Israele sotto attacco, è il mondo libero sotto attacco!

Non facciamoci ingannare, quell’urlo di guerra dei terroristi di Hamas “Allah uAkbar” che ha risuonato nelle città del sud di Israele sabato mattina dalle ore 7 e per buona parte della giornata, avremmo potuto sentirlo a Roma, a Parigi, a Londra.
E’ l’urlo di chi odia l’Occidente, odia il nostro stile di vita, odia gli ebrei, non solo gli israeliani “occupanti” ma gli ebrei, tout court, ovunque essi si trovino e vivano.
Nei silenzi dello Shabat, nel giorno ancora di festa per il popolo ebraico di Simcha’Torah, la festa del testo sacro dell’ebraismo, l’invasione delle milizie islamiste del suolo israeliano e le scene viste nei kibbutzim di confine e nelle città meridionali dello Stato ebraico squarciano i cuori e le menti di ogni essere umano che ama la libertà.
Quel grido “Allah uAkbar” con donne seminude trascinate e caricate sulle Jeep, anziane in carrozzella portate via ed esibite come trofeo di guerra, madri con bambini in braccio strattonate e fatte salire su pick-up, soldati e civili  picchiati e seviziati davanti a cellulari in modalità video ed urla di giubilo, tutto questo ricorda l’invasione nazista dell’Europa con lo stesso metodo, la stessa tracotanza, la stessa violenza inaudita e fine a se stessa, manifestazione di odio e delirio.
Quell’”Allah uAkbar” molto simile allo “Juden Rauss” urlato dalle SS, quella caccia all’ebreo casa per casa molto simile al metodo nazista durante la seconda guerra mondiale. I terroristi palestinesi arrivati nelle case degli ebrei di Israele hanno suonato nelle case di Sderot dicendo “è arrivata la morte” a ribadire che loro amano e ricercano  la morte come noi occidentali aneliamo ed amiamo la vita.
Israele ha mostrato il fianco e messo a nudo tutte le pecche delle nostre società occidentali, fragili e inconsistenti, rispetto ad un fenomeno, quello nazislamista, dove soffia forte, fortissimo il vento di paesi organizzati ed equipaggiati come l’Iran.
La società israeliana, fiaccata da “troppa democrazia” (può sembrare un paradosso ma questo è),come plasticamente hanno dimostrato le  proteste per la riforma della giustizia messa in atto dall’attuale governo ed alla quale hanno preso parte forze armate, tanto tra i militari in servizio quanto tra i riservisti, si è accartocciata su se stessa e si è distratta mentre il nemico islamista, foraggiato e sostenuto da paesi ostili preparava quanto avvenuto, con la brutalità sofisticatamente ricercata ed ottenuta.
Ora Israele ha bisogno dell’aiuto di tutti, ultimo avamposto e baluardo di democrazia dove le forze brutali che hanno portato il loro odio in giro per il mondo, da New York a Parigi, da Londra a Bruxelles, da Nizza a Pittsburgh non prendano il sopravvento ed il Medio Oriente non diventi una unica grande culla per un esercito del male pronto a portare la propria Guerra Santa ovunque.
Credere che una volta risolto il conflitto arabo israeliano e creato uno Stato di Palestina i problemi geopolitici del mondo si risolvano di incanto è mera illusione.
Lo Stato di Palestina non lo vuole nessuno, né la nomenclatura corrotta dell’Autorità Nazionale Palestinese a Ramallah ne tantomeno l’organizzazione terroristica Hamas a Gaza, sostenute la prima dai dollari degli Usa e dagli euro dell’Unione Europea, la seconda dall’Iran e da un network di paesi islamici (siamo sicuri solo loro? Putin, ci sei?) che spingono per armare le milizie fino ai denti, ma alle quali interessa poco e nulla del benessere e della crescita della popolazione civile di Gaza.
La “causa palestinese” è solo lo specchietto per le allodole e fonte di ricchezza e sovvenzioni per pochi, ma con nessuna ricaduta positiva per una popolazione, educata all’odio ed al disprezzo ed usata come manovalanza terroristica fin dalla giovane età.
Le scene di gioia a Gaza, a Saana, a Teheran, a Baghdad per il successo ottenuto in questa prima giornata di battaglia da Hamas devono far pensare, riflettere e soprattutto preoccupare l’intero mondo libero. Quei bambini palestinesi di Gaza, festanti perché i loro papà ed i loro fratelli hanno sparso sangue innocente di civili e li hanno rapiti e seviziati, stuprati e torturati, saranno tra qualche anno i prossimi terroristi, se non li fermiamo in tempo, se non troviamo il modo per disinnescare questa bomba ad orologeria rappresentata da Hamas, dalla Jhiad islamica, da Hezbollah, dall’Isis, da Al Qaeda, dai talebani e dai Pasdaran iraniani e da altri gruppi del network del terrore.
Ora è Israele nel mirino, ma assieme a lei lo siamo anche noi, tutti, nessuno escluso in ogni paese dell’Occidente e quando Israele replicherà per difendersi, ed accadrà, l’auspicio è che nessuno si azzardi a parlare di “uso eccessivo della forza” risparmiandoci questa ipocrita litania.
Non vi può essere nessun dubbio ed è il momento di scegliere da quale parte stare, senza ambiguità, senza remore, consapevoli che in queste ore siamo tutti israeliani.




Per l’edizione del cinquantenario sono oltre 200 i piloti iscritti alla Castellana

Dal 13 al 15 ottobre a Orvieto sono attesi oltre 200 piloti per la Cronoscalata della Castellana, la storica gara automobilistica in salita anche quest’anno valida, per la terza volta, come Finale nazionale del Trofeo Italiano Velocità Montagna.

Un’edizione speciale quella del 2023 – la 50esima – presentata sabato 6 ottobre, nella Sala consiliare del Comune dal presidente dell’associazione “La Castellana”, Luciano Carboni, alla presenza della sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, del vicepresidente Aci Terni e fiduciario provinciale Aci Sport, Federico Giulivi, del vicepresidente dell’associazione “La Castellana”, Luca Gnagnarini, e della pilota Debora Broccolini. Ospite d’eccezione l’ex pilota di F1, Emanuele Pirro, cinque volte vincitore della 24 ore di Le Mans e da pochi mesi alla guida del McLaren Young Driver Programme, l’accademia dei piloti della scuderia britannica il cui Team Principal è l’ingegnere orvietano Andrea Stella.

Poco meno di 200 i piloti già iscritti alla gara, un numero destinato a salire fino al termine delle iscrizioni fissato a lunedì 9 ottobre. Novità di quest’anno la cornice scelta per la presentazione dei finalisti che si terrà venerdì 13 ottobre a partire dalle 19 in Piazza Duomo al termine della prima giornata come di consueto dedicata alle verifiche tecniche, dalle 9 alle 17 in Piazzale dei Faggi a Ciconia. Sabato 14 ottobre, a partire dalle 8.30, le due manche di prova  lungo i 6,190 chilometri di curve che si snodano sulla Strada regionale 79 bis Orvietana tra San Giorgio e Colonnetta di Prodo, tracciato naturale sul quale domenica 14 ottobre, sempre a partire dalle 8.30, i piloti si daranno battaglia per il titolo assoluto e i premi di categoriaDiretta su Aci Sport Tv, canale 228 di Sky.

La 50esima edizione è un traguardo importante – ha detto il presidente dell’associazione La Castellana, Luciano Carboni – che deve essere condiviso con tutti coloro che si sono succeduti nell’associazione in questi anni. Ospitare per il terzo anno consecutivo la Finale nazionale TIVM è qualcosa che ci qualifica e premia il lavoro svolto ma questo salto di qualità è anche un riconoscimento alla città di Orvieto perché correre qui, su un percorso apprezzato dai piloti e in un contesto simile, fa la differenza. Ringrazio il Comune di Orvieto per il sostegno e la co-organizzazione di questo evento. Senza la loro fiducia non avremmo ottenuto questi risultati“.

Con cinquanta edizioni in sessanta anni dalla prima edizione – ha affermato il vicepresidente Aci Terni e fiduciario provinciale Aci Sport, Federico Giulivi – la Cronoscalata della Castellana è una delle gare più importanti a livello nazionale e con la Finale TIVM ha fatto il definitivo salto di qualità. Anche quest’anno il livello dei piloti iscritti è molto alto e ci attende una gara molto competitiva“.

Come da tradizione alla tre giorni della Castellana parteciperà anche il Panathlon Club di Orvieto consegnando dei premi speciali che quest’anno – come spiegato dalla presidente Lucia Custodi e dalla governatrice del Panathlon Umbria Rita Custodi – andranno al giornalista sportivo Roberto Pace “per aver portato il nome dello sport orvietano a tutti i livelli”, e alla pilota perugina Deborah Broccolini “per essere stata sempre presente”.

Un premio che mi gratifica e che accetto molto volentieri”, ha detto Deborah Broccolini che nel 1996 perse il padre, anch’egli pilota, proprio sul circuito della Castellana. Ad Attilio Broccolini dal 2006 è intitolato un memorial, una gara nella gara che premierà anche quest’anno il primo classificato nella classe N1600 e 1600 Racing Sport. “La Castellana suscita in me tante emozioni – ha aggiunto – e sentimenti contrastanti di amore e odio. Mi ha tolto tanto, ma in questi anni mi ha dato anche tanto. Ricevo molti complimenti in tutta Italia per l’organizzazione fenomenale di questa gara ma quello che mi fa piacere è sentire come siamo visti da fuori, l’unità che c’è tra noi che non si concretizza solo nei giorni della corsa. E’ un’amicizia, una storia, e l’edizione di quest’anno sono sicura che resterà nella memoria di tutti coloro che parteciperanno“.

Il vicepresidente dell’associazione La Castellana, Luca Gnagnarini, ha snocciolato i numeri della corsa oltre a quelli degli iscritti: sono 200 le rotoballe di fieno che sono state disposte questa mattina lungo il percorso e saranno 200 le persone tra commissari di gara e staff che prenderanno parte all’organizzazione della manifestazione. Come lo scorso anno, anche per la 50esima edizione il pilota orvietano Luca Giovannoni ha realizzato un casco celebrativo dal nome “Città di Orvieto”, un omaggio alla città che viene rappresentata con i colori e i simboli dei quattro quartieri e lo stemma del Comune.

E’ un piacere essere a Orvieto – ha commentato Emanuele Pirro – perché qui si respira una passione straordinaria e non è affatto usuale la presenza del sindaco e la vicinanza dell’amministrazione comunale nei confronti di una gara automobilistica che altrove sono invece percepite come fastidiose. L’automobilismo può invece portare tanto al territorio a partire dal prestigio al paesaggio, come avviene in particolare per le corse in salita. E la Castellana si corre in un contesto fantastico come quello di Orvieto. Cinquanta anni sono tanti – ha aggiunto – e oggi la storia, come la salute, è una di quelle poche cose che non si comprano“.

La Castellana è una festa per la città – ha concluso la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani – e le parole che ho sentito anche questa mattina ci fanno capire quanti sentimenti suscita, le emozioni, l’umanità che c’è dietro a questa manifestazione. Questo dipende anche dalle persone che sono a capo e che si spendono nell’organizzazione, una grande squadra fatta di persone accomunate da una passione e che condividono un progetto. Questo è molto significativo per Orvieto, un esempio positivo per la città che deve essere promosso e sostenuto. Per questo abbiamo deciso di investire nell’evento e essere parte dell’organizzazione, orgogliosi della Castellana e della nostra città”. 




Il dottor Spin e le Petit Poucet. Gli indizi trovati 

Orvieto non è un villaggio, non c’è miseria e carestia, ma di certo è città che abbisogna di una radicale trasformazione, di una vera rinascita politica e democratica della società, dell’economia, della salute, dell’ambiente, dell’innovazione: davvero servirebbe un effetto speciale. Una persona speciale, ma chi sarà? E poi, accetterà? Lo sapremo in questo mese di ottobre. A mo’ di Petit Poucet, intanto tracciamo l’identikit e cerchiamo gli indizi, le briciole di pane.

Una sigaretta tira l’altra, la mia stanza si riempie di fumo e i pensieri si rincorrono a seguire le tracce. Lo so “fumare fa male, la cosa migliore è non iniziare, o smettere: ma molte persone non ce la fanno”. Ecco una prima briciola di pane che consegno al lettore.

Il prossimo Sindaco lo voglio donna, orvietana, che abbia fatto il Liceo classico F.A. Gualterio, adulta ma non troppo, tra i 55/60 anni; ed ecco una seconda briciola di pane.

E poi che abbia un ottimo curriculum, una vasta esperienza internazionale, una vera manager, una fuoriclasse dell’inclusione, della sostenibilità olistica, dell’innovazione, dei social; una Ceo di una multinazionale. Ecco una terza briciola di pane.

Che sia tra le 100 donne di successo scelte da Forbes Italia nel 2019 e recensita da Fortune Italia nel 2022.  Ecco la quarta briciola che è anche l’ultima perché, una tira l’altra, io ho finito le sigarette.

Ah, dimenticavo! La voglio antifascista e che lo dichiari con vigore appena scesa dal treno che da Milano la porterà a Orvieto, perché dovrà fare il Sindaco e non più la Ceo.




Il dottor Spin alla ricerca del Sindaco. Perduto

Fu il profumo di un biscotto francese, la madeleine, a ispirare “Alla ricerca del tempo perduto”, il capolavoro di Marcel Proust sull’inevitabile trascorrere del tempo.

Da noi, a Orvieto, il tempo invece è quasi fermo, trascorre evanescente. E sì che mancano ormai pochi mesi all’elezione di un Sindaco. La frenesia dell’evento contagia tutti, soprattutto gli spin doctor, coloro che ammaestrano notizie, vere o false non importa, al fine di catturare consenso. Tra questi ce n’è uno, il dottor Spin, stratega raffinato e di successo in precedenti occasioni, poi profondamente deluso dai suoi committenti. Questa volta non vuol sbagliare, ha deciso di essere lui stesso a influenzare la scelta del sindaco che verrà, sovvertendo la regola per cui sono i partiti a proporre il candidato e solo dopo interviene l’opera dell’esperto. Insomma, è lo spin doctor che si fa partito.

Nel mirino c’è Roberta Tardani,(in foto) sindaco uscente che va abbattuto: l’impresa sembra avere il consenso di nemici giurati e di critici insoddisfatti. Tra costoro la “vulgata popolare” annovera il capo di Fratelli d’Italia, primo partito in città alle recenti elezioni politiche, pur in assenza di sue dichiarazioni ufficiali; tra i critici moderati Cantiere Orvieto, che da tempo anima la città con iniziative di ottimo livello culturale; e poi Civici X, vero braccio armato del dottor Spin, “un’alleanza di cittadini che si preoccupano del buon governo delle proprie città e dei propri territori, un soggetto politico serio” così è definita sui social dal loro capo indiscusso, per il quale si profetizza un futuro in Europa o almeno in Regione. Hanno promesso (effetto annuncio del buon marketing), che ci avrebbero stupiti con il nome di una personalità “civica” quale candidato vincente e di ovvio gradimento ai Fratelli d’Italia che hanno i voti; forse un/a manager o un/a gran commis d’Etat. Una sorta di Monti de Noaltri, un Papa straniero? Settembre è finto e fiduciosi aspettiamo di essere stupefatti!

Se la Destra non ride, temendo un effetto Bandecchi, la Sinistra non ha più lacrime.

Fausto Prosperini, (in foto) politico di razza, prima del PCI ora nel PD, vista la poca consistenza degli attuali gruppi dirigenti, ha ritenuto di “dare una mano” e ha indossato i panni dello spin doctor alla ricerca del candidato credibile. Non usa i social, preferisce incontri riservati insieme al segretario politico, quando costui è in città; per il resto consuma la suola delle scarpe, al mercato, nei negozi, nelle aziende sondando il gradimento dei possibili candidati. I nomi? Sono sempre gli stessi: i Barlozzetti, i Conticelli, i Della Fina, il medico, il professionista, il giovane…addirittura una nomination è per un Germani ritrovato. Ma se il sondaggio non darà l’esito sperato, al PD non resterà che stupirci anch’esso con effetti speciali oppure affidarsi all’usato sicuro, a un uomo di solide relazioni in Umbria, sperimentato nel governo di vari Enti, ex consigliere regionale: è Fausto Prosperini, lo spin doctor per caso che diviene candidato sindaco. E la favola di Cenerentola si fa realtà!

Nell’attesa, noi continuiamo a credere che il governo di una città sia cosa ben diversa dalla gestione di un’azienda o della Pubblica amministrazione: ministeri, ambasciate, e via elencando.

Per fare il Sindaco non servono stage bocconiani e curricula impeccabili. Serve la Politica, la radicalità della proposta, la perizia nel governo del bene pubblico, il “comune sentire” tra i cittadini e chi li amministra; servono i partiti insieme ai corpi intermedi, al civismo genuino, non inzuppato di personaggi ormai usurati. Al momento, nella ricerca del sindaco perduto, non si avverte il profumo delicato delle madeleine, ma l’odore acre di un revanscismo livoroso. Gli attriti personali sono dannosi, in politica vince il valore del compromesso, la capacità di mediazione, il realismo, la migliore unità attorno alla soluzione possibile. Il resto è solo avventurismo, provincialismo velleitario.




Sciopero di 24 ore dei lavoratori del gruppo BusItalia il 9 ottobre proclamato dalla USB

Il sindacato USB LAVORO PRIVATO ha proclamato uno sciopero di 24 ore lunedì 9 ottobre per tutto il personale per motivazioni politiche e legate all’organizzazione del lavoro.

Busitalia, Società del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane, comunica che saranno garantiti i collegamenti nelle seguenti fasce orarie.

PROVINCIA DI PERUGIA

Collegamenti garantiti nelle fasce orarie 6:00-9:00 e 12:00-15:00 per i servizi autobus urbani ed extraurbani, Navigazione Lago Trasimeno, Minimetrò di Perugia, Mobilità alternativa di Spoleto (percorsi meccanizzati dei parcheggi “Spoletosfera” e “Ponzianina-Rocca e Posterna”). Le corse che partono dal capolinea prima dell’orario dello sciopero raggiungeranno comunque il capolinea di destinazione.

A Perugia saranno garantiti, con il normale orario, i seguenti servizi:biglietterie di Piazza Partigiani e Stazione FS, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, ascensori e scale mobili. A Spoleto, biglietteria Stazione FS.

PROVINCIA DI TERNI

Collegamenti garantiti nelle fasce orarie 6:30-9:30 e 12:30-15:30per i servizi autobus urbani ed extraurbani, Funicolare di Orvieto. Le corse che partono dal capolinea prima dell’orario dello sciopero raggiungeranno comunque il capolinea di destinazione.

La Biglietteria Bus Terminal osserverà il normale orario di servizio.

SERVIZI FERROVIARI

Garantiti i collegamenti nelle fasce orarie: 5:45-8:45 e 11:45-14:45.

Servizi sostitutivi effettuati nella rete Regionale.

I servizi con partenza dalla stazione di origine al di fuori da tali fasce orarie non saranno garantiti. In particolare, per le diverse modalità del servizio autobus-treno-autobus, non sarà garantita la continuità del servizio stesso tra le località di origine e fine corsa.

Servizi ferroviari effettuati in nome e per conto di Trenitalia nella rete nazionale RFI

Saranno garantiti i collegamenti fra Terni e L’Aquila come indicato nell’orario ufficiale Trenitalia (treni 19705 e 19745, 19722 e 19758)

Maggiori dettagli o informazioni su www.fsbusitalia.it, oppure telefonando agli Uffici Relazioni con il Pubblico ai numeri 0759637637 – 0744492703

In occasione degli ultimi scioperi, proclamati dalla medesima sigla sindacale si è registrata un’adesione media del 14%.

In base a quanto sopra riportato il livello di presumibile vulnerabilità* dell’azione di protesta è moderato




Lavori a un cavo elettrico sotterraneo nella notte tra l’8 e il 9 ottobre. Possibili interruzioni in parte del centro storico

E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, informa che nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 ottobre eseguirà un importante intervento di manutenzione e potenziamento del sistema elettrico nel territorio comunale di Orvieto, con particolare riferimento alla linea interrata denominata Chaen e collocata nel centro città, tra le cabine Pozzo Bianco e Teatro.

I tecnici dell’azienda elettrica svolgeranno attività di manutenzione e restyling per la sostituzione di un tratto sotterraneo di rete, che risulta danneggiato e che sarà rinnovato anche con l’installazione di apparecchiature di ultima generazione in modo da garantire qualità e continuità del servizio elettrico. Le squadre operative di E-Distribuzione verificheranno anche l’assetto di rete e la sicurezza degli impianti per assicurare una distribuzione equilibrata dell’energia elettrica. 

Le operazioni richiedono un’interruzione temporanea del servizio che, considerato che le condizioni tecniche dell’impianto lo consentono anche in termini di sicurezza, sarà eseguita in via eccezionale in orario notturno, con inizio alle ore 23:00 di domenica 8 ottobre e conclusione entro l’alba di lunedì 9 ottobre. In tal modo i disagi saranno ridotti. Grazie a bypass da linee di riserva, l’area del “fuori servizio” sarà circoscritta a gruppi di civici tra le vie dei Gualtieri, del Duomo, Sant’Angelo, Nebbia, Ang. da Orvieto, Guelfa, Marabottini, dei Magoni, corso Cavour, largo Barzini, piazza Sant’Angelo, Gualterio, Mosca, vicolo Reto Lugo, largo Ravelli.

I clienti sono informati tramite affissioni nella zona interessata. L’Azienda raccomanda di non utilizzare gli ascensori per la durata dei lavori e di non commettere imprudenze contando sull’assenza di elettricità: la corrente potrebbe essere riallacciata momentaneamente per prove tecniche. In caso di maltempo, i lavori potrebbero essere rinviati. 

E-Distribuzione ricorda che per ogni segnalazione, relativa al funzionamento del sistema elettrico, è utile contattare il servizio clienti al numero verde 803 500, attivo tutti i giorni h24, indicando il codice POD (nel formato IT001E…) della propria utenza riportato nella bolletta elettrica. In alternativa, è possibile utilizzare il chatbot Eddie presente sul sito web e-distribuzione.it e la app E-Distribuzione. Per monitorare lo stato di alimentazione della rete elettrica, inoltre, è disponibile la “mappa delle disalimentazioni”, raggiungibile qui. 




La Fondazione CRO dona un Fiat Doblò al Comitato di Orvieto della Croce Rossa Italiana

Il 6 ottobre a Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, si è svolta la cerimonia di consegna del FIAT DOBLO’ donato al Comitato di Orvieto della Croce Rossa Italiana dalla stessa Fondazione. Presenti la sindaca Roberta Tardani e l’assessora alle politiche sociali del Comune di Orvieto, Alda Coppola, il Presidente della Fondazione Cro, Libero Mario Mari, il commissario Cri Orvieto, Luigi Maria Manieri ed alcuni volontari. Presente anche una rappresentanza delle autorità militari, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Orvieto Capitano Nicola Parente, il Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza, Tenente Giovanni Calabrese e per la scuola della guardia di finanza il Vice Comandante Sottotenente Roberto De Santis. Don Luca Conticelli ha benedetto il mezzo che verrà subito messo in funzione per i servizi che Croce Rossa svolge giornalmente offrendo un concreto aiuto alla cittadinanza.
Il Presidente Mari ha sottolineato la vicinanza della Fondazione alle associazioni, soprattutto a quelle che, come la Croce Rossa, svolgono con grande impegno e dedizione un importante ruolo sociale. Aiutare chi aiuta, sostenere chi si adopera con imparzialità ed altruismo per le persone bisognose, questo in sintesi il discorso del Presidente, a cui fa eco la Sindaca Roberta Tardani, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nei confronti del comitato CRI di Orvieto. L’ampliamento del parco-macchine con un mezzo di ultima generazione, in grado di garantire il trasporto contemporaneo fino a quattro pazienti, consentirà a tutti i volontari di essere sempre più presenti e attivi sul territorio.




Sono un genitore di uno studente del Liceo Gualterio, “la protesta è solo la punta di un iceberg, troppi i problemi irrisolti”

Come abbiamo scritto nei giorni scorsi siamo disponibili a ospitare interventi di tutte le parti coinvolte a vario titolo sui problemi del Liceo Classico, delle Scienze Umane e Economico Sociale. La protesta emersa con i fogli appesi sulla facciata dell’istituto è la punta di un iceberg che, sicuramente, va più in profondità. Iniziamo con un genitore che ci ha inviato una mail con il seguente intervento firmandolo. Per motivi di riservatezza non apparirà la firma. Speriamo che questo sia solo il primo di una serie e che, soprattutto, anche l’istituzione scuola offra il suo contributo.

Cara redazione di Orvietolife, 

 vorrei poter esprimere il mio parere personale cogliendo così l’invito al confronto da voi offerto in relazione ai recenti eventi di protesta che hanno coinvolto il liceo “F.A.Gualterio”.

Sono genitore di uno studente che frequenta il liceo e purtroppo, da molto tempo, le problematiche organizzative e gestionali di questo Istituto sono diventate intollerabili e preoccupanti e più volte sono state argomento di discussione anche tra noi genitori. 

Vorrei sottolineare che la pacata protesta di questi ultimi giorni è a mio parere la punta dell’iceberg di una situazione insostenibile. Chiunque abbia deciso di protestare pubblicamente sollevando un problema annoso che, temo scientemente, venga ignorato, è da ammirare e sostenere poiché, con responsabilità ed educazione ha sollecitato  l’opinione pubblica nel tentativo di cercare un qualche confronto con gli organi amministrativi scolastici che a quanto pare, nonostante professino trasparenza e disponiblità, si sottraggono a qualsiasi condivisione e ormai non ritengono necessario neppure comunicare o motivare decisioni assunte in modo unilaterale. 

Già il fatto che si debba ricorrere ad una manifestazione pubblica e plateale è segno di gravi mancanze nella capacità comunicativa e ricettiva della scuola in questione e sintomo di disagio e malcontento generale.

Inoltre a fronte di una rimostranza così significativa, non una parola ancora né dalla Dirigente nè da parte dei docenti. Nessuno ha manifestato un segnale di apertura e di confronto. Vorrei capire perché? 

Possibile siano tutti annichiliti?! Non vogliono o non possono?

Non siamo di fronte ad un mero problema di comunicazione ma penso che ormai si tratti di una vera e propria mancanza di rispetto da parte della scuola sia nei confronti degli studenti che nei confronti dei genitori. 

I nostri figli stanno affrontando un percorso di studi non corrispondente all’offerta proposta in sede di openday infatti sin dall’inizio del ciclo di studi i laboratori promessi ai discenti non sono stati mai attivati per l’esigenza, sempre definita temporanea, di dover ospitare classi in sovrannumero rispetto le reali capacità ricettive della struttura ospitante Palazzo Clementini.

Con estremo disagio mi duole constatare a posteriori che siamo stati invogliati a iscriverci con  “l’inganno”, trovandoci poi di fronte una realta’ confusa non corrispondente alle promesse e alle aspettative di ognuno, aspettative che peraltro erano alte poiché supportate dal buon nome di un Istituto che per anni è stato fiore all’occhiello della realtà scolastica orvietana.

Ciò che è rimasto di quei gloriosi trascorsi è  a dir poco avvilente. 

Siamo di fronte ad una scuola che è diventata una scatola da riempire, ogni spazio è un’aula e magicamente si moltiplicano aule su aule anche laddove è improbabile vi possano essere, sulla base di un” tante iscrizioni e tanto onore”?

La qualità dell’attenzione verso gli studenti e le proprie famiglie è mediocre in generale e per ovviare al problema spazi sono state adottate nel tempo misure a dir poco fantasiose.

Ultima soluzione, peraltro non discussa né condivisa preventivamente ma di fatto imposta senza possibilità di appello, una rotazione quasi oraria sia degli studenti che dei professori che migrano nelle aule designate dall’orario occupando ogni posto possibile, laboratori compresi, senza corrispondenza alcuna tra le materie insegnate e il laboratorio occupato. Lasciando da parte la delusione personale, va però evidenziato che gli studenti oltre al disagio e alla confusione che vivono, perdono tempo ad ogni cambio ora a fare su e giù per la stessa scala interna di un palazzo vetusto sul quale, non fosse altro per il numero di studenti che ci orbitano,  potrebbe essere fisiologico nutrire qualche dubbio riguardo l’adeguatezza strutturale e igienico-sanitaria. 

Mi domando, può un edificio storico che ospitava 10 classi un tempo improvvisamente ospitare un numero più che raddoppiato di studenti per un totale di 23 classi? (Al momento vantiamo circa 370 iscritti!) …..ci si è posti il problema di adeguare la struttura a certi numeri? I servizi igienici sono sufficienti? I percorsi interni, le aule, la palestra, gli spazi comuni…non è possibile pensare che dei banchi con delle sedie costituiscano un’aula! 

Inoltre, possibile che dopo tutto questo tempo, la soluzione sia sempre temporanea come se il problema ogni anno fosse un imprevisto da dover affrontare a sorpresa?

 Le iscrizioni e il turnover degli studenti sono prevedibili! Come mai non si riesce definitivamente a trovare una soluzione dignitosa tipo una succursale stabile per il surplus di discenti, alimentando così il disagio di dove adottare soluzioni fantasiose sempre TEMPORANEE e di anno in anno diverse tra loro? 

 Tante domande mi rendo conto, domande alle quali purtroppo nessuno pare voler rispondere, domande che anche in sedi ufficiali e convenzionali sono state sollevate ma senza successo. 

Forse risultano scomode?

Distinti saluti,

Lettera firmata




Via dall’11 ottobre la campagna di vaccinazione anti-influenzale e per covid, prenumococco e herpes

Inizia mercoledì 11 ottobre in Umbria la campagna della vaccinazione antinfluenzale 2023-2024,  simultaneamente alle vaccinazioni anti-covid, anti-pneumococcica e contro l’Herpes Zoster.

Come ogni anno, la vaccinazione antinfluenzale è finalizzata a proteggere da malattie gravi e complicanze, ed è fortemente consigliata alle persone dai 60 anni di età, ai bambini dai 6 mesi ai 6 anni compiuti, ai medici, al personale sanitario, anche volontario, e in genere a tutti i lavoratori essenziali dell’area sanitaria, per i quali è gratuita.

Ogni cittadino deve fare riferimento al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta che, oltre a fornire tutte le informazioni del caso, potrà effettuare la vaccinazione presso il proprio ambulatorio, presso un ambulatorio messo a disposizione dal Distretto della ASL o al domicilio degli assistiti non autosufficienti o impossibilitati a raggiungere lo studio medico o altro punto di vaccinazione.

Anche le farmacie pubbliche e private sono abilitate alla vaccinazione antinfluenzale e anti-covid.

Simultaneamente alla vaccinazione antinfluenzale il medico può effettuare, per i soggetti interessati, anche il vaccino anti-covid, quello anti-pneumococcico e contro l’Herpes Zoster.

“La vaccinazione – spiega l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – è lo strumento più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurre eventuali complicazioni. I cittadini umbri hanno dimostrato sensibilità e consapevolezza su questa tematica, come dimostrano i dati dello scorso anno che pongono la nostra regione al primo posto per copertura con vaccino antinfluenzale degli over 65 (68,7%) e per copertura vaccinale sul totale della popolazione (23,6%). Voglio comunque rinnovare l’appello a tutta la popolazione di proteggersi dall’influenza stagionale, che anche quest’anno circolerà contemporaneamente ad altri virus respiratori e al SARS-CoV-2 (Coronavirus) per ridurre il rischio di complicanze per se stessi, per i propri familiari ed in generale per tutte le persone fragili con cui possiamo entrare in contatto”.




Per la giornata di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico in campo Orvieto Contro il Cancro

Per la terza giornata di sensibilizzazione sul TUMORE AL SENO METASTATICO (13 ottobre)  le 185 associazioni della rete, della quale fa parte OCC – Orvieto Contro il Cancro,  organizzeranno attività nei principali comuni italiani: le iniziative saranno gestite a livello locale dalle singole associazioni, ma coordinate a livello centrale da Europa Donna Italia e inserite nella cornice generale della campagna “UNA VOLTA PER TUTTE”.

Dopo questa giornata, Europa Donna Italia proseguirà con un percorso di advocacy presso i decisori istituzionali per portare alla loro attenzione i 5 punti del manifesto, così da proseguire anche oltre questo appuntamento annuale.

Solo un italiano su 10, infatti,  si ritiene ben informato sul tumore al seno metastatico, e oltre la metà non ne sa quasi nulla. Sono meno informati gli italiani over 54, gli uomini e chi non ha mai avuto esperienze prossimali in famiglia o persone vicine. Anche chi ha avuto esperienza della malattia, nel 37% dei casi, dichiara di non saperne molto.

La particolarità della Campagna di sensibilizzazione, che chiede ascolto per tutte le donne affette da tumore al seno metastatico, è che le protagoniste sono pazienti, metastatiche e non, che sostengono realmente le richieste sotto riportate:

  1. UN PERCORSO SPECIFICO: la possibilità di avere un percorso specifico in quanto ogni donna ha esigenze diverse. Inoltre, ridurre al minimo le attese, di avere un team formato da specialisti in discipline diverse ed infine la reperibilità degli oncologi del proprio centro di riferimento.
  2. GLI STUDI CLINICI: la richiesta di avere un database accessibile che riporti tutti gli studi clinici presenti in Italia, validato dal Ministero della Salute. Inoltre, le donne chiedono dei canali di informazione specifici e la partecipazione attiva dei medici, perché tutte le donne con tumore al seno metastatico hanno lo stesso diritto di scelta.
  3. LE NUOVE CURE: la richiesta di avere un accesso agevolato ai farmaci innovativi, non ancora disponibili nel nostro Paese. Pertanto, le donne chiedono che l’AIFA acceleri il processo di approvazione dei nuovi farmaci, affinché siano prescrivibili più rapidamente.
  4. IL BENESSERE DI CORPO E MENTE: le donne richiedono il supporto di uno psico-oncologo all’interno delle Breast Unit e di poter contare sui professionisti dedicati al benessere psicofisico.
  5. L’INVALIDITÀ CIVILE: la richiesta è di accelerare l’iter di accertamento dell’invalidità civile per le persone affette da patologie oncologici.

Nello specifico, i volontari di OCC saranno all’Atrio del Palazzo dei Sette di Orvieto – dalle 9,30 alle 18,00 – di sabato 7 ottobre per incontrare i cittadini.

Nello stesso luogo,  alle ore 17,00 si terrà un incontro sul tema: “TUMORE AL SENO : DALLA PREVENZIONE ALLA PROGRESSIONE DELLA MALATTIA”, interverrà Paola Pignocchi – Consigliera di Europa Donna Italia –

Il pomeriggio vedrà la partecipazione del CORO POLIFONICO “CANTO LIBERO”  DI ALLERONA, Per accompagnare riflessioni, testimonianze ed emozioni

.Le sedi istituzionali dei Comuni dell’Orvietano, inoltre, si illumineranno di fucsia dal 7 al 14 ottobre

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