e sono stati capaci di dare alla città senza chiedere qualcosa in cambio ma solo nell’interesse della loro comunità. Questo è stato il buon esempio dato dall’ingegner Forbicioni che deve essere tramandato“.




Il Pd di Orvieto, “la vicenda Di Loreto è solo l’ultimo esempio di mancanza di governo della città”

Daniele Di Loreto non è stato riconfermato alla Presidenza della Fondazione Museo Faina di Orvieto, un fatto che crediamo dimostri, per l’ennesima volta, la totale incapacità di visione programmatica e strategica dell’Amministrazione Comunale. Non vogliamo entrare nel merito della natura e del valore della nuova nomina firmata dal Ministro alla Cultura Sangiuliano, va anzi al nuovo Presidente (Andrea Solini Colelè, ndr) designato il nostro migliore augurio di buon lavoro, ma Orvieto è ormai una Città senza un Governo.

Va ricordato che durante il suo mandato alla Fondazione Faina, Di Loreto ha saputo guidare una significativa crescita dell’istituzione cercando di infondere vitalità al Museo situato in Piazza Duomo, che per lungo tempo è rimasto sonnacchioso e privo di iniziative. Va attribuito a Daniele Di Loreto l’allestimento della mostra pittorica su Giuseppina Anselmi Faina, nonché l’intelligente tentativo di coinvolgere il territorio circostante in un’ottica integrata di gestione della cultura.

Se è vero che la destra al governo cerca di imporsi come egemone sul tema del “merito” è evidente che da qualche parte qualcosa non ha funzionato e Di Loreto non può pagare il prezzo di un Totosindaco cominciato, come da via Pianzola diciamo da tempo, con troppo anticipo.
Della Città vanno discusse le linee di sviluppo, vanno analizzate le criticità e va individuata una sintesi in tutti quelli che oggi si candidano ad essere alternativa all’attuale amministrazione. Dalle piccole cose a quelle di sistema. Dalla gestione del verde pubblico alle questioni legate alla Fabbriceria del Duomo.

Che tutto debba ruotare, indipendentemente dal merito, attorno alla crisi della maggioranza del Comune di Orvieto, ci sembra, francamente eccessivo. Il Veneto, la Sardegna e l’Umbria stanno dentro un tourbillon che tende a riequilibrare i rapporti di forza tra i partiti del Centro Destra. Così sta succedendo pure a Orvieto.
Dalle politiche culturali scoordinate al trasporto urbano, dove il Comune non vuole mettere risorse ulteriori e sulla lunga percorrenza sbaglia interlocutore per risolvere i problemi dei tanti pendolari che ogni giorno soffrono i disagi provocati da chi si arrabatta senza un piano.

L’urgenza per tutti quelli che vogliono creare un’ alternativa autorevole è fermare le fughe in avanti, la auto refenzialità di certi percorsi, le sommatorie numeriche tra chi non condivide né ideali né valori ! Perché tanto affanno per andare a risolvere i problemi delle altre forze politiche facendo da sponda ai loro balletti ? perché?
Noi invitiamo tutte le forze sane della città a riportare la discussione dove la politica ricorda a se stessa che non esistono scorciatoie e dove è chiaro che per cambiare il senso di marcia a una città in declino occorre uno sforzo gigantesco e democratico. Non si possono piegare le necessità di avere profili competenti nelle varie istituzioni in virtù di logiche da condominio.

Le attuali scelte, compiute con una spasmodica attività di pseudo leaders regionali e nazionali, oltre che da funzionari dello Stato che travalicano il proprio ruolo surrogando una classe dirigente di incapaci e senza l’orgoglio di rappresentare gli interessi della loro città, stanno dando una immagine di Orvieto che dovrebbe essere spiegata nei particolari agli orvietani. Il Partito Democratico di Orvieto non si tira indietro e, sicuro di rappresentare una comunità ampia e plurale, vuole tracciare un prospettiva di futuro e far rialzare la testa alla Città!

Fonte: Partito Democratico Orvieto




Ciro Zeno, Filt-Cgil Umbria, “l’assessore Melasecche non conosce le esigenze dei pendolari vorremmo sapere chi li rappresenta nelle riunioni”

Featured Video Play Icon

Dopo la durissima replica dell’assessore regionale Enrico Melasecche alle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Ciro Zeno, segretario generale della Filt-Cgil Umbria, non poteva mancare una nuova risposta, altrettanto dura. Zeno, ai nostri microfoni, ha sottolineato i tanti punti deboli e le innumerevoli, a suo dire, inesattezze, dell’assessore Melasecche. “Dal 2000 ad oggi molto è cambiato per Orvieto e per i lavoratori e le lavoratrici che devono prendere quotidianamente i treni. Ritardi, percorsi sulla cosiddetta linea lenta e cambi di convoglio, per non parlare dei buchi orari anche e soprattutto nei week-end”. Ma le critiche del segretario della Filt non si fermano a Melasecche, “vorremmo conoscere chi rappresenta i pendolari orvietani negli incontri con le istituzioni. A Orvieto c’era un comitato, con un presidente e un direttivo, oggi non c’è nulla, o almeno non ne abbiamo contezza. Noi saremmo ben lieti di confrontarci ma non sappiamo chi chiamare. Mi viene il dubbio che questo fantomatico comitato sia quasi creato ad hoc in vista delle scadenza elettorali di quest’anno”.

Altre critiche anche sulle sceltye derivanti dal PNRR che non è stato pienamente utilizzato e soprattutto in alcuni casi sono stati presentati progetti che avevano già risorse accantonate dall’azienda. “Manca un punto fondamentale per unire Orvieto al resto dell’Umbria che è il cosiddetto braccetto che avrebbe dovuto bypassare Terontola con circa 5 chilometri di nuova linea ferroviaria a Borghetto permettendo un risparmio di tempo di quasi 25 minuti e un vera metropolitana di superficie dell’Umbria che rendesse anche l’aeroporto di Perugia appetibile per tutti i cittadini e non solo per quelli dell’area metropolitana del capoluogo e di Foligno”.




L’Orvietana non segna più e pareggia con il Sansepolcro. Partita nervosa con 4 espulsioni

Continuano a mancare vittorie (ormai l’ultima 9 partite fa) e gol (da 5 gare). Finisce a reti inviolate un derby condito da tanto nervosismo e cartellini rossi. Entrambe le squadre giocano a specchio, ma sono gli ospiti a partire meglio, Marricchi deve superarsi miracolosamente su Della Spoletina dopo 20 minuti. L’Orvietana si fa vedere con un break di Santi che regala palla a Marsilii, il giovane attaccante però non solo non trova il tempo per tirare in porta, ma commette anche fallo, severo il giudizio dell’arbitro che lo ammonisce. Biancorossi che ci riprovano con un tiro potente dalla distanza di Santi che termina a lato.

Poi la gara si fa nervosa: contrasto a centrocampo tra l’ex Borgo e Marsilii: entrambi reclamano fallo a proprio favore, il direttore di gara opta per la scorrettezza di Marsilii che si becca il doppio giallo: Orvietana in dieci. Tante proteste, prova ad approfittarne il Sansepolcro, ma il fendente di Ferri Marini si stampa sul palo. Nel finale anche Fracassini si avventa su una palla vagante in area, senza però centrare i pali. Il nervosismo continua: viene espulso il secondo di Rizzolo, Broccatelli, dopo un accesso diverbio tra le panchine.

Ma dagli spogliatoi esce un’altra Orvietana, che non rischierà più nulla, malgrado l’inferiorità numerica e anzi andrà vicinissima alla vittoria nel secondo tempo. Il calo netto degli ospiti si vede già nei primi minuti della ripresa, quando Santi in area conclude centrale su Di Stasio e poco dopo quando lo stesso numero 9 fa velo per Fabri, che non trova l’attimo giusto.

L’Orvietana vuole vincere: entrano Proia, Di Natale e poi Cuccioletta, Santi trova una semirovesciata dalla corta distanza che esce di poco. Ma è a due minuti dal 90’ che tutto il Muzi era pronto ad esplodere: Cuccioletta ruba palla a Della Spoletina e si invola da solo per tutta la metà campo avversaria, quando si ritrova in area ci sono solo Borgo e il portiere davanti a lui, il miracolo dell’estremo difensore bianconero strozza in gola l’urlo del Muzi e inchioda sullo 0-0 il risultato. Poco dopo cartellino rosso anche per Della Spoletina, per una scorrettezza a gioco fermo. Precedentemente analoga sorta era toccata a Del Siena, dopo che era uscito dal campo per la sostituzione.

Un pareggio che lascia l’Orvietana in zona playout. Domenica prossima è in programma la trasferta a Gavorrano.

NOMI E NUMERI

ORVIETANA (3-5-2): Marricchi; Vignati, Ricci, Congiu; Caravaggi, Orchi (13’st Proia), Greco (33’st Manoni), Fabri (13’st Di Natale), Gomes (28’st Cuccioletta); Marsilii, Santi (50’st Stampete).

A disp.: Rossi, Ciavaglia, Paoletti, Siciliano. All.: Rizzolo.

V. A. SANSEPOLCRO (3-5-2): Di Stasio; Della Spoletina, Borgo, Fremura; Del Siena (20’st Buzzi), Piermarini, Gorini, Fracassini, Grassi; Pasquali (39’st Brizzi), Ferri Marini (27’st Essoussi).

A disp.: Patata, Mariucci, Gennaioli, Civilleri, Pauselli, Buzzi, Orlandi. All.: Bonura.

ARBITRO: Rompianesi di Modena (Todaro di Finale Emilia – Toschi di Imola).

NOTE: espulsi: al 35’pt: Marsilii (O) per doppia ammonizione, al 42’pt: l’allenatore in seconda Broccatelli (O), al 20’st: Del Siena (S) dopo la sostituzione a al 44’st Della Spoletina (S) per comportamento scorretto. Ammoniti: Proia, Gomes (O), Fremura, Borgo (S). Angoli: 3-3. Recupero: 4’+ 7’.




Incontro tra giunta e comitati pendolari, “nuovi collegamenti e attenzione ai treni più utilizzati”

Si è tenuto l’annunciato incontro tra l’amministrazione comunale di Orvieto – presenti il sindaco, Roberta Tardani, e l’assessore ai Trasporti, Gianluca Luciani – e i rappresentanti del Comitato pendolari Roma-Firenze e del Coordinamento dei comitati dei pendolari umbri.

Nel confronto sono state analizzate le principali problematiche relative ai collegamenti nelle tratte Firenze-Orvieto-Roma e Roma-Orvieto-Firenze sulla scorta di un puntuale monitoraggio relativo all’ultimo anno. I rappresentanti dei pendolari hanno illustrato le principali esigenze e soluzioni per migliorare la situazione a partire da una riduzione dei tempi di percorrenza e dal rispetto degli orari soprattutto per i treni che presentano maggiori criticità con particolare attenzione ai treni più frequentati dai pendolari, nello specifico IC596, IC598, RV4096, RV4104 e RV4106.

L’abbattimento dei tempi di percorrenza passa anche dalla risoluzione delle criticità del treno IC 598 da Roma Termini (18.15) che con il cambio di orario di dicembre parte dal binario 2 est e accumula “un ritardo medio in partenza di 15 minuti che si traduce in un ritardo complessivo su Orvieto
che va dai 20 ai 50 minuti al giorno“, così come “l’instradamento pressoché quotidiano dei treni RV4104 e  RV4106 in linea convenzionale tra Roma e Orte” provoca “un conseguente aumento dei tempi di percorrenza di 30 minuti“.

È stata inoltre sottolineata la necessità dell’istituzione di un collegamento verso Roma nella fascia oraria compresa tre le 7.45 e le 8:15 e di un collegamento . “Non esiste infatti – hanno spiegato – un collegamento verso Roma tra il treno IC 581 delle 7:25 e il RV 4099 delle 8:57 che comunque termina la corsa a Roma Tiburtina ed ha un tempo di percorrenza di circa 2 ore e per il quale si auspica un instradamento in direttissima tra Orte e Roma, al fine di ridurne i tempi di percorrenza”. È stato infine richiesta l’introduzione di un collegamento verso Roma la domenica mattina, necessario dopo il buco creatosi con l’orario invernale, la reintroduzione degli IC581 e IC598 nell’elenco dei treni garantiti in caso di sciopero e il mantenimento della Carta Tutto Treno.

Nell’incontro è stato discusso anche degli interventi di riqualificazione del parcheggio di Piazza della Pace e di un maggiore presidio del piazzale della stazione in orario serale.

È stato un incontro molto positivo – commentano il sindaco Roberta Tardani e l’assessore ai Trasporti Gianluca Luciani – nel quale abbiamo condiviso le esigenze che avevamo già discusso nel tavolo aperto martedì scorso con la Regione Umbria e la direzione regionale Umbria di Trenitalia ma che serviranno nel successivo confronto con la divisione Intercity e con la direzione regionale Toscana dalla quale dipendono la gran parte dei convogli sovraregionali che attraversano il nostro territorio, a partire dai RV4104 e RV4106. Quello che abbiamo apprezzato – sottolineano – sono stati i toni e l’approccio costruttivo da parte dei rappresentanti dei pendolari. La legittima rivendicazione di centinaia di viaggiatori che chiedono di migliorare la propria qualità di vita, infatti, è la battaglia di una città intera. È la battaglia di un territorio che lavora per avere migliori collegamenti per essere più attrattivo e che non può essere esasperata e strumentalizzata dalle scadenze elettorali. Sul tavolo ci sono dunque proposte concrete e operative da portare avanti con forza insieme. Quanto agli interventi su Piazzale della Pace – aggiungono – da febbraio partirà la sostituzione degli impianti di illuminazione pubblica con luci a led che interesserà anche la zona in questione e migliorerà la situazione. Sul piazzale della stazione è in corso un lavoro congiunto con Rfi per un progetto complessivo di restyling dell’area e nel frattempo solleciteremo anche un maggiore presidio delle forze dell’ordine nelle ore serali“.