Tic Tac/3, via alla campagna elettorale con candidati a sorpresa e tanto nervosismo, troppo!

Torna a ticchettare l’orologio della politica orvietana e non solo. 

Tic Tac, il primo candidato è stato Stefano Spagnoli che ha bruciato tutti sullo scatto con un comunicato di fuoco nei confronti dell’attuale sindaca.  E pensare che fino a qualche mese fa nella sua veste ufficiale appariva al fianco di Roberta Tardani come tutore dell’ordine.  Idee chiare, mano tesa al centro-destra che però non ha reagito, lo ha ignorato.  C’è anche chi lo spinge presentandolo come vicino al sindaco sceriffo Bandecchi, ma anche dal fronte ternano non arrivano conferme in merito.  Il rischio vero è che con il cambiamento climatico si sciolga come neve al sole…Staremo a vedere in attesa di una presentazione vera e propria.

Tic Tac, mentre la sindaca stava in quel di Rimini si è palesato il fattore “R”.  Ironia della sorte, parliamo di Roberta, ma Palazzetti da via della Commenda con un curriculum lungo come un papiro egiziano.  Da Rimini ci risulta che Roberta in carica non l’abbia presa benissimo anche perché molti dei partecipanti alla kermesse sulla riviera sono rientrati di corsa per assistere alla presentazione organizzata dal portavoce Alessandro Punzi.  Qualcuno ha riferito che Roberta in fascia tricolore abbia detto con voce alterata, “tradimento!”.

Tic Tac, lo stato maggiore di Fratelli d’Italia era alla presentazione al Piccolomini di Roberta Palazzetti.  Sarà dialogo?  Staremo a vedere nei prossimi mesi che si annunciano bollenti.  Di certo un petalo della margherita di Spagnoli è caduto e pochi ne rimangono.  E a Perugia che dicono?  E’ ancora troppo presto per le decisioni finali.

Tic Tac, silenzio tombale sul fronte PD anche perché quel candidato civico che potrebbe togliere le castagne dal fuoco al maggiore partito di opposizione, si è dimostrato equidistante e pronto a stringere alleanze con chi condivide il programma, senza pregiudizi.  Ahi! E allora? Il povero Fausto Prosperini, padre nobile da caccia, avrebbe sondato il silenziosissimo Andrea Taddei, probabilmente in uscita dall’Opera del Duomo, ma qualcuno lo vuole trattenere lì, che potrebbe tornare alla carica anche per dimostrare di essere più bravo di Giuseppe Germani che lo superò alle primarie ormai due legislature fa.  Anche in area PD si vocifera di manager, tanto di moda, di alto profilo ma altro non esce dal cilindro, pardon dalla cartuccera di Prosperini neanche con l’aiuto di segugi di razza in battuta di caccia da tempo.

Tic Tac, I renziani hanno scelto l’orvietano Massimo Gnagnarini come guida e a Perugia invece di guardare a sinistra stanno cercando di allacciare i rapporti con il centro destra. La componente vicina a CiviciX ha perso nel capoluogo e allora per prima cosa i renziani girano lo sguardo a destra.

Tic Tac, anche a Perugia il mare non è proprio calmo.  Donatella Tesei è la candidata di Salvini ma c’è chi spinge per Romizi, sindaco uscente di Perugia o per Paola Agabiti, protagonista del rilancio turistico dell’Umbria.  Ripercussioni per Orvieto?  Se dovessero vincere Tesei o Romizi allora Tardani resta sicuramente in corsa ma se alla fine si dovesse propendere per l’opzione Agabiti, in quota Civitas, allora la ricandidatura dell’attuale sindaca si complicherebbe ancora di più.

Tic Tac, non c’è solo il Comune ma nelle prossime settimane dovranno essere rinnovati importanti cda per la città: Opera del Duomo, Fondazione Faina e Centro Studi.  Sull’Opera del Duomo abbiamo già abbondantemente scritto e bene, anzi benissimo ha fatto S.E. il Vescovo a dire pubblicamente come mai siamo in una situazione di stallo.  Il gioco dei veti incrociati ha paralizzato, di fatto, un Ente fondamentale per Orvieto.  In Fondazione Faina si muovono praticamente gli stessi veti e anche qualche nome comune all’Opera.  Come finirà?  Non abbiamo la sfera di cristallo ma forse un secondo giro potrebbe essere concesso all’attuale consiglio che sta operando per risanare la Fondazione, rilanciare il Museo nonostante ostracismi continui tutti endogeni e locali.  Infine il Centro Studi, fiore all’occhiello per l’alta formazione, volano economico per gli operatori economici grazie ai ragazzi e docenti USA che vivono, consumano e acquistano in città per un giro d’affari che supera il milione di euro.  Sarà una nomina a tempo determinato visto che con la scadenza del sindaco scade anche il cda tutto.  Perché attendere?

Ad maiora

ENGLISH VERSION

“Tick Tac/3, the election campaign kicks off with surprise candidates and plenty of tension, perhaps too much!”

“Tic Tac, the political clock is ticking for Orvieto, and beyond.

Tic Tac, the first candidate to step into the ring was Stefano Spagnoli, who lit a fire with a scathing statement against the current mayor. It’s worth noting that just a few months ago, he appeared officially alongside Roberta Tardani as a guardian of order. He presents clear ideas and extends a hand to the center-right, though they seem to have ignored him. Some even push him, suggesting he is aligned with Sheriff Bandecchi, but there is no confirmation from the Terni camp. The real risk is that, like snow under the sun, he may melt away… We’ll have to wait for an official presentation.

Tic Tac, while the mayor was in Rimini, the “R” factor revealed itself. Ironically, it’s about Roberta, but Palazzetti, with a resume as long as an Egyptian papyrus, has appeared on the scene. We hear that Roberta, in office, did not take this well, as many of the participants in the Riviera event hurried back to witness the presentation organized by her spokesperson, Alessandro Punzi. It is reported that Roberta, while wearing the tricolor sash, exclaimed with an altered voice, “Betrayal!”

Tic Tac, the leadership of Brothers of Italy attended Roberta Palazzetti’s presentation at Piccolomini. Could this indicate dialogue? We’ll see in the coming heated months. Certainly, a petal from Spagnoli’s daisy has fallen, and few remain. What are the thoughts in Perugia? It’s still too early for final decisions.

Tic Tac, a deafening silence from the PD front, as a civic candidate who might pull the chestnuts out of the fire for the major opposition party has shown equidistance and a willingness to form alliances with those who share the program, without prejudice. Oh dear! So what now? Poor Fausto Prosperini, a noble hunting enthusiast, has reportedly explored discussions with the very silent Andrea Taddei, likely departing from the Opera del Duomo. However, some want to keep him there, and he might make a comeback to prove he’s better than Giuseppe Germani, who beat him in the primaries two legislative sessions ago. In the PD camp, there are also rumors of high-profile managers, a trend, but nothing concrete seems to emerge, even with Prosperini’s cartridge case, despite the assistance of top-notch hunting dogs.

Tic Tac, the Renzi faction has chosen Orvieto’s Massimo Gnagnarini as their leader, and in Perugia, instead of looking to the left, they are seeking to establish relations with the center-right. The component close to CiviciX lost in the capital, so the first thing Renzi’s supporters do is turn their gaze to the right.

Tic Tac, even in Perugia, the sea is not exactly calm. Donatella Tesei is Salvini’s candidate, but some are pushing for Romizi, the outgoing mayor of Perugia, or Paola Agabiti, a protagonist in the tourism revival of Umbria. Any repercussions for Orvieto? If Tesei or Romizi were to win, Tardani certainly remains in the race. But if the Agabiti option, representing Civitas, is ultimately favored, the re-candidacy of the current mayor would become even more complicated.

Tic Tac, it’s not just the municipality, as in the coming weeks, important boards for the city will need to be renewed: Opera del Duomo, Fondazione Faina, and Centro Studi. Regarding Opera del Duomo, we have already extensively covered it, and Bishop S.E. has publicly spoken about why we are in a deadlock situation. The game of crossed vetoes has, in fact, paralyzed a fundamental institution for Orvieto. In Fondazione Faina, virtually the same vetoes are in place, and even some names are common to the Opera. How will it end? We don’t have a crystal ball, but perhaps a second round might be granted to the current council, which is working to restore the Foundation and revitalize the Museum despite constant endogenous and local obstacles. Finally, Centro Studi, a flagship for higher education and an economic driver for local operators thanks to American students and professors who live, consume, and shop in the city, generating a business turnover exceeding one million euros. It will be a temporary appointment, as with the mayor’s term expiration, the entire board’s term ends. Why wait?

Ad maiora.”




Grave incidente sul lavoro per un operaio 49enne a Monteleone d’Orvieto, ricoverato in codice rosso a Perugia

Grave incidente sul lavoro lunedì 16 pomeriggio a Monteleone d’Orvieto. L’incidente ha coinvolto un operaio di 49 anni che è caduto da un ponteggio. Chiamati immediatamente i soccorsi che hanno riscontrato traumi piuttosto seri anche alla testa e hanno trasportato l’uomo in codice rosso all’ospedale di Perugia. A indagare sul quanto avvenuto sono i carabinieri della compagnia di Orvieto.

ENGLISH VERSION

Serious workplace accident for a 49-year-old worker in Monteleone d’Orvieto, hospitalized in critical condition in Perugia

Serious workplace accident on Monday afternoon, the 16th, in Monteleone d’Orvieto. The incident involved a 49-year-old worker who fell from scaffolding. Immediate medical assistance was called, and they found quite severe injuries, including head trauma. The man was transported to the hospital in Perugia in critical condition (red code). The incident is under investigation by the Carabinieri of the Orvieto company.




A Bolsena il 28 e 29 ottobre torna “Sgombera tutto” mercato dell’usato e del vintage

Ecologico e sociale. È il mercatino dell’usato “Sgombera tutto”, in programma il 28 e 29 ottobre a Bolsena, dalle 9,30 alle 18, a palazzo del cardinale Teodorico Ranieri, al civico 141 di piazza Santa Cristina. Libri, riviste, giornali, cartoline, francobolli, figurine, oggettistica varia, vecchi arnesi e attrezzi, piccoli elettrodomestici usati, tessuti, accessori nuovi, giochi, modellismo e tutto quello che non ha valore artistico o storico avranno una seconda vita senza essere gettati per finire in discarica. Il mercatino non ha scopo di lucro, ma vuole essere occasione d’incontro, di scambio culturale e di mercato a offerta. 

Gli oggetti non più usati e “dimenticati” in magazzino o in soffitta potranno essere scambiati con altri. Un modo divertente di riciclare e aiutare l’ambiente, non producendo nuovi rifiuti, e di fare comunità, attraverso due giorni di condivisione. L’iniziativa è organizzata dalla Pro loco Bolsena, in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Per essere presenti al mercatino nella veste di rivenditori non professionisti, è necessaria l’iscrizione recandosi all’ufficio informazioni turistiche, in piazza Matteotti, o inviando una email a info@prolocobolsena.it. La partecipazione è riservata ai cittadini maggiorenni.

ENGLISH VERSION

In Bolsena, on October 28 and 29, the “Sgombera Tutto” market for used and vintage items is back

Ecological and social. It’s the used goods market “Sgombera Tutto,” scheduled for October 28 and 29 in Bolsena, from 9:30 am to 6 pm, at the Palazzo del Cardinale Teodorico Ranieri, located at 141 Piazza Santa Cristina. Books, magazines, newspapers, postcards, stamps, collectibles, old tools and equipment, small used appliances, fabrics, new accessories, games, modeling, and everything that doesn’t have artistic or historical value will have a second life without being thrown away to end up in a landfill. The market is non-profit and aims to provide an opportunity for cultural exchange and a marketplace for barter.

Objects that are no longer used and “forgotten” in storage or the attic can be exchanged with others. It’s a fun way to recycle and help the environment by not producing new waste and to build community through two days of sharing. The initiative is organized by the Pro Loco Bolsena in collaboration with the municipal administration. To participate in the market as non-professional sellers, registration is required by visiting the tourist information office in Piazza Matteotti or by sending an email to info@prolocobolsena.it. Participation is reserved for adult citizens.




Convocata la conferenza dei servizi per il via libera al progetto definitivo del secondo stralcio di complanare

Convocata lo scorso 10 ottobre in modalità asincrona la Conferenza dei servizi decisoria per l’approvazione del progetto definitivo del secondo stralcio della Complanare di Orvieto. Entro l’8 gennaio 2024 gli Enti, le amministrazioni e i soggetti coinvolti dovranno presentare i propri pareri relativi al progetto.

Procede l’iter per la realizzazione del secondo stralcio della Complanare – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – e all’esito della Conferenza dei servizi si potranno avviare le procedure per l’appalto integrato che prevede la progettazione esecutiva e l’affidamento dei lavori. Si tratta di un’opera strategica per il nostro territorio perché consentirà di alleggerire dal traffico pesante i quartieri di Orvieto scalo e Sferracavallo, con impatti positivi sulla riduzione dell’inquinamento e sulla qualità della vita, ma anche di migliorare i collegamenti e l’accessibilità dell’area industriale di Fontanelle di Bardano in un’ottica di sviluppo economico”.

“Per rendere più forte il tessuto economico cittadino, attrarre imprese e lavoro – commenta il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – è necessario creare tutte le condizioni, anche logistiche, che possano diventare fattori di vantaggio competitivo per chi investe sul territorio e sulle sue enormi potenzialità e risorse. In questo senso, ascoltando le istanze del mondo economico con il quale il confronto è costante, si è mosso l’operato dell’amministrazione comunale teso a risolvere le questioni aperte da troppo tempo. L’impegno proteso, in sinergia con la Regione Umbria, ha portato all’avvio dei lavori per i Fori di Baschi, che agevoleranno i collegamenti con la E45 soprattutto per le imprese, e ora siamo pronti a sciogliere anche il nodo della Complanare dopo un complesso ma necessario iter che, nella definizione del tracciato, tenesse conto delle istanze dei cittadini delle aree interessate ma soprattutto delle non più rinviabili decisioni che rappresentano una prospettiva di sviluppo per il territorio”. 




Luca Chioccia sta bene e festeggia il grande successo della Castellana

Luca Chioccia sta bene e, tra qualche giorno, potrà tornare a vendere macchine che è il suo mestiere. E’ una bellissima notizia, dopo l’uscita di strada che ha tenuto in apprensione qualche migliaio di spettatori assiepati sopra il bivio di Osarella.
Il giovanotto, a riposo precauzionale per l’infrazione a una costola, riassume così quanto accaduto: “In uscita dalla esse credo abbia perso aderenza il retrotreno. La macchina è andata fuori traiettoria finendo per il terrapieno sulla sinistra”.
Un bacio rivelatosi troppo appassionato, con inevitabile ripercussione sulle gabbie: quella interna alla vettura e l’altra, toracica del povero Luca.
Quanto successo è stato uno dei pochi nei, se non l’unico, di una due giorni di gara meravigliosa. Con riprese televisive eccellenti, molto particolare quella con il drone da far sembrare un autodromo vero la zona partenza, immersa nel verde dell’Umbria, piloti “gasati”, anche per l’approccio alla gara con la presentazione sotto il Duomo illuminato, macchine qualitativamente superiori alle precedenti edizioni. Poi il pubblico, numeroso per numero di presenze, paragonabili solo a quelle della prima edizione (1966) che portò tutta Orvieto tra Sangiorgio e Colonnetta di Prodo. Un’organizzazione esemplare elogiata, a più riprese, dai piloti saliti sul podio che non hanno mancato parole di apprezzamento al tracciato, fra i più tecnici e spettacolari dello stivale italico.
Non ultimo, un fuori quota, l’impegno con il quale i piloti, che arrivassero dalla Carnia o dalla punta estrema della Sicilia come, altrettanto dalla splendida Sardegna.
Ha vinto, rispettando le previsione, il campione dei campioni, quello con una marcia in più riconosciuta da tutti gli avversari, ammirato e rispettato come si conviene a una bella persona.
E’ mancato il record, ma solo perché il protrarsi della gara ha provocato l’abbassamento della temperatura dell’asfalto
Per il secondo posto è stata lotta fino all’ultimo decimo. L’ha spuntata Franco Caruso, davanti a Giancarlo Maroni, pilota giovane e in crescendo.
Come dimenticare Danny Zardo, stavolta su una Giada storica dalla quale ha spremuto tutto e di più.
Il cronometro, giudice inappellabile, ha contraddistinto tutte le gare, o quasi, delle altre categorie, pronto a rovesciare, spesso, il risultato da una gara all’altra.
In bella evidenza i giovani, che si prenotano protagonisti per le cronoscalate del futuro. Qualcuno è già da podio sul gradino più alto. Marco Nicoletti, nisseno doc, papà ex pilota e mentore, soli diciannove anni è uno fra questi. Ma parecchi over non sono stati da meno.
Gli orvietani in gara hanno fatto, tutti, del loro meglio.
Filippo Ferretti, dopo una seconda manche di prova che aveva fatto sorgere qualche dubbio, ha stampato una gara 1 meravigliosa, migliorando di quasi sette secondi il suo tempo migliore. Togliendo, circa, un secondo a chilometro, ha fatto ciò che riescono a fare i “grandi”. Bravo.
Michele Fattorini, in cuor suo, aspirava a qualcosa di meglio. Ma, ormai, i motori aspirati si vanno relegando in un angolino, sovrastati dai turbo. Già le precedenti esperienze, con alla guida Domenico Scola della stessa vettura, lo avevano dimostrato. C’ha messo qualcosa del suo, riuscendo a inserirsi nella top ten.
Un Andrea Bonifazi, veramente raggiante, è salito sul gradino più alto del podio. La concorrenza c’era, altrettanto agguerrita. Pistaiolo, in prestito alle salite, è stato veramente bravo.
Come, bravissimo, è risultato Mirko Schiavo. Secondo in una classe molto agguerrita. Un segnale davvero incoraggiante.
Che dire di Riccardo Trippini. Prove di studio, eccellente in gara, sul secondo gradino per un nonnulla. Restiamo in famiglia per congratularci con il padre, Giancarlo, che oltre a disputare una buona gara, ha pure avuto l’idea di disegnare un grosso “50”sulla sua vettura, a ricordo dell’anniversario della Castellana.
Rimanendo fra gli “anta”, fa davvero piacere il podio conquistato da Massimiliano Batella: “ è da parecchio che non gareggiavo, ma non potevo mancare a questo importante e significativo appuntamento”.
Altro ragazzone, finito fra i podisti, Francesco Laschino. La Ferrari, di cui era alla guida, è bestia da domare. C’è riuscito ma afferma: “Si può fare di meglio”.
Pescato, dalle riprese televisive, a menar pugni sul volante, Gabriele Bissichini, non si sa se rivolti a se stesso o alla macchina. Aveva scelto una Seat Ibiza diesel che faceva tanto fumo con altrettanto l’arrosto post riscontro cronometrico.
Poco più di un secondo è quanto separa Luca Ciuco dal podio. Poteva scapparci il risultato a sorpresa, visto chi erano i suoi competitor. Ottimo ad ogni modo
Mattia Chioccia, terzo di classe e bravo come sempre, ha potuto toccare con mano cosa significhi il gareggiare troppo poco. Lo hanno preceduto due habitue delle gare che lo faranno riflettere sullo “smacchiare” qualche quintale di legna in meno dedicando un po’ più di tempo a ciò che ama tanto.

Confortante, quanto fatto dai due esordienti: Lorenzo Degl’Innocenti, ormai conosciuto per il “grazie nonno” scritto sulla vettura, ha seguito il programma prestabilito: salire senza commettere errori e provare sempre a migliorarsi. Promosso. Identico riscontro per Riccardo Tronconi, gettatosi nella mischia senza paura dopo aver scelto una vettura abbastanza impegnativa.
Sempre più concreto. Andrea Pepè ha fatto belle cose. Il podio, però, era blindato dalla partecipazione di avversari forti quanto esperti.
Salite di livello le quotazioni di Gianmario Marrocolo che non commette più errori e porta sempre la macchina al traguardo.
Manca, tra i premiati dal concorso, Valentino Polegri. L’inizio prometteva benissimo. Poi si è inceppato qualcosa. C’entrano, forse, la sua gran voglia di fare, la sfida con lo sfortunato Luca Chioccia, l’inserimento, nella lotta tra i due, di Attilio Paese che ha finito per avere la meglio.
Gli “storici” hanno interpretato il ruolo al meglio. Tonino Camilli, Enrico Manucci, Enrico Pascucci hanno, tutti, portato a casa la coppa.
Rodolfo Lorenzini, Cristian Frustagatti, Stefano Spagnoli, Elisa Francese, Riccardo e Marco Pallottino, per motivi diversi, hanno dovuto accomodarsi tra i comprimari nonostante il grande impegno profuso. Fra questi, Giulia Gallinella, comunque seconda nella classifica “dame”, sempre piacevole, un po’ arrugginita dalla lunga inattività, intenzionata, però, a riprendere con continuità il discorso con le cronoscalate.
Ha vinto, anzi stravinto, Deborah Broccolini. La mettiamo fra gli orvietani, tanto è l’affetto che nutre per la corsa e la città. Oltre ad un secondo posto che conta e il primo tra le “dame”, ha animato, ancora una volta, il memorial da lei dedicato al padre, Attilio, appannaggio di Marco Nicoletti. Ma va ricordato il suo impegno nella fase organizzativa con gli inviti a tanti piloti poi, regolarmente partecipanti alla corsa.
Chiudiamo con Ettore Bassi, terzo nella classifica di classe, primo incontrastato per i Km percorsi nelle 24 h precedenti la gara. Dopo le prove del sabato era volato a Torino, protagonista dello spettacolo teatrale che lo vede impegnato in questo momento. Al termine, trasferimento in aeroporto per essere a Roma intorno alle sei del mattino. Altri chilometri per tornare a Orvieto, pronto per la gara. Ditemi voi se questo non è amore per la Castellana.




In pochi mesi diverranno 23 le telecamere di videosorveglianza a Todi

Sono 11 al momento gli impianti di videosorveglianza attivi nella città di Todi, collocati in sette aree di transito veicolare e pedonale del centro storico cittadino, tutti collegati alla centrale operativa del comando della polizia locale. Una presenza discreta che, oltre a finalità preventive e dissuasive, ha permesso l’individuazione, anche nel recente passato, degli autori di alcuni reati e danneggiamenti.
L’attuale dotazione verrà raddoppiata nei prossimi mesi, con le telecamere attive che saliranno a un totale di 23. E’ quanto pianificato in un recente incontro che il Sindaco Ruggiano ha avuto con il comandante della Polizia municipale Maggiore Giuseppe Padricelli.
Tre nuovi impianti risultano già finanziati e andranno ad essere collocati in prossimità di tre istituti scolastici, di cui uno in una sede frazionale. Nell’ambito del project financing di Enel X, in fase esecutiva dal mese di novembre, è prevista l’installazione di ulteriori sei videocamere in prossimità degli svincoli E45 di San Damiano e di Ponterio, località che sarà monitorata da 4 nuovi impianti. Il Comune di Todi sta inoltre partecipando al nuovo specifico bando regionale per il finanziamento di altri tre punti di video sorveglianza che saranno collocati nella frazione di Pantalla.
“Stiamo dando forma al piano organico di videosorveglianza del territorio attingendo a risorse esterne al bilancio comunale – spiega il Sindaco Antonino Ruggiano – senza precluderci la possibilità di integrazioni con risorse proprie dell’ente o con altre istituzioni, come è nel caso dell’Etab La Consolazione che ha in programma l’installazione di un impianto a servizio del nuovo parco degli ulivi e della passeggiata della Rocca”.
Anche i nuovi impianti di videosorveglianza saranno collegati alla centrale operativa del comando di polizia locale. Tra gli obiettivi quello di contrastare episodi di microcriminalità, in particolare quello dei danneggiamenti al patrimonio pubblico, e di controllare il traffico ai fini della prevenzione dei furti in abitazione.
Il piano rientra nel protocollo di legalità sottoscritto negli anni scorsi tra il Comune e la Prefettura di Perugia.

ENGLISH VERSION

In a few months, the number of surveillance cameras in Todi will increase to 23.

There are currently 11 surveillance systems active in the city of Todi, located in seven areas of vehicular and pedestrian transit in the historic city center, all connected to the central operation of the local police command. This discreet presence, in addition to its preventive and dissuasive purposes, has allowed for the identification of the perpetrators of some crimes and vandalism in the recent past.

The current setup will be doubled in the coming months, with the number of active cameras increasing to a total of 23. This was discussed in a recent meeting between Mayor Ruggiano and the Municipal Police Commander, Major Giuseppe Padricelli.

Three new systems are already funded and will be placed near three educational institutions, one of which is in a neighboring location. As part of Enel X’s project financing, which has been in the execution phase since November, the installation of six more cameras is planned near the E45 intersections in San Damiano and Ponterio, with four new systems monitoring that location. The Municipality of Todi is also participating in a new regional grant to fund three additional surveillance points, which will be placed in the Pantalla neighborhood.

“We are shaping an organized plan for video surveillance of the territory, drawing on external resources to the municipal budget,” explained Mayor Antonino Ruggiano. “This doesn’t preclude the possibility of integrating it with the municipality’s own resources or with other institutions, as is the case with Etab La Consolazione, which plans to install a system to serve the new Olive Grove Park and the Rocca Walk.”

The new surveillance systems will also be connected to the central operation of the local police command. Among the objectives are to combat incidents of petty crime, particularly damage to public property, and to control traffic for the prevention of residential burglaries. This plan is part of the legality protocol signed in past years between the Municipality and the Prefecture of Perugia.




Partenza in quarta per la Real Azzurra Etruria nella categoria under 17

Con una valutazione globale onestamente più rosea del previsto (2 vittorie ed 1 pareggio in tre partite) parte alla grande il progetto calcistico giovanile regionale ASD Real Azzurra Etruria che si pone come obiettivo principale una salvezza anticipata. Sugli scudi la Categoria Under 17 di coach Andrea Colonnelli che viola per 4-3 il terreno di gioco del Dopolavoro Football Club Asd (in rete Filippo Paolini, Gabriele Cantucci, Youssof Iosif ed Edoardo Procenesi). Domenica 22 Ottobre alle ore 10.30 esordio sul terreno amico del Boario contro un AS Fiumicino 1926 che ha superato in casa per 2-1 la Totti Soccer School. Visibilmente profondo per qualità tattica quanto presentato da coach Luca Fortuni (fotografia). In due gare casalinghe di spessore vittoria Under 15 per 3-1 contro l’APD Palocco (in rete Diego Perosillo, Riccardo Capparozza ed Alessandro Trincone) e spettacolare pareggio 4-4 per l’Under 14 contro l’ASD Aranova (tripletta di Ettore Palumbo e rete singola di Matteo Ricci).

Nel prossimo week-end a scendere in campo per primi saranno i più piccoli che si recheranno Sabato 21 Ottobre alle ore 16.30 allo Stadio di Viale Guido Baccelli di Civitavecchia per affrontare un ASD Dopolavoro Football Club srl che ha fatto suo con un 2-1 esterno il derbyssimo contro l’ASD Leocon mentre i più grandi alle ore 09.00 di Domenica 22 Ottobre si recheranno allo Stadio Luca Di Ienne di Civitavecchia per affrontare un ASD Leocon che ha trionfato per 5-2 sul terreno di gioco dell’Aurelia Antica. Nel Campionato provinciale Under 16, infine, i ragazzi allenati da Mister Gianfranco Montagnoli vengono sconfitti per 2-1 sul terreno di gioco dell’Asd Leocon (in rete Alessandro Cappelloni). Sabato 21 Ottobre alle ore 15.30 appuntamento sul terreno amico del Boario per affrontare un ASD Tolfa calcio che si è facilmente sbarazzata a domicilio (13-0) del CSL Soccer 21 8.0.




Orvietana sprecona, deve accontentarsi del pari e del primo punto in trasferta

È il classico bicchiere mezzo pieno quello che ottiene l’Orvietana nella trasferta a Cenaia. Dopo un primo tempo caratterizzato da una notevole quantità di occasioni sprecate, alcune clamorose, i biancorossi, per l’occasione in realtà in un’inedita maglia rossonera, vanno in vantaggio nella ripresa, per farsi riprendere pochi minuti dopo. Gara equilibrata nel secondo tempo, ma i rammarichi sono tutti per i primi 45 minuti. Fiorucci conferma il 4-3-1-2, Vignati sostituisce l’infortunato Congiu, torna titolare Orchi, anche per l’assenza dello squalificato Manoni. Fabri agisce da trequartista dietro Santi e Marsilii.

Primi 15 minuti e tre occasioni per l’Orvietana. Santi già scalda i guanti di Baroni dopo due giri di orologio, poi Greco si guadagna un calcio di punizione che va a battere Fabri: palla sotto porta, doppia deviazione, che vale solo un calcio d’angolo. Al quarto d’ora Ricci prende palla a centrocampo, Fabri continua a regalare suggerimenti invitanti, stavolta a Greco, la cui conclusione è di poco alta. Il Cenaia prova ad aumentare il ritmo, alza il baricentro, ma non infastidisce Marricchi, al minuto 18 altra occasionissima per l’Orvietana quando Santi serve l’accorrente Marsilii che tira a botta sicura, ma l’uscita di Baroni salva il Cenaia da quello che sembrava un gol fatto. I padroni di casa si fanno vedere a metà primo tempo, con Quilici che chiama alla parata dalla distanza Marricchi. Poi però i toscani per poco si fanno gol da soli, nel tentativo di sbrigliare la difesa di casa manda la palla sulla propria traversa a portiere battuto. Quinta occasione senza esito per la squadra di Fiorucci. Al 28’ però si fa pericoloso il Cenaia da corner: Signorini ha l’occasione buona da distanza ravvicinata, ma colpisce un compagno e la palla finisce lontano dallo specchio. Ma è il finale di tempo che regala le occasioni più clamorose per l’Orvietana, su due perfetti cross dalla destra, prima di Caravaggi, poi di Greco, Orchi può saltare di testa a due passi dal secondo palo, nel primo caso una deviazione manda la palla in corner, nel secondo, senza avversari di fronte, invece il centrocampista sbaglia completamente la mira.

La ripresa parte a ritmi più lenti, il Cenaia ora copre meglio, l’Orvietana fatica quasi per un quarto d’ora, prima di presentarsi dalle parti di Baroni. Poi l’ennesimo suggerimento al bacio di Fabri, pesca Santi in area, su di lui interviene un difensore, la punta cade a terra e reclama il rigore, l’arbitro fa ampi cenni che per lui è tutto regolare, allora si avventa sul pallone Marsilii che con un diagonale sblocca il risultato. Ma le gioie per l’Orvietana durano appena tre minuti, alla prima azione d’attacco il Cenaia trova un corner, sui cui sviluppi viene punito con un rigore il contatto Vignati – Borselli. Passano un paio di minuti perché Borselli resta a terra, poi dal dischetto si presenta Signorini che fa 1-1. Fiorucci inserisce allora Osakwe e Veneroso, per Fabri e Greco e passa al 4-3-3, c’è da dire che Fabri, uno dei migliori in campo, ha anche avuto un risentimento che ha consigliato il cambio. Il Cenaia ha una sola occasione fino al triplice fischio, quando Rossi pesca sotto porta Borselli la cui girata finisce a lato. Fiorucci getta nella mischia anche Veneroso, proprio lui riesce a far provenire palla a Santi in area, ma la punta cicca il pallone. Poco dopo Santi sarà sostituito da Labonia. Ma prima della fine ancora Veneroso, da calcio piazzato, manda palla pericolosamente verso la porta, solo una deviazione della difesa trasforma il possibile gol in un inutile calcio d’angolo.

Nel prossimo incontro l’Orvietana ospiterà al Muzi il Trestina, per il derby umbro di categoria.

NOMI E NUMERI

CENAIA (3-5-2): Baroni; Sanyang, Pasquini, Signorini; Rossi (41’st Malara), Simonini (14’st Picchi), Caciagli (32’st Benassi), Quilici, Papini; Borselli, Manfredi (14’st Bruzzi). A DISP.: Perullo, Accordino, Bartolini, Di Bella, Zaccagnini. All.: Macelloni.

ORVIETANA (4-3-1-2): Marricchi; Caravaggi, Vignati, Siciliano, Lorenzini; Greco (27’st Veneroso), Ricci, Orchi; Fabri (27’st Osakwe); Santi (35’st Labonia), Marsilii (44’st Gomes). All.: Fiorucci. A DISP.: Rossi, Sforza, Pelliccia, Chiaverini, Stampete.

ARBITRO: Scarano di Seregno (D’Orto di B. Arsizio – Puerto di Gallarate).

RETI: 15’st Marsilii (O), 21’st Signorini rig. (C)

NOTE: ammoniti: Ricci, Fabri (O), Manfredi, Quilici, Papini, Bruzzi (C). Angoli: 6-3. Recupero: 0’+4’.

ENGLISH VERSION

Profligate Orvietana settles for an equalizer and their first away point.

It’s the classic glass-half-full scenario for Orvietana in their away match in Cenaia. After a first half characterized by a considerable number of missed opportunities, some of them glaring, the red and white team, wearing an unusual red and black jersey for the occasion, took the lead in the second half, only to be pegged back a few minutes later. The second half was more balanced, but all the regrets were focused on the first 45 minutes.

Fiorucci confirmed the 4-3-1-2 formation, with Vignati replacing the injured Congiu, and Orchi returning to the starting lineup in place of the suspended Manoni. Fabri played as an attacking midfielder behind Santi and Marsilii.

The first 15 minutes saw three opportunities for Orvietana. Santi tested Baroni with a shot two minutes into the game, and then Greco earned a free-kick that Fabri took, resulting in a deflection that led to a corner kick. At the 15th-minute mark, Ricci collected the ball in midfield, and Fabri continued to provide inviting assists, this time to Greco, whose shot narrowly missed the target.

Cenaia attempted to increase the pace, but failed to trouble Marricchi in goal. In the 18th minute, Orvietana had another excellent opportunity when Santi set up Marsilii, who had a clear shot at goal, but Baroni’s quick response saved Cenaia from what seemed like a certain goal.

The home team made their presence felt in the middle of the first half, with Quilici forcing a save from Marricchi with a long-range shot. However, the Tuscans almost scored an own goal when they attempted to clear the ball and it hit their own crossbar with the goalkeeper beaten.

It was a game of missed opportunities for Orvietana. The final minutes of the first half provided the most glaring chances. On two perfect crosses from the right, first by Caravaggi and then by Greco, Orchi had two close-range header attempts. In the first case, a deflection led to a corner, and in the second, without any opponents in front of him, the midfielder missed the target completely.

The second half started at a slower pace, with Cenaia defending better. Orvietana struggled for almost 15 minutes before they managed to threaten Baroni’s goal. Then, Fabri provided another excellent pass that found Santi in the box. He was challenged by a defender, fell to the ground, and claimed a penalty, but the referee waved play on. Marsilii was quick to react to the loose ball and scored with a diagonal shot to break the deadlock.

However, Orvietana’s joy was short-lived, as Cenaia quickly equalized with a penalty resulting from contact between Vignati and Borselli. It took a couple of minutes for Borselli to receive treatment after the foul, and Signorini scored from the penalty spot to make it 1-1.

Fiorucci then introduced Osakwe and Veneroso for Fabri and Greco, changing to a 4-3-3 formation. Fabri, one of the best players on the field, had also suffered a minor injury that required the substitution. Cenaia only had one chance before the final whistle, when Rossi found Borselli in front of goal, but his effort went wide.

Fiorucci later added Labonia, who replaced Santi. Just before the end, Veneroso created a dangerous free-kick situation, but a deflection by the defense turned a potential goal into a corner kick.

In their next match, Orvietana will host Trestina in a local derby of the same category.

NAMES AND NUMBERS

CENAIA (3-5-2): Baroni; Sanyang, Pasquini, Signorini; Rossi (41st Malara), Simonini (14th Picchi), Caciagli (32nd Benassi), Quilici, Papini; Borselli, Manfredi (14th Bruzzi). SUBS: Perullo, Accordino, Bartolini, Di Bella, Zaccagnini. Coach: Macelloni.

ORVIETANA (4-3-1-2): Marricchi; Caravaggi, Vignati, Siciliano, Lorenzini; Greco (27th Veneroso), Ricci, Orchi; Fabri (27th Osakwe); Santi (35th Labonia), Marsilii (44th Gomes). Coach: Fiorucci. SUBS: Rossi, Sforza, Pelliccia, Chiaverini, Stampete.

REFEREE: Scarano from Seregno (Assistant Referees: D’Orto from B. Arsizio – Puerto from Gallarate).

GOALS: 15th Marsilii (O), 21st Signorini pen. (C)

NOTES: Booked: Ricci, Fabri (O), Manfredi, Quilici, Papini, Bruzzi (C). Corners: 6-3. Stoppage time: 0’+4’.




Roberta Palazzetti, la candidata di “Proposta Civica” si presenta, “fare con competenza, capacità e metodo”

Un movimento civico e trasversale, questo è il biglietto da visita di Roberta Palazzetti, candidata sindaca che si è presentata ufficialmente lo scorso 13 ottobre.  Ha immediatamente messo in chiaro di essere proiettata per il “fare con competenza, capacità e metodo” senza tentennamenti e compromessi.  Roberta Palazzetti è orvietana, 60 anni fra pochi giorni, manager e ad di due multinazionali, questo l’identikit della candidata di “Proposta Civica”, movimento nato dal basso e composto da un gruppo già numeroso che ha intenzione di presentarsi con una propria lista elettorale se “i cittadini ci faranno capire che questa è la strada giusta per il governo della città”.

Palazzetti ha sottolineato fortemente la sua “orvietanità” partendo dalla residenza in via della Commenda, ai ricordi di ragazza con il passeggio, le compagnie, i cineforum dell’inossidabile Barlozzetti, insomma quello della “Orvieto che fu”.  Poi il lavoro che l’ha portata in giro per il mondo e il ritorno alla città in famiglia.  Ha spiegato che “è giusto andare fuori a lavorare, a fare esperienza ma per poi tornare” la città però deve offrire opportunità per i giovani.   Ed è stata chiara, “orvieto è una città con delle potenzialità enormi eppure va indietro non solo nei numeri della popolazione residente, ma nella capacità di investire in particolare sui giovani.  Una città deve dare loro un’alternativa per andare ma soprattutto per ritornare, così come ho fatto – spiga ancora Palazzetti – io che, dopo diverse sollecitazioni, ho accettato la candidatura per cercare di far cambiare passo a Orvieto con una nuova visione e un nuovo entusiasmo”.  Lo sviluppo economico è al centro insieme al potenziamento dei servizi essenziali per residenti e soprattutto per i “nuovi cittadini”.    “Orvieto – ha concluso – ha una vocazione turistica che può portare ricchezza, ma può essere anche punto di attrattività residenziale. È una città che dispone di molte risorse e che può raggiungere traguardi molto elevati”. La sala conferenze dell’Hotel Piccolomini era piena con la presenza di rappresentanti dei maggiori partiti e molti cittadini interessati probabilmente, a conoscere la nuova candidata civica che a una precisa domanda sulla volontà di allearsi ha risposto “siamo aperti a chi vuole scommettere sul programma e sul fare per la città, ascoltando per poi trarre le conclusioni e decidere”.

OBIETTIVI E PROGETTI

Orvieto città ideale. È possibile.

Orvieto è una città che ha tutti gli elementi per diventare città ideale. Città ideale per chi ci vive e città ideale per chi vorrebbe viverci. Gode di enormi risorse: la sua ricchezza storica e urbana, un territorio baciato da bellezza e varietà, una posizione ideale per attrarre persone e investimenti, una ricca tradizione turistica e culturale e una cittadinanza giustamente orgogliosa e attiva nelle varie forme associative.
Eppure Orvieto è una città che declina da anni: declino demografico ed economico. I nostri giovani non hanno altra alternativa che lasciare la città che li ha cresciuti e educati, la cittadinanza vive anno dopo anno il peggioramento nella qualità e quantità dei servizi e delle prospettive future mentre si assiste ad una sempre più acuta marginalizzazione negli investimenti, pubblici e privati nel territorio.
È su queste considerazioni che un gruppo di orvietani ha iniziato a pensare e a lavorare per un’alternativa vera di cambiamento, ormai urgente. Su queste premesse mi hanno incluso nella discussione e oggi mi propongono come candidato Sindaco di Orvieto. Da questo percorso di discussione e analisi nasce l’individuazione delle priorità che noi crediamo essenziali per riportare Orvieto a nuovo splendore, ma anche la nostra visione di un nuovo metodo di governo necessario affinché il nostro progetto di una nuova Orvieto si realizzi.

Orvieto città ideale. Quattro priorità

Qualità della vita e dei servizi. Per tutti. È un punto essenziale per la popolazione residente e per attrarre nuovi residenti. Significa la garanzia dei servizi essenziali (sanità, scuola, trasporto) e accesso ai servizi ormai indispensabili per una vera città ideale: dalla digitalizzazione all’offerta culturale, del tempo libero e dell’associazionismo. Significa cura, miglioramento e manutenzione continua e accurata degli spazi pubblici e privati. Significa vivere in una realtà sicura, inclusiva, bella e viva.

Sviluppo e realizzazione di piani strategici e coordinati per la crescita della città. Questo significa cogliere tutte le opportunità che portino ad Orvieto nuova ricchezza. Significa creazione, coordinamento e promozione di un territorio orvietano che può offrire tanto. C’è bisogno di turismo delle esperienze per attrarre e trattenere i nuovi turisti (dalla proposta culturale, all’enogastronomia, all’attrazione offerta dal territorio per chi cerca esperienze di diversi tipi). Esiste un’enorme opportunità di attrazione dei giovani e delle famiglie che grazie all’ormai diffuso lavoro in remoto, cercano città a misura d’uomo, vive, sicure, belle. Esiste anche una grande opportunità nella crescente fascia di anziani, la più alto spendente nel turismo e la più aperta a nuove forme di residenzialità. Tutto ciò richiede lo sviluppo e la promozione di piani dettagliati e diversi per i diversi bisogni di questi gruppi.

Valorizzazione del patrimonio pubblico. Messa a sistema con il patrimonio privato. La disponibilità di grandi spazi, vuoti o semiabbandonati, in Orvieto può rappresentare un potente strumento di rilancio economico, culturale e civile. La presenza di prestigiosi asset culturali (dal Teatro, al Corpus Domini, le varie iniziative culturali di valore già attivate) devono e possono diventare fondamenti di attrazione e qualità del territorio e del turismo.

Programma di interventi strategici per l’ambiente coniugato per i settori produttivi. Significa ascolto e azione nei confronti dei settori economici orvietani, dall’agricoltura all’artigianato e alle attività industriali. Significa lavorare alla rimozione degli ostacoli e difesa attiva degli interessi locali nelle varie sedi istituzionali dove le decisioni vengono prese.

Un nuovo Governo per la città

Costruire una nuova Orvieto non sarà facile, ma è possibile se accompagnata da un nuovo modo di amministrare. Un nuovo modello di gestione fondato su chiari principi. Un’amministrazione del fare, dei risultati. La città ha bisogno di cambiare passo. Si deve pensare e discutere, ma poi si deve agire con una chiara visione, un chiaro piano di lavoro e grande senso di urgenza. Un’amministrazione che si fonda su capacità, competenze, merito e impegno. Questi saranno i criteri imprescindibili nell’individuare chi farà. Si parla di persone e si parla di squadre di lavoro. Serve il singolo, serve il gruppo. Un’amministrazione che non solo ascolta, ma che lavora con tutti per il raggiungimento del bene comune. C’è un enorme ricchezza di pensiero, di idee, di voglia di fare nella città e nei suoi cittadini che va valorizzata, sostenuta e recepita. È nostra intenzione partire da ora nell’ascolto e confronto con tutti (singoli, associazioni e gruppi) per portarci alla creazione di un vero piano d’azione da attivare il giorno dopo le elezioni. Il compito di trasformare Orvieto in una città ideale non sarà certo facile e non sarà possibile senza il contributo e aiuto di tutti gli orvietani che credono come noi che Orvieto possa essere molto meglio di ciò che è, che condividono la nostra visione della città e del suo governo, che sentono la stessa urgenza di cambiamento. La nostra porta è aperta. Partecipate!
Italo Calvino in “Le città invisibili” scrive: “D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda”. La nostra proposta è quella di cercare di dare una risposta alle tante domande di Orvieto e dei suoi cittadini.

Per informazioni:
propostacivicaorvieto@gmail.com 

ENGLISH VERSION

Roberta Palazzetti, la candidata di “Proposta Civica” si presenta, “fare con competenza, capacità e metodo”

Roberta Palazzetti, the mayoral candidate representing “Proposta Civica,” is introduced as a civic and cross-sectional movement. She officially presented her candidacy on October 13th, emphasizing her commitment to acting with competence, ability, and method without hesitation or compromises.

Roberta Palazzetti, an Orvieto native who will soon turn 60, is a manager and the CEO of two multinational companies. She is the candidate of “Proposta Civica,” a grassroots movement composed of a sizable group intending to field its own electoral list if “the citizens make it clear that this is the right path for governing the city.”

Palazzetti stressed her strong connection to Orvieto, mentioning her residence on Via della Commenda and recalling her youth, complete with strolls, friends, and the timeless Barlozzetti’s cineforums – the Orvieto of the past. She then discussed her work that took her around the world and her return to the city with her family. She expressed the view that it’s essential to venture outside to gain experience but equally important to come back. She asserted that the city must offer opportunities for young people.

Palazzetti’s central point was that “Orvieto has enormous potential but is regressing, not only in terms of its resident population but also in its capacity to invest, especially in its youth. A city should provide an alternative for them to leave and, more importantly, to return.”

She concluded her statement by focusing on economic development and enhancing essential services for residents and newcomers. She emphasized the importance of creating opportunities for young people and addressing the city’s potential to become a residential attraction.

In her presentation, she remained open to forming alliances with those who support her program and vision for the city, listening to input before making decisions.

She also outlined her objectives and projects, including improving the quality of life and services, implementing strategic growth plans for the city, enhancing the value of both public and private assets, and executing strategic environmental programs in collaboration with the productive sectors.

Roberta Palazzetti’s candidacy represents a vision for a renewed Orvieto based on principles of competence, merit, and collaboration with the community.

For more information, you can contact the campaign at: propostacivicaorvieto@gmail.com.




J’accuse del vescovo Sigismondi sul rinnovo del cda dell’Opera del Duomo, “sento l’odore acre di Satana”

I vertici dell’Opera del Duomo sono da rinominare. Tutto sembrava pronto e invece ancora nulla di fatto. Le

trame, i giochini di palazzo sono i veri protagonisti di questi mesi. Il vescovo Gualtiero Sigismondi ha reso noto il proprio disagio con un durissimo j’accuse pubblico di fronte al Cardinale Gianfraco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e nella Cappella Nova. Parole semplici, dirette come lama tagliente, “non sento l’odore d’incenso ma quello acre di Satana”.

La lista dovrebbe essere pronta, a quanto si dice, ma non è stata resa pubblica. Tutto ruota intorno al nome del successore del presidente uscente Andrea Taddei. Il pomo della discordia sembrerebbe essere Lucio Riccetti che ha immediatamente diviso la politica tra favorevoli e contrari. Qui però si entra nei perigliosi meandri delle voci di palazzo. Il vescovo si è tirato fuori, come se la sua giacca ormai fosse tirata oltre il limite e allora ha palesato il suo personale disagio colpendo duramente senza fare distinzioni. All’Opera del Duomo serve una guida, subito perché la manutenzione del Duomo, la sua cura e valorizzazione non può attendere.

La politica sembra essere sorda pronta a occupare ogni scranno, ogni strapuntino senza attenzione per il bene comune. Sembrerebbe che un partito di governo, leggasi Forza Italia con Raffaele Nevi in prima fila, non veda di buon occhio il nome di Riccetti, che gode, a sua volta, della stima di Vittorio Sgarbi, sottosegretario e quindi parte della maggioranza. Anche la sindaca non sembrerebbe entusiasta del nome e in particolare dello sponsor che viene visto come uno dei principali artefici del fallimento della candidatura della città a capitale della cultura e, visto l’avvicinarsi della scadenza elettorale di maggio 2024, spinge per la riconferma di Taddei, escludendolo così da ogni gioco. E allora? I petali della margherita cadono uno a uno e intanto l’Opera del Duomo resta anca colpevolmente senza una guida nel pieno delle sue funzioni.

Il Vescovo Sigismondi ha detto basta a giochi e giochini per sistemare amici e amici degli amici. Il vescovo vuole competenza, attenzione, amore per il Duomo e per la città, spesso bistrattata a vantaggio di logiche lontane dal vero obiettivo, salvaguardare e mantenere il prezioso scrigno religioso e artistico della città.

ENGLISH VERSION

Bishop Sigismondi’s “J’accuse” on the renewal of the Opera del Duomo’s board of directors: “I smell the acrid scent of Satan.”

The leadership of the Opera del Duomo is in need of a rebrand. Everything appeared set, but in reality, nothing has been accomplished yet. Behind the scenes, political maneuvering and palace intrigue have taken center stage in recent months. Bishop Gualtiero Sigismondi voiced his frustration through a scathing public indictment before Cardinal Gianfranco Ravasi, the President Emeritus of the Pontifical Council for Culture and a figure in the Nova Chapel. His words, plain and sharp as a blade, were unequivocal, “I don’t smell incense, but the acrid odor of Satan.”

The list of candidates is said to be ready, but it remains undisclosed. The focal point of contention seems to revolve around the successor to the outgoing president, Andrea Taddei. The apple of discord appears to be Lucio Riccetti, who has quickly polarized political opinions. However, here is where we enter the treacherous labyrinth of palace whispers. The bishop distanced himself, as if his patience had worn thin, and he openly expressed his personal discomfort, striking hard without making distinctions. The Opera del Duomo urgently requires leadership because the maintenance, care, and preservation of the Duomo cannot be delayed.

Politics, it seems, are turning a deaf ear, ready to occupy any available seat without regard for the common good. It appears that a governing party, in this case, Forza Italia with Raffaele Nevi at the forefront, does not view Riccetti favorably, despite his endorsement by Vittorio Sgarbi, a undersecretary and a part of the ruling majority. Even the mayor doesn’t seem enthused about the name, particularly the sponsor, who is perceived as one of the main contributors to the city’s failed bid for the title of the European Capital of Culture. With the upcoming May 2024 elections, the mayor is pushing for Taddei’s reappointment, thus excluding Riccetti from the equation. So, what’s next? The daisy petals fall one by one, while the Opera del Duomo sadly remains without a leader in the midst of its crucial responsibilities. Bishop Sigismondi has had enough of political games and favoritism, he desires competence, care, love for the Duomo and the city, which is often mistreated in pursuit of objectives that stray from the core goal of preserving and maintaining the city’s precious religious and artistic treasure.