Paola Morelli è la nuova presidente della Fidapa BPW Italy sezione di Orvieto

Domenica 15 ottobre 2023, presso “Altarocca Wine Resort”, a Rocca Ripesena di Orvieto, alla presenza della segretaria nazionale della Fidapa BPW Italy, Anna Maria Turchetti, e alla presidente del Distretto Centro, Grazia Marino, si è svolta la cerimonia del passaggio delle consegne della Sezione di Orvieto, della Fidapa BPW Italy, dalla presidente uscente Francesca Compagnucci alle neo presidente Paola Morelli. Alla cerimonia hanno partecipato anche la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, nella duplice veste di autorità civile e socia della sezione, oltre a numerose socie.

Dopo i saluti delle Autorità Fidapa presenti, la past president Francesca Compagnucci ha ripercorso le numerose iniziative poste in essere dalla sezione nel corso del suo biennio di presidenza. La presidente Paola Morelli, avvocato, ha indicato le caratteristiche che avrà la propria presidenza nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari della Federazione, ossia umiltà nell’ascolto, consapevolezza dell’impegno assunto, spirito di servizio nello svolgimento dell’incarico e determinazione per il raggiungimento delle finalità della Federazione. Ha poi evidenziato l’importanza del ruolo svolto dalle socie, con l’auspicio di essere coprotagoniste dell’attività associativa, affinché la sezione diventi, sempre più, luogo di informazione, formazione e confronto per le stesse. La Fidapa BPW Italy che ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, nella sezione di Orvieto ha raggiunto il numero di 78 iscritte.

Il direttivo della Sezione di Orvieto, per il biennio 2023-2025 è così composto: presidente Paola Morelli, vice-presidente Damiana Fidani, segretaria Maria Isabella Donati, tesoriera Federica Di Costanzo, past president Francesca Compagnucci. Dopo il passaggio della campana, è seguita una partecipata e gioiosa conviviale, con ottime pietanze, magistralmente preparate dallo chef Giangiacomo Blesio, accompagnate da ottimi vini scelti dal sommelier Roberto Santi. L’intero evento è stato allietato da piacevoli intermezzi musicali eseguiti dal maestro Riccardo Cambri.

ENGLISH VERSION

Paola Morelli is the new president of Fidapa BPW Italy Orvieto Section

On Sunday, October 15, at the “Altarocca Wine Resort” in Rocca Ripesena di Orvieto, in the presence of the National Secretary of Fidapa BPW Italy, Anna Maria Turchetti, and the President of the Central District, Grazia Marino, the handover ceremony of the Orvieto Section of Fidapa BPW Italy took place. The past president, Francesca Compagnucci, passed on her role to the new president, Paola Morelli. The ceremony was attended by the Mayor of Orvieto, Roberta Tardani, who holds both the position of a civic authority and a member of the section, as well as numerous other members.

Following the greetings from the Fidapa authorities present, the past president, Francesca Compagnucci, highlighted the various initiatives carried out by the section during her two-year presidency. The new president, Paola Morelli, an attorney, outlined the characteristics that her presidency will have, in accordance with the statutory and regulatory rules of the Federation. She emphasized the importance of humility in listening, the awareness of the responsibilities taken, a spirit of service in carrying out the role, and determination to achieve the Federation’s goals. She also stressed the significant role played by the members, expressing the hope that they would actively participate in the association’s activities, making the section an increasingly informative, educational, and collaborative place for its members.

Fidapa BPW Italy aims to promote, coordinate, and support the initiatives of women working in the fields of Arts, Professions, and Business. The Orvieto section now has a total of 78 registered members.

The board of the Orvieto Section for the 2023-2025 term is as follows: President Paola Morelli, Vice President Damiana Fidani, Secretary Maria Isabella Donati, Treasurer Federica Di Costanzo, and Past President Francesca Compagnucci. Following the bell-passing ceremony, there was a lively and joyful banquet with excellent dishes masterfully prepared by Chef Giangiacomo Blesio, accompanied by fine wines selected by sommelier Roberto Santi. The entire event was enhanced by pleasant musical interludes performed by Maestro Riccardo Cambri.




Lorenzo Turreni, responsabile università per la Lega Umbria, parla di affitti, case, trasporti e futuro

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Lorenzo Turreni, iscritto all’Università di Perugia alla facoltà di Scienze Politiche, è stato recentemente nominato responsabile università per la Lega Umbria. Un incarico di rilievo anche perché le criticità del mondo universitario sono sempre più all’ordine del giorno della politica e della vita quotidiana degli italiani. Affitti, trasporti, carriere, sono i punti nodali che abbiamo affrontato con Turreni ovviamente con un particolare focus sulll’Umbria.

Per il neo-responsabile dell’Univeristà della Lega ha sottolineato le due azioni fondamentali della giunta Tesei, il potenziamento degli alloggi universitari e il pass per i trasporti.




La stampa è un problema o una risorsa?

La stampa è una gran problema o una risorsa? E’ questa la domanda che ci siamo posti prima di scrivere e alla fine abbiamo deciso di intervenire perché troppo spesso siamo visti come un problema.

In un corso che si è appena tenuto a Orvieto con argomento le “querele temerarie o bavaglio”, si è posto l’accento sul ruolo del giornalista “cane da guardia del potere”. D’altro canto il giornalista deve sempre ricordarsi di essere al servizio dei cittadini e non il contrario. Se c’è un problema, un tema delicato il professionista deve essere presente, documentarsi, ascoltare, capire, trovare le risposte e poi “fare la cronaca” e se serve aprire il dibattito. E invece non sembra essere così. Minacce, insulti, post bellicosi, e-mail di protesta sono la quotidianità del nostro lavoro. Quello che più meraviglia è che a protestare siano i rappresentanti delle istituzioni e non i privati cittadini. verrebbe da dire che “non ci sono più i rappresentanti di una volta”. Già, i politici del passato sono stati ritratti e/o definiti delinquenti, mafiosi, corrotti, dittatori a torto o a ragione e raramente si è arrivati a giudizio. Anche alcune sentenze hanno chiarito che in sede di opinione anche termini apparentemente forti sono tollerate e non insultanti.

Gli stessi che protestano, però, sono quelli che chiamano per avere spazio per iniziative o altro, fraintendendo la disponibilità e la cortesia con l’asservimento. Assolutamente, se c’è la notizia noi la scriviamo, è nostro preciso dovere. Come è nostro preciso diritto decidere se pubblicare o meno. Magari sbagliamo, ma l’autonomia è anche questo. Se le notizie apparentemente negative sono reali, genuine, giuste, quale sarebbe il problema? Che vengono a galla le magagne? Ricordiamo sommessamente che proprio questo è il nostro ruolo e saremmo criticabili se non lo svolgessimo fino in fondo.

Sicuramente non siamo adatti a tutte le stagioni, quindi è inutile protestare, minacciare velatamente o meno querele, escludere, chiedere l’esclusione in altri ambiti, accusarci di sminuire l’istituzione. Non sono queste le armi adatte. Sarebbe auspicabile maggiore trasparenza, la pubblicità di bilanci e delibere e, magari, essere pronti a replicare tramite confronto anche perché, non dimentichiamolo mai, le istituzioni sono dei cittadini e non fortini da difendere strenuamente e, troppo spesso, con violenza come avvenuto recentemente a Terni.

I cani da guardia sono considerati una risorsa dai proprietari e un problema da chi “ci prova”. I cittadini sono i nostri veri e unici azionisti di riferimento anche perché i rappresentanti delle istituzioni passano, prima o poi.

ENGLISH VERSION

Is the Press a Problem or a Resource?”

Is the Press a Great Concern or a Resource? This is the question we pondered before writing, and ultimately, we decided to address it because far too often, we are perceived as a problem.

In a recent course held in Orvieto, focusing on ‘malicious defamation or media censorship,’ the emphasis was placed on the journalist’s role as the ‘watchdog of power.’ On the other hand, a journalist must always remember to be in the service of citizens, not the other way around. When there is an issue or a delicate subject, the professional must be present, research, listen, understand, find answers, and then ‘report’ and, if necessary, initiate debate. However, it doesn’t seem to be the case. Threats, insults, combative posts, and protest emails have become our daily routine. What is even more astonishing is that the protesters are often representatives of institutions, not private individuals. One might say, ‘the representatives of the past are no more.’ Indeed, politicians from the past were portrayed and/or labeled as criminals, mafiosos, corrupt, dictators, rightly or wrongly, and rarely did it lead to legal action. Some court rulings have clarified that strong-sounding terms, even when seemingly harsh, are tolerated and not insulting in the realm of opinion.

Curiously, these very individuals who protest are the ones who call for space for initiatives or other matters, often misunderstanding the availability and courtesy for subservience. Undoubtedly, if there is news, we will write it; it is our precise duty. It is also our precise right to decide whether or not to publish. Perhaps we make mistakes, but autonomy includes that as well. If seemingly negative news is real, genuine, and just, what is the problem? Is it that the flaws are being brought to light? Let us humbly remind you that this is precisely our role, and we would be subject to criticism if we did not carry it out thoroughly.

Certainly, we are not suitable for all occasions, so protesting, veiled or direct threats, lawsuits, exclusion, and accusations of undermining the institution are futile. These are not the appropriate tools. It would be desirable to have greater transparency, the publication of budgets and resolutions, and, perhaps, readiness for engagement. Let us never forget that institutions are composed of citizens and not fortresses to be staunchly defended, and, far too often, with violence, as recently seen in Terni.

Watchdogs are considered an asset by their owners and a problem by those who ‘test the waters.’ Citizens are our true and sole reference shareholders, particularly because representatives of institutions come and go.




Il 28 il Club Amici della Stampa presenta “Pasolini, un caso mai chiuso” dell’avvocato Stefano Maccioni

Il delitto Pasolini, consumato all’idroscalo di Ostia nella notte tra il primo ed il due novembre del 1975, a distanza di 48 anni fa ancora discutere e solleva infiniti interrogativi.  Avvolto in una coltre di misteri, omissioni, depistaggi e ripetuti tentativi di insabbiamento, rimane uno dei maggiori gialli italiani che attendono ancora di essere risolti.

Del “caso Pasolini” si parlerà il 28 ottobre alle ore 17.30 nella sala consiliare del Comune di Orvieto in occasione della presentazione del libro dell’avvocato Stefano Maccioni, colui che ha chiesto la riapertura delle indagini sull’omicidio del regista, poeta e scrittore italiano.

Il volume “Pasolini, un caso mai chiuso”, Round Robin Editrice, sarà presentato dall’avvocato Maccioni nel corso di una intervista con l’autrice Rosella Lisoni, studiosa ed esperta dell’opera pasoliniana.

L’incontro è promosso dal Club Amici della Stampa e da Unitre.   Introdotta da Claudio Lattanzi e con il saluto istituzionale del presidente del Consiglio comunale Umberto Garbini e del presidente di Unitre Riccardo Cambri, l’intervista sarà intervallata da letture di alcuni brani del volume da parte di Anna Maria Fausto docente Unitus, di Alberto Romizi vice presidente di Unitre e performance di Pietro Benedetti, attore, regista e narratore di comunità.

L’evento, ad ingresso libero, cercherà di ricomporre il puzzle di un caso irrisolto, mettendo in luce verità

Rosella Lisoni

scomode che l’avvocato racconterà fornendo prove documentali e testimonianze importanti.

L’incontro svelerà le ragioni che hanno condotto il regista Stefano Grieco, amico e collaboratore di Pasolini, e il suo legale – l’avvocato Stefano Maccioni – a chiedere la riapertura del caso dopo 48 anni dall’uccisione di colui che ha scritto la storia della letteratura del 900, lottando con “le armi della poesia” esponendosi sempre in prima persona e “gettando il suo corpo nella lotta”. Al termine dell’incontro sarà possibile aderire al Club Amici della stampa.

IL LIBRO

Questa storia è un soggetto perfetto per un legal thriller ma, come spesso accade, la realtà ha superato di gran lunga la fantasia. Le vicende più controverse e mai chiarite sulla morte di Pier Paolo Pasolini sono raccolte e presentate in questo volume. Vecchi fascicoli, quasi dimenticati, vengono riaperti da un avvocato, una criminologa e un giornalista che provano a ricomporre il puzzle di un caso irrisolto facendo un salto indietro nel tempo di quasi mezzo secolo. Sono prove documentali e testimonianze a disposizione degli inquirenti, ma mai messe assieme per un confronto. La notizia non lascia dubbi, e sarà l’avvocato – e autore di questo libro – a richiedere e ottenere la riapertura del caso mettendo gli inquirenti di fronte a un sistema di potere consolidato.

ENGLISH VERSION

On the 28th, the Friends of the Press Club presents ‘Pasolini, a case never closed’ by lawyer Stefano Maccioni

The Pasolini murder, which took place at the Ostia Seaplane Base on the night between November 1 and 2, 1975, still raises questions and remains shrouded in a cloak of mystery, omissions, cover-ups, and repeated attempts to bury the truth, making it one of Italy’s greatest unsolved mysteries waiting to be unraveled even after 48 years. On October 28th at 5:30 PM, the “Pasolini case” will be discussed in the Council Chamber of the Municipality of Orvieto during the presentation of lawyer Stefano Maccioni’s book, the one who has requested the reopening of the investigation into the murder of the Italian director, poet, and writer. The book, “Pasolini, a case never closed,” published by Round Robin Editrice, will be presented by lawyer Maccioni during an interview with the author Rosella Lisoni, a scholar and expert on Pasolini’s work.

The event is promoted by the Friends of the Press Club and Unitre. Introduced by Claudio Lattanzi, and with the institutional greetings of the President of the City Council Umberto Garbini and the President of Unitre Riccardo Cambri, the interview will be interspersed with readings of excerpts from the book by Anna Maria Fausto, a Unitus professor, by Alberto Romizi, Vice President of Unitre, and performances by Pietro Benedetti, an actor, director, and community storyteller.

This free-admission event aims to piece together the puzzle of an unsolved case, shedding light on uncomfortable truths that lawyer Maccioni will reveal, providing documentary evidence and important testimonies. The meeting will unveil the reasons that led director Stefano Grieco, a friend and collaborator of Pasolini, and his lawyer, Stefano Maccioni, to request the reopening of the case 48 years after the murder of the man who wrote the history of 20th-century literature, fighting with the “weapons of poetry,” always putting himself on the front lines and “throwing his body into the struggle.” At the end of the meeting, attendees will have the opportunity to join the Friends of the Press Club.

THE BOOK

This story is a perfect subject for a legal thriller, but, as often happens, reality far surpasses fiction. The most controversial and never-clarified events surrounding the death of Pier Paolo Pasolini are collected and presented in this volume. Old, almost forgotten files are reopened by a lawyer, a criminologist, and a journalist who attempt to piece together the puzzle of an unsolved case by taking a step back almost half a century. These are documentary evidence and testimonies available to investigators but never put together for comparison. The news leaves no doubt, and it will be the lawyer, also the author of this book, who will request and obtain the reopening of the case, confronting investigators with an entrenched power system.




Dieci anni di “festival del Dialogo”, tre giorni con dibattiti, mostre e il nuovo premio letterario

Compie dieci anni il Festival del Dialogo promosso dall’Associazione Culturale “ApertaMenteOrvieto”, con il patrocinio di Asvis – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Provincia di Terni, Comune di Orvieto, Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto e Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Location scelta, ancora una volta, il Palazzo del Capitano del Popolo. Tema da declinare: “La Rete del Dialogo”. Sì, perché il dialogo è una delle competenze più sviluppate che distingue l’uomo dall’animale. Lingua, parola e confronto sono le armi più efficaci e sicure per avere una buona convivenza civile.

Il potere del dialogo nella società dell’immagine – spiegano gli organizzatori – deve essere la sfida da portare avanti per tessere reti e ponti anziché alzare barricate e muri. È il dialogo strumento di vitale importanza nelle relazioni, opportunità vera per conoscere in modo autentico l’altro”. Il dialogo, dunque, ad Orvieto Città del Dialogo come strumento per evitare la frantumazione del pensiero e per raggiungere la consapevolezza che idee e convinzioni debbano avere sempre un confronto. Dialogo e condivisione.

Nel dialogo – sottolineano da ApertaMenteOrvieto – comprendiamo e riduciamo, senza escludere, diseguaglianze sociali e problematiche attuali come la guerra che incombe sul tempo dell’umanità. Dialogando creiamo un ambiente in cui parti diverse entrano in relazione, senza dimenticare che al cuore c’è l’ascolto di sé, dell’altro, di ciò che accade intorno. Il dialogo è forza dirompente per generare consapevolezza comune e maturare decisioni condivise, coerenti, collettive”.

Forti di ciò, si inizia a dialogare venerdì 20 ottobre alle 17 nella Sala dei Quattrocento. Dopo i saluti istituzionali, sono attesi l’intervento inaugurale da remoto di Mariaflavia Cascelli (Asvis) sul tema “In dialogo per il futuro”, la tavola rotonda con Liliana Grasso, presidente della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, Lorenzo Tecleme, attivista di “Fridays for Future” e giornalista di Valori.it, e Guido Barlozzetti, giornalista Rai. Modera Paolo Cornetti (La Fionda).

Sabato 21 ottobre, alle 10.30 in Sala Expo, la premiazione dei finalisti del Premio Letterario “Orvieto Città del Dialogo” e la lettura delle opere a cura del Collettivo Teatro Animazione. Negli stessi spazi, dalle 16 alle 17.30, si faranno largo i colori della Scuola d’Arte di Stefania Conticchio, che terrà un laboratorio di pittura per bambini da 3 a 10 anni con merenda finale. “Il dialogo nelle relazioni internazionali: come si costruisce la pace” è, invece, il tema dell’incontro con Alberto Bradanini, ex ambasciatore a Teheran e Pechino, in dialogo con la giornalista Veronica Stigliani, collaboratrice de La Repubblica, atteso alle 17.30 nella Sala dei Quattrocento.

Qui, alle 9, si apre anche la giornata conclusiva, quella di domenica 22 ottobre, che andrà avanti fino alle 17 ospitando la sessione regionale del Parlamento Europeo Giovani. Alle 16, in Sala Expo, al finissage della Collettiva d’Arte Contemporanea, allestita per tutta la durata del festival, a cura della sociologa Anna Appolloni, interverranno oltre agli artisti le docenti di storia dell’arte dell’Istituto di Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico “Majorana-Maitani” di Orvieto, Francesca Boncompagni e Francesca Vincenti. Alle 17.30 nella Sala dei Quattrocento, infine, l’incontro con Bruno Mastroianni, social media strategist di Rai Teche e docente universitario di Comunicazione e Media, intorno al tema “La disputa felice: dissentire senza litigare, si può!” introdotto da Annalisa Distasi.




La biblioteca Luigi Fumi sbarca in ospedale con due punti “Fuori Scaffale” in oncologia e dialisi

La biblioteca comunale “Luigi Fumi” esce dalle proprie mura e porta i libri e la lettura in contesti nuovi e inusuali. Inaugurati questa mattina, martedì 17 ottobre 2023, i due nuovi punti di “Fuori Scaffale” allestiti presso i reparti di Oncologia (Day Hospital Oncologico) e Dialisi dell’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto.

Presenti il sindaco e assessore alla Cultura, Roberta Tardani, il direttore sanitario dell’ospedale di Orvieto, Patrizio Angelozzi, il dirigente del Settore Cultura del Comune di Orvieto, Alessandro Leone, la responsabile dell’Ufficio Cultura Turismo Biblioteca e Sport del Comune di Orvieto, Carla Lodi, la responsabile dell’Assistenza infermieristica ospedaliera del “Santa Maria della Stella”, Sabrina Brizi, Elisa Marceddu, referente per i Patti per la lettura del Distretto sanitario di Orvieto, il responsabile della biblioteca “Luigi Fumi”, Roberto Sasso, e Mara Monachino dell’Ufficio Cultura del Comune di Orvieto.

L’iniziativa “Fuori scaffale” rientra nell’ambito del progetto “Libro, cura per l’anima”, vincitore del Bando “Città che Legge 2021” del Centro Per il Libro e La Lettura del Ministero della Cultura, e prevede l’attivazione di punti di lettura e prestito stabili sul territorio, gestiti in convenzione con Enti ed associazioni, in cui sono previsti non solo la consultazione di libri e il prestito ma anche attività di animazione,  laboratori e letture.

Dopo l’iniziale sperimentazione con l’avvio dei due punti presso la sede dell’associazione Senza Monete e al Market Solidale e l’inaugurazione, nel giugno scorso, del punto di lettura e prestito presso il Centro sociale di Canale, in convenzione con l’Associazione Centro Sociale di Canale e la Pro Loco, grazie alla collaborazione con la Usl Umbria 2 sono stati posizionati due nuovi punti di “Fuori Scaffale” in altrettanti significativi reparti dell’ospedale di Orvieto, il Day Hospital Oncologico e la Dialisi. La scelta delle due location è emersa durante le fasi iniziali di elaborazione del progetto, dalla proposta fatta dai rappresentanti del Distretto Sanitario di Orvieto, sottoscrittore del Patto per la Lettura, e condivisa poi dai rappresentanti dell’Usl Umbria 2.

Con le risorse messe a disposizione dal progetto e con un’azione di fundraising, il Comune di Orvieto ha acquistato circa 400 volumi da collocare in tutti i punti di “Fuori Scaffale”, di cui circa 140 volumi sono stati donati all’Usl Umbria 2 e successivamente catalogati e organizzati dal personale della biblioteca presso gli spazi disponibili nei due reparti, visibili al pubblico con scaffalature a vista, al fine di assicurare l’erogazione del prestito libri e l’organizzazione di attività di promozione della lettura. Grazie alla collaborazione del personale sanitario l’elenco dei libri sarà infatti reso disponibile ai pazienti per la consultazione in sede e il prestito a casa. Inoltre, con l’aiuto dei volontari dell’associazione Orvieto Contro il Cancro, per quanto riguarda il reparto di Oncologia,  e del personale della biblioteca comuna, per quanto riguarda entrambi i reparti, si organizzeranno nei  modi e nelle forme possibili attività laboratoriali e di lettura consone all’utenza e al particolare contesto ambientale.

Il progetto Libro, cura per l’anima – ha spiegato Carla Lodi dell’Ufficio Cultura del Comune di Orvieto – propone la lettura come strumento per la cura del sé e delle relazioni con gli altri, come “farmaco” per lenire le sofferenze sia fisiche che dell’anima. Una biblioteca diffusa in città, i libri e la lettura come ‘farmaco’ per l’arricchimento culturale di una comunità”“. ‘Fuori Scaffale’, in particolare  ha aggiunto Mara Monachino – è un progetto ambizioso e stimolante e punta ad estendere l’azione culturale della biblioteca per raggiungere fasce di cittadini che per varie difficoltà, a partire dalla condizione sociale, ma anche di salute, generalmente non usufruiscono dei numerosi servizi offerti dalla struttura di piazza Febei. 

Abbiamo trovato il personale medico e paramedico estremamente disponibile a collaborare a questa iniziativa – ha evidenziato il responsabile della biblioteca comunale “Luigi Fumi”, Roberto Sasso – e ci ha colpito l’amore e la dedizione con cui assistono pazienti che hanno esigenze particolari. Attraverso questa iniziativa vogliamo dialogare con queste persone per cercare di portare l’amore per lettura come cura per l’anima e intendiamo promuovere anche il servizio offerto dalla biblioteca di prestito a domicilio, in questo caso in ospedale, che abbiamo recentemente lanciato e che effettuiamo con biciclette elettriche“. Il dirigente del Settore Cultura, Alessandro Leone, ha infine ringraziato il personale per il lavoro svolto con “grande passione ed entusiasmo“.

Una bella esperienza ed opportunità – ha sottolineato per conto del Distretto sanitario di Orvieto, Elisa Marceddu – alla luce di come la cultura e lettura incidono in maniera positiva sulla salute e nel contesto di una città bellissima, in cui abbiamo la fortuna di vivere, che rappresenta un elemento di benessere“.

Anche l’ospedale è un luogo di cultura, un ambiente socializzante e aperto alle relazioni dove sicuramente questa iniziativa troverà terreno fertile“, ha detto il direttore sanitario dell’ospedale, Patrizio Angelozzi. “Questo progetto ci ha rigenerato – ha aggiunto Sabrina Brizi, responsabile dell’Assistenza infermieristica ospedaliera del “Santa Maria della Stella” – perché ci ha consentito di occuparci di ambiti di assistenza diversi, farà bene anche a chi lavora qui e gli utenti ne trarranno sicuramente vantaggio. I libri che sono arrivati sono estremamente interessanti e di attualità. Ringraziamo tutti per  l’esperienza e ci auguriamo di poter organizzare anche nuove iniziative insieme“.

Questo progetto – ha commentato il sindaco di Orvieto e assessore alla Cultura, Roberta Tardani – conferma una volta ancora la rinnovata vitalità della biblioteca comunale che ha recuperato in questi ultimi anni un ruolo centrale nella vita culturale della città. E’ il frutto della volontà di questa amministrazione che ha investito in primis sulle persone affinché tornasse ad essere un soggetto attivo e propositivo. Ricordo che quando siamo arrivati la biblioteca era spesso chiusa in alcuni orari per carenza di personale e non aveva la possibilità di esprimere al meglio le sue potenzialità e la sua funzione. Oggi non solo è tornata a vivere e lavora a pieno regime, costruisce progetti vincenti e realizza iniziative ma è si è pienamente aperta alla città e ha raggiunto luoghi simbolo, di integrazione e comunità, di sofferenza e speranza. Siamo molto soddisfatti di quanto è stato fatto e in particolare di come la cultura in questi anni difficili abbia fatto da collante per la nostra comunità, ispirato sentimenti positivi e consentito alla città, dopo la pandemia, di riannodare i fili e ritrovare entusiasmo e vivacità“.

A breve saranno attivati altri tre punti di “Fuori Scaffale” in altrettanti luoghi significativi quali il Centro abilitativo-educativo diurno per minori “Il Piccolo Principe”, il Centro socio riabilitativo diurno “L’Albero delle Voci” e Lo Scalo Community Hub di Orvieto Scalo, in convenzione con la cooperativa Il Quadrifoglio.

“Fuori Scaffale” è una delle specifiche azioni previste dalla proposta progettuale che vede il Comune di Orvieto – Assessorato alla Cultura, come capofila di una complessa ed eterogenea rete di soggetti pubblici e privati che garantisce un lavoro capillare sul territorio: Comune di Allerona, Comune di Castel Viscardo, Comune di Castel Giorgio, Comune di Fabro, Comune di Ficulle, USL Umbria 2, IISST di Orvieto, Istituto Comprensivo Orvieto Baschi, Istituto Comprensivo Orvieto Montecchio, “Il Filo di Eloisa” Associazione culturale Eloisa Manciati, Associazione di promozione sociale Senza Monete, Associazione Cantiere Orvieto, Comunanza Agraria di Civitella del Lago – Biblioteca “Anna Rosa”, Il Quadrifoglio Società  Cooperativa Sociale, Libreria Cartoleria Valente”.




Sugano-Bolsena, anteprima del percorso di trekking dell’intrepido Larth

Un’anteprima in versione ridotta, ma che promette emozioni come ogni debutto che si rispetti. E’ il momento dell’esordio per il Cammino dell’intrepido Larth. Il percorso circolare di trekking e bicicletta su 60 chilometri lungo le tappe Orvieto-Bolsena-Civita di Bagnoregio-Orvieto che è stata presentato la settimana scorsa alla Fiera del turismo di Rimini, avrà infatti una sua anticipazione domenica prossima 22 ottobre lungo il tracciato in versione ridotta che da Sugano raggiunge Bolsena. Si tratta di un tragitto di grande suggestione e fascino di media difficoltà che ripercorre in gran parte lo storico tracciato legato al miracolo eucaristico di Bolsena, attraverso luoghi come  boschi, l’altopiano dell’Alfina, fino ad arrivare al superbo panorama del lago di Bolsena visto in lontananza e poi sempre più vicino.

L’escursione avrà una durata di 4 ore e mezzo, su un percorso di 14 chilometri, il dislivello negativo è di 360 metri, quello positivo di 270 metri. Previsto il pranzo al sacco. L’appuntamento è alle 08 e 30 nel piazzale delle ex scuole di Sugano, la partenza è prevista per le 9.

Inviare Sms o messaggio WhatsApp a uno dei seguenti numeri di telefono:

Emanuele: 347 282 1987Luca: 347 619 2735

Gli stessi numeri possono essere utilizzati per qualsiasi informazione o chiarimento.

Quote di partecipazione: € 10,00 quota adulti – € 5,00 quota ragazzi fino a 14 anni.

ENGLISH VERSION

Sugano-Bolsena, a preview of the trekking path by the intrepid Larth

A sneak peek in a scaled-down version, but promising all the thrills that any respectable debut should. It’s time for the debut of the “Cammino dell’intrepido Larth.” The circular trekking and biking route spanning 60 kilometers, covering the stages of Orvieto-Bolsena-Civita di Bagnoregio-Orvieto, was presented last week at the Rimini Tourism Fair. This path will have a preview of its own next Sunday, October 22, along a reduced route from Sugano to Bolsena. It’s a medium-difficulty, highly evocative and charming journey that largely retraces the historical route associated with the Eucharistic miracle of Bolsena. It passes through places like forests, the Alfin Plateau, and eventually reaches the splendid panorama of Lake Bolsena, first seen from a distance and then getting closer.

The excursion will last for 4 and a half hours, covering a 14-kilometer route. The descent is 360 meters, while the ascent is 270 meters. Participants are encouraged to bring a packed lunch. The meeting point is at 8:30 AM in the former Sugano school parking lot, and the departure is scheduled for 9 AM.

Sms or WhatsApp: Emanuele: 347 282 1987Luca: 347 619 2735

Participation fees: €10.00 for adults – €5.00 for participants aged up to 14 years.




Convegno il 20 ottobre, “Argomenti di statica pelvica in Ostetricia e Ginecologia: lo stato dell’arte”

“Argomenti di statica pelvica in Ostetricia e Ginecologia: lo stato dell’arte” è il titolo del Venerdì Orvietano di aggiornamento in Ostetricia e Ginecologia, giunto alla sua dodicesima edizione, che si terrà venerdi 20 ottobre, a partire dalle 9, all’Auditorium “Gioacchino Messina” di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.

Nel corso del convegno, organizzato dal dottor Patrizio Angelozzi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia del Santa Maria della Stella e che coinvolge illustri relatori, verranno affrontati temi legati alla gravidanza a rischio e ai disturbi della statica del pavimento pelvico. Patologie, queste, che interessano fasce sempre più ampie della popolazione femminile.

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On October 20th, a conference titled “Pelvic Statics in Obstetrics and Gynecology: The State of the Art”

“Exploring Pelvic Statics in Obstetrics and Gynecology: The State of the Art” is the title of the 12th edition of the Orvieto Obstetrics and Gynecology Update, scheduled for Friday, October 20th, starting at 9 AM. The event will be held at the “Gioacchino Messina” Auditorium in Palazzo Coelli, which serves as the headquarters of the Cassa di Risparmio di Orvieto Foundation.

This conference, organized by Dr. Patrizio Angelozzi, the Director of the Complex Operative Unit of Obstetrics and Gynecology at Santa Maria della Stella, will feature distinguished speakers and focus on topics related to high-risk pregnancies and disorders of pelvic floor statics. These are conditions that increasingly affect broader segments of the female population.




L’abisso morale

Ad 80 anni da quel 16 ottobre 1943 che cambiò le sorti degli ebrei romani e italiani, con l’inizio della loro deportazione nei campi della morte nazisti, una drammatica macchina del tempo ci ha fatto precipitare di nuovo nell’abisso morale.
Uno sprofondo in cui ci ha trascinato un network terroristico palestinese privo di scrupoli e spietato, con la stessa capacità di trasmettere odio e spargere sangue innocente delle SS  e della Gestapo durante la seconda guerra mondiale.
E’ significativa la vignetta di Giannelli del 16 ottobre sul Corriere della Sera (in foto) che vede il bambino ebreo del Ghetto di Varsavia con le braccia alzate ed il mitra spianato del terrorista di Hamas puntato contro e la didascalia della vignetta che recita”16 ottobre 1943-2023”.
80 anni sono passati da quello che pensavamo potesse essere il periodo più triste della storia dell’umanità.  Pensavamo di aver visto tutto il peggio che il genere umano potesse aver esibito ma ci sbagliavamo.  Mai, fino al 7 ottobre 2023,avremmo potuto lontanamente immaginare di vedere bambini assassinati, decapitati e bruciati per la loro “colpa” di essere ebrei, le donne stuprate, gli anziani picchiati e derisi, i corpi degli assassinati dilaniati e vilipesi ma la sorte, come alla generazione precedente dei nostri nonni e dei nostri padri, ha riservato questo scherzo crudele ed infame.
Quel “Mai Più” che pensavamo potesse essere una pietra miliare, non scalfibile, promulgato alla fine del secondo conflitto mondiale,  presa coscienza della Shoah, mentre ancora le ceneri di Auschwitz volavano sparse per l’Europa, si è trasformato in un “Perché ancora?”.  Perché ancora odio antiebraico, perché pogrom, uccisioni, devastazioni e deportazioni?
Da una settimana stiamo assistendo a talkshow, abbiamo letto 1000 articoli, visto immagini cruente e spietate, di una efferatezza riscontrabile solo in quello che accade ottant’anni fa per mano dei tedeschi e dei loro collaborazionisti e siamo sprofondati in un incubo.
Un abisso morale dal quale sarà difficile uscire e riprendersi, risalendo la china di una fiducia nel genere umano perduta di nuovo, dopo averla faticosamente riconquistata nel dopoguerra.
Altri conflitti in questi decenni si sono verificati e si stanno verificando, ma la mano assassina di Hamas e delle sue consorelle islamiste integraliste non ha uguali per spietatezza ed uso delinquenziale delle immagini che fanno da corredo al metodo.
Menti perverse, diaboliche che esprimono la loro lucida follia gettando l’umanità intera nello sconforto.  Quello che stiamo vivendo è un incubo ed una delle riflessioni più amare è stata, in queste ore, quella di Fania Oz-Salberger, figlia del grande scrittore Amos Oz, quando si dice sollevata dal fatto che il papà, venuto a mancare nel 2018,non sia più tra noi e non abbia assistito agli scempi di Hamas nei kibbutzim israeliani, lui che aveva narrato con talento ed efficacia quelli dei nazisti nei villaggi ebraici in Lituania negli anni ‘40.
Essere costretti a gioire dentro se stessi e rallegrarsi perché ad un proprio caro è stato risparmiato, dalla sua dipartita, il dramma a cui stiamo assistendo è forse la sconfitta morale più grande del genere umano.

P.s.: mentre scriviamo arriva la terribile notizia che un missile ha centrato un ospedale a Gaza facendo centinaia di morti.  Scambio di accuse reciproche tra Israele ed Hamas sulla provenienza del razzo ma la sostanza non cambia, è lo stesso abisso e la stessa tragedia a cui una banda di criminali sta sottoponendo l’intera umanità. La firma su questa sciagura è comunque quella di Hamas, vera mandante morale di questa ennesima tragedia. Senza quel tremendo 7 ottobre tutto quello che sta avvenendo non accadrebbe.

ENGLISH VERSION

Ethical abyss

Eighty years after that fateful October 16, 1943, which changed the fate of Roman and Italian Jews with the start of their deportation to Nazi death camps, a dramatic turn of events has plunged us back into a moral abyss.

It’s a descent into darkness brought about by a ruthless and unscrupulous Palestinian terrorist network, with the same ability to spread hatred and innocent bloodshed as the SS and Gestapo during World War II.

The significance is captured in Giannelli’s cartoon from October 16 in Corriere della Sera (in the image) which shows the Jewish child from the Warsaw Ghetto with arms raised and the Hamas terrorist with a raised submachine gun aimed at him. The caption reads, “16 October 1943-2023.”

Eighty years have passed since what we thought could be the saddest period in human history. We believed we had seen the worst that humanity could exhibit, but we were wrong. Until October 7, 2023, we could never have remotely imagined seeing children murdered, decapitated, and burned for their “crime” of being Jewish, women raped, the elderly beaten and derided, the bodies of the murdered torn apart and desecrated. Fate, like for the previous generation of our grandparents and parents, has reserved this cruel and infamous twist.

That “Never Again,” which we thought could be an unshakable milestone, promulgated at the end of the Second World War in the wake of the Holocaust while the ashes of Auschwitz still floated across Europe, has transformed into a “Why again?” Why is there still anti-Jewish hatred, pogroms, killings, devastation, and deportations?

For the past week, we have witnessed talk shows, read a thousand articles, seen gruesome and ruthless images, of a brutality only comparable to what happened eighty years ago at the hands of the Germans and their collaborators. We have plunged into a nightmare, a moral abyss from which it will be difficult to emerge and recover, climbing the hill of trust in humanity that we have once again lost after painstakingly regaining it in the post-war era.

Other conflicts have occurred and are occurring in these decades, but the murderous hand of Hamas and its Islamist extremist counterparts is unparalleled in ruthlessness and the delinquent use of images to accompany their methods.

These are perverse and diabolical minds that express their lucid madness by plunging all of humanity into despair. What we are experiencing is a nightmare, and one of the most bitter reflections has been from Fania Oz-Salberger, the daughter of the great writer Amos Oz. She expressed relief that her father, who passed away in 2018, is no longer with us and hasn’t witnessed the atrocities committed by Hamas in Israeli kibbutzim. Amos Oz had narrated the talents and effectiveness of the Nazis in Lithuanian Jewish villages in the 1940s.

Being forced to find joy within ourselves and be relieved that a loved one has been spared from witnessing the tragedy we are currently witnessing is perhaps the greatest moral defeat for humanity.

P.S.: As we write, the terrible news arrives that a missile has hit a hospital in Gaza, resulting in hundreds of casualties. There are mutual accusations between Israel and Hamas regarding the origin of the rocket, but the substance remains the same. It is the same abyss and tragedy to which a gang of criminals is subjecting all of humanity. The responsibility for this disaster lies with Hamas, the true instigator of this latest tragedy. Without that dreadful October 7, none of what is happening would be taking place.




All’Unitre corso tenuto dal professor Danilo Giulietti, “fisica, comprendere il mondo in cui viviamo”

Annunciato nella presentazione del calendario culturale del mese di ottobre, è in partenza il nuovo – interessantissimo – percorso didattico promosso dall’Unitre di Orvieto: “Fisica, comprendere il mondo in cui viviamo”.

Se ne occuperà una rilevante figura del mondo scientifico, quale è il Prof. Danilo Giulietti, del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa.

Secondo la nota firmata dal Presidente Riccardo Cambri, “si tratta di un’importante novità nel cartellone didattico-culturale approntato da Unitre Orvieto: per la prima volta promuoviamo un corso di Fisica. Il Prof. Danilo Giulietti, alla sua prima collaborazione con la nostra istituzione e che ringrazio con particolare cordialità per aver accettato il mio invito, saprà rimodulare concetti teorici anche di una certa complessità affinché possano essere comprensibili ai non addetti ai lavori, che potranno così esplorare i fondamenti della fisica che governano la quotidianità di ognuno”.

Articolato in due conversazioni, il corso si svolgerà presso la Sede Unitre (Piazza del Popolo 17, Orvieto) e sarà riservato a non più di 30 partecipanti; per prenotazioni ed iscrizioni: 3387323884 (cell) oppure uni3-orvieto@alice.it (email).

“FISICA, comprendere il mondo in cui viviamo”

a cura del Prof. DANILO GIULIETTI, Dipartimento di Fisica, Università di Pisa

La Fisica, supportata dalla Matematica, ci consente di comprendere i meccanismi che regolano la Natura, ma anche di verificarne l’attendibilità delle informazioni che ci bombardano incessantemente.

prima conversazione: Mercoledì 25 Ottobre 2023 ore 17

LA FISICA DEL QUOTIDIANO

Nella vita quotidiana ci serviamo inconsapevolmente di innumerevoli fenomeni fisici, conoscere i quali può consentirci di usarli al meglio ed in maggiore sicurezza.

seconda conversazione: Mercoledì 8 Novembre 2023 ore 17

L’INGANNO ENERGETICO

Il problema energetico ha ricadute economiche, sociali ed ambientali. Quanto è realistica la così detta “transizione verde”, ovvero abbandonare le sorgenti di energia fossili per quelle rinnovabili?

Danilo Giulietti si è laureato (cum laude) presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa nel 1973. Successivamente (1979) ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica presso la Scuola Normale Superiore. Il suo impegno scientifico nel campo della Struttura della Materia si è sviluppato in diversi ambiti, ma principalmente in quello dell’interazione laser-materia ad alta intensità. Per la sua attività nel campo dell’accelerazione delle particelle nei plasmi è associato all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). E’ stato Rappresentante Nazionale del Progetto Strategico dell’INFN PLASMONX (accelerazione di particelle nei plasmi e produzione di radiazione X monocromatica ed accordabile) grazie alla quale l’Italia si è dotata presso i Laboratori Nazionali di Frascati del più potente laser impulsato (6J in 20fs, 300TW @10Hz) per studi di nuove tecniche di accelerazione. E’ stato Rappresentante Nazionale per l’INFN dei Progetti Europei ELI (Extreme Light Infrastructure) e HiPER (High Power laser Energy Research facility). Prima come ricercatore, poi anche come docente di Ottica Quantistica e Plasmi ha formato e coinvolto generazioni di studenti in questo specifico campo. Collabora con il Centro di Ricerche ENEA di Frascati in attività concernenti la Fusione Termonucleare Controllata. Danilo Giulietti è autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste internazionali e 300 comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali, molte delle quali su invito.

ENGLISH VERSION

At Unitre, there is a course led by Professor Danilo Giulietti titled “Physics: Understanding the World We Live In”

As announced in the cultural calendar presentation for the month of October, an exciting new educational program sponsored by Unitre Orvieto is set to begin: “Physics: Understanding the World We Live In.”

The course will be led by a prominent figure in the scientific community, Professor Danilo Giulietti from the Department of Physics at the University of Pisa.

According to a statement signed by President Riccardo Cambri, “This marks a significant addition to the educational and cultural offerings provided by Unitre Orvieto: for the first time, we are promoting a Physics course. Professor Danilo Giulietti, in his first collaboration with our institution, for which I warmly thank him for accepting my invitation, will reconfigure even some of the more complex theoretical concepts to make them understandable to those not directly involved in the field, allowing them to explore the fundamentals of physics that govern everyday life.”

The course consists of two sessions and will take place at the Unitre Headquarters (Piazza del Popolo 17, Orvieto) with a limited capacity of no more than 30 participants. For reservations and registrations, you can reach out to 3387323884 (cell) or uni3-orvieto@alice.it (email).

“PHYSICS: Understanding the World We Live In”

Presented by Professor DANILO GIULIETTI, Department of Physics, University of Pisa

Physics, supported by Mathematics, allows us to understand the mechanisms governing Nature and verify the reliability of the constant stream of information we receive.

First session: Wednesday, October 25, 2023, at 5:00 PM

THE PHYSICS OF DAILY LIFE

In our daily lives, we unconsciously make use of numerous physical phenomena. Understanding them can help us use them more effectively and safely.

Second session: Wednesday, November 8, 2023, at 5:00 PM

THE ENERGY DECEPTION

The energy problem has economic, social, and environmental implications. How realistic is the so-called “green transition,” meaning the abandonment of fossil energy sources in favor of renewable ones?

Danilo Giulietti graduated (with honors) from the Department of Physics at the University of Pisa in 1973. Later, in 1979, he obtained his Ph.D. in Physics from the Scuola Normale Superiore. His scientific commitment in the field of Material Structure has developed in various areas, primarily in high-intensity laser-material interaction. He is associated with the National Institute for Nuclear Physics (INFN) for his work on particle acceleration in plasmas. He served as the National Representative for the INFN’s PLASMONX Strategic Project (particle acceleration in plasmas and the production of tunable and monochromatic X-ray radiation). This project equipped Italy’s National Laboratories in Frascati with the most powerful pulsed laser (6J in 20fs, 300TW @10Hz) for the study of new acceleration techniques. He also served as the National Representative for the INFN in European projects such as ELI (Extreme Light Infrastructure) and HiPER (High Power laser Energy Research facility). Starting as a researcher and later as a lecturer in Quantum Optics and Plasmas, he has educated and engaged generations of students in this specific field. He collaborates with the ENEA Research Center in Frascati on activities related to Controlled Thermonuclear Fusion. Danilo Giulietti is the author of over 200 publications in international journals and 300 presentations at national and international congresses, many of which were by invitation.